Pessotto ha lasciato le Molinette
Proseguirà le cure alla clinica Fornaca
Gianluca Pessotto ha lasciato l'ospedale delle Molinette di Torino dopo 70 giorni di ricovero da quel 27 giugno in cui tentò il suicidio gettandosi dalla sede della Juve di via Ferraris. Il dirigente bianconero ha lasciato l'ospedale, pochi minuti dopo le 13, in ambulanza, accompagnato dalla moglie Reana, per la casa di cura Fornaca dove proseguirà la degenza curato dall'equipe polispecialistica che lo sta seguendo.
Il percorso di Gianluca Pessotto verso la normalità sta proseguendo a grandi passi. Come preannunciato dallo staff medico dell'ospedale torinese, il dirigente bianconero è stato trasportato in ambulanza alla clinica Fornaca, accompagnato dall'immancabile moglie Reana che non lo lascia un attimo, e dal padre. Qui concluderà la riabilitazione e poi potrà tornare finalmente a casa. I tempi per un completo recupero non sono ancora ipotizzabili, Pessotto è ancora costretto a stare a letto, immobilizzato da un fissatore al bacino fratturato nella caduta, ma la speranza dai sanitari è quella di chiudere tutto entro Natale. Il bianconero è stato curato prima nel reparto di Rianimazione centrale delle Molinette, diretto da Pier Paolo Donadio, quindi dal 2 agosto scorso in quello di Chirurgia generale, diretto da Marcello Dei Poli.
"Pessottino", come affettuosamente lo chiamano tifosi juventini e non, è parso sorridente e scherzoso all'uscita delle Molinette. "E' tutta scena" ha commentato ai cronisti accorsi sul posto. Anche il medico della Juventus Riccardo Agricola seguirà la convalescenza di Pessotto in clinica insieme all'equipe polispecialistica che lo ha avuto in cura finora. In seguito il dirigente bianconero sosterrà anche un percorso di riabilitazione presso il centro sportivo della Juventus a Vinovo.
"Speriamo che una volta risolto il problema del bacino possa rimettersi presto in piedi - ha spiegato Agricola - per ora, dal momento che ha ancora il fissatore del bacino, non si possono valutare le condizioni con esami radiologici, ma sono ottimista. L'aspetto più importante è la certezza di riavere, spero in tempo breve, l'uomo, il giocatore e il futuro dirigente che tutti aspettiamo con ansia". Una speranza condivisa anche da tutti gli sportivi italiani.
forza Pessotto :OK) :OK) :OK) :OK) :OK) :OK)
Proseguirà le cure alla clinica Fornaca
Gianluca Pessotto ha lasciato l'ospedale delle Molinette di Torino dopo 70 giorni di ricovero da quel 27 giugno in cui tentò il suicidio gettandosi dalla sede della Juve di via Ferraris. Il dirigente bianconero ha lasciato l'ospedale, pochi minuti dopo le 13, in ambulanza, accompagnato dalla moglie Reana, per la casa di cura Fornaca dove proseguirà la degenza curato dall'equipe polispecialistica che lo sta seguendo.
Il percorso di Gianluca Pessotto verso la normalità sta proseguendo a grandi passi. Come preannunciato dallo staff medico dell'ospedale torinese, il dirigente bianconero è stato trasportato in ambulanza alla clinica Fornaca, accompagnato dall'immancabile moglie Reana che non lo lascia un attimo, e dal padre. Qui concluderà la riabilitazione e poi potrà tornare finalmente a casa. I tempi per un completo recupero non sono ancora ipotizzabili, Pessotto è ancora costretto a stare a letto, immobilizzato da un fissatore al bacino fratturato nella caduta, ma la speranza dai sanitari è quella di chiudere tutto entro Natale. Il bianconero è stato curato prima nel reparto di Rianimazione centrale delle Molinette, diretto da Pier Paolo Donadio, quindi dal 2 agosto scorso in quello di Chirurgia generale, diretto da Marcello Dei Poli.
"Pessottino", come affettuosamente lo chiamano tifosi juventini e non, è parso sorridente e scherzoso all'uscita delle Molinette. "E' tutta scena" ha commentato ai cronisti accorsi sul posto. Anche il medico della Juventus Riccardo Agricola seguirà la convalescenza di Pessotto in clinica insieme all'equipe polispecialistica che lo ha avuto in cura finora. In seguito il dirigente bianconero sosterrà anche un percorso di riabilitazione presso il centro sportivo della Juventus a Vinovo.
"Speriamo che una volta risolto il problema del bacino possa rimettersi presto in piedi - ha spiegato Agricola - per ora, dal momento che ha ancora il fissatore del bacino, non si possono valutare le condizioni con esami radiologici, ma sono ottimista. L'aspetto più importante è la certezza di riavere, spero in tempo breve, l'uomo, il giocatore e il futuro dirigente che tutti aspettiamo con ansia". Una speranza condivisa anche da tutti gli sportivi italiani.
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