Il made in Italy non tramonterà mai e questa certezza deriva dal fatto che esistono marchi che sono entrati nell’immaginario collettivo e che non ne usciranno mai, in quanto in grado di lasciare un segno indelebile nella storia dell’umanità: Ferrari è uno di questi.
D’altra parte, l’Italian style non è di certo “solo” Ferrari, è anzi un complesso insieme che abbraccia le più svariate discipline dell’umano vivere, anche se ovunque l’estetica assuma una certa rilevanza, lì il made in Italy acquista autorevolezza.
Zagato è un designer che vanta un’esperienza pluriennale (anno di fondazione è infatti il 1919, quindi quasi 90 anni di attività) ed ha saputo farsi apprezzare per le splendide personalizzazioni di vetture di moltissimi marchi celebri (da Ferrari a Bugatti, da Alfa Romeo a Jaguar, da Maserati a Toyota, e molti altri).
Auto da collezionismo…
Yoshiyuki Hayashi, un famoso collezionista giapponese, appassionato committente di esemplari esclusivi e già possessore di “tesori rossi” come la 166MM, la 250 Spider California, due Daytona, coupé e spider e la Enzo, ha chiesto a Zagato di personalizzare la sua 575M nello stile della celebre berlinetta 250GTZ (che compie quest’anno ben 50 anni).
Zagato ha accettato la sfida naturalmente ed ha quindi realizzato su base Ferrari 575, una vettura evocativa della 250 GTZ, che potete vedere nella nostra fotogallery.
Come la splendida 250 GTZ, la 575 GTZ ha la carrozzeria interamente in alluminio ed una colorazione bicolore, per un impatto estetico d’insieme sufficientemente retrò da richiamare i gloriosi anni ’50.
La nuova 575 GTZ presenta il cavallino sul cofano e la Z sulla fiancata, due segni distintivi che dovrebbero far fremere di piacere i ricchi collezionisti di tesori senza valore. Questa meravigliosa creatura coniuga al meglio la meccanica più potente del mondo, con lo stile sportivo più raffinato e affascinante, per un connubio dell’Italian style che dovrebbe farci alzare in piedi e cantare l’inno nazionale. La ricerca di una personalizzazione unica spinge Zagato verso un’eleganza senza tempo, dove sportività significa anche ricerca estetica: difficile rimanere distaccati ed indifferenti quando si ha di fronte un modello come questo.
Un concetto, un’essenza
La Zagato stessa parla di “coerenza funzionalista”, quando intende descrivere l’essenza dell’evoluzione della propria opera. Si è utilizzato il termine “opera” non a caso, non per esaltare particolarmente un lavoro di abile ingegneria industriale, ma proprio per ricordare che le creature di questo atelier italiano sono progetti singoli, unici, artigianali non industriali, che non risaltano per cromature, fregi, trapuntature o abbinamenti cromatici, bensì per un’eleganza sportiva essenziale, con forme semplici e massima attenzione ai volumi.
Le vetture Zagato hanno una quotazione collezionistica da brivido proprio per quanto appena detto, oltre che per l’ampio utilizzo dell’alluminio e, naturalmente, per le tirature limitate tipiche dell’Atelier. Il procedimento che porta alla nascita di un prodotto Zagato parte dalla matita dei designer, viene sviluppato secondo avanzati processi di renderizzazione, realtà virtuale e fresatura a controllo numerico, per poi essere realizzato tramite battitura e finitura a mano da battilastra esperti.
Carrozzeria leggera, linee filanti, interni semplici ma molto eleganti sono l’essenza anche di quest’ultimo progetto targato Zagato, il quale, ci sembra giusto sottolinearlo, partiva già da una creatura splendida, una Ferrari senza tempo, la splendida 575M.
Presentazione ufficiale
Nel lontano 1956, la magnifica 250GTZ si presentò al mondo attraverso i più importanti concorsi d’eleganza; oggi la 575 GTZ, sua neoerede grazie ai desideri del collezionista giapponese, viene presentata in anteprima mondiale al Concorso d’Eleganza Villa d’Este a Cernobbio .
Il luogo prescelto, dunque, è la splendida Villa D’Este, sontuosa residenza antica affacciata sul lago di Como, un ambiente senza tempo, dal fascino infinito, ove la Ferrari 575 GTZ del fortunato Mr. Hayashi si fonde alla perfezione, adagiandovisi come una piuma spinta lì dal soffio di vento scaturito dalle nari di una divinità a noi umani sconosciuta…