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L’AGITAZIONE DEI CASELLANTI
Autostrade: pedaggio dovuto anche in caso di sciopero
Contrari i consumatori: no, è giusto non pagarlo. La Coldiretti: ha favorito lo shopping in campagna
ROMA - Lo sciopero dei casellanti di ieri non significa che le autostrade siano gratuite. Lo sottolinea Autostrade per l'Italia che, in una nota, ricorda che «il pagamento del pedaggio è un atto dovuto previsto dalla legge anche per tutelare la quota di competenza dello Stato (maggiore del 50%)». Autostrade precisa inoltre che «sulla propria rete saranno regolarmente in funzione tutti gli impianti per il pagamento automatico del pedaggio, che potrà avvenire, oltre che con Telepass, con tessere Viacard, con le principali carte di credito e anche con denaro contante nelle casse automatiche che sono presenti su oltre il 70% dei caselli della rete».
Per ridurre i disagi ai caselli previsti per il tardo pomeriggio, in coincidenza con i rientro dei vacanzieri del week-end, Autostrade per l'Italia rinnova il consiglio di anticipare le partenze per essere di ritorno nelle grandi città nelle prime ore del pomeriggio.
Non pagare il pedaggio autostradale in caso di astensione dal lavoro dei casellanti «costituisce un atto dovuto di solidarietà verso i lavoratori in sciopero». È questa invece l'opinione del presidente dell'Adusbef, Elio Lannutti, secondo cui «il pedaggio autostradale, imposto anche quando non dovrebbe essere richiesto, per la sua genesi feudale rientra tra i balzelli più odiosi corrisposti dagli utenti».
A giudizio dell'associazione dei consumatori, poi, il richiamo di Autostrade al regolare funzionamento degli impianti automatici, «che dovrebbero essere disabilitati perchè lesivi del diritto di sciopero, tende a vanificare le giuste lotte dei lavoratori per il rinnovo del contratto».
Secondo Lannutti, infatti, «qualsiasi sciopero con la decurtazione delle ore di salario ha la finalità di causare un danno all'azienda e spesso un disagio all'utenza: vanificare lo sciopero dei casellanti con l'abilitazione alla riscossione di almeno il 50% degli impianti automatici (Telepass) costituisce una violazione della legge 300 che meriterebbe di essere impugnata davanti al giudice del lavoro per comportamento antisindacale».
(...)
L’AGITAZIONE DEI CASELLANTI
Autostrade: pedaggio dovuto anche in caso di sciopero
Contrari i consumatori: no, è giusto non pagarlo. La Coldiretti: ha favorito lo shopping in campagna
ROMA - Lo sciopero dei casellanti di ieri non significa che le autostrade siano gratuite. Lo sottolinea Autostrade per l'Italia che, in una nota, ricorda che «il pagamento del pedaggio è un atto dovuto previsto dalla legge anche per tutelare la quota di competenza dello Stato (maggiore del 50%)». Autostrade precisa inoltre che «sulla propria rete saranno regolarmente in funzione tutti gli impianti per il pagamento automatico del pedaggio, che potrà avvenire, oltre che con Telepass, con tessere Viacard, con le principali carte di credito e anche con denaro contante nelle casse automatiche che sono presenti su oltre il 70% dei caselli della rete».
Per ridurre i disagi ai caselli previsti per il tardo pomeriggio, in coincidenza con i rientro dei vacanzieri del week-end, Autostrade per l'Italia rinnova il consiglio di anticipare le partenze per essere di ritorno nelle grandi città nelle prime ore del pomeriggio.
Non pagare il pedaggio autostradale in caso di astensione dal lavoro dei casellanti «costituisce un atto dovuto di solidarietà verso i lavoratori in sciopero». È questa invece l'opinione del presidente dell'Adusbef, Elio Lannutti, secondo cui «il pedaggio autostradale, imposto anche quando non dovrebbe essere richiesto, per la sua genesi feudale rientra tra i balzelli più odiosi corrisposti dagli utenti».
A giudizio dell'associazione dei consumatori, poi, il richiamo di Autostrade al regolare funzionamento degli impianti automatici, «che dovrebbero essere disabilitati perchè lesivi del diritto di sciopero, tende a vanificare le giuste lotte dei lavoratori per il rinnovo del contratto».
Secondo Lannutti, infatti, «qualsiasi sciopero con la decurtazione delle ore di salario ha la finalità di causare un danno all'azienda e spesso un disagio all'utenza: vanificare lo sciopero dei casellanti con l'abilitazione alla riscossione di almeno il 50% degli impianti automatici (Telepass) costituisce una violazione della legge 300 che meriterebbe di essere impugnata davanti al giudice del lavoro per comportamento antisindacale».
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