Joel Button uomo della pace.

Hispaniko

Nuovo Alfista
12 Marzo 2006
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R O M A
www.omabsrl.com
Vandali bruciano la "casa viaggiante"
di Joel Button, uomo della pace

ROMA (23 giugno) - Era partito dall'Arco di Trionfo di Parigi con un messaggio di pace per tutti i popoli. Il viaggio di Joel Button è finito a Piazza Mastai, nel cuore di Trastevere. Questa mattina alle 7,30, qualcuno ha dato fuoco a tutti gli "averi" di Joel Button, un uomo che ha già percorso 45mila km in Europa per testimoniare un messaggiodi pace e fratellanza fra i popoli. Sono 10 anni che Button gira a piedi e non sarà certamente questo gesto cattivo a fermarlo.

La storia di Joel inizia dall'Arco di Trionfo a Parigi nel lontano 19 maggio 1989. Da quel giorno l'uomo ha attraversato a piedi molte città europee percorrendo finora 45.300 chilometri, per portare un messaggio di pace e fratellanza tra i popoli. Un viaggio lungo, quello di Joel Button, in compagnia solo del suo "carrello della pace", dove ha catalogato oltre 200mila firme di solidarietà e i suoi pochi effetti personali. Ma stamattina, intorno alle 7.30, a piazza Mastai, nel cuore di Trastevere, la sua piccola casa viaggiante è stata distrutta dalle fiamme.

«Mi ero allontanato per andare al bagno, sarò stato via al massimo 20 minuti e al mio ritorno il carrello andava a fuoco - racconta Joel con le lacrime agli occhi - Ho spento le fiamme io con l'acqua della fontanella che è qui vicino alla piazza, ma ora non ho più niente. Ho perso quasi tutte le firme che avevo raccolto e anche i miei vestiti. Come si può fare a distruggere un carrello con su scritto "Giro d'Europa a piedi - protesta pacifica"?».

Joel non ha dubbi, non crede che possa essere stato un incidente. «Credo siano stati dei fascisti - dice l'uomo, nato in Francia 50 anni fa - Nella piazza ci sono i gazebo di Rifondazione Comunista per la Festa di Liberazione, magari era un dispetto fatto a loro».

L'uomo racconta di essere arrivato a Roma il 28 maggio scorso e di aver chiesto al sindaco Alemanno, al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e al Vaticano di riceverlo. «Nessuno mi ha voluto ricevere - conclude l'uomo, mostrando le firme di altri politici europei raccolte in questi anni - Sono circa 8500 e, per fortuna, molte sono riuscito a salvarle». Poi lancia un appello a politici locali, associazioni e a comuni cittadini: «Chi vuole intervenire per darmi una mano a ricostruire il "carrello della pace" - dice l'uomo indossando un cappello blu con il pon pon, un jeans e una maglietta regalati da una ragazza che è arrivata da Napoli appena ha saputo della sua disavventura - è ben accetto. Sarò infinitamente grato a chi mi aiuterà a rimettermi in sesto per proseguire il mio viaggio».
 
ci facciamo sempre riconscere, se non avessi dei legami familiari me ne andrei domani da questo paese senza cuore
 
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