Fiat e Rapporto Dipendenti-Auto prodotte...

ADAN

AlfaTistissimoMe
21 Luglio 2006
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Vittorio Veneto (Treviso)
Auto
Alfa Romeo 147 2.000 Twin Spark Selespeed Super Body
Fiat: quasi pronto il piano di rilancio per gli stabilimenti italiani; la produzione dovrebbe salire del 40%
pubblicato: lunedì 16 novembre 2009 da omar in: Alfa Romeo Anticipazioni Fiat Lancia Mercato

Dopo che Marchionne ha delineato la strategia americana di Fiat Group, adesso è il momento di pensare a quella da adottare per gli stabilimenti italiani: il Lingotto potrebbe presentare nel giro di 15 giorni un piano di ristrutturazione industriale volto ad aumentare i numeri di produzione italiani. I recenti inviti dei sindacati a fare chiarezza sul futuro degli stabilimenti del gruppo torinese saranno quindi presto soddisfatti; ma rimane un po’ di preoccupazione per le fabbriche del sud.

L’obbiettivo è quello di riequilibrare una situazione, a detta dei vertici Fiat, “non più accettabile” che può essere compresa solo analizzando il rapporto fra dipendenti/auto prodotte in Italia e nei siti stranieri del colosso italiano: alla fine di quest’anno in Polonia, 5800 addetti produrranno 600.000 vetture e in Brasile 8700 ne produrranno 700.000. In Italia nei cinque stabilimenti italiani dell’auto (Mirafiori, Cassino, Pomigliano, Melfi, Termini Imerese) 21.900 dipendenti produrranno 645.000 vetture (15/20.000 in più del 2008). Numeri che si commentano da soli e a cui Fiat è intenzionata a dare una svolta alzando la produzione ad almeno 850/900.000 unità annue. Un incremento del 40% circa.

Il sito produttivo di Termini Imerese dovrebbe cessare la produzione nel 2011, come già annunciato da Marchionne: la nuova Lancia Ypsilon verrà infatti assemblata in Polonia. Il futuro rimane quindi un grosso punto interrogativo per i 1500 dipendenti dello stabilimento siciliano. Fiat da parte sua auspica un intervento del governo per risolvere al meglio la questione. Ciò sembra cozzare con le parole del ministro Scajola che, qualche giorno fa, assicurava: “La Fiat non chiuderà stabilimenti in Italia”. Specie dopo quello che è successo ad Arese.


Ciao ragazzi. :p :ciao)
L'articolo quì sopra pubblicato da Autoblog spiega da solo l'argomento. :?:
Notate in grassetto la differenza (uomo/macchine) che c'è tra gli Stabilimenti in Italia e quelli all'estero di Fiat. :baby)
Italia: 21.900 dipendenti per produrre 645.000 auto.
Polonia: 5800 dipendenti per produrre 600.000 auto.
Brasile: 8700 dipendenti per produrre 700.000 auto.

C'è da preoccuparsi, no? :sic)
 
ADAN":3j3dbg8z ha detto:
Italia: 21.900 dipendenti per produrre 645.000 auto.
Polonia: 5800 dipendenti per produrre 600.000 auto.
Brasile: 8700 dipendenti per produrre 700.000 auto.

c'è una ragione di queste proporzioni (o sproporzioni)?
 
o gli impianti sono nuovissimi là all'estero (tutto automatizzato), oppure non so come fanno ad essere quasi 4 volte in più qui in italia....e fare meno auto....mah :sgrat)
 
Cervantes":1c38sum4 ha detto:
o gli impianti sono nuovissimi là all'estero (tutto automatizzato), oppure non so come fanno ad essere quasi 4 volte in più qui in italia....e fare meno auto....mah :sgrat)


bhe io non mi stupisco....in quanti su tutti quei dipendenti sono in catena di montaggio e non sono capo-qualcosa?

inoltre di quelli che effettivamente montano le auto in quanti "lavorano"?
 
Pigna":c4insu1l ha detto:
bhe io non mi stupisco....in quanti su tutti quei dipendenti sono in catena di montaggio e non sono capo-qualcosa?

inoltre di quelli che effettivamente montano le auto in quanti "lavorano"?
mah...quindi anche se fossero la metà gli operai sarebbe comunque oltre 10000....qui qualcosa non torna...
 
teknomotion":1xnptewj ha detto:
Sarebbe interessante scoprire le ore pro-capite lavorate..all'estero,potrebbero essere più di 8 a testa..

Si ma in polonia non hanno le giornate da 32 ore.....

Secondo me ha centrato il punto Pigna.....
In italia uno dei classici è la presenza del capetto del minireparto, che è sotto il capo del semireparto che è sotto al capo reparto che è sotto al capo del maxi reparto e per 10 persone che lavorano ce ne sono 15 che controllano......

Però sono ipotesi che faccio io vedendo come sono organizzate le grandi imprese presenti in italia.... i veri motivi li sapranno solo in fiat....
 
può forse dipendere dai modelli di auto prodotte??? :sgrat)
del tipo: in polonia producono la fiat 500 e magari riescono a sfornarne 2000 al giorno, in italia invece ad esempio fanno la delta e il processo di produzione è più lungo, perchè l'auto è maggiormente complessa e magari ne sfornano meno di mille al giorno
ciò che vorrei dire è che fare una panda impieghi meno tempo durante la catena di montaggio rispetto ad una lancia delta, o fiat bravo o alfa 159 :ka)
 
pierfrancesco19":276rxo6p ha detto:
può forse dipendere dai modelli di auto prodotte??? :sgrat)
del tipo: in polonia producono la fiat 500 e magari riescono a sfornarne 2000 al giorno, in italia invece ad esempio fanno la delta e il processo di produzione è più lungo, perchè l'auto è maggiormente complessa e magari ne sfornano meno di mille al giorno
ciò che vorrei dire è che fare una panda impieghi meno tempo durante la catena di montaggio rispetto ad una lancia delta, o fiat bravo o alfa 159 :ka)

Ma a vedere le pesonalizzazionei che ha la 500 avrei detto che impieghi più tempo per fare quella che una 159.... però effettivamente le variabili in gioco sono tante e noi possiamo solo andare a tentativi non essendo del settore....
 
Faccio un riassunto...

Ciao a tutti. :p :ciao)
Ho messo in sieme le varie motivazioni che avete espresso:

- 1. Impianti all'estero di ultima generazione che fan risparmiare personale;
- 2. Orario di lavoro, in Italia 40 ore settimanali... e all'estero??? ;
- 3. Da noi ci son troppi capi, capetti e sotto capi;
- 4. Differenze nel costruire una utilitaria ad un AlfaRomeo o una Lancia, più ore per auto;
- 5. Questo lo aggiungo io, quì ci saranno una marea di impiegati che gestiscono Commercialmente la Fiat.

Bhe, le scuse son tante, :asd) resta però ENORME la differenza... :matto) no? :eek13)
Bye. :smokin)
 
anche a me piacerebbe capire per la parte italiana se han contato o no tutta la parte gestionale, assistenziale (bada bene, non intendo concessionari ecc che son esterni, ma proprio chi si interfaccia con officine e dealer per supporto diretto come Casa madre), ricerca e sviluppo ecc..

Per l'automazione industriale, le fabbriche italiane mica son artigianali, anzi, spesso propongono per prime soluzioni tecniche innovative dove l'intervento umano è limitato al monitoraggio delle medesime.

Poi le ore lavorate complessive da ciascun operaio nei vari stabilimenti son le stesse?

Aumentare il numero di unità prodotte.. ok ma a chi le vendi? e su quali segmenti di base? (i numeri di panda e 500 son nettamente superiori a Delta o 159 per intenderci)..
 
in italia ....che poi pur producendone "poche" le assemblano pure maluccio....vedi su tutte la 147 :asd) :asd)
è vero comunque che se anche ne producessero 5 milioni all'anno di autovetture, poi a chi le piazzano???il mercato ha già difficoltà a smaltire i numeri di produzione attuale :ka)
 
riscritto in altri termini:

in italia per ogni dipendente si producono 29,45 auto
in polonia per ogni dipendente si producono 103,45 auto
in brasile per ogni dipendente si producono 80,46 auto

è un fatto abbastanza noto che le grosse fabbriche tradizionali europee (wolfsburg, russelheim, etc) hanno una efficienza produttiva molto bassa rispetto alle migliori fabbriche del mondo; questo per diversi motivi (sono vecchie, non organizzate al meglio, con problemi derivanti da vecchi accordi sindacali o vecchie pratiche che non sono facili da dismettere, sono vecchie come organizzazione logica degli edifici, ecc ecc)
questo si può applicare immediatamente a mirafiori, che è della stessa "famiglia" di wolfsburg e russelheim; ma è senz'altro falso per melfi (che ha una produttività auto/dipendenti molto buona a quanto mi risulta)

la fabbrica in polonia è senz'altro piuttosto moderna (anche se giova ricordare che quella fabbrica non è nata ieri, la produzione in polonia esiste dai tempi della 126 bis), ma non credo lo stesso possa essere detto per il brasile

piuttosto, mi piacerebbe sapere quanti, dei 21900 dipendenti italiani, svolgono un lavoro che va ripartito pro quota tra tutti gli stabilimenti anche esteri: questi andrebbero sottratti dal numero per avere un calcolo equivalente

penso però che questo non sposterebbe di un gran chè i termini della questione, che è comunque nota da parecchio tempo

PS sarebbe anche da valutare il peso della cassa integrazione su questi numeri
 
Ultime da Marchionne...

Marchionne: non possiamo tenere aperti tutti gli stabilimenti italiani
In Italia abbiamo sei stabilimenti e produciamo l’equivalente di quello che si realizza in una sola fabbrica in Brasile.
Questo non ha nessuna logica industriale, riflette una realtà che non c’è più».

Ecco un'estratto di quello che ha detto e che Autoblog riporta. ;)

Che dire di più... :baby)
 
bd297laziendaitaliana.jpg
 
ecco i dati più dettagliati...

Italia: 21.900 dipendenti per produrre 645.000 auto.

PIEMONTE - Mirafiori... 5800 adetti (Punto, Idea, Musa, Multipla, MiTo) 230.000 veicoli.
LAZIO- Cassino... 4400 addetti (Bravo, Croma, Delta) Forse la 149. 280.000 veicoli.
PUGLIA - Melfi... 5200 addetti (Grande Punto ed EVO) 370.000 veicoli.
CAMPANIA - Pomigliano... 5300 addetti (147, 159, GT) 240.000 veicoli.
SICILIA - Termini Imerese... 1400 addetti (Lancia Ypsilon fino al 2011 poi stop) 115.000 veicoli.
ABRUZZO - Sevel Val di Sangro... 5900 addetti (Nuovo Ducato) 290.000 veicoli.

- Totale addetti: 28.000 :A) :A) :A) :A) :A)
- Totale max Veicoli: 1.525.000 (ps: con gli impianti a max regime suppongo) :scratch)

Dal Sole24ore. :OK) http://www.motori24.ilsole24ore.com/Ind ... -mondo.php :OK)
 
attenzione: i dati riportati dal sole24ore parlano di capacità produttiva, non di auto effettivamente prodotte
ad esempio, da pomigliano 240000 macchine in un anno non sono mai uscite

deve far riflettere invece che a fronte di una capacità produttiva da 1 milione e mezzo, se ne fanno meno di 700mila: il che significa fabbriche estremamente sottoutilizzate e costi fissi altissimi
 
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