Night club Tijuana,

desmo4

Nuovo Alfista
30 Gennaio 2007
3,000
0
36
Il night era pieno quella sera, come ogni venerdì la gente faceva a cazzotti per entrare e io avevo un bel da fare all'ingresso..

cimg1386.jpg


..ma ogni tanto tornavo dentro per vederla.

Incrociai per l'ennesima volta il suo sguardo, non avevo mai visto una donna di una bellezza così completa in ogni dettaglio, quasi imbarazzante nella sua perfezione.

wendy4.jpg


Come poteva ancora guardarmi una così? Le avevo parcheggiato la jaguar nera in modo che la potessi tenere d'occhio, i macedoni non avevano mai visto un'auto così e dovevo stare attento. Mi aveva dato 50 euro per questo.
Non mi spiegavo come un buttafuori come me, potesse attirare l'attenzione di una donna con quella classe, con un cenno poteva avere ai suoi piedi tutti gli uomini ricchi che desiderava.

"Ciao Melissa, è tanto che mi aspetti? Ehi tu! parcheggiami l'auto che ho lasciato davanti, muoviti!"

Era Fausto Rengazzi, imprenditore edile e noto cravattaro della bassa, famoso anche per gli incidenti sul lavoro nella sua cooperativa dove impiegava solo extracomunitari senza contratto. Grazie agli agganci con i politici locali, le commissioni gli avevano perdonato più di un crollo delle sue case di cartone. Gran sniffatore di bamba, il Rengazzi prendeva una falsa pensione di invalidità totale da quando aveva 18 anni.
Insomma, un fastidioso pezzodimmèrda che faceva pure finta di vedermi sempre per la prima volta nonostante ci fossimo già visti decine e decine di volte.

142_85afe06a827e0800204270d313b838bc.jpg


Presi le chiavi al volo prima che mi si stampassero in faccia.
Mai nessuno mi aveva trattato così e dovetti inspirare profondamente un paio di volte per non estrarre il rasoio, avevo una voglia matta di vederlo piangere ai miei piedi con un sorriso allungato di 20 cm dalla mia lama brasiliana.

Intorno all'auto, c'erano già una ventina di macedoni estasiati che la guardavano da tutte le angolazioni, alcuni erano addirittura sdraiati per guardarla da sotto.

lamborghini-0512.jpg


"Desmo, desmo, se tu lasci me provare te do 100 euro"

055_85e45c5071e4f1cb902ef31506d60c39.jpg


"Ne voglio 10.000 Muszly"

"10.000?? e dove li troviamo 10.000 Desmo??"
"E' vero Desmo, tu scontare, noi poveri tu sai, guardami, te sembro ricco? guardami me fai piangere su mie figli"

"E io ti sembro C****E Edit da STAFF: alla prossima account sospeso!? rischio grosso, 10.000 in contanti e ve la portate via"

"Va bene Desmo, vada per novemil..."

Un cartone col mio tirapugni d'argento si abbattè sul macedone più vicino che cadendo, sbattè la nuca sullo specchietto della Lamborghini mandandolo in frantumi.

"Adesso sono 10.500"

"Ce la pagherai Desmo"

"Siete voi che dovete pagarmela, tornate coi 10.500, rottinculo!"

Rientrai nel night, lei si voltò ancora a guardarmi.
Ricambiai con un sorriso mentre Randazzi, accorgendosi degli sguardi, fece cenno di avvicinarmi.

"Hai sistemato la mia lamborghini?"

"Certo mister, adesso gliela portano anche a lavare a mano, offre il locale"

"Bene, adesso però togliti dai piedi, più tardi avrai la mancia"

"Non è necessario, le auguro una buona serata signore"

Prima di congedarmi, la guardai intensamente negl'occhi: "Madame, se ha bisogno di qualcosa, non esiti a chiamarmi"

"Lei è molto gentile.... come si chiama?"

"Desmo, Desmo4 madame"

Mi diressi verso l'uscita, fuori i macedoni erano già tornati con i soldi e mi stavano aspettando con aria beffarda appoggiati alla Lamborghini.
Non lasciai loro neanche il tempo di parlare che si presero un ceffone per uno.

"Chi ****Edit da STAFF: alla prossima account sospeso! vi ha dato il permesso di appoggiarvi prima di avermi pagato eh? pezzidimmèrda!"

"Tu perdona Desmo, noi troppa voglia di machina, ma noi portato tutti soldi come tu chiesto,tu conta. 10.500 giusti"

589_85593f43d5b52057ecf0cf39d7f1b84c.jpg




Vediamo...



"Ok, bravi, 10.650...non sapete neanche contare, siete dellebbestie, sparite adesso"

Contemporaneamente, lanciai le chiavi della Lamborghini nei cespugli più lontani.

"Tu bastardo Desmo, tu pagherai!"

Tutti e 5 i macedoni imprecando, si tuffarono nei cespugli; era notte fonda e non c'era neanche la luna. Cazzi loro. Non feci a tempo a rientrare nel locale che invece le avevano già trovate, sono veramente peggio degli animali pensai.

Non capendo come si aprisse l'auto col il telecomando, i macedoni spaccarono un vetro con un sasso e vi salirono tutti e sei urlando "guido io!!! guido io!!!" sentii il rumore secco dei calci e pugni che si stavano dando per mettersi al volante.
Alla fine, 2 macedoni imprecando, si sedettero sull'alettone posteriore e gli tre, si sistemarono in macchina; quello sul sedile del passeggero aveva le gambe completamente fuori dal finestino.
Con un rumore agghiacciante, la Lamborghini fece pattinare a lungo le ruote posteriori prima di schizzare, intraversandosi più volte, fuori dal parcheggio.
Uno dei 2 macedoni seduto sull'alettone fu subito sbalzato via fracassandosi il cranio contro un'auto parcheggiata, l'altro terrorizzato, resistette fino a che la lamborghini non ingranò la terza marcia, poi volò via roteando come un'aquilone a più di dieci metri d'altezza per ricadere sull'asfalto con un tonfo sordo.

"Dove ****Edit da STAFF: alla prossima account sospeso! è la mia macchina??"

L'uomo dallo sguardo strafottente che poco prima mi aveva lanciato le chiavi della Lamborghini, adesso era bianco come un cencio, aveva sentito l'ululare della sua fuoriserie in fuori giri fin dentro il locale.

"l'ho venduta mister, a lei non serve più.."

In un lampo il rasoio tracciò una sottilissima riga rossa all'altezza del suo pomo d'adamo. Quando l'uomo si toccò il collo, la riga rossa si trasfomò in uno squarcio profondo un dito da dove il sangue veniva stantuffato fuori a fiotti dal pulsare impazzito del cuore.

Lo seppellii nel boschetto sul retro del night e rientrai nel locale, un pezzodimmèrda in meno su questa terra pensai, un giorno verrò ricompensato.

Nella toilette mi lavai le mani passandomele umide sui capelli per darmi un'aspetto più ordinato. Mi guardai allo specchio, davanti a me, l'immagine riflessa di desmo4.
Mi guardava col suo solito sorriso guascone, prima di uscire gli strizzai l'occhio mimando un sinistro destro degni del miglior Brown Sugar Robinson. Adesso ero felice, anche oggi avevo pagato il mio tributo alla società: avevo eliminato un parassita.

Melissa era al tavolo, fumava nervosamente l'ennesima sigaretta aspettando inutilmente il ritorno dell'uomo che l'aveva lasciata lì per una stupida auto.

"Madame, il signore che era con lei non si è sentito bene ed è andato via......mi spiace molto, posso fare qualcosa per lei?"

"Sì, Desmo, mi accompagna a casa? non ho voglia di guidare"

Le aprii la porta della sua jaguar nera, il profumo della pelle connolly ci accolse entrambi col cuore in gola, quella notte ora sarebbe stata solo nostra.

Adesso Melissa si stava sciogliendo i capelli mentre, inarcando la schiena, cercava la giusta posizione sul sedile per guardarmi mentre guidavo. I bottoni della camicietta faticavano a contenere i seni perfetti in una lingerie traforata di pizzo nero.

Accesi il cd, la voce rauca Lou Reed intonava "Ehi baby, take a walk on the wild side...tu, tu tu tu tu"...e lei ora sembrava per quanto possibile, ancora più bella, forse troppo per me e per questo sapevo già che sarebbe stata la nostra unica notte d'amore.

y2k_cops.jpg
 
Top