Reuters - da 2 ore 17 minuti
MILANO (Reuters) - Il progettista dei T-Red, i semafori in grado di rilevare automaticamente le infrazioni degli automobilisti che passano con la luce rossa, è stato arrestato dai carabinieri lombardi e veronesi con l'accusa di frode nelle pubbliche forniture.
Lo riferiscono i carabinieri del comando di San Bonifacio (Verona), che hanno operato insieme ai militari di Seregno (Milano)
Nell'inchiesta, coordinata dalla procura di Verona ma che si è estesa a sei regioni del centronord, sono indagate altre 108 persone, fra le quali 63 tra comandanti e funzionari della polizia municipale, 39 amministratori pubblici, tra assessori e consiglieri, e sette amministratori di società private.
L'indagine era partita nel dicembre 2007 per accertare la conformità alla normativa vigente del sistema automatico di rilevamento delle infrazioni (T-Red), a seguito della denuncia di numerosi automobilisti che si erano visti comminare decine di migliaia di contravvenzioni.
Agli arresti su disposizione del gip scaligero Sandro Sperandio, è finito Stefano Arrighetti, di Seregno (Milano), amministratore unico della Kria di Desio, accusato di frode nelle pubbliche forniture.
In particolare, secondo la procura Arrighetti avrebbe omologato presso il ministero dei Trasporti solo parte dell'apparecchiatura che fa funzionare l'intero sistema dei T-Red.
Oltre ad Arrighetti, sotto indagine sono finiti anche gli amministratori di sette società che avevano ricevuto in fornitura i semafori e poi materialmente gestito i T-Red nei comuni interessati.
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