Fiat ha annunciato che dal Settembre del 2009, su diversi modelli del gruppo italiano, sarà disponibile un cambio a doppia frizione robotizzato, denominato DDC. La nuova trasmissione deriva dalla famiglia C635, ovvero cambi a sei rapporti che possono trasmettere fino a 35 Kgm di coppia.
Il doppia frizione Fiat utilizzerà due frizioni a secco, che garantiscono un peso minore a parità di coppia trasmessa e proprio da questa caratteristica tecnica deriva il nome DDC, acronimo di “Dual Dry Clutch” (doppia frizione a secco). Della famiglia C635 faranno parte anche un cambio manuale, in vendita dal Giugno 2009, ed un robotizzato con una singola frizione, in vendita dal 2010.
Il DDC sarà prodotto da Fiat Powertrain Technologies nello stabilimento di Verrone (Biella) per un investimento di circa 500 milioni di euro. Grazie a tale sforzo, entro il 2012, lo stabilimento vanterà una capacità produttiva di circa 800.000 cambi. Secondo Fiat, i nuovi C635 ed in particolare il DDC permetteranno di sostituire gli attuali cambi manuali e robotizzati, garantendo anche una leggera diminuzione dei consumi.
La Fiat segue dunque la strada intrapresa da VW per prima con il DSG e ora anche da Volvo e BMW.
Fonte:Autoblog.it
Il doppia frizione Fiat utilizzerà due frizioni a secco, che garantiscono un peso minore a parità di coppia trasmessa e proprio da questa caratteristica tecnica deriva il nome DDC, acronimo di “Dual Dry Clutch” (doppia frizione a secco). Della famiglia C635 faranno parte anche un cambio manuale, in vendita dal Giugno 2009, ed un robotizzato con una singola frizione, in vendita dal 2010.
Il DDC sarà prodotto da Fiat Powertrain Technologies nello stabilimento di Verrone (Biella) per un investimento di circa 500 milioni di euro. Grazie a tale sforzo, entro il 2012, lo stabilimento vanterà una capacità produttiva di circa 800.000 cambi. Secondo Fiat, i nuovi C635 ed in particolare il DDC permetteranno di sostituire gli attuali cambi manuali e robotizzati, garantendo anche una leggera diminuzione dei consumi.
La Fiat segue dunque la strada intrapresa da VW per prima con il DSG e ora anche da Volvo e BMW.
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