Faccio un po’ di outing. Dopo essere passato dalla 146 alla GT, il mondo, quello della strada, mi è sembrato subito più bello. Le curve non si dividono più in curve facile e curve pericolose ma in curve insignificanti e curve tecniche. I viaggi lunghi adesso non sono più stancanti ma romantici, e passare per “esagerato” agli occhi di chi di auto non ne capisce molto non ha eguali.
L’assenza di rollio e sottosterzo, la tenuta di strada granitica e lo sterzo così diretto e comunicativo, sono riusciti ad aggiungere un altro bel ricordo alla bacheca dei ricordi dedicati al Biscione.
Se si esclude un volontario sovrasterzo di potenza con la musa ispiratrice che ha fatto nascere in me la passione per le auto, l’ex Alfa 75 di mio padre, posso definirmi un guidatore dallo stile veloce (dove e quando possibile e nel rispetto del codice della strada) e pulito. Ecco perché, essendo forse uno dallo stile poco “smaliziato”, riguardo alla velocità e precisione di ingresso in curva dell’anteriore della GT non ero riuscito ancora a percepire completamente quale fosse la % di merito da attribuire allo schema delle sospensioni e quale quella ai PZero Rosso.
Ma questo week-end mi è capitato di fare un’esperienza di guida sulle provinciali della mia terra d’origine, la Trinacria, con una vettura completamente differente, una Meriva, equipaggiata con PZero Neri con meno di 10.000 Km alle spalle. Be’ devo ammettere che anche se ogni volta che incrociavo una GT, il mio pensiero volava alla mia che riposava a più di un migliaio di Km in garage, sono riuscito a quantificare la % in 90% alle sospensioni e 10% alle gomme. Infatti anche se le Pzero Nero sono un gradino più in alto delle mie Pzero Rosso, avevo tra le mani il solito volante “evanescente” dagli ingressi in curva approssimativi a causa dello scarsissimo livello di comunicazione con il guidatore. Ovviamente considerazioni sul livello di rollio, sottosterzo etc…sono fuori luogo visto l’abisso che passa tra le impostazioni di assetto tra la piccola gran turismo italiana e la piccola monovolume teutonica. Tuttavia i miei timori di snaturare lo sterzo della GT montando per la prima volta in vita mia ruote invernali al posto delle Pzero Rosso si sono disciolti come neve al sole ancor prima di effettuare un test serio con le nuove gomme (in sintesi ho fatto per ora solo il percorso gommista-casa, tutto in città e rigorosamente incolonnato nell’ora di punta).
L’assenza di rollio e sottosterzo, la tenuta di strada granitica e lo sterzo così diretto e comunicativo, sono riusciti ad aggiungere un altro bel ricordo alla bacheca dei ricordi dedicati al Biscione.
Se si esclude un volontario sovrasterzo di potenza con la musa ispiratrice che ha fatto nascere in me la passione per le auto, l’ex Alfa 75 di mio padre, posso definirmi un guidatore dallo stile veloce (dove e quando possibile e nel rispetto del codice della strada) e pulito. Ecco perché, essendo forse uno dallo stile poco “smaliziato”, riguardo alla velocità e precisione di ingresso in curva dell’anteriore della GT non ero riuscito ancora a percepire completamente quale fosse la % di merito da attribuire allo schema delle sospensioni e quale quella ai PZero Rosso.
Ma questo week-end mi è capitato di fare un’esperienza di guida sulle provinciali della mia terra d’origine, la Trinacria, con una vettura completamente differente, una Meriva, equipaggiata con PZero Neri con meno di 10.000 Km alle spalle. Be’ devo ammettere che anche se ogni volta che incrociavo una GT, il mio pensiero volava alla mia che riposava a più di un migliaio di Km in garage, sono riuscito a quantificare la % in 90% alle sospensioni e 10% alle gomme. Infatti anche se le Pzero Nero sono un gradino più in alto delle mie Pzero Rosso, avevo tra le mani il solito volante “evanescente” dagli ingressi in curva approssimativi a causa dello scarsissimo livello di comunicazione con il guidatore. Ovviamente considerazioni sul livello di rollio, sottosterzo etc…sono fuori luogo visto l’abisso che passa tra le impostazioni di assetto tra la piccola gran turismo italiana e la piccola monovolume teutonica. Tuttavia i miei timori di snaturare lo sterzo della GT montando per la prima volta in vita mia ruote invernali al posto delle Pzero Rosso si sono disciolti come neve al sole ancor prima di effettuare un test serio con le nuove gomme (in sintesi ho fatto per ora solo il percorso gommista-casa, tutto in città e rigorosamente incolonnato nell’ora di punta).