- 12 Ottobre 2004
- 27,054
- 2
- 38
- 47
- Auto
- seat leon 5f 2.0 TDI black edition 2015 , ex 147 2003
Una volta a bordo della nuova Ferrari lo sguardo va a finire subito sulla parte destra del volante, su quell'incredibile manettino che permette di regolare tutti i sistemi di controllo dinamico della vettura: taratura delle sospensioni, tempi di cambiata, regolazione del differenziale, dell'antipattinamento e del controllo di stabilità. Finora, un dispositivo come questo lo avevamo visto solamente sulla Formula 1 del campione Michael Schumacher.
Alla partenza i tecnici di Maranello ci consigliano la posizione "sport", la più indicata per l'asfalto asciutto. Per prudenza, partiamo selezionando la più tranquilla opzione "wet"
(bagnato). Girata la chiave e selezionata la posizione di folle per il cambio (bisogna tirare entrambe le leve), premiamo il pulsante "start".
Il rombo che immediatamente si
genera alle nostre spalle non potrebbe essere più cattivo.
Tiriamo la leva destra dietro al volante per innestare la prima e iniziare, così, il nostro giro di prova con la "F430". L'attacco della frizione è graduale e il passaggio alle marce superiori rapido e ben raccordato. Appena la strada diventa libera, passiamo alla posizione "sport" e subito il carattere dell'auto cambia in modo radicale. La "F430" diventa più reattiva e pronta a recepire i comandi. L'elettronica continua a sorvegliare la vettura, ma lasciando al pilota un più ampio margine d'intervento. Ce n'è a sufficienza per assicurare emozioni a non finire con un unico vero problema, quello della velocità, che in pochi istanti raggiunge valori ben oltre qualsiasi limite ammesso su strade aperte.
Ci spostiamo così sulla pista di Fiorano, dove possiamo osare di più spostando ancora di uno scatto il manettino, fino a farlo finire sulla posizione "race". La dolcezza di funzionamento provata all'inizio si trasforma in un'erogazione quasi brutale: le ruote posteriori pattinano vorticosamente, in un attimo siamo a limitatore, prima, seconda, terza... Il V8 spinge veramente forte. I freni - per la prima volta su una Ferrari in materiale carbo-ceramico - sono potentissimi e offrono una modulabilità straordinaria. In questa posizione "race" il controllo della stabilità è ancora attivo, ma si limita a qualche azione sui freni per "recuperare" la vettura quando si è andati davvero oltre il limite.
Ma non è finita, perché con un'ulteriore rotazione del manettino è possibile escludere completamente ogni ausilio elettronico. Così la "F430" diventa incredibilmente veloce e va guidata con molta più attenzione, perché le reazioni, fulminee, diventano quelle tipiche di un'auto da corsa.
da http://www.quattroruote.it/auto/mondoau ... dice=32919
Alla partenza i tecnici di Maranello ci consigliano la posizione "sport", la più indicata per l'asfalto asciutto. Per prudenza, partiamo selezionando la più tranquilla opzione "wet"
(bagnato). Girata la chiave e selezionata la posizione di folle per il cambio (bisogna tirare entrambe le leve), premiamo il pulsante "start".
Il rombo che immediatamente si
genera alle nostre spalle non potrebbe essere più cattivo.
Tiriamo la leva destra dietro al volante per innestare la prima e iniziare, così, il nostro giro di prova con la "F430". L'attacco della frizione è graduale e il passaggio alle marce superiori rapido e ben raccordato. Appena la strada diventa libera, passiamo alla posizione "sport" e subito il carattere dell'auto cambia in modo radicale. La "F430" diventa più reattiva e pronta a recepire i comandi. L'elettronica continua a sorvegliare la vettura, ma lasciando al pilota un più ampio margine d'intervento. Ce n'è a sufficienza per assicurare emozioni a non finire con un unico vero problema, quello della velocità, che in pochi istanti raggiunge valori ben oltre qualsiasi limite ammesso su strade aperte.
Ci spostiamo così sulla pista di Fiorano, dove possiamo osare di più spostando ancora di uno scatto il manettino, fino a farlo finire sulla posizione "race". La dolcezza di funzionamento provata all'inizio si trasforma in un'erogazione quasi brutale: le ruote posteriori pattinano vorticosamente, in un attimo siamo a limitatore, prima, seconda, terza... Il V8 spinge veramente forte. I freni - per la prima volta su una Ferrari in materiale carbo-ceramico - sono potentissimi e offrono una modulabilità straordinaria. In questa posizione "race" il controllo della stabilità è ancora attivo, ma si limita a qualche azione sui freni per "recuperare" la vettura quando si è andati davvero oltre il limite.
Ma non è finita, perché con un'ulteriore rotazione del manettino è possibile escludere completamente ogni ausilio elettronico. Così la "F430" diventa incredibilmente veloce e va guidata con molta più attenzione, perché le reazioni, fulminee, diventano quelle tipiche di un'auto da corsa.
da http://www.quattroruote.it/auto/mondoau ... dice=32919