Il capo puo' controllare il traffico internet?

Cerotto

Nuovo Alfista
28 Ottobre 2006
981
3
18
Roma
Non so se e' la sezione giusta.
Come da titolo vorrei sapere se il capo puo' controllare i siti internet che il lavoratore visita.
Grazie delle risposte.
 
Visto che si tratta del capo direi proprio di si.... altrimenti che capo sarebbe :ka)
 
diciamo come dovrebbe essere: visto che è il capo e ti paga lui e paga lui la connessione internet dovrebbe poter controllare TUTTO e incavolarsi-lincenziare se si fa un uso non strettamente necessario....

poi siamo in un paese delle banane...
può benissimo essere che ci sia qualche assurda legge che glielo impedisca.
ma un buon capo guarda gli interessi dell'azienda e quindi tiene sotto controllo tutto.
 
qua da me non abbiamo dato direttive precise

fatto sta che se uno vuole scaricarsi la sua posta, navigare su gazzetta, tg com e altre cose personali può farlo, vale sempre la legge del buon senso

vietato naturalmente porno o robaccia

poi quando andrà tutto in vacca (succede sempre per colpa di uno eh.....e pagano tutti) allora le cose cambieranno ma finchè la gente si autogestisce con della testa tutto è lecito
 
Nessuna legge assurda Mancio: per la privacy NESSUNO può controllare nulla. Chiaramente l'azienda NON è obbligata a darti una connessione senza nessun tipo di vincolo. Molti datori di lavoro filtrano internet abilitandolo a siti ed indirizzi autorizzati :OK)

Se io non lavoro perché giro su internet è un altro conto questo, alla stessa maniera di quello che fa orari non regolari o gioca alla PSP o si produce in assenze ingiustificate e quant'altro.

Chiaramente vi invito a restare IN TOPIC :OK)
 
Cerotto":3o9laeg7 ha detto:
Non so se e' la sezione giusta.
Come da titolo vorrei sapere se il capo puo' controllare i siti internet che il lavoratore visita.
Grazie delle risposte.
Messa così è un po' imprecisa.

Se intendi se può MONITORARE in quali siti vai, ossia in pratica "spiarti", allora la risposta è seccamente NO,
lo statuto dei lavoratori lo impedisce (ben prima della privacy).

Se invece la domanda è "il datore di lavoro PUO' impedirmi di andare su siti diversi da quelli che decide lui"
allora la risposta è SI'
 
InterNik":khb9dtrl ha detto:
Cerotto":khb9dtrl ha detto:
Non so se e' la sezione giusta.
Come da titolo vorrei sapere se il capo puo' controllare i siti internet che il lavoratore visita.
Grazie delle risposte.
Messa così è un po' imprecisa.

Se intendi se può MONITORARE in quali siti vai, ossia in pratica "spiarti", allora la risposta è seccamente NO,
lo statuto dei lavoratori lo impedisce (ben prima della privacy).
[cut...]

Giusto! :OK) Ben prima della privacy!
 
Bruno147":26rdwpte ha detto:
InterNik":26rdwpte ha detto:
Cerotto":26rdwpte ha detto:
Non so se e' la sezione giusta.
Come da titolo vorrei sapere se il capo puo' controllare i siti internet che il lavoratore visita.
Grazie delle risposte.
Messa così è un po' imprecisa.

Se intendi se può MONITORARE in quali siti vai, ossia in pratica "spiarti", allora la risposta è seccamente NO,
lo statuto dei lavoratori lo impedisce (ben prima della privacy).
[cut...]

Giusto! :OK) Ben prima della privacy!
Aggiungiamo allora, per la precisione, che lo statuto vale solo durante l'orario di ufficio.
Fuori uno non è dipendente -> è "spiabile".

Sì lo so, sembra strano... ma è così che funziona in italia :spin)
 
Infine un suggerimento per i "padroni": vista la situazione giuridicamente fluida la cosa più saggia da fare è stabilire per iscritto la policy aziendale per l'uso delle risorse.

Che si fa leggere e controfirmare al lavoratore, dandogliene ovviamente copia.

Innanzi al giudice del lavoro è ben più difficile che il lavoratore possa sostenere la buona fede, nel caso di abuso etc.
:OK)
 
InterNik":1wkgw7rq ha detto:
Infine un suggerimento per i "padroni": vista la situazione giuridicamente fluida la cosa più saggia da fare è stabilire per iscritto la policy aziendale per l'uso delle risorse.

Che si fa leggere e controfirmare al lavoratore, dandogliene ovviamente copia.

Innanzi al giudice del lavoro è ben più difficile che il lavoratore possa sostenere la buona fede, nel caso di abuso etc.
:OK)

internik una domanda: ma una policy aziendale per quanto firmata e controfirmata PUO' andare CONTRO lo statuto dei lavoratori o no? e contro la privacy?
 
InterNik":5lqjzzh5 ha detto:
Cerotto":5lqjzzh5 ha detto:
Non so se e' la sezione giusta.
Come da titolo vorrei sapere se il capo puo' controllare i siti internet che il lavoratore visita.
Grazie delle risposte.
Messa così è un po' imprecisa.

Se intendi se può MONITORARE in quali siti vai, ossia in pratica "spiarti", allora la risposta è seccamente NO,
lo statuto dei lavoratori lo impedisce (ben prima della privacy).

Se invece la domanda è "il datore di lavoro PUO' impedirmi di andare su siti diversi da quelli che decide lui"
allora la risposta è SI'

Intendevo se puo' controllare i siti che il lavoratore visita.
Per una serie di motivi sto sul posto di lavoro 24 ore su 24. Quindi capita di visitare siti per organizzare le vacanze, Skype, la posta o... il virtual.
Quindi se chiede la lista dei siti visitati commette un reato?
 
mancio83":taj9af62 ha detto:
InterNik":taj9af62 ha detto:
Infine un suggerimento per i "padroni": vista la situazione giuridicamente fluida la cosa più saggia da fare è stabilire per iscritto la policy aziendale per l'uso delle risorse.

Che si fa leggere e controfirmare al lavoratore, dandogliene ovviamente copia.

Innanzi al giudice del lavoro è ben più difficile che il lavoratore possa sostenere la buona fede, nel caso di abuso etc.
:OK)

internik una domanda: ma una policy aziendale per quanto firmata e controfirmata PUO' andare CONTRO lo statuto dei lavoratori o no? e contro la privacy?
no e no, rispettivamente.
è un po' come... un regolamento condominiale
 
Cerotto":3ah38yrf ha detto:
Intendevo se puo' controllare i siti che il lavoratore visita.
Per una serie di motivi sto sul posto di lavoro 24 ore su 24. Quindi capita di visitare siti per organizzare le vacanze, Skype, la posta o... il virtual.
Quindi se chiede la lista dei siti visitati commette un reato?
Non è un reato (=penale).
Dovresti, nel caso, querelarlo tu.
In realtà (ecco qui il discorso della policy per l'aspetto non previsto dalla legge) POTREBBE controllare i tuoi siti (ad es. accampando motivi di sicurezza etc) ma NON PUO' sfruttare questi dati per danneggiarti (provvedimenti disciplinari etc).

Personalmente TI SCONSIGLIO l'utilizzo disinvolto delle risorse pagate dal "padrone", soprattutto nelle piccole aziende (non conosco la tua).
 
InterNik":i7sawbst ha detto:
mancio83":i7sawbst ha detto:
InterNik":i7sawbst ha detto:
Infine un suggerimento per i "padroni": vista la situazione giuridicamente fluida la cosa più saggia da fare è stabilire per iscritto la policy aziendale per l'uso delle risorse.

Che si fa leggere e controfirmare al lavoratore, dandogliene ovviamente copia.

Innanzi al giudice del lavoro è ben più difficile che il lavoratore possa sostenere la buona fede, nel caso di abuso etc.
:OK)

internik una domanda: ma una policy aziendale per quanto firmata e controfirmata PUO' andare CONTRO lo statuto dei lavoratori o no? e contro la privacy?
no e no, rispettivamente.
è un po' come... un regolamento condominiale

come pensavo.
dunque in ogni caso non si può andare poi tanto oltre nel redigerlo...pena renderne nulli gli articoli che sono in contrasto con leggi e statuti etc....o addirittura nullo l'intero testo...! :jaw)
 
mancio83":3gwkyxks ha detto:
(...)come pensavo.
dunque in ogni caso non si può andare poi tanto oltre nel redigerlo...pena renderne nulli gli articoli che sono in contrasto con leggi e statuti etc....o addirittura nullo l'intero testo...! :jaw)
è l'art.4 dello statuto che stabilisce

ART. 4 - Impianti audiovisivi.
È vietato l'uso di impianti audiovisivi e di altre apparecchiature per finalità di controllo a distanza dell'attività dei lavoratori.

Gli impianti e le apparecchiature di controllo che siano richiesti da esigenze organizzative e produttive ovvero dalla sicurezza del lavoro, ma dai quali derivi anche la possibilità di controllo a distanza dell'attività dei lavoratori, possono essere installati soltanto previo accordo con le rappresentanze sindacali aziendali, oppure, in mancanza di queste, con la commissione interna. In difetto di accordo, su istanza del datore di lavoro, provvede l'Ispettorato del lavoro, dettando, ove occorra, le modalità per l'uso di tali impianti.


Diciamo che la policy scritta può "attenuare" il discorso: patti molto chiari, amicizia molto lunga.
Riguardo ai vari casi concreti decide il giudice del lavoro
 
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