Fallimento Bburago

realboy

Nuovo Alfista
19 Ottobre 2004
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18 ottobre 2005
Bburago al capolinea

Il Tribunale di Monza ieri ha dichiarato il fallimento delle società che compongono il gruppo Bburago, lo storico produttore di macchinine in scala.
Il destino dell'azienda era legato alla presentazione di un'offerta di acquisto entro il 15 ottobre per un importo minimo di 21,5 milioni di euro. L' offerta non è arrivata e ora le sorti dell'azienda sono legate al curatore fallimentare che dovrà decidere se metterla all'asta o se cederne solo alcuni rami. Un mese fa le prospettive sembravano più rosee. Techtoys s.r.l., che porta avanti l'attività con un contratto di comodato valido fino al 21 novembre,pareva interessata all'acquisto. «In realtà il 15 ottobre non è arrivata nessuna offerta - spiega il liquidatore sociale Alberto Benzoni - e il passo successivo è stata la dichiarazione di fallimento. Nemmeno la Techtoys si è fatta avanti, e senza acquirenti non era possibile portare avanti il piano concordatario alternativo al fallimento». L'offerta del possibile compratore doveva superare i 21 milioni e mezzo di euro, cifra che avrebbe permesso di dare corso al comodato. Invece nessuno si è fatto avanti per «salvare» il marchio delle macchinine, anche se, aggiunge Benzoni, «c'è stata un'offerta informale da parte di una società francese, la Norev, che ammontava a circa 16 milioni di euro». Non abbastanza per il Tribunale di Monza, che ha subito dichiarato il fallimento della società. La motivazione del Tribunale è stata: «il piano del gruppo che prevede la ristrutturazione dei debiti e il soddisfacimento dei creditori risulta non fattibile» e che «sussiste lo stato di insolvenza che rende impossibile il pagamento dei debiti scaduti». A Monza hanno poi nominato come curatore fallimentare Ester Palermo e annullato le adunanze dei creditori previste per il 19 e 20 ottobre prossimi. Ora le alternative più probabili sono due: un'asta fallimentare fissata dal giudice, con la speranza che qualcuno acquisti il gruppo a meno di 21 milioni e mezzo, oppure la liquidazione fallimentare dei rami d'azienda. Secondo Alberto Benzoni «il primo scenario è il più probabile, dato che comprare il gruppo a pezzi non conviene a nessuno».
 
Peccato :mecry2)

...d'altra parte, da 20 anni a qeusta parte il mercato dei giocattoli e' veramente cambiato di brutto!

Bburago ha fatto la fine dei cavallini a dondolo di legno 50 anni fa!
 
R.R.GT":18eguo04 ha detto:
qui la situazione peggiora sempre più :mecry) e per tutti :mecry)

Visto che sei nel giro sai dirmi la Kyosho come va? Almeno i giapponesi sopravvivono su ste cose?
 
Proprio pochi giorni fa notavo che l'80 per cento dei miei modellini sono della Bburago ed esibiscono un fiero: "Made in Italy". Fra poco tutti i modelli in vendita saranno "Made in China" (e credo che una buona parte già lo sia). E' triste :cry: .
 
soloalfa":jiyieh8a ha detto:
Anche io ho moltissimi modellini della Bburago!Però alla fine devo dire che compravo quasi sempre Maisto!Meglio rifiniti della Bburago!

Sulle rifiniture hai ragione. Ho comprato due mesi fa la vespa 50 special della Maisto (senza sapere che fosse della Maisto) colpito dalle ottime (rispetto al prezzo) finiture.
 
Purtroppo era nell'aria ed è accadduto.Un pezzo di storia del modellismo/giocattolo italiano se ne va.Quanti ricordi di quando ero bambino.In un baule ho ancora qualche pezzo conservato.Penso che li rispolvererò.
Certo che ora il pensiero va ai dipendenti e alle loro famiglie. :mecry)
 
stefandan":3nxp28jc ha detto:
Purtroppo era nell'aria ed è accadduto.Un pezzo di storia del modellismo/giocattolo italiano se ne va.Quanti ricordi di quando ero bambino.In un baule ho ancora qualche pezzo conservato.Penso che li rispolvererò.
Certo che ora il pensiero va ai dipendenti e alle loro famiglie. :mecry)

quoto :cry:
 
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