Treviso, 16 dic. (Adnkronos/Ign) - In una scuola di Pieve di Soligo avevano promosso l'iniziativa di istituire il consiglio comunale dei ragazzi. Ma le elezioni per decidere il 'sindaco' sono state annullate addirittura per brogli. Durante lo scrutinio delle schede, molto contestato, si è scoperto che il ragazzo che ha ottenuto più consensi ha comprato i voti dei suoi compagni di scuola promettendo e dando loro ricariche telefoniche, merendine e soldi. Risultato: elezioni annullate, ragazzo escluso dalla competizione e la prossima settimana si rivota. A riportarlo è 'Il Gazzettino', che racconta l'episodio nel dettaglio.
L'amministrazione comunale pievigina in piena sintonia con i due istituti scolastici presenti nel territorio, il Toniolo, plesso pubblico, e il Balbi Valier, collegio vescovile privato, promuove l'iniziativa, ormai diffusa in tutti i comuni, di istituire il consiglio comunale dei ragazzi. Vengono create sette liste al Toniolo e tre al Balbi. Parte la campagna elettorale, che porterà alla proclamazione del sindaco dei ragazzi, colui che, con la sua lista, si aggiudicherà il maggior numero di voti in assoluto tra i due istituti. Per primi votano gli alunni del Toniolo. E tutto va bene. Si fa lo spoglio. E si attende che alle urne ci vadano i ragazzi del Balbi. Che così fanno. Votano. Si svolge lo scrutinio.
Risultato: vince le elezioni del primo consiglio dei ragazzi un alunno del collegio privato, tra l'altro di fuori comune. A spoglio ultimato qualcuno urla all'imbroglio. "Ha comprato i voti" tuonano i perdenti. "Ha imbrogliato", incalzano. E le urla sono così insistenti, numerose e circostanziate che la commissione elettorale, creata ad hoc per le elezioni dei ragazzi, non può lasciar perdere. Si scopre così che il ragazzo ha comprato i voti dei suoi compagni di scuola promettendo e dando loro ricariche telefoniche, merendine e soldi. E che un gran numero di ragazzi si è fatto comprare.
ahi povera italietta, a questo siamo :sic)