La truffa ai danni di Banca Intesa

FlorianoL

Nuovo Alfista
20 Ottobre 2004
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16
Milano
www.florianolippolis.it
<B>La nota banca italiana al centro di un episodio di phishing su vasta scala.</B>

Un numero elevatissimo di utenti della Rete italiana sta ricevendo in queste ore <B>un e-mail in inglese che proviene apparentemente da Banca Intesa e chiede di "verificare il proprio indirizzo di e-mail".</B> La verifica, stando al messaggio, va completata cliccando sul link fornito nel messaggio e immettendo i dettagli del proprio accesso ai servizi bancari via Internet di Banca Intesa. <B>Non fatelo: è una trappola.</B>

<B>Il messaggio è falso ed è un tentativo di truffa.</B> Se siete correntisti di questa banca, <B>evitate assolutamente di cliccare sul link.</B> Anche se non siete correntisti, <B>cancellate il messaggio:</B> non occorre fare altro.

Infatti <B>il messaggio non è infetto,</B> ma è un raro esempio di phishing ai danni di una banca italiana: un messaggio-esca che <B>sembra provenire da un istituto di credito e offrire un link ai suoi servizi</B> ma in realtà <B>porta a un sito-trappola apparentemente identico a quello dell'istituto di credito.</B> L'utente imprudente che non fiuta il tranello immette i propri codici d'accesso nel sito-trappola, credendo invece di darli alla propria banca, e così li regala al truffatore, che ne farà ovviamente un uso poco piacevole.

Chi segue le consuete raccomandazioni di base in fatto di sicurezza informatica non si sarà lasciato abbindolare: infatti chiunque usi saggiamente un programma di gestione della posta che non interpreti l'HTML ma visualizzi soltanto il testo puro e semplice avrà visto subito che <B>il link non porta affatto al sito di Banca Intesa</B>, ma a tutt'altro sito, mediante un indirizzo mascherato. Chi usa invece programmi di posta insicuri o impostati in modo insicuro avrà visto soltanto un link dall'aria assolutamente autentica.

Si sarà salvato anche chi ha rispettato un'altra raccomandazione, ossia <B>non cliccare mai sui link contenuti nei messaggi che riguardano banche, negozi o transazioni economiche in generale</B>: è molto più prudente digitare l'indirizzo del sito nel proprio browser (oppure richiamarlo dai Preferiti, se siete pigri).

Astuzie informatiche a parte, per rendersi conto che c'è qualcosa che non va è sufficiente notare che <B>non c'è motivo, per una banca italiana, di rivolgersi in inglese ai propri correntisti.</B>

Il messaggio è inviato a casaccio a moltissimi utenti, per cui <B>arriva anche a chi non è correntista di Banca Intesa.</B> Il problema è che mandandolo a casaccio in questo modo, inevitabilmente arriva anche a qualcuno che ha davvero il conto e l'home banking presso Banca Intesa, col rischio di farselo svuotare.

Banca Intesa ha pubblicato sul proprio sito una sintesi del problema che rassicura sul fatto che la sicurezza globale della banca e delle operazioni via Internet non è stata violata e non ci sono state fughe generalizzate di dati: è a rischio soltanto chi ha abboccato alla trappola ed ha immessi i propri codici segreti nel sito-trappola, che <B>stando alle prime analisi si troverebbe in Russia.</B>

Dato che <B>attacchi di questo genere stanno diventando sempre più frequenti,</B> è meglio cogliere l'occasione per <B>parlare del problema con amici e colleghi</B> e diffondere le semplici regole di autodifesa.


....occhio gente!!!! :14pc)
 
per quanto sono un utilizzatore di winzzozz nn son ocosì sprovveduto, e anche il mio client di posta è stata configurato si per farmi vedere la mail in HTML, ma ovviamente con un prodottino di terze parti che verifica l'autenticità del messaggio che viene inviato, in poche parole impara utilizzandolo e adesso molte mail mi vengo cnacnellate ddirettamente in fase di download dal server xkè infette o nn rispettano i criteri di sicurezza da me voluti... ovviamente tutto e corredato con un prodotto antivirus super aggiornato in patch e lista virus...

ma ogni tanto qualcuna passa, ma la prima cosa che faccio è aprire il messaggio con la visualizzazione del codice...apparte che con le ultime patch installate su office molte bachi sono stati trisolti...

Ah ovviamente niente SP2 nn serve assolutamente a nulla
 
InterNik":33fyxyoq ha detto:
147_tff_1975":33fyxyoq ha detto:
Ah ovviamente niente SP2 nn serve assolutamente a nulla
??

nel senso che le patch che mette microsoft con sp2 le si posso installare anche senza installare una patchona da 260mb e fischia...

apparte dover risolvere l'incompatibilità con circa 400000000 di sw.... solo in questo senso
 
è arrivata anche a me
meno male che ho la buona abbitutine di cancellare tutto
e sono pure cliente banca intesa
che bast.................. non sanno più come fare soldi senza lavorare
 
cmq + che ai danni di banca intesa la truffa mi sembra ai danni dell' utente sprovveduto.
Anche a me ne sono arrivate almeno 3-4
 
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