http://www.lastampa.it/redazione/cmsSez ... girata.asp
questo qui chiaramente non è normale.. Facessero così tutti i clienti Alfa insoddisfatti sai che strage? Mi immagino già il Fusi che entra col giubbotto antiproiettile e le molotov.. :lol:
questo qui chiaramente non è normale.. Facessero così tutti i clienti Alfa insoddisfatti sai che strage? Mi immagino già il Fusi che entra col giubbotto antiproiettile e le molotov.. :lol:
Quella berlina BMW, acquistata nel marzo del 2002 a Vert-Saint-Denis, non lontano da Parigi, gli ha dato talmente filo da torcere, con i suoi guasti meccanici mai risolti, da farlo uscire dai gangheri. Così oggi Antonino Ferrara, tra i 50 ed i 60 anni, pensionato di chiare origini italiane, si è recato furibondo nella succursale BMW France di Montigny-le-Bretonneux, e ha preso in ostaggio una donna tenendola sotto tiro con il suo fucile a pompa. È successo tutto in poche ore, nel primo pomeriggio. L’uomo si è messo a sparare in aria nella sede della casa automobilistica tedesca, ha scatenato un incendio nei locali, ha preso la centralinista in ostaggio. Nel frattempo, 200 persone sono state evacuate - tutto senza panico - e non ci sono stati feriti. È stato l’intervento delle teste di cuoio a convincere l’uomo ad arrendersi, senza fare resistenza, verso le 15.30.
Si pensava all’azione disperata di un disoccupato o di un ex dipendente licenziato, invece si è venuto a sapere che Antonino Ferrara in realtà è uno che non ha digerito l’ ’ingiustizia dell’auto-patacca. Ed è recidivo. Nel 2006, infatti, fu condannato a 10 anni (tre senza condizionale) per aver assoldato due complici per introdursi a casa del commesso che gli aveva venduto l’auto difettosa per derubarlo, ucciderlo e incendiare tutto. Un anno prima aveva piazzato finti esplosivi in tre concessionarie BMW della regione di Parigi, scatenando un falso allarme bomba che gli era valso una condanna a 15 mesi di reclusione. E due anni prima aveva tentato di darsi fuoco davanti al concessionario dove aveva acquistato la ’sfortunatà automobile.
L’ex barista di Maisse (nell’Essonne, periferia parigina) non ha in realtà mai perdonato alla BMW di avergli venduto quella 530 Diesel difettosa. I primi guai risalgono al 2002 quando, dopo appena 3.500 km, Antonino Ferrara stava beatamente guidando su un’autostrada italiana. L’uomo raccontò allora che in quella occasione l’auto si era messa a fare «strani rumori» e che il contachilometri si era bloccato: impossibile andare oltre i 160 km/h. Lo stesso identico episodio, disse, si verificò altre due volte. All’epoca Ferrara tentò più volte di far riparare l’automobile, arrivando a chiedere al concessionario la sostituzione del veicolo o il rimborso della spesa. Ma sempre senza successo. L’uomo, che era appena uscito dal carcere, sarà sottoposto ora ad una nuova perizia pschiatrica. I compagni di detenzione affermano che la sua idea fissa era di uscire per prendere ancora di mira la BMW.