Meglio un Crossover passivo normale o uno lelettronico?

URUKHAI

Nuovo Alfista
31 Gennaio 2006
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AGRIGENTO
questa è una domanda rivolta sopratutto agli esperti e ai guro del car audio, ma anche a chi ne capisce qualcosa: per un impianto meglio un crossover passivo normale( anche dedicato) oppure un crossover elettronico?
Ho sete di conoscenza
grazie per le risposte
 
P.S. se possibile dite pure le differenze di funzionamento e di impostazioni che questi due tipi di crossover comportano.
grazie
 
i crossower passivi sono impostati in un tipo di taratura definitiva, con il crossower elettronico ti vai a regolare ogni volta che vuoi tutte le configurazioni che ti passano per la testa....molto dipende dal tipo d'impianto che hai o che vuoi fare....
 
il passivo è un crossover sicuramente capace di restituire soddisfazioni enormi dal punto di vista Timbrico/Acustico, e permette un vantaggio per quanto riguarda l'investimento economico (fino a certi livelli..), dato che richiede l'utilizzo di pochi o addirittura un solo ampli Stereo, nato per suddividere il segnale a valle dello stesso ampli, che quindi lavora spesso sull'intera banda Audio.
Daltro canto richiede una notevole conoscenza elettroacustica, una notevole pazienza, seguite da diverse sedute d'ascolto in fase di taratura. Altre difficoltà nascono dagli Sfasamenti di segnale che esso produce, dal rendimento relativamente basso in virtù dello scambio termico prodotto e tante altre cose.
Ma è proprio per tutti questi motivi che gli Audifili più "Accaniti" sono affiscinati da Esso e da ciò che con sommissima soddisfazione può restituire.
Per gli stessi motivi spesso invece gli Installatori prendono la più "facile" strada del crossover attivo.....
Quest'ultimo lavora a monte dell'ampli , separando le frequenze da destinare ad ogni amplificatore (per questo dovranno essere almeno due coppie di canali amplificati , di solito o un 4 canali o due 2 canali) .
Più facile da "tarare" anche perchè si agisce immediatamente sui controlli atti a modificare separatamente i livelli di ogni altoparlante che si è scelti di amplificare, o modificare separatamente la/e frequenza/e di incrocio tra i diffusori.
Acusticamente, sopratutto negli ultimi anni , le tecnologie e l'impegno di alcune case costruttrici blasonate , hanno fatto sì che restituiscano anch'essi eccezionali doti musicali, la Dinamica sopratutto (da non confondere con gli elevati volumi di ascolto che comunque riescono a raggiungere tali configurazioni), è il loro punto forte. La Timbrica pura è probabilmente ancora a favore del Passivo.
Il costo da affrontare però aumenta, in virtù dell'acquisto di più amplificatori e di conseguenza più connettori RCA, cavi , distributori di alimentazione , più spazio richiesto ecc....


Alla fine la domanda è ....che cosa vuoi o vorresti dal tuo impianto?

Stabilito ciò potresti optare per l'una o laltra soluzione.

Il problema è che questo è una di quei confronti "senza fine", come : "è meglio il Diesel o il Benzina ?.... una moto 2 o 4 cilindri?......vacanze al mare o in montagna?...ecc... ecc...
Troverai sempre gli estimatori dell'una o dell'altra soluzione.....
il gusto (anche quello Muscale) è personale e sempre rispettabile.
 
mixersrl":1c8r44gm ha detto:
non è detto assolutamente che con un attivo spendi di più, anzi, di solito quando si ci riferisce a livelli elevati di qualità, operare in passivo costa il doppio se si usano componenti di qualità e visto i tempi di taratura

infatti ho specificato: "...(fino a certi livelli)...."

non lo dire a me che utilizzo componenti a volte dal costo improponibile e dedico svariate e molteplici ore su progettazione, ascolto e taratura di passivi molto complessi.......
 
arriviati a certi livelli....esistono degli elettronici....migliori di qualunque passivo...



se vi capita di ascoltare la nuova linea ODR vi renderete conto che i vostri passivi sono delle ciofeche.... :nod) :nod) :nod)
 
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