L'olio entra in temperatura più lentamente dell'acqua sia perchè ha una differente conducibilità termica, sia perchè circola in zone del motore tendendenzialmente meno calde o comunque con minore superficie di scambio. Ovviamente la questione cambia da motore a motore e certamente si ha un riscaldamento più veloce (e più intenso) nel caso in cui l'olio venga utilizzato anche per il raffreddamento dei pistoni mediante ugelli siti nel blocco cilindri, o nei motori turbocompressi dove, circolando attorno all'asse, l'olio subisce un significativo stress termico.
In linea generale la temperatura ideale dell'olio motore si attesta attorno ai 90° C e non risente di particolari problemi fino a 120-130° C (poi dipende dalla composizione del lubrificante). Oltre si assiste al rischio che si formino lacche e morchie che, depositandosi sulle superfici metalliche, a lungo andare possono essere deleteree.
Come esempio personale posso dire che sul mio jtd un po' pompato e dotato (di serie) di uno scambiatore di calore acqua/olio, la temperatura rimane a 90° solo con andatura soft; normalmente arriva a 100° e in autostrada anche a 115-120°. In casi limite sono arrivato a 137°, ma dopo un intervento volto a ridurre il calore trasmesso dalla turbina non ho più superato i 125°.
Lo scambiatore acqua/olio è meno efficente di quello aria/olio per la refrigerazione, ma ha il vantaggio di accelerare il processo di riscaldamento all'avvio. Ovviamente mi riferisco a uno scambiatore che utilizza come refrigerante l'acqua del motore e quindi più che refrigeratore è uno stabilizzatore di temperatura. Uno scambiatore che utlizzasse un circuito di acqua a sé stante sarebbe molto più efficiente.