Tempi di crisi, ma sarà vero?

DevilBoss86

Nuovo Alfista
11 Ottobre 2006
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Napoli/Melissano (LE)
Da parecchio tempo l'Italia denuncia crisi, ma gli italiani faranno lo stesso?

Cosa mi ha indotto ad aprire questo topic? Semplice, il continuo vedere lussureggiare della gente!

Da tempo tutti gridano alla crisi, poi per contro si vedono cristiani, che fino al giorno prima si piangevano addosso, uscirsene con autovetture nuove (roba da minimo 30/35 mila euro), viaggi, lussi, tv 50" a led ecc...

Del resto basta vedere i dati vendita inerenti non tanto al periodo estivo, visto che molti son in vacanza, ma inerenti a febbraio-marzo-aprile-maggio, e bene si vedono chiaramente vendite di auto anche da oltre 40-50 mila euro ed in quantità ingenti.

In ultimo l'esempio di un mio amico, fino all'altro giorno predicava miseria, sono anni che lavoricchia, tra l'altro in nero perchè figuratii se trovi uno disposto ad assumerti regolarmente, ed all'età di 29 anni questo "zonzeggia" tra garzone del bar, addetto alle consegne, magazziniere, commesso ecc... Insomma per farla breve, prima va dicendo che sta senza na lira e l'altro giorno con cosa se ne esce? con una A3 nuova di zecca per di più con tutti gli opt possibili ed immaginabili, xenon,navigatore, pelle e cazzi vari versione 2.0 170cv :ubriachi)

A questo punto, visto che un'audi come quella che si è preso tra vettura ed opt viene sicuramente almeno 40 mila cucuzze...comincio a chiedermi se tutta sta crisi nn sia una vera e propria farsa.

Sul piano personale vi ha toccato?

Riguardo me indubbiamente i costi di vita sono sensibilmente aumentati, se l'anno scorso in estate uscivo ogni sera con ragazza ed amici e si mangiava fuori casa quest'anno prima si mangia a casa e poi si esce, se devo affrontare una spesa ci rifletto 2 volte a differenza dell'altro anno, se devo andare da qualche parte evito di prendere la macchina e preferisco farmi il tragitto a piedi.
 
per quanto posso vedere io, anche da queste parti più o meno è quello l'andazzo... chiaro e scuro

la maggior parte delle persone si lamentano (per non dire piagnucolano, molto, ma molto più di prima)

se guardardo in giro: bar e ristoranti sempre pieni (sia a meggiogiorno che alla sera) auto nuove ovunque (anche le più costose buttate in strada come fossero motorini da 200 euro...per come sono fatto io, già non dormirei tranquillo con la mia fuori, figuriamoci se ne mettessi una da 30/40/50.000€), tendenzialmente vestiti e oggetti di marca, ultimo grido e modello indossati o in mano a chiunque (dal ragazzino di 15 anni a salire)
... credo in questi frangenti la simulazione la faccia da maggiore: cioè l'obbligo è far vedere al vicino (poi quello che mangi o non mangi in casa o quello che sei non conta) ... trovo la cosa legittima (ognuno ha le proprie aspettative/ambizioni e i propri soldi ognuno li dispone come meglio desidera) e anche abbastanza stupida tutto sommato valutare la gente per quello che dimostra avere (anche perchè lo trovo pericoloso...c'è sempre qualcuno nella vita che pur senza apparire o sventolare "te le può suonare" a tutti i livelli)

... a guardare fuori dalla mia finestra: deserto dei tartari e parcheggi vuoti ovunque (già a partire dal venerdì mattina e sino al lunedì pomeriggio)
devo dire che l'atro lato della medaglia in villeggiatura si avverte (almeno da 3/4 anni a questa parte): pienone dal venerdì sera sino al lunedì mattina, poi abbastanza sottotono ... d'altra parte si "vedono" anche appartamenti per 4 con 10/12 persone (gente che dorme sui balconi ecc.) ... vacanzieri occasionali a parte, anche le case di proprietà non si vedono più aperte da giugno a settembre (per chi ha bambini) come una volta e neanche tutto agosto (è anche vero che per certi versi i costi per i proprietari ci sono: anzitutto la casa va aperta, gestita, pulita ecc, così come quando la si chiude, ci sono costi e spese fisse per tutto l'anno (imposte, spese condominiali, spese fisse per le varie utenze), poi c'è il vitto e le spese di contorno vacanza)

quando nei fine settimana faccio la spesa noto invece la gente bene o male all'interno è quella a livello di numeri, però la seconda e la terza settimana alle casse c'è sempre meno gente, rispetto al dopo stipendio e alla prima settimana dopo ... cercando di analizzare un poco i consumi, così ad occhio, alimentari sempre meno e tv, telefonini, pc ecc. sempre e comunque, con file interminabili agli sportelli dei finanziamenti

da una parte son convinto che (da anni) l'italia viva ben al di sopra delle proprie possibilità, dall'altra tutto sommato son contento che la gente stia bene (o che se la goda tutto sommato anche senza una lira in tasca)
 
è così ovunque...
si continua a comprare ciò che non ci si potrebbe permettere e fare cose che non ci si potrebbe permettere... :ka)
 
la crisi c'è, parlando del negozio dove lavoro, c'è sempre poca affluenza..
ma c'è un sacco di gente che fa il finanziamento per un telefonino da 500 euro
come fatturati siamo superiori all'anno scorso..
diciamo che: chi ha molti soldi va avanti come prima, chi ne ha pochi risparmia per comprare puttanate o fa finanziamenti a go-go
ps: nessuno si senta offeso se ha fatto un finanziamento per un telefonino, ma secondo me si potrebbe evitare!
 
Personalmente l'anno scorso ho vissuto circa 4 mesi molto ristretti....campare solo con lo stipendio base di mia moglie, e mettere tutta la mia cassa integrazione per il mutuo dopo 1 mese di matrimonio non è stato semplice. Facevamo moltissime ristrettezze, tiravo davvero a campare. Adesso la situazione è ritornata normale a ci stiamo riprendendo piano piano. Tanti miei colleghi in cassa pure loro hanno comprato auto nuove, in agosto 2 settimane di vacanze...bo...o avevano dei "bei" soldi da parte o avevano altre entrate. Comunque non lo concepisco....
 
il vero problema è la rateizzazione dei pagamenti,se uno non sta attento si trova in braghe di tela in men che non si dica.....personalmente evito di fare rate e di usare la carta di credito per pagare,tutto sempre e solo cash.....così vedo fisicamente i soldi che spendo e ci si ragiona un attimo sopra.
 
Vedo parecchi punti centrati in questa discussione, in primis quello di Sergio, ovvero quando parla di gente che compra auto nuove e le butta in strada come se fossero dei motorini da 200 euro, purtroppo è una cosa reale, ad esempio questo mio amico che nel suo continuo piagnisterio economico si è comprato minimo 40 mila cucuzza di audi non ha manco il garage, voglio vedere quanto gli dura qui a napoli!

In secondo luogo l'altro punto centrato son le rate, purtroppo molti nn han la libertà di pagare un oggetto in unica soluzione e così rateizzano, pagando in fine l'oggetto anche il 25% in più in alcuni casi.

Il terzo punto sono le carte di credito, purtroppo con esse spesso non si ha il controllo del denaro, i soldi prima di farli uscire dalla banca si devono pur portare, non avete idea le facce delle classiche signore da supermercato quando arrivano coi carrelli zeppi, cacciano il bancomat e viene rifiutato... (con tutto il rispetto per gli abituali fruitori di bancomat).

Quarto punto, da ricollegare al 2°, come detto da Mirko credo che a volte sia inutile rateizzare piccoli importi, un telefonino da 500 euro rateizzato alla fine viene a costare anche 600 euro!

Quinto punto centrato da Diego, molti fan il passo più lungo della propria gamba, e pur avendo degli utili da parte, nel momento in cui non si ha lavoro, si è in cassaintegrazione, o si affrontano periodi difficili, non credo sia consono cimentarsi, o per meglio dirla imbarcarsi, in tali spese.

A ciò vorrei aggiungere un sesto punto, gli stipendi son sempre gli stessi, ma i costi di vita sono indubbiamente aumentati.
Ricordo che all'epoca 100.000 lire duravano 4-5 giorni o anche 1 settimana se ben gestiti, attualmente 50 euro servono a malapena a far spesa per 3 giorni (considerando una famiglia di 3-4 persone).
 
DevilBoss86":1vt64vnw ha detto:
l'altro punto centrato son le rate, purtroppo molti nn han la libertà di pagare un oggetto in unica soluzione e così rateizzano, pagando in fine l'oggetto anche il 25% in più in alcuni casi.

Il terzo punto sono le carte di credito, purtroppo con esse spesso non si ha il controllo del denaro, i soldi prima di farli uscire dalla banca si devono pur portare, non avete idea le facce delle classiche signore da supermercato quando arrivano coi carrelli zeppi, cacciano il bancomat e viene rifiutato... (con tutto il rispetto per gli abituali fruitori di bancomat).

I due punti sono ricollegabili... come dicevo qualche post più sopra il problema del finanziamento non è tanto il fatto che alla fine l'oggetto acquistato lo paghi di più, quanto è il ragionamento che molte persone fanno quando scelgono questo metodo di pagamento, è cioè: "...però costa tanto!!! ...e vabbè tanto faccio il finanziamento... che vuoi che sia €50/100 al mese e passa la paura..." si certo se è uno, max due finanziamento ok.. se ne fai 5/6/7 non ci arrivi alla fine del mese...
 
d'altra parte, visto quanto si vede in giro, cosa succederebbe se (anche solo per un breve periodo, diaciamo un annetto) si bloccasse la possiilità di acquistare a rate per certi importi (diciamo sino ai 50.000,00€)?

in due parole, via i finanziamenti (di regola, per importi piccoli o "piccoli") e si continua solo con i mutui (immobili ecc.)
 
Basarsi sui dati dei consumi del privato sul territorio italiano e sulle "apparenze", non aiuta di certo a ritagliare un quadro della situazione.

La premessa, più che doverosa, è la seguente: l'italiano medio (chi + chi -) è un risparmiatore.
Ne consegue che poco o tanti che siano, praticamente tutti hanno/avevano dei risparmi.
Un bel polmone a livello finanziario, il principale ammortizzatore sociale per come la vedo io.

Bisogna distinguere tra il calo della domanda interna e la perdita di posti di lavoro.
Dipende molto dalle zone e dal settore di pertinenza.
In ogni caso, la crisi presenta risvolti a macchia di leopardo.
Lo vedo molto chiaramente, ogni giorno.

Ho amici in difficoltà ( io stesso lo sono), altri che non hanno problema alcuno.
Frequento persone perlo più del ceto medio, dall'operaio al piccolo artigiano.
C'è chi in Agosto se ne va in Portogallo per 21gg filati e nel frattempo non ha bisogno di tirare la cinghia, chi invece le ferie se le sogna.

Generalizzare è sempre sbagliato, il periodo è molto complesso e complesse sono le dinamiche sociali.

Se sei single e vivi ancora in casa, anche se perdi momentaneamente il lavoro tra qualche "spicciolo" in parte ed il generoso contributi dei genitori puoi tranquillamente continuare a fare la vita che facevi.
Se hai una famiglia a carico con due entrate normali (1000/1300 Euro-mese), se manca uno stipendio son cazzi. Attingi alle riserve (a malincuore) sperando di uscirne al più presto.

Lo spropositato'aumento del costo della vita è stato e rappresenta tutt'ora (a maggior ragione) un grosso problema, ma la chiusura di molte aziende e la perdita di migliaia e migliaia di posti di lavoro dipende da dinamiche macro che esulano dal contesto nazionale.

Per dirne una, semplice semplice: Il cambio Euro/Dollaro.
Sembrerà assurdo, ma se il rapporto tra le due monete ritornasse non tanto ai tempi della nascita dell'euro ( 1$ = 0,86 € ) ma ad una parità, il mercato statunitense ritornerebbe ad essere uno sbocco importante con positive ripercussioni in ogni ambito.

Ogni volta che mi chiedono come va, rispondo con un "dipende".

Dipende che lavoro fai, quali sono i mercati di riferimento per l'azienda in cui lavori, quali sono le risorse della tua famiglia, se hai un mutuo,etc etc.

In un'ultima analisi, denoto uno stabilizzarsi della situazione.
In alcuni ambiti non abbiamo ancora toccato il fondo, ma in linea generale non c'è stato un crollo generalizzato ma un calo sapientemente gestito.
Nonostante la mia situazione personale non sia rosea e la mia natura mi porta ad esser realista, penso che non scenderemo ancora.
D'altro canto, per riprendere i livelli precedenti alla crisi finanziaria avremo bisogno di tempo (qualche anno) e molto impegno e sacrifici, ad ogni livello.
 
Friendevil":1jrhv32q ha detto:
Mav76":1jrhv32q ha detto:
D'altro canto, per riprendere i livelli precedenti alla crisi finanziaria avremo bisogno di tempo (qualche anno) e molto impegno e sacrifici, ad ogni livello.
Personalmente non credo torneremo a quei livelli.

lo credo anche io...anche perchè non possiamo dire di aver toccato il livello degli anni precedenti al boom economico e quindi non potranno tornare anche quei margini di richiesta di bisogni e quindi di sviluppo (leggasi fame di tutto)

sotto questo aspetto da una parte speravo che per certi settori con il rapporto prezzo/prodotto-servizio a mio avviso più che spropositato ci fosse un crollo profondo e devastante a riequilibrare il sitema

anche il settore auto per intenderci....ci sono auto, anche piccole, che costano come immobili, eppure nessuno si lamenta come quando aumenta la pagnotta o un pezzo di formaggio ... idem nessuno si lamenta o si preoccupa a livello finanziario-fiscale quando gruppi societari fanno, disfano e forcano (es. cambiano nome, ragione sociale e assetti ogni due anni); mentre quando (magari coloro che sono perlatro sottoposti agli studi di settore) non ti fanno uno scontrino da due euro apriti cielo :ka)

per quanto riguarda la cassa integrazione, penso che spesso chi ne gode (e la maggioranza dei lavoratori non ne può minimanete godere) non ne la riconosca come una vera opportunità/fortuna ... personalmente trovo infatti non qualificabile il lamentarsi di percepire (magari per anni, fino a decenni come certi lavoratori del settore auto) 600/700/800 euro netti al mese a zero ore lavorate ... lo trovo ingiusto verso chi quei soldi se li guadagna sudandoseli, anche perchè, come spesso accade, tali "lavoratori" si permettono di rifiutare nuovi impieghi da una parte "giustamente": perchè io che percepisco 600,00€ al mese nette a zero ore lavorate dovrei andare a lavorare per 700,00€?

anche riguardo alle retribuzioni, beh, penso che occorra fare dei distinguo ... sento molta gente lamentarsi di 900-1000-1200 euro al mese netti (= puliti, imposte, previdenza e tfr ok, zero costi e rischi di impresa, lavoro e rischio di eventuali errori ecc.), beh, dipende e parliamone rispetto a chi per esempio a parità di retribuzione esegue operazioni a cuore aperto o trapianti di staminali! suvvia... si dice poi: i prezzi sono alti, vero, ma nel prezzo ci sta anche il costo del primo (degli "ultimi" dipendenti) al quale vanno in stasca nette certe cifre
 
secci":39du8hil ha detto:
lo credo anche io...anche perchè non possiamo dire di aver toccato il livello degli anni precedenti al boom economico e quindi non potranno tornare anche quei margini di richiesta di bisogni e quindi di sviluppo (leggasi fame di tutto)



Permettimi, Sergio.
Ma di quale mercato stai parlando?

Gli States continuano ad avere volumi di importazione abnormi, tali da poter mettere in seria crisi l'attuale assetto produttivo nazionale.
Semplicemente, ora come ora, il nostro rapporto qualità/prezzo su molti articoli è fuori dal mercato, per lo meno con il cambio attuale.

Ribadisco, dipende.
Dal settore, in prima analisi.
Non tutti stanno soffrendo, anzi. Più di qualcuno cresce più ora che ai tempi d'oro (a cavallo del 2000).

Il manifatturiero, inteso come sviluppo e produzione di beni di consumo, è da molti anni rivolto per lo più all'esportazione.
Il mercato interno italiano è saturo, difficile.
 
tute condivisibili le osservazioni di cui sopra. Ognuno ha vissuto il "freno" di questa crisi (al netto del terrorismo mediatico cui siamo sottoposti, se tutti ti dicono che sei malaticcio prima o poi ti viene il tarlo di esserlo davvero, teniamo conto anche di questo aspetto) in modi diversi.
E' anche vero che questa crisi parte da lontano, per certi versi dal cambio in euro delle valute europee, o meglio guardandoci in tesca del cambio lira-euro, dove tutto è stato ritoccato al rialzo in modo eccessivo. Dopo anni e ai primi segni di cedimento del sistema di entrate (lavoro, aumenti ecc ecc) parecchie persone si trovano a dover tirar fuori il risparmiato per mantenere un livello di vita come al netto precedente.

il rischio per quanto riguarda le rateizzazioni è che si finisca in rotta come negli Usa, dove appunto il sistema di credito è cresciuto a dismisura ultimamente (e da lì si è innescata la crisi, di tipo finanziario appunto).
Di contorno anch'io non vedo nette diminuzioni di merci e offerte varie (case, auto, viaggi ecc) come dovrebbe per certi varsi essere plausibile e auspicabile.

Per quanto riguarda ciò che si vede in giro: io diffido sempre di quelli che si stracciano puntualmente le vesti in primis, son quelli che poi dietro ne han di più. Gli altri, quelli che patiscono sul serio o han visto un periodo critico (vedasi post di Lacco, che tra l'altro saluto) non mettono il naso fuori di casa, quindi in giro si vede solo la part che può ancora spendere qualcosa.

Personalmente, la perdita degli straordinari e mancati passaggi di livello (ormai diradatisi per i peones impiegatizi come la pioggia nel deserto) mi ha fatto ricalcolare il livello di entrate generale. Di conseguenza (meno male che la paga base rimane e non facciamo cassa, almeno quello va bene sia chiaro non mi lamento troppo) valuto di volta in volta le priorità di spesa, tralasciando il superfluo o dirottando spese di anni precedenti (ad esempio i raduni con annessi gasolio-autostrada-pernottamenti, l'anno scorso fu pregno per me, quest'anno solo Balocco) su altre cose più impellenti.
 
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