mezzostordito":ng3wd4qu ha detto:
cat147":ng3wd4qu ha detto:
Forse la cosa non è così elementare come sembra: la rimappatura consente di suo il raggiungimento di pressioni di sovralimentazione maggiori e se poi queste superano oltre un certo margine la pressione obbiettivo ti parte l'errore (e talora anche il programma di recovery).
Questo il problema, ma la soluzione del modulo mi pare un po' pericolosa. In pratica viene falsata la lettura del sensore in modo che la centralina percepisca una pressione minore di quella effettiva, solo che in questo modo viene spostata in alto anche la soglia (reale) di intervento del limitatore di pressione, quindi forse la spia non si accenderà più (forse...), ma la turbina pompa di più con tutti i rischi connessi all'uscita del range di massima efficienza.
Secondo me la cosa può andare benino senza rimappa (finchè i valori restano coerenti con quelli del debimetro) ma con la rimappa si rischia di fare arrosto la turbina.
scusa ma la mia turbina è una turbina ibrida da gara e non ha di sicuro di sti problemi regge tranquille pressioni di 2 bar anche di piu
quella di rapi è una maggiorata domorace e quindi non sovvre manco lei.
Poi a me del sensore non interessa proprio tanto se salta la macchina si ferma e poi me ne accorgo :OK) :OK)
Il fatto che il tuo turbocompressore regga 2 bar ed oltre non significa che la gestione non debba essere controllata "attentamente" dalla centralina. Se per ipotesi tu avessi una mappa tarata a 1,8 bar di sovrapressione e li metessi il modulo per evitare che la centralina mandi tutto in recovery a 1,5 bar (come ad esempio succede con i mj) dovresti ingannare la centralina di 3 punti con la conseguenza che l'intervento di limitazione lo avresti a 2,1 bar. Una tale pressione è altissima per qualunque motore che non sia adeguatamente preparato. Quindi il problema può a questo punto aversi a livello di motore (specialmente di cielo dei pistoni e di bulloni della testa di biella).
Spesso si trascura la circostanza che il famigerato fenomeno della detonazione non è una prerogativa dei soli motori a ciclo otto (anche se in tal caso è più facile a verificarsi) e che la perforazione del pistone o l'allungamento dei bulloni di biella (con conseguente perdita di tolleranza e corretta curvatura delle bronzine ed istantanea fusione delle stesse) sono fenomeni tutt'altro che improbabili.