Volkswagen e lo scandalo delle corruzioni

nivomat

Nuovo Alfista
11 Ottobre 2004
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Il Sole 24 Ore":2e81shgm ha detto:
Scandalo Volkswagen, Hartz dà le dimissioni
Il capo del personale, travolto dall'inchiesta su un giro di tangenti, è accusato di corruzione.


C'erano anche le ballerine di lap dance, gli incontri a luci rosse, i favori e le bustarelle. Una filiale aperta per finanziare un'amante costosa a Praga. Non mancava davvero nulla alla Volkswagen per rallegrare le giornate degli ineffabili componenti della commissione di gestione, sorta di stanza dei bottoni dove il sindacato ha voce in capitolo nelle strategie aziendali.

A inchiesta giudiziaria in corso, pressato dalle copertine della stampa scandalistica ma anche dell'austera Faz (Frankfurter Allgemeine Zeitung), il capo del personale del colosso automobilistico di Wolfsburg, Peter Hartz, ha dato le dimissioni. E il titolo ha subito preso quota.

Il consiglio di amministrazione dovrà ora decidere se accettare l'addio di Hartz, che si proclama innocente. Il dirigente è il principale ideatore della contestata riforma del mercato del lavoro del cancelliere Gerhard Schroeder, a cui lo stesso Hartz è molto vicino. Secondo il Times online lo scandalo potrebbe essere proprio il colpo di grazia per Schroeder e compromettere definitivamente le chance di rielezione del cancelliere in autunno.
L'affaire VW è scoppiato il mese scorso con le dimissioni di Helmut Schuster, il capo del personale della Skoda, controllata ceca della Volkswagen, accusato di aver intascato mazzette da alcuni fornitori. La settimana scorsa anche Klaus Volkert, il capo del consiglio sindacale della VW, si era dimesso con nove mesi in anticipo. Era chiaro - sferza il Times - che c'era
qualcosa di marcio dentro la Volkswagen.

8 luglio 2005
 
Mi riferiscono anche che su Panorama c'era scritto che Volkswagen ha candidamente ammesso di avere nei suoi libri paga, come consulenti, un centinaio di politici e una dozzina di deputati, per cui arriva a pagare fino a 120 mila euro all'anno.

E comunque già da un pò di tempo era uscita questa notizia sulle lobbyes politiche del colosso tedesco, mentre lo scandalo corruzione dei sindacalisti è notizia di questi giorni.

Che dire, se tutto questo fosse successo alla Fiat sarebbe successo il finimondo...
Poi ci si lamenta se ci sono gli ecoincentivi, mah :ka)
 
vabbe ma citi giornali come panorama :culo) :culo)

cmq gli sta bene uno scandalo finaziario anche ai tedeschi :asd) :asd) :asd) :asd)
 
Janpaul":lvfz2h6w ha detto:
vabbe ma citi giornali come panorama :culo) :culo)

cmq gli sta bene uno scandalo finaziario anche ai tedeschi :asd) :asd) :asd) :asd)


Ovviamente non è solo l'unico Panorama.
E' stato detto, qualche tempo fa, su tutti i telegiornali nazionali ed era scritto anche sul Sole 24 Ore. Ho scritto Panorama perchè è il primo che mi è venuto in mente, tra i tanti.
 
nivomat":1ycez64s ha detto:
Mi riferiscono anche che su Panorama c'era scritto che Volkswagen ha candidamente ammesso di avere nei suoi libri paga, come consulenti, un centinaio di politici e una dozzina di deputati, per cui arriva a pagare fino a 120 mila euro all'anno.

Fanno 1000 euro a testa. -> cavolata :mad2)
 
nivomat":nju9wa69 ha detto:
Janpaul":nju9wa69 ha detto:
vabbe ma citi giornali come panorama :culo) :culo)

cmq gli sta bene uno scandalo finaziario anche ai tedeschi :asd) :asd) :asd) :asd)


Ovviamente non è solo l'unico Panorama.
E' stato detto, qualche tempo fa, su tutti i telegiornali nazionali ed era scritto anche sul Sole 24 Ore. Ho scritto Panorama perchè è il primo che mi è venuto in mente, tra i tanti.

scherzavo, l'ho sentito anch'io in tv :OK) :OK)
 
Il Sole 24 Ore":2ziufxts ha detto:
Volkswagen, è l'ora della svolta
Per lo scandalo tangenti lascia il capo del personale e la Borsa gradisce (+ 2%).

Lo scandalo Volkswagen ha costretto uno dei più famosi manager tedeschi, il direttore del personale e membro del management board, Peter Hartz, a presentare le dimissioni. Autore, in veste di consigliere del cancelliere Gerhard Schröder, della più importante ( e impopolare) riforma del mercato del lavoro introdotta in Germania dal dopoguerra, Hartz è anche l ? inventore di molteplici formule di flessibilità aziendale che hanno permesso al gruppo automobilistico di evitare esuberi traumatici e mantenere un ? invidiabile pace sociale. Se le sue dimissioni fossero accettate dal consiglio di vigilanza, potrebbero esservi ripercussioni importanti non solo sul futuro del primo gruppo automobilistico europeo, ma anche sulla governance delle grandi aziende tedesche e in particolare sul sistema di cogestione ( Mitbestimmung), dove dipendenti e sindacalisti condividono con il management la responsabilità delle grandi scelte strategiche. Hartz, 63 anni, capo delle relazioni industriali di Volkswagen dal ? 93, non è indagato dalla procura di Braunschweig. Il suo nome però è stato associato a quello dell ? ex capo del personale di Skoda Helmut Schuster, per anni suo collaboratore e ora sospettato di truffa e distrazione di fondi ai danni dell ? azienda; e a quello di un altro dimissionario, Klaus Volkert, fino a pochi giorni fa potente numero uno del consiglio di fabbrica di Vw e per ovvie ragioni a stretto contatto con l ? ufficio di Hartz. In questo caso il teorema suggerito dai giornali è quello di un rapporto spesso poco trasparente tra dirigenti e sindacalisti, con " incentivi" e viaggi premio a beneficio di questi ultimi in cambio del via libera su alcune decisioni delicate e potenzialmente impopolari.
« È evidente ha dichiarato Hartz in un comunicato che ora debba assumere la responsabilità di eventi che si sono svolti nella mia area di supervisione e quindi subirne le conseguenze. Ho presentato le dimissioni al consiglio di vigilanza per evitare ulteriori danni alla società » .
L ? inchiesta della procura di Braunschweig è complessa e con ramificazioni all ? estero, tra India, Angola e Repubblica Ceca, dove Schuster avrebbe creato società di comodo per ottenere contratti da Vw e/ o preteso tangenti da fornitori locali. Secondo alcuni osservatori, la partenza di Hartz potrebbe avere ripercussioni positive sull ? azienda ( ieri intanto il titolo ha guadagnato oltre il 2% a 38,78 euro) aprendo la strada a misure più radicali da parte del Ceo Bernd Pischetsrieder e del nuovo capo del marchio Vw, Wolfgand Bernhard, per affrontare la preoccupante perdita di redditività ed erosione delle quote di mercato in Cina e Stati Uniti.
La " flessibilità consensuale" predicata e praticata dal manager dimissionario ha avuto grandi meriti, come quello di aver salvato 30mila posti di lavoro all ? inizio degli anni Novanta riducendo la settimana lavorativa. Ma il prezzo pagato per la pace sociale in termini di costo del lavoro ( un operaio Vw guadagna il 20% in più della media dell ? industria automobilistica tedesca, già la più cara al mondo) sembra non essere più sostenibile. Non quando il gruppo di Wolfsburg si trova ad affrontare la concorrenza schiacciante di giapponesi e francesi, quando è in ritardo sul rinnovo della gamma, ed è ancora alle prese con un ? ambiziosa offensiva nel segmento del lusso che finora ha portato solo perdite.

9 luglio 2005
 
non vedo il problema...
la corruzione esiste dappertutto, nn mi scandalizzo mica...

se fosse successo in Fiat???

e a che serve? visto che il presidente era Senatore a vita???? (e un'altro paio tra parenti cuggggggini e accessori) :crepap) :crepap) :crepap) :crepap)
 
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