squalettoge":uqdwfgcu ha detto:
interesante la soluzione di cat.. se ce la descrive melgio sarebbe una gran cosa :nod)
Posto che la ventilazione forzata è piuttosto complicata (come per i radiatori funziona benone solo a bassa velocità, mentre a velocità elevate l'aria in ingresso dalle prese aria è comunque molta di più di quella che un ventilatore (abbastanza piccolo da starci) potrebbe muovere), va anche detto che i ventilatori funzionano meglio in estrazione (cioè dietro alla massa radiante) che in spinta, causa le turbolenze che la conformazione della massa radiante genera se gli si soffia davanti dell'aria.
Comunque, il sistema di raffreddamento ad acqua è molto semplice.
Sopra al parafango anteriore sinistro, tra il locare e il tubo che dall'ic va al motore, ho messo una vaschetta da lavavetri da circa 2,5 lt, con relativa pompa. Fate conto che la mia vaschetta è rigida e ci sta benone: con una borsa morbida tipo fiat uno il montaggio è ancora più semplice. Il montaggio nel mio caso è stato fatto creando un piccolo castello di placchette forate (si trovano in qualunque ferramenta) inox, imbullonate con forma triangolare al sostegno dell'ic. Al castello è stato attaccato con gli attacchi esistenti la vaschetta.
Dalla pompa parte la canaletta nera da lavavetri che si innesta prima in una valvolina antisvuotamento (altrimenti la vaschetta si svuoterebbe da sola, posto che l'ugello è più in basso della stessa) che apre solo quando la pompa mette in pressione l'impianto, e poi in un ugello da lavavetri (di quelli a nebulizzatore e non a getto). L'ugello è montato sulla parete più interna del convogliatore dell'ic, ed orinetato in modo che l'aria in ingresso dalla presa aria sparga le goccioline d'acqua su tutta la superficie radiante.
Sotto all'acceleratore ho montato un interruttore on/off a bilancere che a pedale tutto affondato da il comando di start ad un temporizzatore elettronico autocostruito. Ricevuto il comando di start il temporizzatore mantiene eccitato un relais per 15 sec. Il relais, quando eccitato, chiude il circuito di alimentazione della pompa. L'alimentazione principale è prelevata dal solito accendisigari, così il sistema funziona solo a motore acceso.
Poiché il temporizzatore è munito di un led di segnalazione (relais eccitato/diseccitato), ho monytato il led rosso sul quadro strumenti, in basso tra le ogive centrale e destra, appena sopra il tappino che copre la brugola di montaggio. In questo modo la spia da spenta è quasi invisibile, ma quando affondo la sua accensione mi segnala che la pompa sta spruzzando.
L'acqua finemente nebulizzata (per questo è importante usare un nebulizzatore e non un semplice getto per lavavetri), al contatto con la superficie radiante calda, evapora sottraendo calore (l'evaporazione è processo di conversione fisica che richiede energia termica, appunto consumata per far passare l'acqua dallo stato liquido a quello gassoso) e quindi migliorando il raffreddamento.
Poiché l'interruttore sotto l'acceleratore è tarato per chiudersi solo con il pedale veramente a fine corsa, posso sempre decidere di non far intervenire il sistema pigiando un mm meno: l'auto schizza via lo stesso ma la pompa non parte. Il temporizzatore mi consente di evitare di consumare tutta l'acqua in caso di tiratona autostradale con acceleratore a tavoletta. Se necessita altra acqua basta allentare un pelo l'acceleratore e riaffondare.
L'utilizzo mi pare molto più pratico di certi sistemi che ho visto in giro con azionamento mediante pulsante sulla leva del cambio.