Da ieri 15 marzo sulle tangenziali di Milano torna il limite dei 90 chilometri orari, introdotto il 21 febbraio dal Consiglio della Provincia di Milano.
Da quattroruote.it ( http://www.quattroruote.it/notizie/even ... -ai-90-kmh ):
'Dietrofront sulle tangenziali milanesi. A neanche un mese di distanza dall'entrata in vigore del contestatissimo provvedimento antismog, che "obbligava" gli automobilisti a una velocità di 70 km/h per ridurre le emissioni inquinanti, scadono oggi i termini del cosiddetto divieto d'emergenza "transitorio".
Limiti non rispettati. Il nuovo limite, stabilito dal Consiglio provinciale il 10 febbraio scorso e introdotto il 21 febbraio, con tanto di segnaletica aggiornata (che ora dovrà essere nuovamente cambiata...), sembra non avere sortito gli effetti desiderati: "Il divieto è applicato sulle autostrade svizzere e lì gli automobilisti si adeguano, rallentano e non protestano", ha detto il presidente della Provincia, Guido Podestà. "Mi chiedo perché sulle nostre tangenziali tanti automobilisti si ostinino a non rispettare la norma e si espongano alle sanzioni previste dal Codice della strada".
Il parere di Legambiente. La risposta arriva da Andrea Poggio, vicedirettore nazionale di Legambiente: "Se manca la certezza della pena, qualsiasi provvedimento risulta inapplicabile. Aver detto ai milanesi 'il limite c'è, ma non daremo sanzioni, state tranquilli', s'è rivelato un clamoroso autogol", ha concluso Poggio. Per Legambiente sono insufficienti le circa 500 infrazioni rilevate col telelaser dalla Polstrada, considerando la media di 410 mila veicoli che ogni giorno transitano per le tangenziali milanesi. E così da domani, si tornerà, o per meglio dire si continuerà, a viaggiare a 90 km/h.
E i riscaldamenti? D'accordo, il "senso civico" di alcuni automobilisti non sarà allineato a quello di altri Paesi, come dice Podestà, che rincara la dose: "Metterci qualche minuto in più per percorrere un tratto di tangenziale non può e non deve essere considerato un evento inaccettabile. Più della multe, penso che il senso civico dovrebbe indurre gli automobilisti a contribuire alla salvaguardia della salute". Ma non bisognerebbe, almeno per una volta, smetterla di puntare il dito solo sul popolo degli automobilisti e guardare anche al problema "riscaldamenti"? Perché si parla sempre di targhe alterne e mai di mantenere temperature più basse nelle abitazioni e negli uffici? Perché si parla - giustamente, per carità - di svecchiare il parco circolante (Euro 4, Euro 5, filtro antiparticolato ecc.) e mai di convertire a gas l'ancora troppo alto numero di impianti di riscaldamento a gasolio?
Percentuali. Solo per fare un esempio, da un'analisi effettuata a Milano su base annua, il trasporto su strada incide per il 60% sull'inquinamento. Il che significa che i riscaldamenti, accesi solo nei mesi invernali, sono la principale causa dell'innalzamento delle polveri sottili oltre le soglie d'attenzione. Ma di questo "senso civico", chissà perché, praticamente nessuno parla mai'.
Direi che il provvedimento dei 70 all'ora in tangenziale a scopo di ridurre l'inquinamento io l'ho sempre visto con perplessità e con nemmeno tutta questa utilità.
Durante la settimana sulle tangenziali si formano code che impediscono addirittura di raggiungere anche i famosi 70 all'ora: essere in coda non inquina addirittura di più (visto che solo le vetture più recenti hanno lo start&stop)? :ka)
Giusto secondo me questo ritorno ai precedenti limiti.
Da quattroruote.it ( http://www.quattroruote.it/notizie/even ... -ai-90-kmh ):
'Dietrofront sulle tangenziali milanesi. A neanche un mese di distanza dall'entrata in vigore del contestatissimo provvedimento antismog, che "obbligava" gli automobilisti a una velocità di 70 km/h per ridurre le emissioni inquinanti, scadono oggi i termini del cosiddetto divieto d'emergenza "transitorio".
Limiti non rispettati. Il nuovo limite, stabilito dal Consiglio provinciale il 10 febbraio scorso e introdotto il 21 febbraio, con tanto di segnaletica aggiornata (che ora dovrà essere nuovamente cambiata...), sembra non avere sortito gli effetti desiderati: "Il divieto è applicato sulle autostrade svizzere e lì gli automobilisti si adeguano, rallentano e non protestano", ha detto il presidente della Provincia, Guido Podestà. "Mi chiedo perché sulle nostre tangenziali tanti automobilisti si ostinino a non rispettare la norma e si espongano alle sanzioni previste dal Codice della strada".
Il parere di Legambiente. La risposta arriva da Andrea Poggio, vicedirettore nazionale di Legambiente: "Se manca la certezza della pena, qualsiasi provvedimento risulta inapplicabile. Aver detto ai milanesi 'il limite c'è, ma non daremo sanzioni, state tranquilli', s'è rivelato un clamoroso autogol", ha concluso Poggio. Per Legambiente sono insufficienti le circa 500 infrazioni rilevate col telelaser dalla Polstrada, considerando la media di 410 mila veicoli che ogni giorno transitano per le tangenziali milanesi. E così da domani, si tornerà, o per meglio dire si continuerà, a viaggiare a 90 km/h.
E i riscaldamenti? D'accordo, il "senso civico" di alcuni automobilisti non sarà allineato a quello di altri Paesi, come dice Podestà, che rincara la dose: "Metterci qualche minuto in più per percorrere un tratto di tangenziale non può e non deve essere considerato un evento inaccettabile. Più della multe, penso che il senso civico dovrebbe indurre gli automobilisti a contribuire alla salvaguardia della salute". Ma non bisognerebbe, almeno per una volta, smetterla di puntare il dito solo sul popolo degli automobilisti e guardare anche al problema "riscaldamenti"? Perché si parla sempre di targhe alterne e mai di mantenere temperature più basse nelle abitazioni e negli uffici? Perché si parla - giustamente, per carità - di svecchiare il parco circolante (Euro 4, Euro 5, filtro antiparticolato ecc.) e mai di convertire a gas l'ancora troppo alto numero di impianti di riscaldamento a gasolio?
Percentuali. Solo per fare un esempio, da un'analisi effettuata a Milano su base annua, il trasporto su strada incide per il 60% sull'inquinamento. Il che significa che i riscaldamenti, accesi solo nei mesi invernali, sono la principale causa dell'innalzamento delle polveri sottili oltre le soglie d'attenzione. Ma di questo "senso civico", chissà perché, praticamente nessuno parla mai'.
Direi che il provvedimento dei 70 all'ora in tangenziale a scopo di ridurre l'inquinamento io l'ho sempre visto con perplessità e con nemmeno tutta questa utilità.
Durante la settimana sulle tangenziali si formano code che impediscono addirittura di raggiungere anche i famosi 70 all'ora: essere in coda non inquina addirittura di più (visto che solo le vetture più recenti hanno lo start&stop)? :ka)
Giusto secondo me questo ritorno ai precedenti limiti.