Da "autoblog"
Un comunicato delle 10.16 rende ufficiale la notizia che tutti gli appassionati di automobili non avrebbero mai voluto leggere: Saab ha dichiarato fallimento. Il lungo capitolo della Svenska Aeroplan AktieBolaget termina 74 anni dopo la fondazione, per mezzo di un’istanza di fallimento consegnata dall’attuale amministratore delegato Victor Muller al tribunale distrettuale di Vanersborg. Le ultime evoluzioni societarie hanno reso l’epilogo scontato. Negli scorsi giorni il partner cinese Youngman si era infatti smarcato da tutte le discussioni riguardanti una possibile riorganizzazione, mentre l’ex proprietario General Motors ha respinto ogni proposta di salvataggio negando a Youngman la possibilità di utilizzare le attuali tecnologie.
Termina così un’agonia iniziata negli scorsi mesi e aggravatasi ad aprile, quando i vertici svedesi hanno deciso di fermare la produzione nell’impianto di Trollhattan. L’interesse di alcune aziende cinesi ed il successivo piano di riorganizzazione avevano mantenuto viva la fiammella della speranza, ma il veto di GM ha di fatto reso impossibile il salvataggio: il gruppo statunitense possiede ancora azioni privilegiate che le permettono di esercitare un veto alla cessione. Saab termina dunque la propria avventura con due vetture in rampa di lancio (le 9-5 SportCombi e 9-4X) e con altre tre (9-1, 9-6X e 9-7) per cui erano già stati trovati i fondi. Senza successo i tentativi di metterci in contatto con Saab Italia.
Un comunicato delle 10.16 rende ufficiale la notizia che tutti gli appassionati di automobili non avrebbero mai voluto leggere: Saab ha dichiarato fallimento. Il lungo capitolo della Svenska Aeroplan AktieBolaget termina 74 anni dopo la fondazione, per mezzo di un’istanza di fallimento consegnata dall’attuale amministratore delegato Victor Muller al tribunale distrettuale di Vanersborg. Le ultime evoluzioni societarie hanno reso l’epilogo scontato. Negli scorsi giorni il partner cinese Youngman si era infatti smarcato da tutte le discussioni riguardanti una possibile riorganizzazione, mentre l’ex proprietario General Motors ha respinto ogni proposta di salvataggio negando a Youngman la possibilità di utilizzare le attuali tecnologie.
Termina così un’agonia iniziata negli scorsi mesi e aggravatasi ad aprile, quando i vertici svedesi hanno deciso di fermare la produzione nell’impianto di Trollhattan. L’interesse di alcune aziende cinesi ed il successivo piano di riorganizzazione avevano mantenuto viva la fiammella della speranza, ma il veto di GM ha di fatto reso impossibile il salvataggio: il gruppo statunitense possiede ancora azioni privilegiate che le permettono di esercitare un veto alla cessione. Saab termina dunque la propria avventura con due vetture in rampa di lancio (le 9-5 SportCombi e 9-4X) e con altre tre (9-1, 9-6X e 9-7) per cui erano già stati trovati i fondi. Senza successo i tentativi di metterci in contatto con Saab Italia.