"Hai la pelle scura, devi morire" e lo butta sui binari della metro
BERLINO - Lo ha inseguito per la stazione della metropolitana di Berlino gridandogli dietro frasi razziste: "Hai la pelle scura, devi morire". E dalla banchina lo ha spinto giù sui binari mentre stava arrivando un treno. Se è salvo, uno studente di colore lo deve alla generosità di due passeggeri che si sono prodigati per farlo risalire sul marciapiedi. "Non avrei fatto in tempo a frenare", ammette il conducente della metropolitana. "Quel ragazzo non avrebbe avuto scampo".
Berlino si interroga una volta ancora sulla ragione di un gesto che mostra un rigurgito di xenofobia che sembra mai scomparso nella società tedesca. E il pensiero corre ad un episodio simile accaduto non più di sei mesi fa nella Renania-Palati nato dove una diciottenne di colore fu aggredita mentre era in bicicletta da tre uomini con le teste rasate, giubbotti neri e stivaloni, che la ricoprirono di ingiurie razziste. O all'aggressione nell'agosto scorso di otto indiani a Muegeln, nei pressi di Lipsia.
La vittima della metro a Berlino di stamane, ha la più o meno la stessa età della ragazza aggredita dal gruppetto di neozanisti: 19 anni. Ancora sotto shock, la vittima racconta che quella ragazza l'aveva incrociata per caso all'entrata della stazione sotterranea e l'ha seguio giù per le scale, fino alla banchina di attesa del treno: "Gridava frasi tipo: Hai la pelle nera, e mi ha spinto giù dal marciapiede. Sono caduto sulle rotaie e sentivo il rumore del treno che si avvicinava. Sarei morto se non fosse stato per due persone che mi hano teso la mano". La ragazza che lo ha aggredito ha appena 20 anni; è stata arrestata con l'accusa di tentato omicidio a sfondo razzista. Domani dovrà comparire davanti al giudice istruttore.
BERLINO - Lo ha inseguito per la stazione della metropolitana di Berlino gridandogli dietro frasi razziste: "Hai la pelle scura, devi morire". E dalla banchina lo ha spinto giù sui binari mentre stava arrivando un treno. Se è salvo, uno studente di colore lo deve alla generosità di due passeggeri che si sono prodigati per farlo risalire sul marciapiedi. "Non avrei fatto in tempo a frenare", ammette il conducente della metropolitana. "Quel ragazzo non avrebbe avuto scampo".
Berlino si interroga una volta ancora sulla ragione di un gesto che mostra un rigurgito di xenofobia che sembra mai scomparso nella società tedesca. E il pensiero corre ad un episodio simile accaduto non più di sei mesi fa nella Renania-Palati nato dove una diciottenne di colore fu aggredita mentre era in bicicletta da tre uomini con le teste rasate, giubbotti neri e stivaloni, che la ricoprirono di ingiurie razziste. O all'aggressione nell'agosto scorso di otto indiani a Muegeln, nei pressi di Lipsia.
La vittima della metro a Berlino di stamane, ha la più o meno la stessa età della ragazza aggredita dal gruppetto di neozanisti: 19 anni. Ancora sotto shock, la vittima racconta che quella ragazza l'aveva incrociata per caso all'entrata della stazione sotterranea e l'ha seguio giù per le scale, fino alla banchina di attesa del treno: "Gridava frasi tipo: Hai la pelle nera, e mi ha spinto giù dal marciapiede. Sono caduto sulle rotaie e sentivo il rumore del treno che si avvicinava. Sarei morto se non fosse stato per due persone che mi hano teso la mano". La ragazza che lo ha aggredito ha appena 20 anni; è stata arrestata con l'accusa di tentato omicidio a sfondo razzista. Domani dovrà comparire davanti al giudice istruttore.