Incidenti in moto: record negativo in Italia

yugs

Nuovo Alfista
27 Dicembre 2004
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Torino
Auto
Alfa GT 1.9 jtd Progression
Da Repubblica:

"La situazione precipità: si sa da tempo che moto e scooter sono il vero anello debole della sicurezza stradale, ma gli ultimi dati sono sempre più preoccupanti. con un parco pari al 20% di mezzi e una mobilità corrispondente appena al 3,5% del totale, in Italia si conta il 26% delle vittime fra moto e ciclomotori, con punte del 50/60% nei fine settimana. E, soprattutto, di questo passo entro il 2010 il 40% del totale delle vittime sarà dovuto agli utenti delle due ruote.

L'Italia è la nazione europea dove è più pericoloso viaggiare su due ruote, ma ovunque la situazione è ritenuta piuttosto grave e - di conseguenza - si cercano nuove idee. L'ultima arriva dalla Spagna dove si è scoperto che il 28% dei motociclisti coinvolti in incidenti ha la patente da meno di 3 anni. Così al ministero dei trasporti hanno deciso di riformare profondamente la patente "A": niente maxi-cilindrate fino a 24 anni.

"In Spagna - spiegano all'Asaps, associazione amici polizia stradale - tutto è cominciato analizzando in tempo reale i dati dell'incidentalità iberica: nei primi 6 mesi del 2007, i motociclisti uccisi sono risultati essere 244, 53 in più rispetto allo stesso periodo del 2006, con un aumento del 28%. Lo scorso 11 settembre, pochi giorni prima di diffondere l'analisi statistica appena elaborata, il bollettino è stato aggiornato e le vittime delle due ruote sono divenute 390. Agosto ha segnato un aumento del 50% rispetto al mese precedente: una follia".

Così gli esperti della DGT, la Direzione Generale del Traffico sono arrivati a proporre una vera rivoluzione: un diciottenne, per salire su una mille, dovrà aspettare almeno 6 anni, nei quali la sua esperienza potrà maturare gradualmente.

D'altra parte in Spagna per la moto è boom: sarà per le gesta di Daniel Pedrosa e di altri poloti nel motomondiale, sarà per la crescita economica del paese, fatto sta che nel triennio 2004/2006, sono state commercializzate più moto che nel decennio 1994/2003.

"Ci sono più moto sulla strada - dice infatti Anna Ferrer, direttrice dell'osservatorio della DGT - e può sembrare un'ovvietà spiegare che l'incremento degli eventi è correlato all'aumento del parco motociclistico. Tutti sappiamo, però, che anche il numero di auto è aumentato, ma le cifre relative alle quattro ruote sono in netto e costante calo".

I progressi tecnici ed i miglioramenti apportati alle automobili, in termini di sicurezza attiva e passiva, sono stati indubbiamente di grande efficacia sul fronte della sinistrosità. Secondo la DGT, anche il settore dei motoveicoli dovrà seguire la stessa strada. I dati statistici della strada rilevati nel corso dell'estate, oggetto di studio dell'osservatorio governativo, hanno però indicato che, da marzo in poi, le punte di maggior violenza stradale sono concentrate nel fine settimana, con una vera e propria carneficina tra i conducenti di moto di grossa cilindrata. Un fenomeno analogo si verifica anche in Italia.

L'analisi di questi risultati è coincisa con un altro studio realizzato dalla stessa DGT, riguardante le conseguenze di una nuova legge entrata in vigore nel 2004, che ha previsto per la conduzione di motoveicoli di cilindrata compresa tra i 76 ed i 125cc, (usati soprattutto negli spostamenti cittadini), la patente di guida.

Il team di esperti era dunque ben preparato a passare al setaccio il dossier relativo ai 2.767 gravissimi incidenti motociclistici. L'88% di quelli mortali hanno visto coinvolte moto di cilindrata superiore ai 500cc; di queste, il 36,3% ha una cilindrata superiore ai tre quarti di litro.

Di conseguenza la Direzione Generale del Traffico ha chiesto formalmente alle associazioni di motociclisti se ritengano ragionevole l'alta potenza di alcuni esemplari, mentre è imminente la definizione di un piano particolareggiato delle deficienze strutturali, in maniera tale da affrontare il problema sicurezza nella sua complessità. In Italia, un ente con questi poteri è solo un miraggio...

E da noi gli incidenti delle due ruote crescono sempre. l'Italia nel 1994 era al 3° posto come numero di vittime in Europa (19% del totale), dal 2003 è al primo posto con 1.441 vittime (24%), che diventano 1.474 nel 2004 (26%) e 1.404 nel 2005 (26%).
Si calcola che con l'attuale trend nel 2010 le vittime in incidenti con veicoli a 2 ruote toccheranno quota 30% in Europa (dati Consulta Nazionale per la sicurezza stradale).

Gli incidenti a carico delle due ruote a motore si localizzano in prevalenza nelle aree urbane col 52% dei morti e l'88% dei feriti.

"Le cause di questa situazione - spiega Giordano Biserbi, presidente dell'Associazione Amici Polizia Stradale - sono note. Un parco mezzi in espansione, un ritorno alle due ruote di conducenti non più giovanissimi per esigenze di mobilità nelle grandi città, potenza esagerata della classe motocicli (molti modelli arrivano a 130 km/h in prima marcia, vanno da 0 a 100 in 3 secondi, raggiongono velocità di 270/300 km/h), infrastrutture stradali che per la loro scarsa manutenzione, (in particolare del fondo stradale e per i taglienti guard rail nelle vie di fuga) e carenza nella segnaletica, non permettono errori che spesso si rivelano fatali".

In sostanza, come afferma la Consulta Nazionale per la sicurezza stradale, "il comparto delle due ruote a motore si è dimostrato scarsamente reattivo a politiche generali di sicurezza stradale", a questo si devono aggiungere la distrazione (cellulari, età, ecc.) e la superficialità di molti automobilisti.

Una cosa è certa, la strage stradale nel segmento delle due ruote deve essere fermata."
(26 settembre 2007)

Che dire, tutto vero: quest'anno poi è stata un'ecatombe. Il motivo principale è sempre lo stesso: scelleratezza in sella (non parlo solo di velocità massime, ma di comportamento generale).
 
ovviamente mia opinione personale non supportata da fatti o numeri: i motociclisti italiani (e ancor più gli scooteristi) sono mediamente dei gran minchionazzi (mi scuserete il francesismo)
 
Diabolik":2hq3p6ba ha detto:
ovviamente mia opinione personale non supportata da fatti o numeri: i motociclisti italiani (e ancor più gli scooteristi) sono mediamente dei gran minchionazzi (mi scuserete il francesismo)

quoto.
a parte la velocità alta, basta girare per le grosse vie urbane o nelle circonvallazioni. Motociclisti che fanno zig zag nel traffico, superano a destra (!) anco fossero bici, sorpassi oltre la striscia continua solo per arrivare davanti al semaforo evitando la coda di macchine, mancata prudenza in curva ecc.
Oltre a dare 4-5 anni di apprendistato con cilindrate ridotte, dovrebbero anche qui introdurre dei corsi di guida, tanto per capire che capita se una ruota perde aderenza. ma come si dice: aspetta e spera..
 
marcomacio":3hwmbtot ha detto:
Minkionazzi sono gli automobilisti che non vedono i motociclisti e pensano di essere padroni della strada.

fidati che anche tra i motociclisti c'è il malcostume di pensare di avere tutto sotto controllo, precedenze ecc. Tanti si improvvisano Biaggi o Rossi alla guida, poi prendono delle sonore tranvate.
E motociclisti che rispettano mediamente i limiti di velocità (anche solo 20 km/h oltre il limite) ce ne sono pochissimi, tutti con la manetta spalancata, sorpassi vicino alle fiancate delle auto ecc.

Tanto per dirne una:
due domeniche fa ero in bici sulla statale 24 della Val Susa nei pressi di Caselette, ero tranquillo sulla destra quando dall'altra corsia vedo una fila di macchine sopraggiungere. Nonostante il rettilineo c'è la striscia continua causa un paio di intersezioni con mulattiere e le corsie sono abbastanza strette. Fatto sta che vedo una Yaris saltare a freccia inserita in corsia di sorpasso per scavalcare due auto avanti, rientrando nella sua corsia nel momento di incrociare la mia direzione. L'ho sfanculato con un gesto, ma un istante dopo vedo che dietro la Yaris c'era incollata al culo una moto (con tanto di passeggero) che è poi rientrata avanti. Te pensa se sopraggiungeva un'auto nella mia direzione e quello della Yaris rientrava all'ultimo: il motociclista (a visuale impedita) avrebbe fatto un frontale.
Questo tanto per suffregagre il concetto di Diabolik.

Proprio perchè più vulnerabili dovrebbero prestare maggiore attenzione loro in primis. Poi apriamo un altro topic per gli atteggiamenti sbagliati dell'automobilista (e anche li avrei un elenco...)
 
Diabolik":3tznux4o ha detto:
ovviamente mia opinione personale non supportata da fatti o numeri: i motociclisti italiani (e ancor più gli scooteristi) sono mediamente dei gran minchionazzi (mi scuserete il francesismo)

marcomacio":3tznux4o ha detto:
MinCHionazzi sono gli automobilisti che non vedono i motociclisti e pensano di essere padroni della strada.

Direi che la realtà è data da entrambe le parti; gli automobilisti non hanno alcun rispetto di chi va in moto e questo è un dato di fatto.

E' però altrettanto vero che ci sono alcuni motociclisti che sono delle grandissime teste di c@xxo e credono di essere al mugello la domenica!

Andando in moto bisogna avere 7000 occhi puntati ovunque e oltre a pensare cosa fare noi, dobbiamo pure pensare a cosa fanno gli automobulisti distratti o strafottenti...

I minchionazzi sono ovunque purtroppo! :nod)
 
io sono prima di tutto motociclista, e tra le varie moto che possiedo percorro mediamente 35mila km/anno in sella.
Mi rendo conto che moltissimi motociclisti non hanno la minima idea di quel che stanno facendo: vanno fortissimo (scooteristi in primis), sorpassano a 'gas pieno' file di auto e attraversano gli incroci a manetta non rendendosi conto che se l'automobilista di turno non rispetta la precedenza c'è da farsi molto male.
Al week-end in montagna ci sono elementi perennemente in gara, ed io che sono 'turista' ho sempre paura di incrociarne uno che sbaglia la curva e mi centra in pieno.

Però non è giusto neppure fare di tutta l'erba un fascio, perchè c'è anche un bel po' di gente che guida la moto con criterio e pensa prima di tutto a portare a casa la pelle. E quando dico 'con criterio' non mi riferisco al non sorpassare le auto ferme al semaforo (che male c'è? Se gli automobilisti sono invidiosi che si comprino una moto...) ma a guidare a velocità consone al buon senso e a rispettare gli altri.
Solo che in moto si fanno tutta una serie di 'manovre' che magari non sono pericolose, ma che viste dall'automobilista chiuso nella sua scatoletta di ferro lo fanno incazzare, e per questo noi motociclisti ci prenderemo sempre 'degli imbecilli' da chi va in auto.
Ma va bene così perchè tanto anche noi malediciamo gli automobilisti quando ci tagliano la strada (sempre) :p
 
quoto kkkfrankie e Diabolik (che sono in primis LORO STESSI motociclisti)

e io da ex (per scelta di altri...)

e in particolare, cmq la % di teste di beep è assolutamente pendente dalla parte degli scooteristi.. che mai e neppure adesso annovero affatto nella categoria "motociclisti"....
guardando milano.. gli scooteristi non sono altro che automobilisti scesi dalle scatolette di metallo che non riescono a sgusciare nel traffico.. ergo...si sentono autorizzati a fare tutto quello che frustratamente non potevano fare in macchina...
ho avuto per anni esempio di un amico... sia motociclista che scooterista..
quando in giro con la Buell normalissimo e rispettoso.. con lo Scarabeo nel traffico di milano.. da arresto
 
i più 'impressionanti' sono quelli con gli scooteroni potentissimi tipo T-Max: generalmente automobilisti stanchi di fare la coda che scendono dall'auto e salgono su questi velocissimi scooteroni e immediatamente vanno a manetta come farebbero col Ciao...solo che il T-Max (e affini) non è un Ciao! Questi mezzi arrivano in pochi secondi a 160-170km/h, e chi li guida, magari col caschettino aperto nemmeno allacciato, non si rende nemmeno conto del 'potenziale esplosivo' che hanno sotto il culo....non gli par vero di eludere le file e sorpassare le auto a velocità 'warp' (provate a tenere testa ad un T-Max in accelerazione...vi serve la F430!).
Finchè non si imbattono nell'automobilista che non li vede arrivare (un po' perchè rincoglionito e un po' perchè lo scooter arriva TROPPO forte) e il giochino finisce.

E poi per andare a quelle velocità, codice a parte, bisogna comunque sapere guidare una moto, saper gestire una frenata d'emergenza e saper fare una curva decentemente (perchè prima o poi la curva 'inaspettata' arriva).
 
di fare il confronto tra quanto sono mediamente scemi i 2ruotisti e quanto sono mediamente scemi i 4ruotisti onestamente non mi importa niente, è un esercizio completamente inutile

quando dico che mediamente i 2ruotisti italiani sono piuttosto minchionazzi lo dico a confronto con molti altri paesi dove il 2ruotista ha molto meno il complesso del "ce l'ho più lungo" e se ne fa un baffo di fare le gare per strada o altre minchiate

poi ho usato la parola mediamente, perchè è ovvio che anche in Italia ci sono in giro persone assennate (come ad es. kkkfrankie) che tengono il cervello acceso quando guidano la moto e se vogliono tirare vanno a farlo in pista, ma la media è purtroppo molto scarsa
 
Io credo che bisogna parlare per dati di fatto e non per partto preso...il problema dei sinistri stradali in cui sono coinvolti motocicli c'è ed è di notevole entità.
Per esperienza personale, contrariamente a quanto sostiene qualcuno, e per statistiche che mensilmente facciamo e che successivamente vengono elaborate trasformandosi in quella mega statistica di cui parliamo, vi posso garantire che la maggior parte dei sinistri stradali in cui sono coinvolti motocicli è da attribuire a colpa (per elevata velocità, sorpassi azzardati, mancanza delle precedenze/stop, semafori rossi) del conducente della due ruote.
Purtroppo c'è anche da dire che rilevano un numero elevatissimo di decessi anche a causa della protezione 0 che la due ruote offre agli occupanti in caso di incidente...cosa che con un veicolo chiuso, aumenta la possibilità degli occupanti di limitare i danni fisici.
Con questo non me la sento di colpevolizzare tutta la categoria, ma mi piacerebbe un sano esame d coscienza da parte di tutti i "motociclanti" (il motociclista è quello che corre solo in pista...solo quello...) che quotidianamente sfidano la sorte...
 
Diabolik":2c0sxqga ha detto:
poi ho usato la parola mediamente, perchè è ovvio che anche in Italia ci sono in giro persone assennate (come ad es. kkkfrankie) che tengono il cervello acceso quando guidano la moto e se vogliono tirare vanno a farlo in pista, ma la media è purtroppo molto scarsa

e tu? no? ti sei tirato fuori..


cmq all'alba dei 35 anni...
quello che vedo rispetto a quando magari ne avevo 20/27 e che la compagnia, piano piano tutti gli amici stanno sempre meno considerando la modo come "mezzo di trasporto" e più come divertimento e passione..
e quindi anche se rimane sempre e cmq il "giro alla domenica"...
molti se non quasi tutti.. stanno mettendo carrello alle macchine e a cominciarle a usarle quasi sono in pista...

questo parlo ovviamente solo della categoria miei amici "motociclisti" quelli appassionati veri....

tutta la categoria che invece "scootereggia" bhè abbiamo già parlato :asd) :asd)
 
riprendo un attimo i discorsi di Ivan e KKKfrankie.

1) è vero, la differenza di peso tra 2 e 4 ruote (quindi le masse in gioco e inerzie relative) è nettamente a sfavore del motociclista. Tempo fa si stavano studiando sistemi airbag anche per motociclisti, ma penso che non se ne sia fatto più nulla, anche perchè quando sbatte in moto il conducente viene sbalzato fuori sella inesorabilmente. Purtroppo molti centauri non pensano che andare a 200 km/h contro un altro oggetto con la moto è come proiettarsi nel nulla in caso di impatto..

2) si, il mercato ha prodotto tutta una gamma di scooter formato famiglia potentissimi (mi risulta anche 500cc) con una dinamica a mio modo di vedere penosa (da ignorante però in quanto l'unica due ruote che uso non ha il motore :p ), fare una curva sparati in posizione seduta non è il massimo, e se ne abusa rispetto alla loro funzione, interpretandoli sovente come moto stradali vere e proprie.

3) Aggiungo anche il capitolo caschi, ce ne sono troppi ancora di tipo aperto sul viso. Non dovrebbero essere più omologati per legge, altro che. La protezione della testa deve essere completa, e per areare la crapa dovrebbero esserci già diverse prese d'aria all'interno..

4) sempre per gli scooter, i 50ini per legge non devono superare 50 km/h. peccato che tra le ditte che fabbricano mofdifiche e gli adolescenti imbecilli si possa raddoppiare con poche modifiche la velocità massima, a discapito della sicurezza. E chi truccava di voi il 50ino di certo non adeguava l'impianto frenante... Ci vuole più controllo in tal senso, e l'abolizione di queste modifiche sul mercato.

5) Ricordiamoci anche che le bravate di molti utenti della strada (a prescindere dal mezzo) costano allo stato (e quindi alle nostre tasche) fior di soldi in assistenza sanitaria. Forse sarebbe meglio pensarci due volte quando si guida prima di fare manovre spericolate/scorrette, non solo per la salute propria e altrui, ma anche per il portafogli di tutti.
 
yugs":1y00iay5 ha detto:
3) Aggiungo anche il capitolo caschi, ce ne sono troppi ancora di tipo aperto sul viso. Non dovrebbero essere più omologati per legge, altro che. La protezione della testa deve essere completa, e per areare la crapa dovrebbero esserci già diverse prese d'aria all'interno...



...tenete comunque presente che il corpo è senza nessuna protezione, infatti, scusate la crudezza, si smembra, si rompe...e la testa, con tutto il casco si stacca...



...scusate la crudezza della descrizione...però non capiamo di cosa stiamo parlando....
 
Torto o ragione, le statistiche lasciano il tempo che trovano.

Quello che si può riscontrare è che i mezzi in circolazione sono e saranno sempre di più, mentre le strade snon sempre quelle di quaranta anni fa, spesso in condizioni precarie e ultrapericolose solo a guardarle.

Di automobilisti incoscienti, così come di motociclisti dal polso slogato, ce ne sono e sempre ce ne saranno.
Tutto dipende dall'avere o meno coscienza di quello che si sta facendo.
 
Xanto.net":1s066yg6 ha detto:
.
quello che vedo rispetto a quando magari ne avevo 20/27 e che la compagnia, piano piano tutti gli amici stanno sempre meno considerando la modo come "mezzo di trasporto" e più come divertimento e passione..
e quindi anche se rimane sempre e cmq il "giro alla domenica"...
molti se non quasi tutti.. stanno mettendo carrello alle macchine e a cominciarle a usarle quasi sono in pista...

questo parlo ovviamente solo della categoria miei amici "motociclisti" quelli appassionati veri....

tutta la categoria che invece "scootereggia" bhè abbiamo già parlato :asd) :asd)

guarda, io sono un appassionato VERO, motociclista da una vita (potrei rinunciare alla macchina ma non alla moto), ma non mi sognerei mai di abbandonare la strada x la pista, perchè andare a correre è una cosa (e si va in pista, punto) e fare turismo è un'altra.
Io adoro fare mototurismo tanto quanto andare in pista, quindi faccio l'uno e l'altro. In pista vado più forte che posso e in strada vado più prudente che posso. Ma non si può dire che sia appassionato vero solo colui che va in pista.
La moto è libertà, è un ottimo mezzo per fare turismo come per spostarsi ogni giorno, solo che va usata con la testa, e ci vuole anche tanta fortuna.
 
kkkfrankie":3c5vtm8m ha detto:
Xanto.net":3c5vtm8m ha detto:
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quello che vedo rispetto a quando magari ne avevo 20/27 e che la compagnia, piano piano tutti gli amici stanno sempre meno considerando la modo come "mezzo di trasporto" e più come divertimento e passione..
e quindi anche se rimane sempre e cmq il "giro alla domenica"...
molti se non quasi tutti.. stanno mettendo carrello alle macchine e a cominciarle a usarle quasi sono in pista...

questo parlo ovviamente solo della categoria miei amici "motociclisti" quelli appassionati veri....

tutta la categoria che invece "scootereggia" bhè abbiamo già parlato :asd) :asd)

guarda, io sono un appassionato VERO, motociclista da una vita (potrei rinunciare alla macchina ma non alla moto), ma non mi sognerei mai di abbandonare la strada x la pista, perchè andare a correre è una cosa (e si va in pista, punto) e fare turismo è un'altra.
Io adoro fare mototurismo tanto quanto andare in pista, quindi faccio l'uno e l'altro. In pista vado più forte che posso e in strada vado più prudente che posso. Ma non si può dire che sia appassionato vero solo colui che va in pista.
La moto è libertà, è un ottimo mezzo per fare turismo come per spostarsi ogni giorno, solo che va usata con la testa, e ci vuole anche tanta fortuna.
sottoscrivo kkkfrankie - io in pista con la moto non ci sono mai stato e penso non ci andrò mai, di motogiri ne ho fatti solo 2 in un anno, ma anche se la uso principalmente per andare al lavoro quando piove (estate e inverno) a suon di 10000km all'anno mi sento di potermi definire motociclista
secondo me santo quello che succede è che a 20 anni si è mediamente squattrinati e incoscienti e c'è più tendenza a fare i cretini per strada, a 35 e oltre magari si ha più grano, la testa è un po' meno calda e a fare i cretini (senza offesa kkk ;) ) si va in pista



Xanto.net":3c5vtm8m ha detto:
e tu? no? ti sei tirato fuori..
io assennato? e da quando? :sarcastic) :sarcastic) :sarcastic)
 
kkk e Diabolik..

forse avete travisato un po' il mio discorso..più probabile spiegato male io..

certo che il motociclista vero è quello che usa la moto tutti i giorni, anche quando piove.. e l'incredibile bellezza e sensazione di libertà di fare un giro in moto per delle belle strade..

nella compagnia e tra gli amici, ho "pazzi" di tutti i generi e si va dall'amico che fa i viaggi in vespa (e per viaggio intendo, marocco filandia etc etc) alle coppie che fanno le vacanza con le grantuorer...

quello che dicevo, è che semplicemente, in molto, vedi varie sfighe in compagnia tra incidenti etc, e l'età che cresce con la famiglia e qualche pargolo arrivato... si ha sempre un po' meno voglia di andare in giro spesso.... cioè la voglia c'è sempre e la testa si cerca d'usarla.. ma si ha sempre forse un pochino di paura in più...
e le moto si le lasciano targate.. il giretto la domenica mattina ha sempre il suo fascino... lasciamo poi proprio quelli della Liguria.. con i giretti la mattina sul turchino...

era solo questo che intendevo
;)
 
Da motociclista dico questo: valutiamo i casi dove il morto è colpevole della sua morte e dove non lo è.
Se uno faceva i 300 in strada e muore...che ci frega?
Manco dobbiamo pagare le tasse per le spese sanitarie, anzi, ci entra qualcosa con l'affitto dell'oculo.

Secondo me, gli incidenti mortali su 2 ruote sono colpa al 75% di chi ci sta sopra, fai per velocità, fai per guida pericolosa.

Il manto stradale e i guard rail "taglienti" sono da valutare, ma non possiamo dire: "Poverino, è morto tagliuzzato perchè gli è scappata la moto sull'asfalto rattoppato...MENTRE ERA IN PIEGA DI 45°!!!!!".

Grazie al cielo noi motociclisti quando ci sbattiamo su una macchina o su un cassonetto raramente ci portiamo altre persone all'altro mondo, e questa è la cosa più importante.

Poi c'è quel 25% incolpevole, e in quel caso bisognerebbe fare qualcosa.

Questo lo dico in prima persona da motociclista quando parlo con i miei amici, e non mi reputo uno stinco di santo come guida, visti anche i limiti assurdi in Sardegna.
L'importante, per me, è non portarmi nessun altro all'altro mondo, poi se finisco contro un palo o cado da un burrone...ma chi se ne frega!
Pensate che nel caso remoto uccida qualcuno con la macchina o con la moto mentre faccio stronzate, ho autorizzato i miei amici a sputarmi sulla bara il giorno del mio funerale, e di questo ne sono al corrente pure i miei familiari che conoscono la mia linea di pensiero.

Ho detto cose terribili?
Può darsi, però ho detto ciò che penso ;)
 
dico brevemente quel che penso:
soprattutto scoteristi e 50ini sono troppo spesso guidatori avventati, non consci di essere mosche che non possono zigzagare tranquilli fra gli elefanti.

Se in Italia il numero di incidenti motociclistici è elevato non mi stupisco.
Nella mia ignoranzai n materia presumo che le due ruote siano molto + diffuse qui che in altri paesi.
Probabilmente una statistica + spacchettata per regioni troverebbe molti + danni a Roma/Napoli
 
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