Ragazzi mi è arrivata questa e-mail, voi che dite sarà vero?
Io penso di si... mi viene piu facile pensare che i petroldollari (case automobilistiche comprese) abbiano boicottato tutto (compresi gli articoli dei giornali che smentiscono) che non invece che nel 2005 andiamo sulla luna e non siamo capaci di produrre un'auto ad aria compressa!!
Leggete l'articolo....
Eolo, auto ad aria compressa
di: Donata Allegri
Eolo è il nome della prima auto ad aria compressa, raggiunge i 100 Km/h ed ha una autonomia di 200 Km allamedia di 60 Km/h (oppure 10 ore di utilizzo in città). L'idea della Eolo, sviluppata da Guy Negre, già progettista di motori da Formula, è della MDI, che ha ceduto la licenza per costruzione e commercializzazione in vari paesi alla Eolo International, che ha girato per l'Italia alla Eolo Italia.
<img src="http://www.ecplanet.com/pic/2003/06/1055496417/eolo_guy_negre.jpg">
Il cuore dell'Eolo è costituito dal motore in alluminio, che non utilizza la combustione ma l'espansione d'aria, senza quindi l'uso di fiamma e senza superare mai i 40 °C. In questo modo si diminuiscono l'usura meccanica e la manutenzione, mentre aumenta la durata. L'aria che esce dal tubo di scarico è, oltre che priva di gas nocivi, molto fredda (arriva infatti -20 °C). L'assenza di combustione consente di impiegare come lubrificante olio alimentare. Il rifornimento d'aria compressa può avvenire attraverso compressori da 5,5 o 3 Kw integrati nel veicolo che permettono di fare il pieno, rispettivamente in 4 o 7 ore, collegandosi a qualsiasi presa di corrente.
<img src="http://www.ecplanet.com/pic/2003/06/1055496417/eolo_motore.jpg">
L'aria viene stipata in quattro contenitori tubolari in fibra di carbonio, che trovano posto sotto il pianale dell'auto, la cui resistenza è stata testata fino a 750 bar; inoltre l'aria compressa non è infiammabile e non può quindi esplodere. Tra gli altri particolari degni di nota, l'impianto elettrico di nuova concezione con un solo filo che comanda tutti i dispositivi, la carrozzeria in fibra di resina (nel futuro sarà di estrazione vegetale, interamente riciclabile), i sedili in canapa.
<img src="http://www.ecplanet.com/pic/2003/06/1055496417/eolo.jpg">
La Eolo entrerà in produzione quest'anno (2003) e sarà asseblata a Broni, nell'Oltrepò pavese. La fabbrica che coprirà una superficie di ventimila metri quadrati, quattromila dei quali destinati all’impianto produttivo dove verranno assemblate ottomila vetture l’anno. All’interno dei capannoni, interamente realizzati con pannelli in fibra di resina vegetale riciclabile, lavoreranno 240 persone, tra cui anche i capireparto che attualmente stanno seguendo il il corso di formazione a Nizza.
Poi ecco alcune domandi che è lecito porsi...
Il prezzo al pubblico doveva essere di circa 18 milioni delle vecchie
lire, nel suo allestimento più semplice.Qualcuno l'ha mai vista in Tv?
Al Motorshow fece un grande scalpore, tanto che il sito
venne subissato di richieste di prenotazione, lo stabilimento era in costruzione,
la produzione doveva partire all'inizio del 2002: si trattava di
pazientare ancora pochi mesi per essere finalmente liberi dalla
schiavitù della benzina, dai rincari continui, dalla puzza
insopportabile, dalla sporcizia, dai costi di manutenzione, da tutto un
sistema interamente basato sull'autodistruzione di tutti per il profitto
di pochi. Insomma l'attesa era grande, tutto sembrava essere pronto,
eppure stranamente da un certo momento in poi non si hanno più notizie.
Il sito scompare, tanto che ancora oggi l'indirizzo www.eoloauto.it
risulta essere in vendita. Questa vettura rivoluzionaria, che, senza
aspettare 20 anni per l'idrogeno (che costerà alla fine quanto la benzina e ce lo venderanno sempre le stesse compagnie) avrebbe risolto OGGI un sacco di problemi, scompare senza lasciare traccia.A dire il vero una traccia la lascia, e nemmeno tanto piccola: la traccia è nella testa di tutte le persone che
hanno visto, hanno passato parola, hanno usato Internet per far
circolare informazioni.
Tant'è che anche oggi, se scrivete su Google la
parola "Eolo", nella prima pagina dei risultati trovate diversi
riferimenti a questa strana storia.
Come stanno oggi le cose, previsioni ed approfondimenti:Il progettista
di questo motore rivoluzionario ha stranamente la bocca cucita (chissà x quanti milioni di euro), quando gli si chiede il perché di questi ritardi continui. I 90 dipendenti assunti in Italia dallo stabilimento produttivo sono attualmente in
cassa integrazione senza aver mai costruito neanche un'auto. I dirigenti
di Eolo Auto Italia rimandano l'inizio della produzione a data da
destinarsi, di anno in anno.
Oggi si parla, forse della prima metà del
2006...Quali considerazioni si possono fare su questa deprimente
vicenda?Certamente viene da pensare che le gigantesche corporazioni del
petrolio non vogliano un mezzo che renda gli uomini indipendenti. La
benzina oggi, l'idrogeno domani, sono comunque entrambi guinzagli molto
ben progettati.Una macchina che non abbia quasi bisogno di tagliandi né
di cambi olio, che sia semplice e fatta per durare e che consumi
soltanto energia elettrica, non fa guadagnare abbastanza.
Quindi deve essere eliminata, nascosta insieme a chissà cos'altro in quei cassetti
di cui parlava Beppe Grillo tanti anni fa, nelle scrivanie di qualche
ragioniere della Fiat o della Esso, dove non possa far danno ed
intaccare la grossa torta che fa grufolare di gioia le grandi compagnie
del petrolio e le case costruttrici, senza che l'"informazione"
ufficiale dica mai nulla, presa com'è a scodinzolare mentre divora le
briciole sotto al tavolo... ... invece delle inutili catene di S.
Antonio, facciamo girare queste informazioni!!!
LA GENTE DEVE SAPERE!!!!!!!
Link utili:
http://www.eoloenergie.it/html/ita.html
Io penso di si... mi viene piu facile pensare che i petroldollari (case automobilistiche comprese) abbiano boicottato tutto (compresi gli articoli dei giornali che smentiscono) che non invece che nel 2005 andiamo sulla luna e non siamo capaci di produrre un'auto ad aria compressa!!
Leggete l'articolo....
Eolo, auto ad aria compressa
di: Donata Allegri
Eolo è il nome della prima auto ad aria compressa, raggiunge i 100 Km/h ed ha una autonomia di 200 Km allamedia di 60 Km/h (oppure 10 ore di utilizzo in città). L'idea della Eolo, sviluppata da Guy Negre, già progettista di motori da Formula, è della MDI, che ha ceduto la licenza per costruzione e commercializzazione in vari paesi alla Eolo International, che ha girato per l'Italia alla Eolo Italia.
<img src="http://www.ecplanet.com/pic/2003/06/1055496417/eolo_guy_negre.jpg">
Il cuore dell'Eolo è costituito dal motore in alluminio, che non utilizza la combustione ma l'espansione d'aria, senza quindi l'uso di fiamma e senza superare mai i 40 °C. In questo modo si diminuiscono l'usura meccanica e la manutenzione, mentre aumenta la durata. L'aria che esce dal tubo di scarico è, oltre che priva di gas nocivi, molto fredda (arriva infatti -20 °C). L'assenza di combustione consente di impiegare come lubrificante olio alimentare. Il rifornimento d'aria compressa può avvenire attraverso compressori da 5,5 o 3 Kw integrati nel veicolo che permettono di fare il pieno, rispettivamente in 4 o 7 ore, collegandosi a qualsiasi presa di corrente.
<img src="http://www.ecplanet.com/pic/2003/06/1055496417/eolo_motore.jpg">
L'aria viene stipata in quattro contenitori tubolari in fibra di carbonio, che trovano posto sotto il pianale dell'auto, la cui resistenza è stata testata fino a 750 bar; inoltre l'aria compressa non è infiammabile e non può quindi esplodere. Tra gli altri particolari degni di nota, l'impianto elettrico di nuova concezione con un solo filo che comanda tutti i dispositivi, la carrozzeria in fibra di resina (nel futuro sarà di estrazione vegetale, interamente riciclabile), i sedili in canapa.
<img src="http://www.ecplanet.com/pic/2003/06/1055496417/eolo.jpg">
La Eolo entrerà in produzione quest'anno (2003) e sarà asseblata a Broni, nell'Oltrepò pavese. La fabbrica che coprirà una superficie di ventimila metri quadrati, quattromila dei quali destinati all’impianto produttivo dove verranno assemblate ottomila vetture l’anno. All’interno dei capannoni, interamente realizzati con pannelli in fibra di resina vegetale riciclabile, lavoreranno 240 persone, tra cui anche i capireparto che attualmente stanno seguendo il il corso di formazione a Nizza.
Poi ecco alcune domandi che è lecito porsi...
Il prezzo al pubblico doveva essere di circa 18 milioni delle vecchie
lire, nel suo allestimento più semplice.Qualcuno l'ha mai vista in Tv?
Al Motorshow fece un grande scalpore, tanto che il sito
venne subissato di richieste di prenotazione, lo stabilimento era in costruzione,
la produzione doveva partire all'inizio del 2002: si trattava di
pazientare ancora pochi mesi per essere finalmente liberi dalla
schiavitù della benzina, dai rincari continui, dalla puzza
insopportabile, dalla sporcizia, dai costi di manutenzione, da tutto un
sistema interamente basato sull'autodistruzione di tutti per il profitto
di pochi. Insomma l'attesa era grande, tutto sembrava essere pronto,
eppure stranamente da un certo momento in poi non si hanno più notizie.
Il sito scompare, tanto che ancora oggi l'indirizzo www.eoloauto.it
risulta essere in vendita. Questa vettura rivoluzionaria, che, senza
aspettare 20 anni per l'idrogeno (che costerà alla fine quanto la benzina e ce lo venderanno sempre le stesse compagnie) avrebbe risolto OGGI un sacco di problemi, scompare senza lasciare traccia.A dire il vero una traccia la lascia, e nemmeno tanto piccola: la traccia è nella testa di tutte le persone che
hanno visto, hanno passato parola, hanno usato Internet per far
circolare informazioni.
Tant'è che anche oggi, se scrivete su Google la
parola "Eolo", nella prima pagina dei risultati trovate diversi
riferimenti a questa strana storia.
Come stanno oggi le cose, previsioni ed approfondimenti:Il progettista
di questo motore rivoluzionario ha stranamente la bocca cucita (chissà x quanti milioni di euro), quando gli si chiede il perché di questi ritardi continui. I 90 dipendenti assunti in Italia dallo stabilimento produttivo sono attualmente in
cassa integrazione senza aver mai costruito neanche un'auto. I dirigenti
di Eolo Auto Italia rimandano l'inizio della produzione a data da
destinarsi, di anno in anno.
Oggi si parla, forse della prima metà del
2006...Quali considerazioni si possono fare su questa deprimente
vicenda?Certamente viene da pensare che le gigantesche corporazioni del
petrolio non vogliano un mezzo che renda gli uomini indipendenti. La
benzina oggi, l'idrogeno domani, sono comunque entrambi guinzagli molto
ben progettati.Una macchina che non abbia quasi bisogno di tagliandi né
di cambi olio, che sia semplice e fatta per durare e che consumi
soltanto energia elettrica, non fa guadagnare abbastanza.
Quindi deve essere eliminata, nascosta insieme a chissà cos'altro in quei cassetti
di cui parlava Beppe Grillo tanti anni fa, nelle scrivanie di qualche
ragioniere della Fiat o della Esso, dove non possa far danno ed
intaccare la grossa torta che fa grufolare di gioia le grandi compagnie
del petrolio e le case costruttrici, senza che l'"informazione"
ufficiale dica mai nulla, presa com'è a scodinzolare mentre divora le
briciole sotto al tavolo... ... invece delle inutili catene di S.
Antonio, facciamo girare queste informazioni!!!
LA GENTE DEVE SAPERE!!!!!!!
Link utili:
http://www.eoloenergie.it/html/ita.html