SI ACCENDE IL DIBATTITO SULLA CRIMINALITA' GIOVANILE IN GERMANIA
Ragazzo violento spedito in Siberia
Il 16enne troppo aggressivo condannato a nove mesi in un campo di rieducazione in situazioni estreme
MILANO – Il gabinetto in giardino, se l'è dovuto costruire; la legna per riscaldare, la deve tagliare giorno per giorno; all'acqua calda, dovrà rinunciare: l'ufficio di assistenza per i minorenni dell'Assia in Germania ha spedito un giovane di 16 anni, ritenuto violento, in un campo per la rieducazione in Siberia – per nove mesi. La notizia, rilanciata dalla "Süddeutsche Zeitung", arriva nel mezzo di un acceso dibattito sulla criminalità giovanile in Germania, avviato dal governatore dell'Assia, Roland Koch dei cristiano-democratici della Cdu.
SOLUZIONE RADICALE - Il giovane, risultato spesso aggressivo, dovrà vivere per circa 270 giorni in situazioni estreme, raccontano i media tedeschi, anche se metà del periodo, tuttavia, è già trascorsa. La decisione è stata presa dai servizi sociali di Giessen, un centro a circa 60 chilometri da Francoforte. ll responsabile locale per i minori, Stefan Becker ha spiegato alla "Süddeutsche" che l'adolescente è costretto a vivere in una situazione che equivale «all'incirca a quella che avevamo in Germania 30 o 40 anni fa». Una soluzione radicale, resa necessaria non come atto punitivo ma come misura pedagogica, ha voluto chiarire Becker. La scelta di spedire per un certo periodo il sedicenne criminale in Siberia trova anche l'appoggio di diversi psicologi, scrive il quotidiano. Secondo i dati dell'Associazione degli uffici di assistenza per i minorenni, nel 2006, pressappoco 600 ragazzi tedeschi sono stati spediti all'estero, nell'ambito di un programma di rieducazione regolato dal codice di previdenza sociale.
NEGLI URALI - Per la Bild, il giovane studente - che avrebbe aggredito in collegio in più occasioni i responsabili - si trova tuttora nel piccolo villaggio di sole 5000 anime, Sedelnikovo, dietro gli Urali. Il ragazzo viene anche seguito da un assistente. I costi per il vitto sono di 150 euro al giorno, un terzo quindi di quanto si spenderebbe per una sistemazione simile in Germania. Per Becker il trasferimento in Siberia era «l'ultima ratio, l'unica strada». Alla "Gießener Zeitung" il responsabile dell'ufficio di assistenza ai minorenni, Peter Heidt, ha dichiarato che «il ragazzo non si poteva più tenere in nessun luogo».
I MINORI ALL'ESTERO - Una scelta, quella di mandare minori violenti all'estero per essere rieducati, assai discussa e controversa: nel 2004 fece scalpore il caso di un 14enne, inviato in Grecia, che uccise poi il suo assistente. Nel 2005 un 17enne, spedito in Kirghizistan, sparì per diverse settimane. Il governatore dell'Assia Roland Koch ha esortato la politica ad affrontare la problematica della dilagante criminalità giovanile in Germania, proponendo la creazione di cosiddetti «campi di rieducazione». Sostegno all'iniziativa è arrivato anche dalla cancelliera Angela Merkel. In questi giorni, ricorda la stampa, la temperatura media in Siberia è di 55 gradi sotto lo zero.
Elmar Burchia
17 gennaio 2008
- Corriere della Sera On Line -
Certo è davvero l'ultima spiaggia.... :scratch)
Se una persona non si dimostra capace di vivere all'interno di una società.....a mali estremi, estremi rimedi???? :scratch)
Che ne pensate? :scratch)
Cosa accadrebbe in Italia se fosse proposta e/o attuata una cosa del genere? :scratch) :scratch)
Ragazzo violento spedito in Siberia
Il 16enne troppo aggressivo condannato a nove mesi in un campo di rieducazione in situazioni estreme
MILANO – Il gabinetto in giardino, se l'è dovuto costruire; la legna per riscaldare, la deve tagliare giorno per giorno; all'acqua calda, dovrà rinunciare: l'ufficio di assistenza per i minorenni dell'Assia in Germania ha spedito un giovane di 16 anni, ritenuto violento, in un campo per la rieducazione in Siberia – per nove mesi. La notizia, rilanciata dalla "Süddeutsche Zeitung", arriva nel mezzo di un acceso dibattito sulla criminalità giovanile in Germania, avviato dal governatore dell'Assia, Roland Koch dei cristiano-democratici della Cdu.
SOLUZIONE RADICALE - Il giovane, risultato spesso aggressivo, dovrà vivere per circa 270 giorni in situazioni estreme, raccontano i media tedeschi, anche se metà del periodo, tuttavia, è già trascorsa. La decisione è stata presa dai servizi sociali di Giessen, un centro a circa 60 chilometri da Francoforte. ll responsabile locale per i minori, Stefan Becker ha spiegato alla "Süddeutsche" che l'adolescente è costretto a vivere in una situazione che equivale «all'incirca a quella che avevamo in Germania 30 o 40 anni fa». Una soluzione radicale, resa necessaria non come atto punitivo ma come misura pedagogica, ha voluto chiarire Becker. La scelta di spedire per un certo periodo il sedicenne criminale in Siberia trova anche l'appoggio di diversi psicologi, scrive il quotidiano. Secondo i dati dell'Associazione degli uffici di assistenza per i minorenni, nel 2006, pressappoco 600 ragazzi tedeschi sono stati spediti all'estero, nell'ambito di un programma di rieducazione regolato dal codice di previdenza sociale.
NEGLI URALI - Per la Bild, il giovane studente - che avrebbe aggredito in collegio in più occasioni i responsabili - si trova tuttora nel piccolo villaggio di sole 5000 anime, Sedelnikovo, dietro gli Urali. Il ragazzo viene anche seguito da un assistente. I costi per il vitto sono di 150 euro al giorno, un terzo quindi di quanto si spenderebbe per una sistemazione simile in Germania. Per Becker il trasferimento in Siberia era «l'ultima ratio, l'unica strada». Alla "Gießener Zeitung" il responsabile dell'ufficio di assistenza ai minorenni, Peter Heidt, ha dichiarato che «il ragazzo non si poteva più tenere in nessun luogo».
I MINORI ALL'ESTERO - Una scelta, quella di mandare minori violenti all'estero per essere rieducati, assai discussa e controversa: nel 2004 fece scalpore il caso di un 14enne, inviato in Grecia, che uccise poi il suo assistente. Nel 2005 un 17enne, spedito in Kirghizistan, sparì per diverse settimane. Il governatore dell'Assia Roland Koch ha esortato la politica ad affrontare la problematica della dilagante criminalità giovanile in Germania, proponendo la creazione di cosiddetti «campi di rieducazione». Sostegno all'iniziativa è arrivato anche dalla cancelliera Angela Merkel. In questi giorni, ricorda la stampa, la temperatura media in Siberia è di 55 gradi sotto lo zero.
Elmar Burchia
17 gennaio 2008
- Corriere della Sera On Line -
Certo è davvero l'ultima spiaggia.... :scratch)
Se una persona non si dimostra capace di vivere all'interno di una società.....a mali estremi, estremi rimedi???? :scratch)
Che ne pensate? :scratch)
Cosa accadrebbe in Italia se fosse proposta e/o attuata una cosa del genere? :scratch) :scratch)