Nel 2003 qui c'era una tizia che abitav al 2^ piano, in un palazzo di 5 piani (vedi piu' avanti). Aveva i muri in quelle condizioni.
Questo palazzo e' portato ad avere quel problema, almeno dal lato dove abito io. Riesco ad evitarlo con molta attenzione (aprire finestre, non mettere mobili vicino ai muri piu' problematici, pulire spesso con candeggina).
Il perito che era andato a fare le foto riferi' che c'era una puzza terribile di muffa, e un sacco di panni stesi ad asciugare in casa.
La tizia (molto anziana, ma con parente avvocato giovane) fece causa al condominio dicendo che il problema fosse nato col rifacimento del tetto (!!)
Fu sfanculata subito dall'avvocato del condominio.
Le muffe per proliferare hanno bisogno di un microclima ideale. Purtroppo le superfici delle pareti a determinate temperature e la condensa causata dall'umidita' interna sono il loro pane quotidiano.
Entro certi limiti è sufficiente ventilare. Oltre bisogna riscaldare, e oltre bisogna coibentare. In base a spessore, esposizione e mille cose.
I mobili a contatto delle pareti non permettono la circolazione dell'aria, la parete rimane fredda, l'aria interna (al mobile o dove riesce ad andare) fa condensa prima che nel resto della stanza e via...
Chiudere anche solo un calorifero è male.
Non cambiare l'aria nelle camere, nel bagno o in cucina (Tanto la ventola non serve*) maggiora il male.
Stendere panni non parliamone.
Fermare il riscaldamento con l'umidita' nei locali, e poi riaccenderlo a sera....
Ci credo che in quei casi vedano gocciolare l'acqua sul battiscopa.
Ma anche se non fosse che non piove da più di una settimana, prima di parlare di infiltrazione, aprirei il calorifero....
* E come per i cestini "pubblici" per la spazzatura. "Tanto la meta' è sempre fuori". Certo, se li tiri via rimane furi anche l'altra meta' almeno...
Difficilmente in casa si ha una ventola professionale che aspira tutto, pero' almeno qualcosa è meglio di niente. (Lo scopo è aspirare i residui della combustione del fornello a gas, ad ogni modo).