Adoro la mia GT, dopo due anni di convivenza la soddisfazione è massima e ogni volta che apro la porta del garage non posso fare a meno di sorridere soddisfatto nel vedere il suo lungo muso fare capolino dal buio della sua tana.
Ieri è arrivato puntuale il momento del tagliando dopo 40000 km macinati su e giù per l’Italia col sorriso da ebete. Per fortuna la maggior parte della strada percorsa fino ad oggi l’ho fatta non per lavoro ma per divertimento. Non fraintendetemi, non è che sia uno sfaticato, è solo che a lavoro ci vado coi mezzi pubblici e così girare in GT è sempre un momento di gioia.
Scottato dal prezzo dell’ultimo tagliando effettuato direttamente in Alfa Romeo, ho deciso di rinunciare alla fredda accoglienza del loro addetto alla accettazione ed alla giacchetta in principe di galles e alla montatura in osso degli occhiali del ragioniere addetto alla cassa.
Avrei pure volentieri portato la mia GT presso il vecchio elettrauto/meccanico tutto fare ma nella sua piccola officina dove campeggiano ancora i poster di Gilles Villeneuve, Ayrton Senna e Michele Alboreto, non vi è alcuna traccia di computer ed apparati elettronici in grado di azzerare i vari contatori del service e della rigenerazione del DPF.
Ho deciso allora di sondare il terreno dei centri Bosch e Midas che da un po’ di tempo ormai cercano di farsi strada nel dorato mondo dei tagliandi.
Dopo una breve ricerca via internet, sul sito della Midas riuscite pure ad ottenere un preventivo on-line dei lavori, ho trovato il centro Bosch più vicino a dove lavoro io, solo per questo motivo ho scartato il gruppo Midas.
Telefono all’officina per fissare l’appuntamento e una gentile segretaria mi passa il diretto dell’officina. Mi risponde un meccanico dallo spiccato dialetto bresciano che non mi fornisce alcun preventivo telefonico perché non conosce i codici e soprattutto i prezzi dei materiali da impiegare per il tagliando. Mi chiede per curiosità se la vettura fosse ancora in garanzia (sicuramente per applicarmi la tariffa Tagliando Gold) e di che modello si trattasse. Io rispondo che la vettura non è più in garanzia (sviata la prima mina) e che l’auto in questione è una GT. Al nome dell’auto lui emette solo un monosillabo “Ah” e mi dice di venire quando mi torna più comodo. Concludo la telefonata chiedendomi se quell’espressione era di preoccupazione o di ammirazione.
Il giorno del tagliando, mi reco presso l’officina dove trovo tra tanti camion e furgoni in riparazione anche una vecchia Renault 4 color bianco perlato ristrutturata di tutto punto.
La visione di quel tipo di clientela mi suona quasi come il paradiso dei motori diesel :angel) e mi fa tornare in mente il famoso detto riguardo alle trattorie ed i camionisti.
Arresto la GT e mi addentro all’interno dell’officina dove tra i tanti poster di provocanti ragazze alcuni meccanici lavorano alacremente alle proprie postazioni. Chiedo un po’ in giro e in dialetto bresciano sento da lontano “Siii hai parlato con meee al telefooono”. Si avvicina un uomo sulla cinquantina , facciamo un “briefing” sui controlli da effettuare e si offre di riaccompagnarmi con la mia stessa vettura in ufficio.
Accetto, è da quando ero bambino che non mi capitava più quel tipo di cortesia nei confronti del cliente. Sia a Siena che a Milano, nelle officine ufficiali presso le quali portavo le mie Alfa dovevo sempre vedermela da solo per tornarmene a casa.
Una volta in macchina sono riuscito a dare un senso all’esclamazione che mi aveva fatto precedentemente al telefono. Ha infatti riemesso lo stesso suono stupito dalla bellezza degli interni in pelle, ha apprezzato molto: “Ostiiiii che bella che è”. :love)
Erano circa le 8.30 del mattino, e sento sprigionarsi dal chiacchierone in tuta blu un forte odore di alcool, aveva già bevuto di prima mattina come una spugna? Il pensiero di affidare l’auto a lui per il ritorno mi preoccupava non poco. Ma per fortuna al momento della riconsegna l’auto era tutta integra e pronta a ripartire. Me la sono cavata con meno di 230 euro (in Alfa mi avevano chiesto l’ultima volta più di 360 euro), i contatori del service e del DPF azzerati ed il livello dell’olio perfettamente a metà (in Alfa dopo il tagliando era al massimo) :swear)
Riaccendendo il motore notai subito un’enorme cagata di uccello sul parabrezza che all’inizio dato il colore scambiai preoccupato per qualcosa tipo pece o simile difficile da mandare via e l’avviamento un po’ più lungo rispetto all’accensione fulminea del motore prima del tagliando.
Spengo e richiamo subito il capo officina che gentilmente mi spiega che il ritardo nell’avviamento e non la cagata sul parabrezza, è dovuto al fatto che ha cambiato il filtro del gasolio ma non ha fatto girare abbastanza il motore dopo la sua sostituzione.
Decido di fidarmi, riaccendo e con una parte dei soldi risparmiati mi dirigo, prima di prendere l’autostrada, verso il mio benzinaio preferito a Brescia, un vero melting-pot, gestito da personale straniero proveniente dai più diversi punti del globo, culture diverse che si mescolano ai vapori dei carburanti, e cosa fondamentale fornito di una squadra di volenterosi e celerissimi addetti all’autolavaggio.
Insomma con i soldi risparmiati ho regalato alla GT un pieno di diesel di tipo “premium” ed un bel lavaggio dentro e fuori comprensivo di lavaggio tappetini e trattamento sedili. L’alone della cagata di uccello e la patina di sporcizia interna al parabrezza hanno lasciato il posto allo scintillare delle sculturee forme “bertoniane” ed al profumo del detergente degli interni che tanto mi ricorda quello tipico dei rossetti che le donne utilizzano per incantarci meglio con i loro sorrisi e per ammorbidire con la loro unica dolcezza le richieste con le quali stravolgono le nostre noiose vite .
Adesso la GT riposa tagliandata e profumata nel suo garage in attesa della prossima scorazzata…qualcuno di voi è mai stato a St.Moritz ?
P.S. riavviando il motore per lasciare l’area di rifornimento, il tempo di messa in moto poteva competere con la velocità di cambiata dell’ultima creatura di Maranello, il capo officina non mentiva, buon per lui.
Ieri è arrivato puntuale il momento del tagliando dopo 40000 km macinati su e giù per l’Italia col sorriso da ebete. Per fortuna la maggior parte della strada percorsa fino ad oggi l’ho fatta non per lavoro ma per divertimento. Non fraintendetemi, non è che sia uno sfaticato, è solo che a lavoro ci vado coi mezzi pubblici e così girare in GT è sempre un momento di gioia.
Scottato dal prezzo dell’ultimo tagliando effettuato direttamente in Alfa Romeo, ho deciso di rinunciare alla fredda accoglienza del loro addetto alla accettazione ed alla giacchetta in principe di galles e alla montatura in osso degli occhiali del ragioniere addetto alla cassa.
Avrei pure volentieri portato la mia GT presso il vecchio elettrauto/meccanico tutto fare ma nella sua piccola officina dove campeggiano ancora i poster di Gilles Villeneuve, Ayrton Senna e Michele Alboreto, non vi è alcuna traccia di computer ed apparati elettronici in grado di azzerare i vari contatori del service e della rigenerazione del DPF.
Ho deciso allora di sondare il terreno dei centri Bosch e Midas che da un po’ di tempo ormai cercano di farsi strada nel dorato mondo dei tagliandi.
Dopo una breve ricerca via internet, sul sito della Midas riuscite pure ad ottenere un preventivo on-line dei lavori, ho trovato il centro Bosch più vicino a dove lavoro io, solo per questo motivo ho scartato il gruppo Midas.
Telefono all’officina per fissare l’appuntamento e una gentile segretaria mi passa il diretto dell’officina. Mi risponde un meccanico dallo spiccato dialetto bresciano che non mi fornisce alcun preventivo telefonico perché non conosce i codici e soprattutto i prezzi dei materiali da impiegare per il tagliando. Mi chiede per curiosità se la vettura fosse ancora in garanzia (sicuramente per applicarmi la tariffa Tagliando Gold) e di che modello si trattasse. Io rispondo che la vettura non è più in garanzia (sviata la prima mina) e che l’auto in questione è una GT. Al nome dell’auto lui emette solo un monosillabo “Ah” e mi dice di venire quando mi torna più comodo. Concludo la telefonata chiedendomi se quell’espressione era di preoccupazione o di ammirazione.
Il giorno del tagliando, mi reco presso l’officina dove trovo tra tanti camion e furgoni in riparazione anche una vecchia Renault 4 color bianco perlato ristrutturata di tutto punto.
La visione di quel tipo di clientela mi suona quasi come il paradiso dei motori diesel :angel) e mi fa tornare in mente il famoso detto riguardo alle trattorie ed i camionisti.
Arresto la GT e mi addentro all’interno dell’officina dove tra i tanti poster di provocanti ragazze alcuni meccanici lavorano alacremente alle proprie postazioni. Chiedo un po’ in giro e in dialetto bresciano sento da lontano “Siii hai parlato con meee al telefooono”. Si avvicina un uomo sulla cinquantina , facciamo un “briefing” sui controlli da effettuare e si offre di riaccompagnarmi con la mia stessa vettura in ufficio.
Accetto, è da quando ero bambino che non mi capitava più quel tipo di cortesia nei confronti del cliente. Sia a Siena che a Milano, nelle officine ufficiali presso le quali portavo le mie Alfa dovevo sempre vedermela da solo per tornarmene a casa.
Una volta in macchina sono riuscito a dare un senso all’esclamazione che mi aveva fatto precedentemente al telefono. Ha infatti riemesso lo stesso suono stupito dalla bellezza degli interni in pelle, ha apprezzato molto: “Ostiiiii che bella che è”. :love)
Erano circa le 8.30 del mattino, e sento sprigionarsi dal chiacchierone in tuta blu un forte odore di alcool, aveva già bevuto di prima mattina come una spugna? Il pensiero di affidare l’auto a lui per il ritorno mi preoccupava non poco. Ma per fortuna al momento della riconsegna l’auto era tutta integra e pronta a ripartire. Me la sono cavata con meno di 230 euro (in Alfa mi avevano chiesto l’ultima volta più di 360 euro), i contatori del service e del DPF azzerati ed il livello dell’olio perfettamente a metà (in Alfa dopo il tagliando era al massimo) :swear)
Riaccendendo il motore notai subito un’enorme cagata di uccello sul parabrezza che all’inizio dato il colore scambiai preoccupato per qualcosa tipo pece o simile difficile da mandare via e l’avviamento un po’ più lungo rispetto all’accensione fulminea del motore prima del tagliando.
Spengo e richiamo subito il capo officina che gentilmente mi spiega che il ritardo nell’avviamento e non la cagata sul parabrezza, è dovuto al fatto che ha cambiato il filtro del gasolio ma non ha fatto girare abbastanza il motore dopo la sua sostituzione.
Decido di fidarmi, riaccendo e con una parte dei soldi risparmiati mi dirigo, prima di prendere l’autostrada, verso il mio benzinaio preferito a Brescia, un vero melting-pot, gestito da personale straniero proveniente dai più diversi punti del globo, culture diverse che si mescolano ai vapori dei carburanti, e cosa fondamentale fornito di una squadra di volenterosi e celerissimi addetti all’autolavaggio.
Insomma con i soldi risparmiati ho regalato alla GT un pieno di diesel di tipo “premium” ed un bel lavaggio dentro e fuori comprensivo di lavaggio tappetini e trattamento sedili. L’alone della cagata di uccello e la patina di sporcizia interna al parabrezza hanno lasciato il posto allo scintillare delle sculturee forme “bertoniane” ed al profumo del detergente degli interni che tanto mi ricorda quello tipico dei rossetti che le donne utilizzano per incantarci meglio con i loro sorrisi e per ammorbidire con la loro unica dolcezza le richieste con le quali stravolgono le nostre noiose vite .
Adesso la GT riposa tagliandata e profumata nel suo garage in attesa della prossima scorazzata…qualcuno di voi è mai stato a St.Moritz ?
P.S. riavviando il motore per lasciare l’area di rifornimento, il tempo di messa in moto poteva competere con la velocità di cambiata dell’ultima creatura di Maranello, il capo officina non mentiva, buon per lui.