E se fosse VW a comprare Porsche?

cuoresportivo86

Nuovo Alfista
9 Febbraio 2005
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Taranto
Incredibile ribaltone. Dopo tre anni e mezzo dall'inizio della scalata, il primo gruppo automobilistico europeo si trasforma da preda a cacciatore e sarebbe pronto a inglobare la controllante Porsche. Fantafinanza? Può darsi, anche se i "rumors" che danno per imminente il colpo di scena sarebbero, a quanto riportano oggi i quotidiani "Financial Times" e "Frankfurter Allgemeine Zeitung", più che semplici voci.
Ricapitoliamo. Tre anni e mezzo fa Porsche Se, la holding che detiene Porsche Ag controllata dalla famiglia Porsche e dalla famiglia Piëch (Ferdinand Piëch, presidente del consiglio di sorveglianza di Volkswagen Ag, è nipote di Ferdinand Porsche) annunciò una clamorosa scalata al Gruppo Volkswagen, un boccone quindici volte più grande di Stoccarda. Un piano ambizioso, troppo ambizioso, "come se la Ferrari si comprasse la Fiat", si disse in Italia, concluso all'inizio di quest'anno con la conquista della maggioranza assoluta di Volkswagen Ag, il 50,75% del capitale, e la ribadita intenzione di crescere fino al 75%.
Un'operazione voluta a tutti i costi dall'amministratore delegato di Porsche Se, Wendelin Wiedekind, e costata, finora, la bellezza di 7 miliardi di euro, pagati, a suo dire, con la liquidità del Gruppo. E, va detto, e con spregiudicate operazioni finanziarie. Che però rischiano di costare caro a Wiedekind. "Dove troverà i soldi per salire al 75%?" Si chiedono gli analisti. E dove troverà i soldi per pagare l'enorme debito di Porsche? Già, perché il bilancio di questi tre anni è pesante, 9 miliardi di euro di debiti che nel 2009 costeranno, di soli interessi, 500 milioni. Certo, i i ricchi dividendi 2008 che Volkswagen sta per conferire a Porsche, 280 milioni di euro, saranno una preziosa boccata d'ossigeno per Stoccarda ma non basteranno ad affrontare i marosi di una crisi che morde e che, soprattutto, porterà nel 2009 a una drastica contrazione di fatturati e profitto.
Un'occasione di rivincita troppo ghiotta per Piëch. Il cui piano strategico prevederebbe la realizzazione di una "newco", una nuova holding (che secondo alcuni potrebbe chiamarsi Volkswagen e sul cui ponte di comando Piëch piazzerebbe il fedelissimo Martin Winterkorn, presidente del consiglio d'amministrazione di Volkwagen Ag) in cui Porsche Se e Volkswagen Ag farebbero confluire tutti e dieci i marchi in loro possesso (le aziende dell'auto Porsche, Volkswagen, Audi, Seat, Skoda, Lamborghini, Bentley, Bugatti e quelle dei veicoli industriali Scania e Man).
Con un piccolo particolare: Porsche costa tra i 6 e i 9 miliardi di euro, una roba che permetterebbe sì a Porsche di pagare tutti i suoi debiti ma che nemmeno il Gruppo Volkswagen può permettersi di questi tempi. La "rivincita" di Piëch, insomma, non è dietro l'angolo. Così come la scalata di Walter de' Silva a capo del design di tutto il nuovo Gruppo. Insomma, il grande sogno di Walter, disegnare finalmente una Porsche, è solo un po' meno lontano.


Fonte 4ruote
 
Ancora su autoblog:

Volkswagen: in preparazione una contro-scalata nei confronti di Porsche?


Il gruppo Volkswagen, che ha subito nei mesi scorsi la scalata da parte della cugina Porsche, portatasi al 50,76% della proprietà di Wolfsburg, potrebbe prodursi in un inaspettato scambio di ruoli ed inglobare la stessa casa di Zuffenhausen. Il Financial Times, che oggi si è occupato dell’intrigo, parla di qualcosa di piuttosto concreto.
L’operazione, fortemente voluta dall’attuale CEO Wendelin Wiedeking, su cui peraltro si sono recentemente concentrate voci di “siluramento”, è costata finora ben 7 miliardi di euro, una cifra che potrebbe salire ancora di molto in previsione della scalata al 75%.
Non solo: Porsche, pur giunta alla meta, ha faticato sette camicie -finanziariamente parlando- per completare l’operazione: Zuffenhausen si trova oggi con un enorme debito di 9 miliardi di euro da estinguere ed enormi interessi da saldare. Solo entro fine anno, questa voce peserà sul bilancio per ben 500 milioni di euro.
E i dividendi 2008 che presto Porsche percepirà per le sue azioni VW (l’assemblea degli azionisti ha appena approvato il loro aumento, ndr), ammontano a “soli” 280 milioni di euro. Troppo poco, in vista della riduzione di fatturati e profitti prevista per il 2009.
E a questo punto scatterebbe il piano di Piëch: dare vita ad un nuovo soggetto aziendale chiamato semplicemente Volkswagen, con l’amico Martin Winterkorn al timone, e dentro tutti i marchi automotive (Volkswagen, Audi, Seat, Skoda, Porsche, Lamborghini, Bentley e Bugatti) e veicoli industriali (Scania e Man) del gruppo.
Il problema sta tutto nel reperire i fondi necessari all’operazione: Porsche è un “bocconcino” da svariati miliardi di euro, e trovare una somma del genere di questi tempi non è cosa semplice…


Ragazzi ma com'è possibile una cosa del genere, dopo che Porsche ne è diventata la maggiore proprietaria del gruppo VW ? E' perchè Porsche è fortemente indebitata? Ho capito bene? :eek13) :eek13) :eek13)
 
Ma scusate la Porsche non navigava nell'oro fini all'altro giorno?
Ora ha 9 miliardi di debiti? :eek13) Io non sono mai stato bravo in matematica ma c'è qualcosa che non mi quadra :sgrat)
 
Alex629":1mrq7enh ha detto:
Ora ha 9 miliardi di debiti? :eek13)

per la scalata a VW Porsche ha dovuto chiedere prestiti alle banche...ecco spiegati i 9 miliardi di debiti
queste cose sono all'ordine del giorno quando si parla di aziende così grandi e quando si compiono azioni finanziarie del genere....
voglio dire Porsche aveva già preventivato questo debito, lo scopo della scalata a VW è un investimento che darà frutti a lungo termine
 
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