Il volano è monomassa sul JTD 100?!

passat

Nuovo Alfista
30 Giugno 2006
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Potenza
salve, sto cambiando la frizione alla mia 147 JTD 100cv :mecry2). Fino ad ora mi è stato detto ke il volano è monomassa,mentre un meccanico non alfa mi ha detto ke si tratta di un bimassa...ki ha ragione?
In termini di affidabilità e prestazioni qual è il migliore?!
 
passat":3e3mxuvy ha detto:
salve, sto cambiando la frizione alla mia 147 JTD 100cv :mecry2). Fino ad ora mi è stato detto ke il volano è monomassa,mentre un meccanico non alfa mi ha detto ke si tratta di un bimassa...ki ha ragione?
In termini di affidabilità e prestazioni qual è il migliore?!



tutti i jtd hanno il bimassa :OK)
 
Alucard":389u9tuv ha detto:
quale è la differenza fra mono e bi massa?? :help)

il bimassa è composto da due parti accoppiate con delle molle smorzatrici. Durante i cambi marcia le molle assorbono gli eventuali scuotimenti dovuti all'istante di stacco/attacco disco frizione sul volano. Ad alcuni utenti ha dato dei problemi di rumorosità e quindi è stato sostituito.
 
Volevo solo sottolineare che la funzione svolta dal volano bimassa, in caso di volano monomassa viene svolta dal gruppo frizione.

Non so quale sia il motivo della scelta di spostare le molle dal gruppo frizione al volano... forse l'abbassare il prezzo della frizione come ricambio.
 
passat":4l26yo6t ha detto:
Officina Torelli":4l26yo6t ha detto:
Daccordo su cosa? E' stato detto che tutti i jtd hanno il bimassa...
c'era 306maxi ke diceva il contrario...
Non mi pare... rileggi bene il mio intervento...

306 Maxi":4l26yo6t ha detto:
passat":4l26yo6t ha detto:
In termini di affidabilità e prestazioni qual è il migliore?!
Monomassa senza dubbi. Non ti so dire però quale tipo monti (di serie) il JTD 100.

Ho detto che senza dubbi il monomassa è migliore in termini di prestazioni e affidabilità come chiedevi (non a caso nelle preparazioni un pò spinte è una delle prime cose che si mette al posto dei bimassa di serie montati oggi), ma che non sapevo dirti quale montasse di serie il JTD 100 CV (anche se supponevo avesse lo stesso degli altri JTD ovvero bimassa, ma non avendolo mai visto di persona ho lasciato rispondere ad altri).
 
bigno72":1xnkahoc ha detto:
Volevo solo sottolineare che la funzione svolta dal volano bimassa, in caso di volano monomassa viene svolta dal gruppo frizione.

Non so quale sia il motivo della scelta di spostare le molle dal gruppo frizione al volano... forse l'abbassare il prezzo della frizione come ricambio.



Forse la possibilità di realizzare nel volano bimassa un dispositivo capace di reggere maggiormente le "impressionanti" coppie dei moderni turbodiesel....fatesi caso....credo che i bimassa siano nati con l'avvento dei moderni propulsori a gasolio dotati tutti di esuberanti coppie motrici...
 
Qualche chiarimento: il volano non va confuso, neppure funzionalmente, con la frizione, anche se il primo rappresenta anche il supporto della seconda.
Il classico volano monomassa è costituito da un disco metallico piuttosto pesante (in media una quindicina di kg per un motore di media cilindrata) la cui funzione è qualla di omogeneizzare il movimento dell'albero motore attraverso la sua inerzia, la quale consente di "spalmare" la spinta impressa dal pistone nella fase attiva anche sulle fasi passive. Poiché in un 4 cilindri si ha una fase attiva ogni mezzo giro (in un cilindro ogni 2 giri e quindi in un motore di 4 clindri ogni mezzo giro) e poichè la pressione generata dalla combustione mantiene un alto valore solo entro i primi 90°, se non ci fosse il volano i secondi 90° sarebbero caratterizzati da una significativa diminuzione di velocità angolare dell'albero (ciò specialmente ai regimi bassi). Linearizzando la velocità di rotazione dell'albero, restano attenuati gli squotimenti del motore.
Nel caso del volano monomassa la frizione è dotata di parastrappi, ovvero la parte d'attrito del disco frizione è assemblata al mozzo con l'interposizione di alcune molle circonferenziali che attutiscono gli scossono in fase di attacco della frizione.
Il volano bimassa è costituito da due compomenti assemblati con l'interposizione di un mollone circonferenziale. La sua funzione primaria non è quella di evitare strappi alla frizione, bensì di ridurre le vibrazioni determinate dalle frequanze di risonanza del gruppo volano.
In un volano classico esiste una frequanzenza di risonanza, ovvero una frequanza alla quale le vibrazioni del motore sono un multiplo o sottomultiplo della frequanza di vibrazione del volano con conseguente moltiplicazione esponenziale della loro intensità. Generalmente il fenomeno si verifica in regimi compresi tra i 1.500 e i 3.000 giri, cioè nell'arco di maggiore utilizzo, e quindi la vibrazione è piuttosto fastidiosa.
Con il volano bimassa il due componenti vibrano a frequenze differenti e il risultato è che la frequanza di risonanza complessiva si ha a circa 200 giri cioè fuori dall'arco di utilizzo del motore e quindi non è percettibile. Poiché il mollone circonferenziale svolge anche la funzione di smorzatore d'innesto, non è necessario che la frizione abbia i parastrappi: fa tutto il mollone.
Una curiosità: il jtd vibra vistosamente in fase di spegnimento sia per la compressione dell'area a ciclo morto e sia perchè quando si spegne passa per un istante attraverso i fatitici 200 g/min. Il fenomeno viene attenuato accelerando l'arresto delle parti in movimento attraverso una valvola posta sul collettore di aspirazione che chiudendosi fa lavorare i cilindri in depressione anziché in pressione, esattamente come avverrebbe in fase di spegnimento di un motore a ciclo otto.
L'impiego dei volani bimassa iniziò in BMW all'inizio degli anni '80 sui motori diesel a iniezione indiretta. Oggi si ritrovano anche su alcuni motori a ciclo otto dove però è meno rilevante perché le vibrazioni del motore sono minori e quindi il fenomeno della risonanza è meno fastidioso.
Il volano bimassa è piuttosto delicato perchè per essere efficiente il carico del mollone non deve essere molto elevato (deve cioè consentire un certo movimento relativo tra i due componenti) e quindi viene tarato per reggere la coppia del motore su cui è installato senza troppi margini. Ne consegue che aumentando molto la coppia del motore il mollone può sfiancarsi per superamento del suo limite elastico (cioè, una volta stiracchiato non ritorna alla lunghezza originaria) con la conseguenza che il margine di movimento tra le due masse diventa eccessivo e questo crea nuove e ben maggiori vibrazioni.
 
Ottima spiegazione quella di cat147!

Vorrei agigungere che sul JTD le molle sono due di diversa rigidita' (o una con due diverse sezioni, questo non lo so) per fare in modo che lo spostamento tra le due masse abbia un andamento piu' rapido da zero a una coppia X e piu' lento dalla coppia X in su.

Spero di essermi spiegato... e' difficile senza un pezzo di carta da scarabocchiare...


Ricordo che sugli 8V c'erano dei volani probabilmente mal tarati: se non nsi insisteva qualche secondo con l'avviamento, si rischiava che andassero in risonanza provocando scossoni violentissimi (fino alla rottura dei supporti motore).
Qualcuno sostiene che in quei casi il motore possa adirittura girare al contrario!
 
molto interessante soprattutto questo :

Il volano bimassa è piuttosto delicato perchè per essere efficiente il carico del mollone non deve essere molto elevato (deve cioè consentire un certo movimento relativo tra i due componenti) e quindi viene tarato per reggere la coppia del motore su cui è installato senza troppi margini. Ne consegue che aumentando molto la coppia del motore il mollone può sfiancarsi per superamento del suo limite elastico (cioè, una volta stiracchiato non ritorna alla lunghezza originaria) con la conseguenza che il margine di movimento tra le due masse diventa eccessivo e questo crea nuove e ben maggiori vibrazioni.
 
cat147":2ezu8y5c ha detto:
Una curiosità: il jtd vibra vistosamente in fase di spegnimento sia per la compressione dell'area a ciclo morto e sia perchè quando si spegne passa per un istante attraverso i fatitici 200 g/min. Il fenomeno viene attenuato accelerando l'arresto delle parti in movimento attraverso una valvola posta sul collettore di aspirazione che chiudendosi fa lavorare i cilindri in depressione anziché in pressione, esattamente come avverrebbe in fase di spegnimento di un motore a ciclo otto.
complimenti anche da parte mia per la spiegazione dettagliata. Riguardo invece la vibrazione in fase di spegnimento di cui si parlava,posso dire che da quando ho cambiato la frizione stranamente è diminuita di molto,anzi si è quasi annullata! Cmq grazie alla tua spiegazione ho capito che la vibrazione non è un difetto,ma è dovuta alle cause accennate da te
ciao
 
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