A proposito di Alfa 1750... qualche foto..
Che cifra 1750!!! per l' Alfa è un numero magico carico di ricordi , evoca nel cuore la mitica 1750 Sport che negli anni Trenta vinse tutto a cominciare dalla Mille Miglia prima di undici affermazioni della casa in questa massacrante competizione. E' questo uno dei motivi che convince la dirigenza a battezzare con la stessa cifra la nuova ammiraglia , sorella maggiore della Giulia. Presentata al Salone di Bruxelles , la 1750 nasce dalla matita di Bertone obbligato a rifarsi alla Giulia per motivi di uniformazione industriale . La linea della 1750 pur non essendo aggressiva e personale come quella della Giulia rimane comunque piuttosto elegante. Per l' impostazione del frontale il carrozziere torinese si ispira a un' altra sua creazione: la 2600 sprint . Caratteristica la posizione dei fanalini anteriori sopra la lama dei paraurti, molto accentuati i gruppi ottici posteriori . Completissima la strumentazione la cui parte secondaria è alloggiata in un' apposita console centrale sopara la leva del cambio. La 1750 può ospitare comodamente quattro persone mentre il quinto deve adattarsi a causa del tunnel di trasmissione . L' impostazione di guida fa innamorare subito il cliente : pedaliera comoda , volante abbastanza verticale da permettere la guida a braccia tese, sedili avvolgenti al punto giusto, leva del cambio a cloche con una manovrabilità perfetta. Il motore è il noto 4 cilindri in linea, con distribuzione a doppio albero a camme in testa la cui cilindrata viene portata a 1779 cm cubi con l'aumento dell' alesaggio a80 e della corsa fino 88.5 mm. Questa unità sviluppa 114 cv a 5000 giri merito anche dei due carburatori doppio corpo Weber. le prestazioni sono notevoli e rappresentano il punto di forza della 1750. Il motore garantisce una velocità max di 180 km/h con un' accelerazione bruciante e una tenuta di strada proverbiale ed efficace in tutte le condizioni, anche i consumi sono accetabili, poichè la 1750 beve poco tenendo conto delle prestazioni. Dal 1970 la 1750 beneficia di alcune migliorie tra cui: doppio circuito frenante , pedale del freno e della frizione infulcrati in alto, fari allo iodio , tergicristalli con bracci ad abbassamento totael, volante il legno. per il mercato nordamericano viene anche allestita la versione a iniezione indiretta Spica. La 1750 è proposta anche nelle versioni sportive Coupè e Spider veloce. La 1750 dopo aver venduto 100mila unità viene sostituita nel 1971 dalla 2000.
FONTE ARTICOLO QUATTRORUOTE
Alfa 1750 GTAm
Nel 1970 l'olandese Toine Hezemans vince il Campionato europeo Turismo con la nuova 1750 GTAm, derivata dal modello di serie 1750 GT Veloce (la A sta per alleggerita e la m per maggiorata perché dotata di motore 2 litri). L'aspetto della vettura è molto grintoso, soprattutto per i vistosi rigonfiamenti dei passaruota, necessari per alloggiare i grandi pneumatici da pista. Alcuni elementi della carrozzeria sono di materiale plastico e i cristalli laterali di plexiglas. Il motore, un due litri a iniezione e doppia accensione, conserva il basamento della 1750 GT Veloce, ma ha le canne dei cilindri maggiorate, i pistoni modificati e la testata con camere di scoppio di nuova foggia. Nel 1970 la 1750 GTAm si classifica prima assoluta con Toine Hezemans a Monza e a Brno. Al Nurburgring e a Zandvoort è sempre prima con il neo pilota Auto Delta Gianluigi Picchi. In altre tre occasioni è seconda dietro a vetture di cilindrata nettamente superiore (BMW tre litri o Chevrolet Camaro cinque litri), come al Jarama, sempre con Picchi. Con una vittoria assoluta e altre cinque nella divisione fino a 2000 cm3, la 2000 GTAm continua a essere grande protagonista dell'"Europeo" 1971, anno in cui l'Alfa Romeo si aggiudica il titolo costruttori con la più piccola GTA 1300 Junior. Fra i risultati di maggior rilievo anche la vittoria a squadre, per due anni consecutivi, alla 24 Ore di Francorchamps. Gli esemplari elaborati dall'Autodelta sono in tutto circa 40, e continuano a raccogliere successi anche negli anni seguenti.
FONTE ARTICOLO QUATTRORUOTE
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Nella seconda metà degli anni '60, visto l'enorme successo della "Giulia", l'Alfa Romeo mette in cantiere un'automobile di classe superiore che possa accontentare una clientela abbiente, oltre ad esaudire le richieste degli alti funzionari pubblici.
Con il "progetto 105", sapientemente vestito da Bertone, nasce un'automobile dalle caratteristiche sportive nella guida, ma dall'aspetto sobrio ed elegante che ci si aspetta da una vettura di questa classe. L'intento è di rientrare nel settore di mercato delle automobili medio-alte, che era stato abbandonato dalla casa milanese dopo l'uscita dai listini, nel 1962, dell'ormai obsoleta "1900/2000".
Del "progetto 105" verranno realizzate le versioni "1750" e "2000", senza ottenere quel successo di vendite che la vettura meritava e che gli oltre 40.000 esemplari consegnati nel primo anno, facevano supporre. Per la versione "1750" influirono i problemi di produzione causati dal cosiddetto "autunno caldo" del 1969.
La 1750 [modifica]
Presentata nel 1968, l'Alfa Romeo 1750 ripropone i canoni tecnici della "Giulia", senza però seguirne quelli stilistici.
Rispetto alla sorella minore, la "1750" aumenta il passo di soli 6 cm, ma gli sbalzi vengono sapientemente allungati fino a raggiungere la lunghezza di 4,39 mt, guadagnando quei 25 cm in più che le consentono di aspirare ad una categoria superiore.
Interni 1750 Berlina 1^ serieLa scocca autoportante mantiene la struttura differenziata a deformazione progressiva. Il blocco motore-cambio con trazione posteriore, raggiunge una perfezione ed un equilibrio di funzionamento eccellenti. Sarà l'ultima automobile Alfa Romeo dotata di questo schema che era stato iniziato con la "Giulietta".
Nelle vetture successive (Alfetta, Giulietta, 90 e 75) il cambio verrà spostato sul ponte posteriore, aumentando la stabilità, ma perdendo quella dolcezza di innesto dei rapporti che era il vanto delle vetture milanesi negli anni '50 e '60.
Già nel 1969 venne presentata la "seconda serie" con piccole modifiche funzionali ed estetiche come le frecce anteriori, i ripetitori laterali ed il volante in legno. La meccanica resta invariata ed i 132 CV (SAE) del motore spingono la vettura a 180 Km/h.
Alfa Romeo 1750 Berlina 2^ serie del 1970Nel 1971, a Gardone Riviera, viene presentata la sua erede, il modello "2000".
La produzione [modifica]
Versione Anni di produzione Esemplari
1750 Berlina I^ serie dal 1968 al 1969 49.987
1750 Berlina II^ serie dal 1969 al 1971 40.759
Totale
N.B.
ati calcolati non ufficiali 90.746
Dati tecnici [modifica]
Caratteristiche tecniche Alfa Romeo 1750 Berlina - 1968
Motore 4 cilindri in linea ciclo Otto con camere di scoppio emisferiche
Cilindrata 1.779 cc (Alesaggio x corsa = 80 x 88,5 mm)
Distribuzione A 2V al sodio, doppio albero a cammes in testa e doppia catena
Potenza max 115 CV DIN (132 CV SAE) a 6000 giri/min
Coppia max 19 mkg SAE a 3.000 giri/min
Frizione Monodisco a secco
Cambio A 5 rapporti + RM
Trazione Posteriore
Scocca Metallica autoportante a struttura progressivamente differenziata
Sospensioni ant. Indipendenti, bracci trasversali, biella obliqua, molle elicoidali, barra stabilizzatrice, ammortizzatori idraulici telescopici
Sospensioni post. A ponte rigido, molle elicoidali, bracci longitudinali, ammortizzatori idraulici telescopici
Impianto frenante A disco con servofreni
Pneumatici 165/70 R14 88S
Serbatoio 46 litri
Velocità massima 180 km/h
Consumo medio 11,6 lt/100 km)
Fonte Wikipedia
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Guardate anche qui...
http://www.youtube.com/watch?v=Y0LGPAIMMUI
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