Copio il report "ufficiale" che ho inviato anche ad Alfamitoblog.......
Bellissimo. Veramente high level come diceva l’invito.
Così può essere riassunto in poche parole l’evento tenutosi a Balocco lo scorso 24 ottobre.
Per me, il miglior modo di festeggiare il trentaseiesimo compleanno.
La giornata prevedeva l’arrivo di blogger non solo Alfisti. Alle 8,30 siamo già pochi sparuti davanti al cancello, che si godono l’arrivo di Aprovera, annunciato da circa un minuto di canto dell’8 cilindri della sua 8c Spider rosso Alfa.
Si entra…. la giornata si preannuncia bellissima, sole senza nubi, ma fa freschetto come da tradizione…… una colazione ristoratrice in cascina e si inizia un piccolo briefing al piano alto.
Oltre a Laura, parlano Consalvo ed un altro giovane di Alfa Romeo di cui non ricordo, purtroppo, il nome.
Tutte persone disponibilissime, come avremo modo di capire anche al successivo pranzo.
Il messaggio che Alfa Romeo ci comunica è quello di un interesse della nostra opinione, e di volerci fornire la prova del prodotto, di cui parliamo sempre, e informazioni che siano corrette: da anni aspettavamo questo momento. Da mesi la Casa si è orientata in questa direzione, e si può essere solo che contenti del fatto che al passare dei mesi questo iter venga confermato ed implementato. Continuiamo su questa strada, che è quella giusta e utile sia per chi parla di automobili sia per chi le costruisce. Soprattutto se devono essere auto con cuore, anima e passione come le Alfa.
Ci era stata promessa una……. sorpresa: in molti avevamo sperato fosse 940, almeno una maquette statica. La novità era invece la Mito GPL: ovvero come fare un’Alfa “ufficiale” a gas, una vettura al passo coi tempi (sul segmento B l’incidenza delle versioni a gpl è sempre maggiore ed è a livelli importanti), senza cadere nel ridicolo di fare versioni non performanti e quindi non in linea con l’immagine di Alfa Romeo. Il modello è anche interessante a livello di costi, considerando gli incentivi ed è già disponibile (così come mi era stato anticipato un paio di settimane fa).
Il team di collaudatori ci aspetta…. Io avevo già provato Mito multiair 135cv il mese scorso, con altri collaudatori. Questa volta, oltre alla 135, avremo a disposizione anche alcune preserie di QV 170cv nonché la novità svelata al briefing: la 120cv turbo a GPL.
La scelta dei tracciati di prova è diversa da quella di settembre: allora provammo su un lungo tratto di Langhe, questa volta invece si è scelto un pezzo dello storico misto Alfa (con qualche soluzione…… diciamo ardita) ed il quattro raccordi del Langhe. Complimenti alla fiducia di chi ha scelto il tracciato: il Langhe così configurato non è propriamente semplicissimo con i suoi avvallamenti “ciechi”, sicuramente fa percepire se un’auto è sicura e performante o meno….. le mie impressioni sono comunque relative al percorso del misto, che conosco meglio e che amo essendo “l’originale” su cui vennero “copiate” anche curve di circuiti famosi o tratti di strade statali famigerate.
La multiair conferma tutto quanto già scritto il mese scorso: migliorata rispetto alle precedenti Mito in termini di sensibilità sterzo, sensazione di padronanza della vettura (sono molto attenuati i saltellamenti veri o percepiti del retrotreno). Il motore è brillante, senza esagerazioni dell’effetto turbo, un turbobenzina declinato in modo moderno, in cui la coppia ai bassi regimi sia di buon livello ferma restando la cilindrata bassa.
Avendo viaggiato come passeggero con un irruente driver, posso anche testimoniare l’assoluto livello di sicurezza offerto dalla vettura in sé ed anche da un’elettronica sempre vigile, non invasiva certo, ma che entra in funzione ad un livello “prudente”.
La vera golosità era però poter avere fra le mani la QV. Già dai primi metri, mentre il collaudatore fa il primo giro partendo dal pavimentazioni speciali, si capisce che la musica cambia e che le modifiche alle sospensioni si sentono ed entriamo veramente in “aria Quadrifoglio”.
L’assorbimento delle sospensioni SDC, in dynamic, è secco… secco come si conviene che sia. Al primo allungo i cavalli rispetto al 135 paiono sentirsi tutti, la prima staccata della variante realizzata da poco fa apprezzare la potenza di un impianto frenante adeguato ad alte prestazioni nonché altre cose che la prova diretta confermerà: maggiore dinamismo, minor rollio in curva, maggior capacità di trasmissione a terra della potenza anche se hai una TA e sei in una curva che affronti “in allegria”.
Di sicuro il cambio a sei marce, con innesti decisamente migliore di quello montato sul 135cv (e che mi fa sempre dannare per mettere la seconda), ci mette del suo sia come scelta dei rapporti che come manovrabilità. Si esce sereni di terza, con il collaudatore che adotta una guida, se vogliamo, sporca.
Prendo il volante e già alla partenza, oltre alla prontezza dell’acceleratore, vengo favorevolmente colpito da una guida elettrica finalmente “pesante” e che annulla l’effetto “filtro” nonché l’assetto abbastanza “da tavola”. Ma anche la frizione è più dura, come si addice ad un’Alfa che porti il simbolo del Quadrifoglio.
La prima staccata conferma le impressioni avute da passeggero, con ovviamente qualcosa in più: la precisione, la recettività ai comandi di correzione, la sensazione di assoluta padronanza del mezzo senza bisogno di interventi elettronici, la qual cosa infonde sicurezza.
Una curva via l’altra si rimane favorevolmente colpiti dalla riduzione a quasi zero dei comportamenti “dondolosi” precedentemente attribuiti a Mito. Rispetto alla 135cv l’auto è sicuramente più precisa, diretta, la senti in mano. Esci dalle curve, in accelerazione, senza sottosterzi anomali o da correggere, ti puoi permettere il lusso di sbagliare qualche traiettoria, di accelerare prima del punto di corda, l’auto non ha reazioni inconsulte, ed anzi sembra che ti dica “ho un limite ancora più elevato”.
A vigilare sopra eccessi ed errori di alto livello (quelli di livello inferiore la QV se li incassa tutti senza fiatare) ci pensa comunque l’elettronica, qua settata in modo tutt’altro che invasivo ma sempre vigile quando la situazione si fa molto seria.
In merito alle prestazioni pure, posso solo riportare rilievi con strumenti di bordo e sensazioni personali. Sul rettilineo delle pavimentazioni speciali ho staccato un 205 orari di tachimetro (con la 135 mi ero fermato a 180) ma le percorrenze di tutte le curve sono di sicuro più elevate rispetto ad una “normale” anche se equipaggiata con i 18 pollici. Anche se, per prudenza, vogliamo entrare in parabolica a 130 orari, ne usciamo tranquilli, con un appoggio mai vacuo e senza ondeggiamenti, a velocità dell’ordine dei 160 abbondanti. C’è da tenere conto che non sono un guidatore scavezzacollo e che con vetture degli altri mi comporto come se fossero le mie, quindi con un ampio margine di “rispetto”.
La QV è “LA” declinazione che a mio parere serve per Alfa Romeo, e ci auguriamo una caratterizzazione sportiva, eventualmente a richiesta, in questa ottica anche per i modelli più commerciali (chiamiamolo pacchetto TI). Una macchina divertente, emozionante, cui su strada non fa difetto quasi nulla. Un’auto che gratifica chi ha una guida precisa, veloce ma senza essere esagerato o pericoloso, ma che perdona e sopporta in sicurezza anche gli usi un po’ troppo disinvolti. Come declinazione del Quadrifoglio non c’è veramente niente da obiettare.
Un piccolo accenno al contesto: abbiamo avuto la graditissima presenza dell’AD di Alfa, Sergio Cravero. Io ho partecipato spesso a eventi ufficiali o legati in modo stretto alla Casa ed è la PRIMA volta che vedo un Amm. Delegato presente ad eventi che coinvolgono “esterni”. Ho anche avuto la fortuna di avere Cravero compagno di tavola al pranzo. Le poche impressioni positive avute in uno scambio di battute lo scorso anno all’assemblea RIAR mi sono state, tutte, confermate. Il Dott. Cravero è persona alla mano, disposto ad ascoltare le osservazioni sia positive che negative. Il clima che si è instaurato sia con lui, che con gli altri presenti di Alfa Romeo, è “molto Alfa”, nel senso che non esistono formalità inutili di maniera, fermi restando il grande rispetto vicendevole. La presenza di Cravero è testimonianza, a mio parere, della voglia di “ascoltare e interagire” sul serio con la clientela e con chi di auto se ne intende o quantomeno ne parla. La situazione globale dell’automobile non è sicuramente rosea, così come lui ci ha confermato……. Tuttavia sono sicuro che i nostri feedback, sia positivi che negativi, verranno ricordati e tenuti in debito conto.
Avanti così, la strada è giusta.