Ciao a tutti! Vi scrivo appena rientrato da Monza, dove con gli indomiti Sbandy e Falaip83 abbiamo partecipato alla presentazione in pista della nuova Seat Leon.
Innanzitutto due parole sulla macchina.
Stiamo parlando della nuova Seat Bassèa, che si ottiene in fabbrica a Martorell togliendo pressione all'impianto che produce la Altea (infatti la somiglianza con quest'ultima è impressionante... eccetto che la Bassèa è, appunto, più bassa e schiacciata essendo stata gonfiata meno quando hanno fuso lo stampino). Il nome reale non suonava accattivante, per cui hanno deciso di chiamarla Leon in uno slancio di fantasia davvero emozionante. Auto emoziòn, ricordate?
Per quanto riguarda gli interni, sono "sobri". Questo è un modo elegante di definire qualcosa di "semplice", il che a sua volta vuol dire che sono essenziali (insomma c'è poca roba). I materiali sono di discreta qualità, eccetto le plastiche dei fianchetti delle portiere (rigide e non molto gradevoli al tatto), la plastica della plancia centrale (un anonimo grigio antracite che sembrerebbe demodè anche su una giapponese) e il materiale del cruscotto (rigido e rugoso). I tessuti dei sedili sono adeguati e la strumentazione ha sostanzialmente ciò che serve. Il volante in pelle ha una sensazione tattile più simile alla schiuma di poliuretano, anche quando le cuciture indicano in modo chiaro che non dovrebbe trattarsi di quello.
La linea esterna è quella della originale Seat Bassèa, ribattezzata poi Leon per i motivi detti in precedenza: originale la prima volta, abusata dalla seconda in poi.
I motori di punta per questa presentazione sono il 2.0 TDI da 140cv evoluzione del classico TDI Volkswagen e il nuovo 2.0 FSI aspirato a iniezione diretta di benzina da 150cv.
Durante la mia prova ho avuto tra le mani una TDI 140cv e sono stato allietato da un istruttore della scuola di guida Seat, il quale non ha apprezzato una mia staccata seguita da ingresso un pò rapido alla Roggia (dovuta alla mia scarsa conoscenza dei freni della Leon, non ad altro) e si è prodotto in una serie di commenti davvero esilaranti, di cui vi riporto i salienti:
"hai sbagliato giornata e macchina per prendere in giro." (per una staccata?)
"quelli come te ai miei corsi li mandiamo via dopo venti minuti, con i soldi in tasca e un calcio in culo" (testuali parole)
"se inchiodi mi spiattelli i pneumatici!" (senti ma l'ABS questo sconosciuto...?)
"oh, io devo arrivare a fine serata con ancora un pò di gomme qui eh!" (volevo chiedergli se pagava di tasca sua...)
"se vuoi andare veloce vieni con la tua macchina, paghi tu l'assicurazione..." (ah, allora avevo ragione: braccino corto!)
"non mi voglio mica ribaltare" (hai proprio ragione, questa macchina si imbarca come uno scaldabagno su ruote)
"c'è gente che paga ventimila euro al giorno per farsi insegnare a guidare da me" (che culo! gli mandi anche un bigliettino a Natale?)
"non siamo qui per provare la macchina, ma per farci un giro" (ehi, io sono venuto al Test Drive dell'auto emoziòn, tu su che pianeta sei?)
e infine, la chicca assoluta:
"questa è una macchina stradale... non puoi mica guidarla come se fossi in pista." (ah no? e DOVE SIAMO??) :crepap) :crepap)
Quindi, terminati i miei due giri di pista (delle impressioni di guida parlo in fondo) sale al volante lui e alla prima variante fa il brillantone... tira le staccate, butta tutta la macchina sui cordoli come al briefing avevano detto di NON FARE e mi dice orgoglioso "vedi che non è uscita sotto coppia come a te?", ed io "bella forza, passando sui cordoli sono capace anch'io con tutto quello spazio extra, ma non l'ho fatto perchè deve arrivare a sera..."
Durante il giro procede bello disinvolto al che gli dico... "vedo che c'è l'ESP inserito, perchè non lo toglie?", lui "a me piace di più così" al che dico "ah bè, allora sono capaci tutti... con una macchina che frena da sola e si ferma in curva..."
A parte questo triste personaggio che dona lustro alla SQUOLA SEAT e se ne vanta (ueh, ventimila al giorno sono svanziche!) posso raccontarvi qualcosa della macchina in se.
L'assetto, come era prevedibile dalla impostazione generale della vettura, è molto morbido nonostante i cerchi da 17" e la gommatura generosa. L'ESP interviene in modo abbastanza preciso ma la sua azione è discreta, non troppo invadente. La vettura rolla parecchio e in curva si corica molto; questo non inficia la tenuta di strada, che è sufficiente per una vettura così alta. Di certo la sportività della vecchia Leon, quella ispirata dall'Alfasud per intendersi, è un lontano ricordo: la nuova Bassèa scarroccia in maniera rassicurante per un guidatore comune, ma non ha molto da offrire a chi desidera guidare davvero.
Il volante è piccolo in modo apprezzabile ma lo sterzo ha una servoassistenza esagerata e non è molto comunicativo. Il rapporto di demoltiplica non aiuta, specie per chi come me è abituato ai 2 giri lock-to-lock di uno sterzo diretto. I freni sono efficaci (non ho avvertito cedimenti anche dopo numerose decelerazioni e in questo Monza è un test severo) ma la corsa del pedale è immensa, cosa che non permette di valutare rapidamente come modulare una frenata energica (ed è stato causa del mio errore che ha fatto arrapare l'istruttore). La frizione è molto leggera.
Il cambio è quello classico Seat-Volkswagen: leva corta, innesti secchi e precisi. Sa essere gradevole e si usa bene anche in pista ma in certi momenti ha un feeling "artificiale" e sembra di avere in mano un controller da videogame. Alla fine preferirei la mia leva, più lunga ma con un gratificante "clack-clack" ad ogni innesto.
Il motore TDI 140cv è stata una gradevole sorpresa: la classica "botta" dell'iniettore-pompa arriva come sempre ai 2000 giri (ed è meglio stare al di sopra di tale valore perchè altrimenti non c'è quasi spinta) ma adesso prosegue fino alla zona rossa, situata a quota 4500, senza incertezze e con una gradevole progressione. Il fatto che diverse volte le vetture presentate a Monza da svariate Case siano state viste nel garage di un noto preparatore della zona di Gallarate induce un pò di sospetto sulla genuinità della centralina, ma comunque l'impressione è positiva.
La conclusione è che se desiderate provare una macchina non vi conviene troppo andare ai Seat Emocion Days... a meno che desideriate farvi insultare :asd)
Innanzitutto due parole sulla macchina.
Stiamo parlando della nuova Seat Bassèa, che si ottiene in fabbrica a Martorell togliendo pressione all'impianto che produce la Altea (infatti la somiglianza con quest'ultima è impressionante... eccetto che la Bassèa è, appunto, più bassa e schiacciata essendo stata gonfiata meno quando hanno fuso lo stampino). Il nome reale non suonava accattivante, per cui hanno deciso di chiamarla Leon in uno slancio di fantasia davvero emozionante. Auto emoziòn, ricordate?
Per quanto riguarda gli interni, sono "sobri". Questo è un modo elegante di definire qualcosa di "semplice", il che a sua volta vuol dire che sono essenziali (insomma c'è poca roba). I materiali sono di discreta qualità, eccetto le plastiche dei fianchetti delle portiere (rigide e non molto gradevoli al tatto), la plastica della plancia centrale (un anonimo grigio antracite che sembrerebbe demodè anche su una giapponese) e il materiale del cruscotto (rigido e rugoso). I tessuti dei sedili sono adeguati e la strumentazione ha sostanzialmente ciò che serve. Il volante in pelle ha una sensazione tattile più simile alla schiuma di poliuretano, anche quando le cuciture indicano in modo chiaro che non dovrebbe trattarsi di quello.
La linea esterna è quella della originale Seat Bassèa, ribattezzata poi Leon per i motivi detti in precedenza: originale la prima volta, abusata dalla seconda in poi.
I motori di punta per questa presentazione sono il 2.0 TDI da 140cv evoluzione del classico TDI Volkswagen e il nuovo 2.0 FSI aspirato a iniezione diretta di benzina da 150cv.
Durante la mia prova ho avuto tra le mani una TDI 140cv e sono stato allietato da un istruttore della scuola di guida Seat, il quale non ha apprezzato una mia staccata seguita da ingresso un pò rapido alla Roggia (dovuta alla mia scarsa conoscenza dei freni della Leon, non ad altro) e si è prodotto in una serie di commenti davvero esilaranti, di cui vi riporto i salienti:
"hai sbagliato giornata e macchina per prendere in giro." (per una staccata?)
"quelli come te ai miei corsi li mandiamo via dopo venti minuti, con i soldi in tasca e un calcio in culo" (testuali parole)
"se inchiodi mi spiattelli i pneumatici!" (senti ma l'ABS questo sconosciuto...?)
"oh, io devo arrivare a fine serata con ancora un pò di gomme qui eh!" (volevo chiedergli se pagava di tasca sua...)
"se vuoi andare veloce vieni con la tua macchina, paghi tu l'assicurazione..." (ah, allora avevo ragione: braccino corto!)
"non mi voglio mica ribaltare" (hai proprio ragione, questa macchina si imbarca come uno scaldabagno su ruote)
"c'è gente che paga ventimila euro al giorno per farsi insegnare a guidare da me" (che culo! gli mandi anche un bigliettino a Natale?)
"non siamo qui per provare la macchina, ma per farci un giro" (ehi, io sono venuto al Test Drive dell'auto emoziòn, tu su che pianeta sei?)
e infine, la chicca assoluta:
"questa è una macchina stradale... non puoi mica guidarla come se fossi in pista." (ah no? e DOVE SIAMO??) :crepap) :crepap)
Quindi, terminati i miei due giri di pista (delle impressioni di guida parlo in fondo) sale al volante lui e alla prima variante fa il brillantone... tira le staccate, butta tutta la macchina sui cordoli come al briefing avevano detto di NON FARE e mi dice orgoglioso "vedi che non è uscita sotto coppia come a te?", ed io "bella forza, passando sui cordoli sono capace anch'io con tutto quello spazio extra, ma non l'ho fatto perchè deve arrivare a sera..."
Durante il giro procede bello disinvolto al che gli dico... "vedo che c'è l'ESP inserito, perchè non lo toglie?", lui "a me piace di più così" al che dico "ah bè, allora sono capaci tutti... con una macchina che frena da sola e si ferma in curva..."
A parte questo triste personaggio che dona lustro alla SQUOLA SEAT e se ne vanta (ueh, ventimila al giorno sono svanziche!) posso raccontarvi qualcosa della macchina in se.
L'assetto, come era prevedibile dalla impostazione generale della vettura, è molto morbido nonostante i cerchi da 17" e la gommatura generosa. L'ESP interviene in modo abbastanza preciso ma la sua azione è discreta, non troppo invadente. La vettura rolla parecchio e in curva si corica molto; questo non inficia la tenuta di strada, che è sufficiente per una vettura così alta. Di certo la sportività della vecchia Leon, quella ispirata dall'Alfasud per intendersi, è un lontano ricordo: la nuova Bassèa scarroccia in maniera rassicurante per un guidatore comune, ma non ha molto da offrire a chi desidera guidare davvero.
Il volante è piccolo in modo apprezzabile ma lo sterzo ha una servoassistenza esagerata e non è molto comunicativo. Il rapporto di demoltiplica non aiuta, specie per chi come me è abituato ai 2 giri lock-to-lock di uno sterzo diretto. I freni sono efficaci (non ho avvertito cedimenti anche dopo numerose decelerazioni e in questo Monza è un test severo) ma la corsa del pedale è immensa, cosa che non permette di valutare rapidamente come modulare una frenata energica (ed è stato causa del mio errore che ha fatto arrapare l'istruttore). La frizione è molto leggera.
Il cambio è quello classico Seat-Volkswagen: leva corta, innesti secchi e precisi. Sa essere gradevole e si usa bene anche in pista ma in certi momenti ha un feeling "artificiale" e sembra di avere in mano un controller da videogame. Alla fine preferirei la mia leva, più lunga ma con un gratificante "clack-clack" ad ogni innesto.
Il motore TDI 140cv è stata una gradevole sorpresa: la classica "botta" dell'iniettore-pompa arriva come sempre ai 2000 giri (ed è meglio stare al di sopra di tale valore perchè altrimenti non c'è quasi spinta) ma adesso prosegue fino alla zona rossa, situata a quota 4500, senza incertezze e con una gradevole progressione. Il fatto che diverse volte le vetture presentate a Monza da svariate Case siano state viste nel garage di un noto preparatore della zona di Gallarate induce un pò di sospetto sulla genuinità della centralina, ma comunque l'impressione è positiva.
La conclusione è che se desiderate provare una macchina non vi conviene troppo andare ai Seat Emocion Days... a meno che desideriate farvi insultare :asd)