La Casa di Maranello mette all'asta parte dei gioielli di famiglia. Mai successo prima: un’asta di Ferrari, Maserati e memorabilia varia in casa propria. Un evento straordinario che verrà celebrato il 28 giugno con la regia della casa d’aste Sotheby’s, l’unica finora ad essere riuscita in questa impresa. Perché avere il supporto diretto della Ferrari è di per sé un evento nell’evento. Basti pensare che ogni pezzo all’incanto sarà autenticato con un certificato rilasciato direttamente dalla casa di Maranello, una sorta di garanzia a vita che moltiplicherà subito il valore dell’oggetto e dell’auto in questione. All’asta andranno alcune delle vetture più prestigiose della produzione dei due marchi, ma anche oggetti vari e pezzi di auto accessibili da migliaia di appassionati del mito emiliano. L’oggettistica da collezione sarà presumibilmente quella che scalderà di più gli animi dei collezionisti, anche perché allargherà la competizione a un pubblico molto più vasto. In vendita ci saranno pezzi di motore, alberi a camme, ingranaggi del cambio, cilindri, alettoni, interi motori e tute dei piloti Ferrari, con un prezzo d’asta da ingolosire chiunque vorrà portarsi a casa un cimelio Ferrari. Più impegnativo, dal lato economico sarà entrare in possesso di una delle vetture di Formula Uno più recenti, tra cui quella iridata dello scorso anno (è la prima volta che la Ferrari mette in vendita una vettura della stagione precedente). Oppure delle Rosse più cariche di anni, come la Ferrari 330 TRI del 1962, l’ultima con motore anteriore; o come la 750 Monza, vincitrice del campionato del mondo del 1955, per non parlare della Ferrari Enzo n° 400, solo per citarne alcune. Il catalogo completo lo potete scaricare direttamente da internet, collegandovi al sito Sotheby’s, ma giusto per darvi un’idea più immediata vi proponiamo qui sotto i pezzi più interessanti, alcuni suddivisi per fasce di prezzo, in modo da stuzzicare meglio la vostra passione. Tutti i 134 lotti saranno in mostra a Fiorano per l’intera giornata di sabato 25 giugno e domenica 26, mentre l’asta di terrà martedì 28.
Difficilmente si potrà rivedere un parterre di celebrità su ruote come quello in programma a Maranello il 28 giugno. Già l'esposizione aperta fino a domenica ai possessori del catalogo di Sotheby's meriterebbe un viaggio a Fiorano. Ma si preannuncia come un evento storico anche l'incanto di martedì pomeriggio. Certo, portarsi a Casa una Ferrari da collezione non è da tutti, ma tra le primedonne presenti c'è anche qualche occasione più accessibile, come la Maserati Quattroporte Speciale del 1985 appartenuta a Giovanni Spadolini, che ha un prezzo d'asta di 20-25 mila Euro. Qui sotto l'elenco delle vetture in asta, tutte con una breve sintesi storica.
FERRARI 166 INTER 1949 (€ 580.000-620.000). La macchina #015 S, fa parte della prima serie di coupé Touring. Il suo primo proprietario fu Paolo Castelnuovo di Milano, nel 1949, poi fu ceduta a Massimo Alesi di Venezia e la ritroviamo in seguito con una a targa francese “756 CSJ 75”, per poi passare di nuovo in Italia. E’ una macchina commovente e superba, che ha beneficiato di un restauro costoso, fatto a regola d’arte, effettuato nel Marzo di quest’anno.
MASERATI 8CL 1940 (€ 2.000.000-2.800.000). La prima Tipo 8 CL #3034 fu completata entro la fine di Marzo del 1940, splendente nei suoi colori latino-americani da corsa blu e giallo. Venne trasferita non da Bologna, ma da Modena, che era la nuova sede delle Officine Alfieri Maserati S.p.A. ora che i Fratelli Maserati avevano ceduto il controllo dell’azienda alla famiglia Orsi. L’autovenne spedita dal porto di Genova il 2 Aprile 1940, destinazione NewYork. La Maserati 8 CL andò poi in Argentina e vi rimase per almeno quarant’anni, quasi in ritiro. Il proprietario tentò più volte di spedire la vettura in Europa, ma le leggi politiche ed il regolamento le impedirono di lasciare il Sud America. Durante gli anni ’80 il collezionista giapponese Hayashi acquistò la #3034 e la conservò nella sua collezione privata per almeno venti anni, prima di venderla all’attuale proprietario.
FERRARI 328 GTS 1988 (€ 50.000-60.000). La Ferrari 328 è un'importante tappa nelle "piccole" 8 cilindri che sostituirono la DinoV6 nel 1973, da cui le F430 attuali discendono, con prestazioni simili alle prestigiose 12 cilindri. La 328, presentata nel 1986, aveva infine trovato i cavalli e le prestazioni che il passaggio all'iniezione aveva fatto perdere alle 308 GTBi del 1980. La 328 è un’ottima macchina, efficiente e viva, ed il suo disegno dovuto a Pininfarina non è mai invecchiato dal 1985.
FERRARI 250 GTE 2+2 1963 (€ 80.000-90.000). Debuttò al Salone di Parigi del 1960. Questo coupé 250 GTE 2+2 era costruito su un telaio con passo più lungo di quello utilizzato per alcuni coupé due posti, però la posizione del motore più avanzata permetteva di ricavare due posti dietro. Dal punto di vista meccanico la 250 GTE 2+2 era simile alle Ferrari due posti dell’epoca, le testate erano quelle dei nuovi standard Ferrari con le candele esterne, le molle delle valvole elicoidali e i collettori d’aspirazione all’interno. Le auto prodotte successivamente furono dotate di un motore 4-litri tipo 209 e furono battezzate “America”.
FERRARI 365 California 1966 (€ 440.000-520.000). Al Salone di Ginevra nel 1966 si poté ammirare la lussuosa cabriolet 365 “California” che prese l’appellativo famosissimo delle 250 GT spyder California degli anni 1958-1960 e telaio corto del 1960-1963. L’artefice di questa nuova creazione fu, come sempre in quell’epoca, Pininfarina, al quale riuscì un disegno perfetto per un cabriolet d’alta gamma. La parte anteriore con le sue luci carenate era un richiamo alla berlinetta special 330 GTC costruita per la Principessa di Réthy, con i fari carenati e con gli antinebbia retrattili. La parte posteriore, al contrario, era completamente originale. Guardandola di profilo, ci si rende conto dello sforzo compiuto volto a produrre un effetto visivo di maggior lunghezza, tramite l’utilizzo di una piega che percorre tutta la vettura dal davanti al retro. Furono costruiti quattordici esemplari. La vettura numero#9127, che presentiamo, fu la seconda prodotta in ordine di tempo, Pininfarina, n° 99649. La carrozzeria era in origine color avorio con gli interni in blu chiaro. Fu consegnata al carrozziere il 30 Agosto 1966 e venduta come nuova daLuigi Chinetti alla Marchesa di Cuevas nel 1967. Il numero di immatricolazione era NART 2. Alcune foto della macchina furono pubblicate su Quattroruote nel 1968. La macchina fu nuovamente acquistata da Luigi Chinetti che la cedette il 17 Aprile 1968 al suo secondo e attuale proprietario.
MASERATI 5000 GT 1959 ex Scià di Persia (€ 650.000-750.000). Vennero prodotte in 32 esemplari: 22 disegnate da Alemanno, 3 da Touring, 1 da Ghia, 2 da Frua, 2 da Monterosa, una da Michelotti e una da Pinin Farina. Soltanto su tre macchine fu montato il motore 450 S (per ulteriori informazioni riguardo questo motore, vogliate riferirvi al lotto seguente). L’automobile, finita di colore blu brillante per volere dello Scià, fu tenuta generalmente nel garage dello chalet di Gstaad e richiedendo particolari capacità per essere guidata sulle strade invernali, si spiega il motivo per cui il conta chilometri riportava solo 9000 km. (3750 miglia). La meravigliosa Maserati che presentiamo, la #AM 103002, appartenuta allo Scià Reza Pahlavi, fu comprata una decina d’anni fa dal suo attuale proprietario. Nel frattempo la vettura è appartenuta a Jean-Philippe Peugeot.
MASERATI 450 S Coupé 1957 Zagato ex Stirling Moss (€ 4.000.000-4.500.000). La carriera della Maserati 450 S fu breve e folgorante. La sua gestazione cominciò alla fine del 1954. Nel 1959 fu verniciata in nero ed affidata a Harry Woodnorth, agente Maserati di Chicago, che la presentò allo “Sports Cars Show” che si teneva al Museo Ford a Dearborn durante l'inverno 1960. Il nostro coupé si fece notare da Harry Heinl che fece restaurare la meccanica e la carrozzeria. Scoprì allora che aveva comprato una macchina storica, quella della gara di Le Mans del 1957. Fu allora riverniciata in rosso per poi passare nelle mani di vari collezionisti, tra cui Peter Kaus, per la sua collezione “Rosso Bianco” in Germana, che la tenne dal 1977 al 1997. La vettura è stata restaurata recentemente ed è stata esposta a Pebble Beach nel 2003, nella livrea nera che ha ancora oggi. Questa è una Maserati molto importante, testimone dell’ultimo sforzo effettuato da Maserati per conquistare il Campionato del Mondo.
FERRARI 250 GT Boano 1956 (€ 300.000-350.000). 80 coupé Boano in totale furono costruiti tra l’inizio dell’anno 1956 e la Primavera del 1957. Solo pochi esemplari di carrozzeria speciale 250 GT furono però prodotti in quell’epoca. Una di loro fu la #0531 GT di questa asta, che partecipò a tutti i concorsi d’ eleganza in Italia nel 1957. Questa coupé rappresenta l’ultimo modello Ferrari firmato da Mario Boano. Poco dopo, infatti, la Fiat affidò al disegnatore la creazione del suo Centro-Stile. Mario Boano cedette al suo socio Luciano Pollo e a suo genero Ezio Ellena l’officina di via di Collegno che diventerà la “Carrozzeria Ellena” e continuerà a creare il telaio della 250 GT apportando qua e là qualche modifica, tra cui una linea del tetto più alta dopo la sesta Ellena costruita.
MASERATI 4 CL Monoposto 1946 (€ 400.000-470.000). L'automobile che qui presentiamo, la #1581, fu completata nell’Agosto 1946 (data ufficiale di ultimazione, il 28 Agosto 1946). Fu la terza macchina costruita per la Scuderia Milano, di tre ordinate (si può considerare la Scuderia Milano come scuderia Maserati semi ufficiale). La #1581 partecipò a tutte le gare importanti delle stagioni 1946, 1947 e 1948. Purtroppo le notizie non riportano chi fossero i piloti di ciascuna vettura, ma tra queste sappiamo che le tre auto furono affidate a piloti di primo livello come Cortese, Etancelin, Ruggeri, Villoresi ed il leggendario Tazio Nuvolari, considerato il più grande fra tutti. La Maserati vendette la valorosa 4CL all’Automobil Club d’Argentina, che la fece partecipare a diverse gare dal 1948 al 1955. L’auto, in seguito, fu messa a riposo per anni, perché non più competitiva.
FERRARI 212 INTER Ghia Coupé 1952 (€ 225.000-250.000). La produzione totale di 212 Inter fu di 81 esemplari. Una foto di questa macchina fu pubblicata nel Libro dell’Anno 1956 di Ferrari e ritrae la vettura nel momento della sua vittoria al Circuito di Casablanca, che la rende decisamente qualificabile per la Ferrari Historic Challenge.
FERRARI 500 Superfast 1964 (€ 370.000-400.000). La Ferrari Superfast fu presentata in prima mondiale al salone dell’automobile di Ginevra nel Marzo del 1964. Rappresentava il modello di gamma più alta della casa di Maranello e costava il doppio rispetto alle altre Ferrari prodotte in quell’epoca. Era un’automobile rara, soprattutto tenendo conto della produzione Ferrari che si aggirava intorno ai 700 veicoli all’anno. Ne vennero prodotti soltanto 36 esemplari e trascorsero 28 mesi tra la consegna del primo e l’uscita dell’ultimo. Nei cataloghi Ferrari dell’epoca si insisteva sul fatto che questa automobile fosse destinata, come lo era stata a suo tempo la Bugatti Royale ad una clientela di un certo rango, soprattutto ai grandi industriali. Ed in effetti, Enzo Ferrari era, così come lo era stato Ettore Bugatti, molto sensibile a quel tipo di clientela e si era sempre impegnato ad offrir loro una vasta gamma di modelli.
FERRARI F512 M 1995 (€ 115.000-130.000). Al Salone di Parigi del 1994 fu presentata l’ultima versione della Ferrari 512 TR, chiamata F512 M, ove “M” stava per “Modificata”. I criteri che pesarono sulla scheda del progetto tecnico della F512 M nei confronti della 512 TR furono i seguenti: un miglioramento del rapporto peso/potenza grazie ad un alleggerimento generale, un miglioramento dell’aspetto aerodinamico con una linea possibilmente bella esteticamente secondo i criteri del Marchio, un’ottimizzazione della termodinamica del motore, un miglioramento della posizione di guida in termini di confort e di ergonomia ed infine un miglioramento della rigidità del telaio. La Testarossa e la 512 TR erano molto nello stile anni ‘80. La F512 M doveva avere una linea più moderna. Il muso della macchina era nuovo ed aveva due prese d’aria NACA che facilitavano la ventilazione dell’abitacolo. I fari non erano più retrattili ma fissi, con il vantaggio di ridurre la resistenza aerodinamica ed il peso della macchina di qualche chilo. Sul retro, le luci rotonde, in linea con la tradizione Ferrari, ricordavano il posteriore della Daytona.
FERRARI 250 GT SWB Berlinetta 1961 (€ 800.000-1.200.000). Fu al Salone di Parigi che Enzo Ferrari presentò il nuovo modello della 250 GT nell'Ottobre 1959. Scaglietti, travolto di lavoro per le consegne di automobili per il Tour de France Auto, che in quell’anno si correva in Settembre, dovette carrozzare questa vettura in tutta fretta. Nonostante ciò ebbe un successo favoloso.
FERRARI 330 GTS 1966 (€ 315.000-335.000). La 330 GTS fu presentata dall’importatore al Salone di Parigi nel 1966, col numero di telaio #8899. Era un’evoluzione della 275 GTS, della quale la Ferrari aveva prodotto 200 esemplari in due anni. La 330 GTS associava lo stile della 275 GTS con l’aspetto anteriore della 330 GTC, essendo l’insieme particolarmente ben riuscito grazie al disegno di Pinin Farina. L’aumento della cilindrata del motore, che passava dai 3,3 litri ai 4 litri, era non solo a beneficio della potenza e delle prestazioni, ma anche per il piacere della guida. La 330 GTS era una macchina costruita molto bene e completata nelle carrozzerie di Pininfarina a Grugliasco, che produsse tutti i cento esemplari.
MASERATI TROFEO LIGHT 2003 (€ 200.000-250.000). L’auto presentata prese parte alle prove di qualificazione della 24 Ore di Daytona nel Febbraio del 2004 e terminò la corsa in undicesima posizione nella categoria GT.
FERRARI F1 312 B2 1971 ex Clay Regazzoni - Mario Andretti - Jackie Ickx (€ 765.000-775.000). La superba B2 ed in particolar modo la #005 che qui presentiamo ha partecipato a tutte le battaglie del Campionato del Mondo dal Maggio 1971 fino al Marzo 1973, vantando una carriera eccezionale nella Formula Uno. E’ stata condotta dai più famosi piloti dell’epoca come Clay Regazzoni, Jacky Ickx e Mario Andretti, senza dimenticare Arturo Merzario.
FERRARI F1-90 1990 (€ 560.000-600.000). All’inizio della stagione 1990, la Scuderia si lasciò alle spalle il lungo periodo di lutto per la morte del “Commendatore” avvenuta nell’estate del 1988 ed i progetti di successione erano già stati stabiliti. Nel 1989 la Fiat decise di mettere ordine all’interno della Scuderia, togliendo di scena alcuni attori e sostituendoli con altri.John Barnard, ideatore della F1 640 del 1989, se ne andò e venne sostituito da Pier Guido Castelli, assieme al suo vecchio amico Steve Nichols, responsabile del dipartimento delle ricerche avanzate. Quest’ultimo riprese il telaio ben riuscito della 640 e lo trasformò inlinea con il nuovo regolamento che vietava la disposizione laterale deiserbatoi e migliorò l’aerodinamicità della vettura. La 641/2 fece il suo debutto soltanto al terzo Gran Premio della stagione, ad Imola, guidata da Alain Prost, con un alettone ridisegnato ed un motore potenziato. In quella stagione Prost vinse cinque Gran Premi.
FERRARI DINO 246 SP / 196 SP Spider 1961 ex Scuderia Ferrari (€ 2.400.000-2.900.000). Questa vettura è un’importante Ferrari Dino da competizione, la primavettura sportiva Ferrari con un motore posteriore e la prima su cui sia stato montato uno spoiler posteriore. Nel 1961 si aggiudicò la Targa Florio e nel 1962 la 1000 km del Nurburgring.
FERRARI 121 LM 1955 ex Acuderia Ferrari (€ 2.500.000-2.900.000). Si tratta di una Ferrari importante, che unisce la rarità e eleganza della sua carrozzeria alla forza del suo potente motore.
FERRARI 330 TRI/LM 1962 ex-Scuderia Ferrari (prezzo su richiesta). Se esiste una Ferrari famosa è proprio la “Testa Rossa”. Questo nomefu utilizzato per la prima volta per denominare le macchine da corsa Sport biposto nel 1956 con motore 4 cilindri 2 litri, ed in seguito tra il1957 e il 1962, le 12 cilindri. Queste macchine si coprirono di gloria indiverse gare tra cui la Targa Florio, la 12 Ore di Sebring e la 24 Ore diLe Mans. Le prime Testa Rossa con le sospensioni indipendenti furono le 250TRI ufficiali, dove “I” stava ad indicare “indipendenti". Nel 1962 vinse a Le Mans guidata da Phil Hille e Olivier Gendebien.
MASERATI MC 12 2004† € 1.000.000-1.200.000 Ritroviamo in questo progetto, diretto da Giorgio Ascarnelli, tutto il“sapere” e le capacità della casa automobilistica. Telaio e motorefurono sviluppati sulla base di quelli della Ferrari Enzo.La magnifica carrozzeria fu disegnata invece da Giugiaro e la suaprima idea fu perfezionata nella galleria del vento grazie ad una seriedi suggerimenti provenienti da una equipe di tecnici della Maserati edal Direttore del “Concept Design and Development”, FrankStephenson.
FERRARI 412 S 1958 ex-Scuderia Ferrari (prezzo su richiesta). La 412 S #0744 è la Ferrari più bella a motore anteriore a 4 alberi mai costruita. È una testimonianza vivente delle battaglie epiche e delle tragedie che definirono le gare delle vetture sportive a quell’epoca. A detta di Phil Hill, suo pilota e indiscusso conoscitore, questa è la Ferrari più grande che egli abbia mai avuto la possibilità di guidare.
FERRARI 512 S / M 1970 (€ 1.800.000-2.000.000). Così trasformata, la vettura fu denominata 512 M, dove M stava per“modificato”. Venne fatta correre solo dalle scuderie private. L’automobile che presentiamo, nata come 512 S #1030, fu venduta da nuova al famoso proprietario della Scuderia Francorchamps: Jacques Swaters, nel Maggio 1970. A Settembre venne ceduta inprestito alla Solar Productions per il film prodotto e interpretato dallastar Steve McQueen, intitolato “Le Mans”. L’automobile venne poi ricomprata nel Marzo 1983 da Carlo Bonomi, che ebbe il buon gusto di farla tornare gialla, suo colore d’origine.
FERRARI 308 GT4 1979 (€ 60.000-70.000). Questa vettura doveva rispondere a criteri ben precisi: doveva essere una 2+2 con veri posti nella parte posteriore ed un motore centrale posteriore. Nuccio Bertone fu il carrozziere prescelto. Era la prima Ferrari non carrozzata da Pininfarina da una ventina d'anni. L'automobile non ricevette l'accoglienza che meritava. Tuttavia il concetto era interessante e la tenuta di strada della piccola automobile fudefinita favolosa grazie al suo passo lungo. Le prestazioni erano stupefacenti: oltre 250km/h di velocità massima e 26 secondi nel chilometro da fermo.
FERRARI 512 BBi 1984 (€ 95.000-115.000). Il suo debutto come automobile di serie avvenne al salone di Parigi nel 1973. Contrariamente alla Daytona, la 365 GT/4 BB non fu mai prodotta per il mercato americano, per il quale non era omologata, dato che non rispondeva alle regole anti-inquinamento, sempre più severe oltre Atlantico. Così tra il 1973 e il 1976 furono costruite soltanto le 387 Boxer 4,4 litri. Nel 1976 fu introdotta la 512 BB, la cui cilindrata passò a 4942 cm3 (ovvero quasi 5 litri, da cui ne deriva la sua sigla: 5 per la cilindrata, 12 per il numero di cilindri). Sebbene la potenza non fosse stata aumentata, la coppia più elevata forniva una maggiore elasticità alla vettura, rendendone più facile la guida su strada.
FERRARI F1 310B 1997 (€ 725.000-735.000). Nel 1997 la Ferrari si apprestava a festeggiare il suo Cinquantesimo anniversario e quando Jean Todt accettò di prendere la direzione della Scuderia fissò un piano a medio termine per condurla al titolo mondiale. Michael Schumacher era arrivato terzo nella classifica Piloti del 1996 e terminò al secondo posto nel 1997, combattendo per il titolo fino all’ultimo Gran Premio. Questa monoposto è conservata a Maranello e regolarmente mantenuta nei locali del famoso reparto Corse Clienti con il quale partecipa alle dimostrazioni su tutti i più famosi circuiti del mondo.
FERRARI 575 GTC FIA GT 2004 (€ 800.000-1.000.000). L’automobile Grand-Touring a motore anteriore è rimasta un progetto sempre caro nella produzione di Maranello, la cui ultima evoluzione fu presentata al salone di Ginevra nel 2002 con la 575 M Maranello. Si trattava in realtà di un’evoluzione profonda della 550 Maranello introdotta nel 1996, alla quale era stata apportata una serie importante di modifiche sia in campo aerodinamico che meccanico. Il design delle prese d’aria, dello spoiler, della griglia e dei i fari era stato rivisto in funzione di esigenze tecniche e davano all’insieme uno stile più aggressivo rispetto alla versione precedente. La 575 GTC FIA ha un motore a sei litri e sviluppa più di 600 cavalli. Il telaio è tubolare e la sospensione è dotata di un sistema ad assetto variabile. Anche lo spoiler è regolabile e munito di un “Gurvey flap”. Il telaio tubolare con le portiere ed il cofano in fibra di alluminio, è sostenuto da un fondo piatto, anch’esso in fibre composite, con flusso d’aria concepito nella galleria del vento. La vettura è la sola ad aver vinto un Campionato del Mondo ed ha beneficiato di tutte le migliorie apportate dall’officina durante il campionato 2004.
FERRARI 250 GT LWB Berlinetta Competizione ‘Tour de France’ 1958 (€ 1.000.000-1.200.000). “Tour de France” non fu mai una denominazione ufficiale per queste macchine, ma la Ferrari ha talmente caratterizzato questa celebre prova vincendovi tredici volte dal 1951 al 1986, con quattro primi posti consecutivi tra il 1956 e il 1959, che le berlinette finirono per essere identificate con questa competizione. La vettura presentata è una Ferrari 250 GT passo lungo Competizione, uscita dall’officina il 26 Maggio 1958 e consegnata al Signor Ghersi in Italia. Era una vettura standard a fari carenati ed una bocca di aerazione sul pannello di custodia. Alla fine del 1959 la sua parte posteriore fu modificata da Scaglietti in seguito alla richiesta del suo proprietario, per farla assomigliare alle prime berlinette passo corto che avevano una parte posteriore più arrotondata.
FERRARI 750 Monza Spyder 1954 ex-Scuderia Ferrari (€ 1.200.000-1.400.000). La 750 Monza #0502 M è una vettura superba ed un ottimo esempio del contributo apportato dalle vetture sportive americane alla leggenda Ferrari.
FERRARI ENZO PROTOTYPE no.M3 2000 (€ 120.000-150.000). Si tratta di un oggetto veramente eccezionale, ed in effetti un prototipo può essere considerato il “Santo Graal”, ovvero l’automobile che tutti i collezionisti desidererebbero possedere, ma purtroppo questi oggetti vengono generalmente distrutti o mantenuti gelosamente nello stabilimento. I prototipi non vengono solitamente ceduti ed è pertanto un’occasione eccezionale la vendita di questo esemplare. L’acquirente di questa vettura avrà la possibilità di rivivere, in un certo qual modo, la fase inebriante della messa a punto della mitica Ferrari Enzo, considerata uno dei più importanti capolavori del Cavallino Rampante. La maggior parte degli elementi meccanici, di carrozzeria ed impianto elettrico sono esemplari unici realizzati artigianalmente e/o a campione. Le portiere e parte dell’interno sono riconducibili al modello 348, mentre i gruppi sospensione e modulo freno sono riconducibili al modello 355 Challenge. Il corpo vettura è derivato dalla scocca del modello 348 (tipo F119AB) con modifiche principali relative al telaietto posteriore. Quest’ultimo è derivato dai muletti F131 ed è allungato di circa 250 mm mediante la modifica dei longheroni semiellittici inferiori e dei puntoni superiori per permettere l’alloggiamento del motore 12 cilindri tipo F 140 A, sopra al quale è stata alloggiata la scatola d’aria centrale in alluminio saldata. Essendo un prototipo la vettura non può essere immatricolata.
FERRARI 625 LM 1956 ex-Scuderia Ferrari (€ 1.400.000-1.600.000). In seguito al terribile incidente della Mercedes 300 SLR alla 24 Ore di Le Mans del 1955, l’Automobile Club di l’Ouest impose nuove regole per le competizioni del 1956La Ferrari costruì sulla base del telaio della 500 TR tre nuovi modelli prodotti da Touring secondo il metodo di fabbricazione della“Superleggera”. Le auto avevano un motore di 4 cilindri di 2,5 litri proveniente dalla 625 F1, il cui rapporto di compressione era da 9 a 1e la potenza di 225 cavalli ad un regime ragionevole di 6200 giri.Furono denominate 625 Le Mans o 625 LM. I loro numeri di telaio erano: 0632, 0642 e 0644 MDTR. L’automobile qui presentata, la #0642 MDTR, dopo la vittoria conseguita a Monza e la breve partecipazione alla 24 Ore di Le Mans, fu venduta dall’onnipresente Luigi Chinetti a Robert Publiker alla fine del 1956.
FERRARI ENZO NR 400 2005 (€ 1.000.000-1.100.000). Il 17 Gennaio 2005 tutti i membri della Scuderia andarono a Roma ad incontrare il Giovanni Paolo II che diede loro la benedizione. Luca Cordero di Montezemolo diede in regalo al Papa la quattrocentesima ed ultima Enzo. Dopo aver ringraziato la Scuderia il Papa chiese loro di vendere la vettura per contribuire all’appello della Caritas. Sotheby’s concretizzerà l’auspicio del Santo Padre. Più delle sue antenate, la Enzo esprime al massimo il concetto di auto sportiva, senza compromessi, prendendo vantaggio dal continuo passaggio delle tecnologie dalle auto da competizione alle vetture da strada. L’obiettivo sviluppato da Pininfarina è stato quello di creare un’analogia visuale tra le auto di Formula Uno e la Enzo. Si tratta di una grande scommessa vinta con successo. In particolare la parte anteriore, con il suo muso caratteristico e le sue prese d’aria che vanno da una parte all’altra, rappresenta un’interpretazione evidente delle Formula Uno. Lo stesso avviene per le fiancate dell’auto che fanno pensare immediatamente alla monoposto. Uno studio aerodinamico avanzato ha portato all’eliminazione dell’alettone posteriore. Le porte “a farfalla” hanno apertura e chiusura assistite. Un uso esteso di materiali compositi per il telaio e la carrozzeria ha permesso di abbassare il peso e di ottenere un rapporto peso/potenza eccezionale di 1,9 kg /cavalli. Il progetto Enzo è forse il primo esempio di integrazione completa tra i sistemi di controllo di una autovettura (motore, cambio, sospensioni, ABS/ASR e configurazioni aerodinamiche).
FERRARI F1/F-2004 2004 (prezzo su richiesta) La Ferrari F2004 è la cinquantesima monoposto costruita dalla Ferrari per partecipare al Campionato del Mondo di Formula Uno. Il progetto, contraddistinto dalla sigla 655, rappresenta un’ulteriore evoluzione dei concetti già espressi nella F2003 GA e tutti gli aspetti della macchina sono stati completamente riprogettati. Questa monoposto #234, che si è aggiudicata ben cinque Gran Premicon Michael Schumacher al volante, è stata completamente rimessa a nuovo dalla Scuderia. Poter acquistare una monoposto di Formula Uno di costruzione così recente ed ancor più una Ferrari Campione del Mondo con cinque vittorie è un’opportunità veramente eccezionale. Ma questa meraviglia dovrà restare sino al prossimo Gennaio 2006 nei locali della Scuderia prima che possa essere consegnata al suo nuovo proprietario per evidenti ragioni di segreti tecnologici e industriali da preservare. Nel frattempo, l’acquirente potrà guidare l’auto nel circuito di Fiorano e partecipare alle gare clienti F1.
Difficilmente si potrà rivedere un parterre di celebrità su ruote come quello in programma a Maranello il 28 giugno. Già l'esposizione aperta fino a domenica ai possessori del catalogo di Sotheby's meriterebbe un viaggio a Fiorano. Ma si preannuncia come un evento storico anche l'incanto di martedì pomeriggio. Certo, portarsi a Casa una Ferrari da collezione non è da tutti, ma tra le primedonne presenti c'è anche qualche occasione più accessibile, come la Maserati Quattroporte Speciale del 1985 appartenuta a Giovanni Spadolini, che ha un prezzo d'asta di 20-25 mila Euro. Qui sotto l'elenco delle vetture in asta, tutte con una breve sintesi storica.

FERRARI 166 INTER 1949 (€ 580.000-620.000). La macchina #015 S, fa parte della prima serie di coupé Touring. Il suo primo proprietario fu Paolo Castelnuovo di Milano, nel 1949, poi fu ceduta a Massimo Alesi di Venezia e la ritroviamo in seguito con una a targa francese “756 CSJ 75”, per poi passare di nuovo in Italia. E’ una macchina commovente e superba, che ha beneficiato di un restauro costoso, fatto a regola d’arte, effettuato nel Marzo di quest’anno.

MASERATI 8CL 1940 (€ 2.000.000-2.800.000). La prima Tipo 8 CL #3034 fu completata entro la fine di Marzo del 1940, splendente nei suoi colori latino-americani da corsa blu e giallo. Venne trasferita non da Bologna, ma da Modena, che era la nuova sede delle Officine Alfieri Maserati S.p.A. ora che i Fratelli Maserati avevano ceduto il controllo dell’azienda alla famiglia Orsi. L’autovenne spedita dal porto di Genova il 2 Aprile 1940, destinazione NewYork. La Maserati 8 CL andò poi in Argentina e vi rimase per almeno quarant’anni, quasi in ritiro. Il proprietario tentò più volte di spedire la vettura in Europa, ma le leggi politiche ed il regolamento le impedirono di lasciare il Sud America. Durante gli anni ’80 il collezionista giapponese Hayashi acquistò la #3034 e la conservò nella sua collezione privata per almeno venti anni, prima di venderla all’attuale proprietario.

FERRARI 328 GTS 1988 (€ 50.000-60.000). La Ferrari 328 è un'importante tappa nelle "piccole" 8 cilindri che sostituirono la DinoV6 nel 1973, da cui le F430 attuali discendono, con prestazioni simili alle prestigiose 12 cilindri. La 328, presentata nel 1986, aveva infine trovato i cavalli e le prestazioni che il passaggio all'iniezione aveva fatto perdere alle 308 GTBi del 1980. La 328 è un’ottima macchina, efficiente e viva, ed il suo disegno dovuto a Pininfarina non è mai invecchiato dal 1985.

FERRARI 250 GTE 2+2 1963 (€ 80.000-90.000). Debuttò al Salone di Parigi del 1960. Questo coupé 250 GTE 2+2 era costruito su un telaio con passo più lungo di quello utilizzato per alcuni coupé due posti, però la posizione del motore più avanzata permetteva di ricavare due posti dietro. Dal punto di vista meccanico la 250 GTE 2+2 era simile alle Ferrari due posti dell’epoca, le testate erano quelle dei nuovi standard Ferrari con le candele esterne, le molle delle valvole elicoidali e i collettori d’aspirazione all’interno. Le auto prodotte successivamente furono dotate di un motore 4-litri tipo 209 e furono battezzate “America”.

FERRARI 365 California 1966 (€ 440.000-520.000). Al Salone di Ginevra nel 1966 si poté ammirare la lussuosa cabriolet 365 “California” che prese l’appellativo famosissimo delle 250 GT spyder California degli anni 1958-1960 e telaio corto del 1960-1963. L’artefice di questa nuova creazione fu, come sempre in quell’epoca, Pininfarina, al quale riuscì un disegno perfetto per un cabriolet d’alta gamma. La parte anteriore con le sue luci carenate era un richiamo alla berlinetta special 330 GTC costruita per la Principessa di Réthy, con i fari carenati e con gli antinebbia retrattili. La parte posteriore, al contrario, era completamente originale. Guardandola di profilo, ci si rende conto dello sforzo compiuto volto a produrre un effetto visivo di maggior lunghezza, tramite l’utilizzo di una piega che percorre tutta la vettura dal davanti al retro. Furono costruiti quattordici esemplari. La vettura numero#9127, che presentiamo, fu la seconda prodotta in ordine di tempo, Pininfarina, n° 99649. La carrozzeria era in origine color avorio con gli interni in blu chiaro. Fu consegnata al carrozziere il 30 Agosto 1966 e venduta come nuova daLuigi Chinetti alla Marchesa di Cuevas nel 1967. Il numero di immatricolazione era NART 2. Alcune foto della macchina furono pubblicate su Quattroruote nel 1968. La macchina fu nuovamente acquistata da Luigi Chinetti che la cedette il 17 Aprile 1968 al suo secondo e attuale proprietario.

MASERATI 5000 GT 1959 ex Scià di Persia (€ 650.000-750.000). Vennero prodotte in 32 esemplari: 22 disegnate da Alemanno, 3 da Touring, 1 da Ghia, 2 da Frua, 2 da Monterosa, una da Michelotti e una da Pinin Farina. Soltanto su tre macchine fu montato il motore 450 S (per ulteriori informazioni riguardo questo motore, vogliate riferirvi al lotto seguente). L’automobile, finita di colore blu brillante per volere dello Scià, fu tenuta generalmente nel garage dello chalet di Gstaad e richiedendo particolari capacità per essere guidata sulle strade invernali, si spiega il motivo per cui il conta chilometri riportava solo 9000 km. (3750 miglia). La meravigliosa Maserati che presentiamo, la #AM 103002, appartenuta allo Scià Reza Pahlavi, fu comprata una decina d’anni fa dal suo attuale proprietario. Nel frattempo la vettura è appartenuta a Jean-Philippe Peugeot.

MASERATI 450 S Coupé 1957 Zagato ex Stirling Moss (€ 4.000.000-4.500.000). La carriera della Maserati 450 S fu breve e folgorante. La sua gestazione cominciò alla fine del 1954. Nel 1959 fu verniciata in nero ed affidata a Harry Woodnorth, agente Maserati di Chicago, che la presentò allo “Sports Cars Show” che si teneva al Museo Ford a Dearborn durante l'inverno 1960. Il nostro coupé si fece notare da Harry Heinl che fece restaurare la meccanica e la carrozzeria. Scoprì allora che aveva comprato una macchina storica, quella della gara di Le Mans del 1957. Fu allora riverniciata in rosso per poi passare nelle mani di vari collezionisti, tra cui Peter Kaus, per la sua collezione “Rosso Bianco” in Germana, che la tenne dal 1977 al 1997. La vettura è stata restaurata recentemente ed è stata esposta a Pebble Beach nel 2003, nella livrea nera che ha ancora oggi. Questa è una Maserati molto importante, testimone dell’ultimo sforzo effettuato da Maserati per conquistare il Campionato del Mondo.

FERRARI 250 GT Boano 1956 (€ 300.000-350.000). 80 coupé Boano in totale furono costruiti tra l’inizio dell’anno 1956 e la Primavera del 1957. Solo pochi esemplari di carrozzeria speciale 250 GT furono però prodotti in quell’epoca. Una di loro fu la #0531 GT di questa asta, che partecipò a tutti i concorsi d’ eleganza in Italia nel 1957. Questa coupé rappresenta l’ultimo modello Ferrari firmato da Mario Boano. Poco dopo, infatti, la Fiat affidò al disegnatore la creazione del suo Centro-Stile. Mario Boano cedette al suo socio Luciano Pollo e a suo genero Ezio Ellena l’officina di via di Collegno che diventerà la “Carrozzeria Ellena” e continuerà a creare il telaio della 250 GT apportando qua e là qualche modifica, tra cui una linea del tetto più alta dopo la sesta Ellena costruita.

MASERATI 4 CL Monoposto 1946 (€ 400.000-470.000). L'automobile che qui presentiamo, la #1581, fu completata nell’Agosto 1946 (data ufficiale di ultimazione, il 28 Agosto 1946). Fu la terza macchina costruita per la Scuderia Milano, di tre ordinate (si può considerare la Scuderia Milano come scuderia Maserati semi ufficiale). La #1581 partecipò a tutte le gare importanti delle stagioni 1946, 1947 e 1948. Purtroppo le notizie non riportano chi fossero i piloti di ciascuna vettura, ma tra queste sappiamo che le tre auto furono affidate a piloti di primo livello come Cortese, Etancelin, Ruggeri, Villoresi ed il leggendario Tazio Nuvolari, considerato il più grande fra tutti. La Maserati vendette la valorosa 4CL all’Automobil Club d’Argentina, che la fece partecipare a diverse gare dal 1948 al 1955. L’auto, in seguito, fu messa a riposo per anni, perché non più competitiva.

FERRARI 212 INTER Ghia Coupé 1952 (€ 225.000-250.000). La produzione totale di 212 Inter fu di 81 esemplari. Una foto di questa macchina fu pubblicata nel Libro dell’Anno 1956 di Ferrari e ritrae la vettura nel momento della sua vittoria al Circuito di Casablanca, che la rende decisamente qualificabile per la Ferrari Historic Challenge.

FERRARI 500 Superfast 1964 (€ 370.000-400.000). La Ferrari Superfast fu presentata in prima mondiale al salone dell’automobile di Ginevra nel Marzo del 1964. Rappresentava il modello di gamma più alta della casa di Maranello e costava il doppio rispetto alle altre Ferrari prodotte in quell’epoca. Era un’automobile rara, soprattutto tenendo conto della produzione Ferrari che si aggirava intorno ai 700 veicoli all’anno. Ne vennero prodotti soltanto 36 esemplari e trascorsero 28 mesi tra la consegna del primo e l’uscita dell’ultimo. Nei cataloghi Ferrari dell’epoca si insisteva sul fatto che questa automobile fosse destinata, come lo era stata a suo tempo la Bugatti Royale ad una clientela di un certo rango, soprattutto ai grandi industriali. Ed in effetti, Enzo Ferrari era, così come lo era stato Ettore Bugatti, molto sensibile a quel tipo di clientela e si era sempre impegnato ad offrir loro una vasta gamma di modelli.

FERRARI F512 M 1995 (€ 115.000-130.000). Al Salone di Parigi del 1994 fu presentata l’ultima versione della Ferrari 512 TR, chiamata F512 M, ove “M” stava per “Modificata”. I criteri che pesarono sulla scheda del progetto tecnico della F512 M nei confronti della 512 TR furono i seguenti: un miglioramento del rapporto peso/potenza grazie ad un alleggerimento generale, un miglioramento dell’aspetto aerodinamico con una linea possibilmente bella esteticamente secondo i criteri del Marchio, un’ottimizzazione della termodinamica del motore, un miglioramento della posizione di guida in termini di confort e di ergonomia ed infine un miglioramento della rigidità del telaio. La Testarossa e la 512 TR erano molto nello stile anni ‘80. La F512 M doveva avere una linea più moderna. Il muso della macchina era nuovo ed aveva due prese d’aria NACA che facilitavano la ventilazione dell’abitacolo. I fari non erano più retrattili ma fissi, con il vantaggio di ridurre la resistenza aerodinamica ed il peso della macchina di qualche chilo. Sul retro, le luci rotonde, in linea con la tradizione Ferrari, ricordavano il posteriore della Daytona.

FERRARI 250 GT SWB Berlinetta 1961 (€ 800.000-1.200.000). Fu al Salone di Parigi che Enzo Ferrari presentò il nuovo modello della 250 GT nell'Ottobre 1959. Scaglietti, travolto di lavoro per le consegne di automobili per il Tour de France Auto, che in quell’anno si correva in Settembre, dovette carrozzare questa vettura in tutta fretta. Nonostante ciò ebbe un successo favoloso.

FERRARI 330 GTS 1966 (€ 315.000-335.000). La 330 GTS fu presentata dall’importatore al Salone di Parigi nel 1966, col numero di telaio #8899. Era un’evoluzione della 275 GTS, della quale la Ferrari aveva prodotto 200 esemplari in due anni. La 330 GTS associava lo stile della 275 GTS con l’aspetto anteriore della 330 GTC, essendo l’insieme particolarmente ben riuscito grazie al disegno di Pinin Farina. L’aumento della cilindrata del motore, che passava dai 3,3 litri ai 4 litri, era non solo a beneficio della potenza e delle prestazioni, ma anche per il piacere della guida. La 330 GTS era una macchina costruita molto bene e completata nelle carrozzerie di Pininfarina a Grugliasco, che produsse tutti i cento esemplari.

MASERATI TROFEO LIGHT 2003 (€ 200.000-250.000). L’auto presentata prese parte alle prove di qualificazione della 24 Ore di Daytona nel Febbraio del 2004 e terminò la corsa in undicesima posizione nella categoria GT.

FERRARI F1 312 B2 1971 ex Clay Regazzoni - Mario Andretti - Jackie Ickx (€ 765.000-775.000). La superba B2 ed in particolar modo la #005 che qui presentiamo ha partecipato a tutte le battaglie del Campionato del Mondo dal Maggio 1971 fino al Marzo 1973, vantando una carriera eccezionale nella Formula Uno. E’ stata condotta dai più famosi piloti dell’epoca come Clay Regazzoni, Jacky Ickx e Mario Andretti, senza dimenticare Arturo Merzario.

FERRARI F1-90 1990 (€ 560.000-600.000). All’inizio della stagione 1990, la Scuderia si lasciò alle spalle il lungo periodo di lutto per la morte del “Commendatore” avvenuta nell’estate del 1988 ed i progetti di successione erano già stati stabiliti. Nel 1989 la Fiat decise di mettere ordine all’interno della Scuderia, togliendo di scena alcuni attori e sostituendoli con altri.John Barnard, ideatore della F1 640 del 1989, se ne andò e venne sostituito da Pier Guido Castelli, assieme al suo vecchio amico Steve Nichols, responsabile del dipartimento delle ricerche avanzate. Quest’ultimo riprese il telaio ben riuscito della 640 e lo trasformò inlinea con il nuovo regolamento che vietava la disposizione laterale deiserbatoi e migliorò l’aerodinamicità della vettura. La 641/2 fece il suo debutto soltanto al terzo Gran Premio della stagione, ad Imola, guidata da Alain Prost, con un alettone ridisegnato ed un motore potenziato. In quella stagione Prost vinse cinque Gran Premi.

FERRARI DINO 246 SP / 196 SP Spider 1961 ex Scuderia Ferrari (€ 2.400.000-2.900.000). Questa vettura è un’importante Ferrari Dino da competizione, la primavettura sportiva Ferrari con un motore posteriore e la prima su cui sia stato montato uno spoiler posteriore. Nel 1961 si aggiudicò la Targa Florio e nel 1962 la 1000 km del Nurburgring.

FERRARI 121 LM 1955 ex Acuderia Ferrari (€ 2.500.000-2.900.000). Si tratta di una Ferrari importante, che unisce la rarità e eleganza della sua carrozzeria alla forza del suo potente motore.
FERRARI 330 TRI/LM 1962 ex-Scuderia Ferrari (prezzo su richiesta). Se esiste una Ferrari famosa è proprio la “Testa Rossa”. Questo nomefu utilizzato per la prima volta per denominare le macchine da corsa Sport biposto nel 1956 con motore 4 cilindri 2 litri, ed in seguito tra il1957 e il 1962, le 12 cilindri. Queste macchine si coprirono di gloria indiverse gare tra cui la Targa Florio, la 12 Ore di Sebring e la 24 Ore diLe Mans. Le prime Testa Rossa con le sospensioni indipendenti furono le 250TRI ufficiali, dove “I” stava ad indicare “indipendenti". Nel 1962 vinse a Le Mans guidata da Phil Hille e Olivier Gendebien.

MASERATI MC 12 2004† € 1.000.000-1.200.000 Ritroviamo in questo progetto, diretto da Giorgio Ascarnelli, tutto il“sapere” e le capacità della casa automobilistica. Telaio e motorefurono sviluppati sulla base di quelli della Ferrari Enzo.La magnifica carrozzeria fu disegnata invece da Giugiaro e la suaprima idea fu perfezionata nella galleria del vento grazie ad una seriedi suggerimenti provenienti da una equipe di tecnici della Maserati edal Direttore del “Concept Design and Development”, FrankStephenson.

FERRARI 412 S 1958 ex-Scuderia Ferrari (prezzo su richiesta). La 412 S #0744 è la Ferrari più bella a motore anteriore a 4 alberi mai costruita. È una testimonianza vivente delle battaglie epiche e delle tragedie che definirono le gare delle vetture sportive a quell’epoca. A detta di Phil Hill, suo pilota e indiscusso conoscitore, questa è la Ferrari più grande che egli abbia mai avuto la possibilità di guidare.

FERRARI 512 S / M 1970 (€ 1.800.000-2.000.000). Così trasformata, la vettura fu denominata 512 M, dove M stava per“modificato”. Venne fatta correre solo dalle scuderie private. L’automobile che presentiamo, nata come 512 S #1030, fu venduta da nuova al famoso proprietario della Scuderia Francorchamps: Jacques Swaters, nel Maggio 1970. A Settembre venne ceduta inprestito alla Solar Productions per il film prodotto e interpretato dallastar Steve McQueen, intitolato “Le Mans”. L’automobile venne poi ricomprata nel Marzo 1983 da Carlo Bonomi, che ebbe il buon gusto di farla tornare gialla, suo colore d’origine.

FERRARI 308 GT4 1979 (€ 60.000-70.000). Questa vettura doveva rispondere a criteri ben precisi: doveva essere una 2+2 con veri posti nella parte posteriore ed un motore centrale posteriore. Nuccio Bertone fu il carrozziere prescelto. Era la prima Ferrari non carrozzata da Pininfarina da una ventina d'anni. L'automobile non ricevette l'accoglienza che meritava. Tuttavia il concetto era interessante e la tenuta di strada della piccola automobile fudefinita favolosa grazie al suo passo lungo. Le prestazioni erano stupefacenti: oltre 250km/h di velocità massima e 26 secondi nel chilometro da fermo.

FERRARI 512 BBi 1984 (€ 95.000-115.000). Il suo debutto come automobile di serie avvenne al salone di Parigi nel 1973. Contrariamente alla Daytona, la 365 GT/4 BB non fu mai prodotta per il mercato americano, per il quale non era omologata, dato che non rispondeva alle regole anti-inquinamento, sempre più severe oltre Atlantico. Così tra il 1973 e il 1976 furono costruite soltanto le 387 Boxer 4,4 litri. Nel 1976 fu introdotta la 512 BB, la cui cilindrata passò a 4942 cm3 (ovvero quasi 5 litri, da cui ne deriva la sua sigla: 5 per la cilindrata, 12 per il numero di cilindri). Sebbene la potenza non fosse stata aumentata, la coppia più elevata forniva una maggiore elasticità alla vettura, rendendone più facile la guida su strada.

FERRARI F1 310B 1997 (€ 725.000-735.000). Nel 1997 la Ferrari si apprestava a festeggiare il suo Cinquantesimo anniversario e quando Jean Todt accettò di prendere la direzione della Scuderia fissò un piano a medio termine per condurla al titolo mondiale. Michael Schumacher era arrivato terzo nella classifica Piloti del 1996 e terminò al secondo posto nel 1997, combattendo per il titolo fino all’ultimo Gran Premio. Questa monoposto è conservata a Maranello e regolarmente mantenuta nei locali del famoso reparto Corse Clienti con il quale partecipa alle dimostrazioni su tutti i più famosi circuiti del mondo.

FERRARI 575 GTC FIA GT 2004 (€ 800.000-1.000.000). L’automobile Grand-Touring a motore anteriore è rimasta un progetto sempre caro nella produzione di Maranello, la cui ultima evoluzione fu presentata al salone di Ginevra nel 2002 con la 575 M Maranello. Si trattava in realtà di un’evoluzione profonda della 550 Maranello introdotta nel 1996, alla quale era stata apportata una serie importante di modifiche sia in campo aerodinamico che meccanico. Il design delle prese d’aria, dello spoiler, della griglia e dei i fari era stato rivisto in funzione di esigenze tecniche e davano all’insieme uno stile più aggressivo rispetto alla versione precedente. La 575 GTC FIA ha un motore a sei litri e sviluppa più di 600 cavalli. Il telaio è tubolare e la sospensione è dotata di un sistema ad assetto variabile. Anche lo spoiler è regolabile e munito di un “Gurvey flap”. Il telaio tubolare con le portiere ed il cofano in fibra di alluminio, è sostenuto da un fondo piatto, anch’esso in fibre composite, con flusso d’aria concepito nella galleria del vento. La vettura è la sola ad aver vinto un Campionato del Mondo ed ha beneficiato di tutte le migliorie apportate dall’officina durante il campionato 2004.

FERRARI 250 GT LWB Berlinetta Competizione ‘Tour de France’ 1958 (€ 1.000.000-1.200.000). “Tour de France” non fu mai una denominazione ufficiale per queste macchine, ma la Ferrari ha talmente caratterizzato questa celebre prova vincendovi tredici volte dal 1951 al 1986, con quattro primi posti consecutivi tra il 1956 e il 1959, che le berlinette finirono per essere identificate con questa competizione. La vettura presentata è una Ferrari 250 GT passo lungo Competizione, uscita dall’officina il 26 Maggio 1958 e consegnata al Signor Ghersi in Italia. Era una vettura standard a fari carenati ed una bocca di aerazione sul pannello di custodia. Alla fine del 1959 la sua parte posteriore fu modificata da Scaglietti in seguito alla richiesta del suo proprietario, per farla assomigliare alle prime berlinette passo corto che avevano una parte posteriore più arrotondata.

FERRARI 750 Monza Spyder 1954 ex-Scuderia Ferrari (€ 1.200.000-1.400.000). La 750 Monza #0502 M è una vettura superba ed un ottimo esempio del contributo apportato dalle vetture sportive americane alla leggenda Ferrari.

FERRARI ENZO PROTOTYPE no.M3 2000 (€ 120.000-150.000). Si tratta di un oggetto veramente eccezionale, ed in effetti un prototipo può essere considerato il “Santo Graal”, ovvero l’automobile che tutti i collezionisti desidererebbero possedere, ma purtroppo questi oggetti vengono generalmente distrutti o mantenuti gelosamente nello stabilimento. I prototipi non vengono solitamente ceduti ed è pertanto un’occasione eccezionale la vendita di questo esemplare. L’acquirente di questa vettura avrà la possibilità di rivivere, in un certo qual modo, la fase inebriante della messa a punto della mitica Ferrari Enzo, considerata uno dei più importanti capolavori del Cavallino Rampante. La maggior parte degli elementi meccanici, di carrozzeria ed impianto elettrico sono esemplari unici realizzati artigianalmente e/o a campione. Le portiere e parte dell’interno sono riconducibili al modello 348, mentre i gruppi sospensione e modulo freno sono riconducibili al modello 355 Challenge. Il corpo vettura è derivato dalla scocca del modello 348 (tipo F119AB) con modifiche principali relative al telaietto posteriore. Quest’ultimo è derivato dai muletti F131 ed è allungato di circa 250 mm mediante la modifica dei longheroni semiellittici inferiori e dei puntoni superiori per permettere l’alloggiamento del motore 12 cilindri tipo F 140 A, sopra al quale è stata alloggiata la scatola d’aria centrale in alluminio saldata. Essendo un prototipo la vettura non può essere immatricolata.

FERRARI 625 LM 1956 ex-Scuderia Ferrari (€ 1.400.000-1.600.000). In seguito al terribile incidente della Mercedes 300 SLR alla 24 Ore di Le Mans del 1955, l’Automobile Club di l’Ouest impose nuove regole per le competizioni del 1956La Ferrari costruì sulla base del telaio della 500 TR tre nuovi modelli prodotti da Touring secondo il metodo di fabbricazione della“Superleggera”. Le auto avevano un motore di 4 cilindri di 2,5 litri proveniente dalla 625 F1, il cui rapporto di compressione era da 9 a 1e la potenza di 225 cavalli ad un regime ragionevole di 6200 giri.Furono denominate 625 Le Mans o 625 LM. I loro numeri di telaio erano: 0632, 0642 e 0644 MDTR. L’automobile qui presentata, la #0642 MDTR, dopo la vittoria conseguita a Monza e la breve partecipazione alla 24 Ore di Le Mans, fu venduta dall’onnipresente Luigi Chinetti a Robert Publiker alla fine del 1956.

FERRARI ENZO NR 400 2005 (€ 1.000.000-1.100.000). Il 17 Gennaio 2005 tutti i membri della Scuderia andarono a Roma ad incontrare il Giovanni Paolo II che diede loro la benedizione. Luca Cordero di Montezemolo diede in regalo al Papa la quattrocentesima ed ultima Enzo. Dopo aver ringraziato la Scuderia il Papa chiese loro di vendere la vettura per contribuire all’appello della Caritas. Sotheby’s concretizzerà l’auspicio del Santo Padre. Più delle sue antenate, la Enzo esprime al massimo il concetto di auto sportiva, senza compromessi, prendendo vantaggio dal continuo passaggio delle tecnologie dalle auto da competizione alle vetture da strada. L’obiettivo sviluppato da Pininfarina è stato quello di creare un’analogia visuale tra le auto di Formula Uno e la Enzo. Si tratta di una grande scommessa vinta con successo. In particolare la parte anteriore, con il suo muso caratteristico e le sue prese d’aria che vanno da una parte all’altra, rappresenta un’interpretazione evidente delle Formula Uno. Lo stesso avviene per le fiancate dell’auto che fanno pensare immediatamente alla monoposto. Uno studio aerodinamico avanzato ha portato all’eliminazione dell’alettone posteriore. Le porte “a farfalla” hanno apertura e chiusura assistite. Un uso esteso di materiali compositi per il telaio e la carrozzeria ha permesso di abbassare il peso e di ottenere un rapporto peso/potenza eccezionale di 1,9 kg /cavalli. Il progetto Enzo è forse il primo esempio di integrazione completa tra i sistemi di controllo di una autovettura (motore, cambio, sospensioni, ABS/ASR e configurazioni aerodinamiche).

FERRARI F1/F-2004 2004 (prezzo su richiesta) La Ferrari F2004 è la cinquantesima monoposto costruita dalla Ferrari per partecipare al Campionato del Mondo di Formula Uno. Il progetto, contraddistinto dalla sigla 655, rappresenta un’ulteriore evoluzione dei concetti già espressi nella F2003 GA e tutti gli aspetti della macchina sono stati completamente riprogettati. Questa monoposto #234, che si è aggiudicata ben cinque Gran Premicon Michael Schumacher al volante, è stata completamente rimessa a nuovo dalla Scuderia. Poter acquistare una monoposto di Formula Uno di costruzione così recente ed ancor più una Ferrari Campione del Mondo con cinque vittorie è un’opportunità veramente eccezionale. Ma questa meraviglia dovrà restare sino al prossimo Gennaio 2006 nei locali della Scuderia prima che possa essere consegnata al suo nuovo proprietario per evidenti ragioni di segreti tecnologici e industriali da preservare. Nel frattempo, l’acquirente potrà guidare l’auto nel circuito di Fiorano e partecipare alle gare clienti F1.