Fonte Autoblog.it
Ricordate quando negli anni ‘80 la Honda (ma anche altri costruttori giapponesi) studiò una Prelude “four wheel steering”? Sembrava un’innovazione destinata ad un grande futuro commerciale, l’uovo di Colombo del mondo dell’auto, ma così non è stato. Dopo gli entusiasmi iniziali l’idea venne accantonata a causa dei costi troppo elevati e tuttora ci muoviamo con auto dotate del solito, tradizionale sterzo sulle due ruote anteriori, anche perchè uno dei problemi che si volevano risolvere con le 4WS -il sottosterzo delle “tutto avanti”- è stato parzialmente risolto in modo molto più economico, lavorando sulle sospensioni posteriori.
Ora dopo vent’anni Renault ha rispolverato l’idea e sta studiando un dispositivo chiamato “Active Drive” che rivoluziona la vecchia idea delle quattro ruote sterzanti. La novità sostanziale è che le ruote posteriori sono controllate da una centralina elettronica, integrata con l’ESP, che riceve informazioni ogni 10 millesimi di secondo dai sensori sul retrotreno e che garantisce un netto miglioramento della dinamica di guida. Per provarlo Renault ha invitato Evo al suo circuito nei pressi di Parigi, al fine di mostrare l’agilità di una nuova Laguna dCi equipaggiata con il dispositivo. E sapete chi faceva da lepre sul circuito handling? Una Porsche Boxster…
I tester di Evo hanno definito illuminante il test dell’alce: la Laguna di serie ha tutto quello che volete, ma non chiedetegli la reattività di una sportiva. Una volta dotata dell’Active Drive invece si trasforma completamente diventando quasi un kart tra i birilli. Colpisce lo sterzo diretto e preciso, ma soprattutto l’assenza totale di sottosterzo quando si è ancora in curva e si da gas, merito questo proprio delle due ruote sterzanti in più che danno una mano insostituibile nel chiudere la traiettoria. Solo di fronte a sollecitazioni estreme l’ESP ci mette una pezza. Per il resto delle situazioni non c’è bisogno dell’elettronica.
Per quanto possa sembrare scioccante, la Boxster ha faticato molto a tenere dietro la Laguna (verrebbe da ridere a leggere un’affermazione simile fuori da questo contesto) sul percorso handling: la consulenza di Renault Sport è evidentissima e la casa della losanga ha per le mani qualcosa che può rivoluzionare letteralmente la dinamica di guida dei suoi modelli.
L’auto scelta per il debutto dell’Active Drive è la Laguna coupè, traduzione in auto di serie del bel concept visto a Francoforte, ma sarà seguita da molte altre vetture del marchio. Con la concorrenza che ha allo studio solo abbozzi di questo sistema, i francesi potranno capitalizzare un bel vantaggio di tempo se riusciranno a renderlo disponibile in tempi brevi.
Considerazioni personali:il sistema è un brevetto Bosch,io personalmente lo vedrei molto bene pure sull'Alfa visto che per ora di TP non se ne parla e la fascia bassa (segmenti C e D) a quanto si sa avranno ancora per molto tempo la TA...
Ricordate quando negli anni ‘80 la Honda (ma anche altri costruttori giapponesi) studiò una Prelude “four wheel steering”? Sembrava un’innovazione destinata ad un grande futuro commerciale, l’uovo di Colombo del mondo dell’auto, ma così non è stato. Dopo gli entusiasmi iniziali l’idea venne accantonata a causa dei costi troppo elevati e tuttora ci muoviamo con auto dotate del solito, tradizionale sterzo sulle due ruote anteriori, anche perchè uno dei problemi che si volevano risolvere con le 4WS -il sottosterzo delle “tutto avanti”- è stato parzialmente risolto in modo molto più economico, lavorando sulle sospensioni posteriori.
Ora dopo vent’anni Renault ha rispolverato l’idea e sta studiando un dispositivo chiamato “Active Drive” che rivoluziona la vecchia idea delle quattro ruote sterzanti. La novità sostanziale è che le ruote posteriori sono controllate da una centralina elettronica, integrata con l’ESP, che riceve informazioni ogni 10 millesimi di secondo dai sensori sul retrotreno e che garantisce un netto miglioramento della dinamica di guida. Per provarlo Renault ha invitato Evo al suo circuito nei pressi di Parigi, al fine di mostrare l’agilità di una nuova Laguna dCi equipaggiata con il dispositivo. E sapete chi faceva da lepre sul circuito handling? Una Porsche Boxster…
I tester di Evo hanno definito illuminante il test dell’alce: la Laguna di serie ha tutto quello che volete, ma non chiedetegli la reattività di una sportiva. Una volta dotata dell’Active Drive invece si trasforma completamente diventando quasi un kart tra i birilli. Colpisce lo sterzo diretto e preciso, ma soprattutto l’assenza totale di sottosterzo quando si è ancora in curva e si da gas, merito questo proprio delle due ruote sterzanti in più che danno una mano insostituibile nel chiudere la traiettoria. Solo di fronte a sollecitazioni estreme l’ESP ci mette una pezza. Per il resto delle situazioni non c’è bisogno dell’elettronica.
Per quanto possa sembrare scioccante, la Boxster ha faticato molto a tenere dietro la Laguna (verrebbe da ridere a leggere un’affermazione simile fuori da questo contesto) sul percorso handling: la consulenza di Renault Sport è evidentissima e la casa della losanga ha per le mani qualcosa che può rivoluzionare letteralmente la dinamica di guida dei suoi modelli.
L’auto scelta per il debutto dell’Active Drive è la Laguna coupè, traduzione in auto di serie del bel concept visto a Francoforte, ma sarà seguita da molte altre vetture del marchio. Con la concorrenza che ha allo studio solo abbozzi di questo sistema, i francesi potranno capitalizzare un bel vantaggio di tempo se riusciranno a renderlo disponibile in tempi brevi.
Considerazioni personali:il sistema è un brevetto Bosch,io personalmente lo vedrei molto bene pure sull'Alfa visto che per ora di TP non se ne parla e la fascia bassa (segmenti C e D) a quanto si sa avranno ancora per molto tempo la TA...