Il dado è tratto, cambio lavoro

Gridan/a/6000

Nuovo Alfista
7 Marzo 2005
2,308
0
36
Roma (purtroppo)
Ebbene si.

La vita è fatta di sfide, e la mia sfida in quella azienda è vinta. Non me la sento di accollarmi la responsabilità di 30 persone, qualche giorno fa mi sono trovato di fronte ad una scelta dura, durissima, ma necessaria al fine del "bene" dell'azienda. Ho dovuto licenziare un padre di famiglia, disonesto per carità, ma la cosa mi ha fatto male davvero, e mi sono chiesto quando a gennaio avrò trenta persone da gestire, di fronte a tale scelta, ho capito di non avere ancora la necessaria maturità per fare bene quel lavoro.

Allora gira la ruota e si va avanti.

Società di recupero credito ad Ascoli Piceno, addetto alle trattative con persone non abbienti, credo che mi farà bene.

Oltretutto piu avanti ho quasi deciso di tornare sui libri per un laurea in psicologia del lavoro, utile all'avanzamento in carriera.

Come dire. Sempre mettersi in discussione, anche quando costa caro.

Contento così, ora vi chiedo se secondo voi sto sbagliando senza remore ditemi la vostra ok?
 
Gridan/a/6000":1n5sjpbe ha detto:
Contento così, ora vi chiedo se secondo voi sto sbagliando senza remore ditemi la vostra ok?
Chi lascia la vecchia via per la nuova sa quel che lascia ma non sa quel che trova :nod)
 
Qual'è il motivo che ti spinge a cambiar lavoro? La prospettiva di troppe responsabilità?

Dal momento che ho sempre lavorato come autonomo posso capirti, tuttavia cosa conosci della nuova azienda?

E' affidabile? Conosci qualcuno che ci ha lavorato? Offre prospettive? Ha una buona "nomea" ?

Rischi di cadere dalla padella-alla-brace?
 
Beh l'azienda esiste da 30 anni e lavoro con lo stato ha un appalto per una durata a tempo indeterminato, avrei un mio ufficio, uno stipendio fisso, e tante tranquillità che ora non ho...

le prospettive sono legate al titolo di studio, con una laurea si puo arrivare a ruoli dirigenziali ma dopo molti anni, si sa è normale...

conosco una persona che ci lavora e che mi ha proposto di entrare, ho già visti gli uffici (con vista su piazza del popolo di Ascoli, spettacolare) e vado sul tranquillito, non temo le responsabilità, temo il doverle applicare sui dipendenti, non mi sento pronto, ah, ho solo 23 anni tieni presente.. :?: non sono pronto, troppo giovane, anche se tutto quello che ho ottenuto è venuto con l'impegno quotidianoe un gran senso del dovere.
 
La scelta dipende da te, ed un qualsiasi giudizio è puramente soggettivo.
Io al posto tuo, seguirei me stesso e ciò che sento, senza cercare consensi o approvazione.
Se sentivi di non poter far fronte alle esigenze ed alle responsabilità derivanti dalla nuova carica, posso solo dirti che è stata una scelta onesta e coerente.
Non è una questione di sentirsi all'altezza o meno.Piuttosto si tratta di una scelta onesta e ragionevole;
Se sei convinto di aver ragione , non dubitare. Avrai preso la decisione giusta.
 
Gridan/a/6000":pt3gvrmg ha detto:
io non cerco consensi, come ho scritto sto cercando di capire se sto sbagliando :ka)
E che consensi devo darti? Il dado è tratto, mica da trarre :asd)

Ritengo che l'ambiente di lavoro sia più importante di praticamente tutto, carriera, soldi e quant'altro. Se uno va a lavorare con lo stesso spirito con cui si rema nelle galee il lavoro gli peserà, sarà una vera fatica.

Se l'ambiente è tranquillo, i colleghi solidarizzano, i capi non rompono i @@, l'azienda in generale è priva di "paranoie", non ci sono faide intestine particolari (che ci siano è inevitabile, l'importante è che non degenerino) l'occasione è ghiotta (te lo dice uno che ha avuto dipendenti dai 19 anni in poi...).
 
Scusami, mi sono espresso male.
Ciò che volevo dire era di seguire te stesso e credere nelle tue scelte. Data l'importanza della questione sono sicuro che avrai soppesato a dovere i pro ed i contro.
Non avere timore e persegui la tua scelta. Personalmente non credo tu stia sbagliando. :OK)
 
sai mi trovo nella condizione migliore per affrontare un cambiamento cosi grande, sono molto sicuro di me, ma ho le spalle larghe e so incollarmi i problemi e farmi rispettare tutto sommato non è la paura del cambiamento, è che dopo tre anni in cui mi sono dimenticato cosa era una casa, ora sarò una persona normale che torna a casa stanca mangia e va a dormire...oddio non è un bel quadretto... mi abituerò...
 
Vedrai che ti abituerai e d il cambiamento sarà anche piacevole.
Te lo dice uno che è passato dal minimarket ad eurodisney, passando per il club med, fino ad arrivare in una base militare.
Tutta riba totalmente diversa, ma ugualmente piacevole.
Pensa positivo ed avrai solo cose positive. Questa l'ho copiata da un film, ma ci credo veramente!!!
 
caro Gridan,

solo il tempo dirà se la scelta coraggiosa che hai fatto sarà giusta o meno, come hai detto tu il dado è ormai tratto, non ti resta che vivere nel migliore dei modi questa nuova esperienza e dare tutto te stesso x questa causa se vuoi puntare a scalare le vette della società, posso solo augurarti di "cuore" tanta, tanta, tanta buona fortuna :OK) :fluffle)
 
infatti era il mio lavoro, ho ricevuto una promozione di recente, mi hanno dato tre mesi per decidere, avrei dovuto assumere un ruolo di dirigente in una nuova filiale da aprire, e ad effetto immediato oltre ad essere il responsabile commerciale, e quindi responsabile degli altri rappresentanti, mi hanno dato anche poteri decisionali nella gestione amministrativa-gestionale del personale.
 
Bello il tuo discorso sulle sfide, sul mettersi sempre in gioco. E' uno stimolo che non deve mai venire meno. E se per questo occorre cambiare anche lavoro, beh che venga! Complimenti e auguri :OK)
 
Beh io 1 pò ti capisco..sono responsabile di quasi tutto nella ditta dove lavoro,dalla produz. al magazzino,ai fornitori,ai documenti.. :splat) ed infatti sto cercando di cambiare..purtroppo mi era successo anche 3 anni fa,quando sono arrivato qui credendo di migliorare,invece è allucinante.. :wall) cmq fai bene,a volte rischiare conviene(a volte no.. ;) )
 
Top