E' possibile prendere la scossa da un amplificatore?

simone812005

Nuovo Alfista
4 Febbraio 2007
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Verona
Salve a tutti :ciao) , volevo chiedere se è possibile prendere la scossa elettrica dalle uscite di un amplificatore audio se di grossa potenza. Quelle che vanno a pilotare gli altoparlanti.
Secondo me si! E facendo i calcoli, secondo me si ha una tensione che può essere pericolosa a partire da 150 watt rms parlando su 4 ohm.
Come tensione pericolosa intendo da 25 volt in su!
Qualcuno dice che è impossibile prendere la scossa sulle uscite per gli altoparlanti di un amplificatore di grossa potenza? Perchè?
Ora lascio la parola a voi1 :)
 
Ti assicuro che 48 Volt CONTINUI non si sentono (ci sono normalmente sui fili del telefono)
Ti assicuro che 70 Volt ALTERNATI si sentono ma pizzicano e basta (ci sono sui fili del telefono quando squilla). Li ho presi un sacco di volte.
Se cosi' non fosse, le linee telefoniche avrebbero criteri di sicurezza ben diversi.

Come ben saprai, dal punto di vista della sicurezza, continuo e' peggio che alternato.

Il segnale audio e' alternato.

150W RMS sono appunto qualcosina meno di 25V RMS.

Ammesso e non concesso di toccare i 2 fili mentre l'ampli sta fornendo in maniera costante 25V RMS (cosa estremamente irrealistica), non sentiresti comunque assolutamente nulla.
 
confermo quanto dice il bigno ma con una precisazione

oltre alla tensione, bisogna ricordarsi anche della corrente: 48V continui nella vita reale non fanno niente, ma se dietro ai 48V avessi un mostro che mi genera 500A (esagero), allora sentirei la scossa eccome :asd) - ad esempio, le batterie per auto da 12V che erogano un sacco di ampere: pregasi di non provare a prendere la scossa da quelle... :splat)
il fatto è che per avere una quantità di corrente significativamente pericolosa ci vorrebbe un filo di rame grosso quanto la cloaca maxima, altrimenti il filo fonderebbe prima che si possa arrivare a prendere la scossa
idem concettualmente per l'alternato
 
Ahi ahi ahi Diabolik.....
quanto hai detto e' relativamente vero e profondamente errato ;)

E' vero che e' la corrente a farti male, ma la corrente non e' determinata dalle capacita' di erogazione dell'alimentatore o batteria che sia!
La corrente dipende dalla tensione e dalla resistenza a cui applichi questa tensione (V=RI dice il signor Ohm).
La resistenza e' sempre la stessa: il corpo umano.

Con 12 Volt, la corrente che scorre nel corpo umano non e' pericolosa e neppure fastidiosa, puoi mettercele tranquillamente le ditine sulla batteria, tranquillo, che non ti succede nulla!!

Il discorso del filo grosso... se data una certa tensione e una certa resistenza ti salta fuori una enorme corrente, allora devi usare un filo molto grosso, per evitare che parte troppo importante della tensione "cada" sul filo stesso, dissipando potenza.
Ma non e' il caso del corpo umano.

Comunque non sono certo cosi' alte le correnti necessarie ad ammazzarci.
Solo che e' alta la tensione alla quale la resistenza del corpo umano determina questa corrente.

E per curiosita', 500 Ampere sulla 48 non e' un mostro, fidati :p
Prendi un nodo ADSL recente, te ne ciuccia circa 50 di Ampere (48 V).
Solo nella mia saletta qui a fianco ne ho 14, alimentati da un singolo alimentatore, grosso poco piu' di un forno a microonde.
Ogni tanto salta, si, quando faccio dei corti (che saldano tra loro i fili :asd) )

Certo, il climatizzatore per questa saletta ha il suo bel lavoro da fare...
 
bigno72":2m631e0m ha detto:
Ti assicuro che 48 Volt CONTINUI non si sentono (ci sono normalmente sui fili del telefono)
Ti assicuro che 70 Volt ALTERNATI si sentono ma pizzicano e basta (ci sono sui fili del telefono quando squilla). Li ho presi un sacco di volte.
Se cosi' non fosse, le linee telefoniche avrebbero criteri di sicurezza ben diversi.

Come ben saprai, dal punto di vista della sicurezza, continuo e' peggio che alternato.

Il segnale audio e' alternato.

150W RMS sono appunto qualcosina meno di 25V RMS.

Ammesso e non concesso di toccare i 2 fili mentre l'ampli sta fornendo in maniera costante 25V RMS (cosa estremamente irrealistica), non sentiresti comunque assolutamente nulla.

150 watt rms su una resistenza di 4 ohm (consideriamo l'impedenza di un'altoparlate per auto) danno precisamente 24,49 volt.
Comunque fidati che un amplificatore d'auto che erroga 156,25 watt rms su un altoparlante di 4 ohm alimentato a 12 volt fornisce una tensione reale di 25 volt sull'altoparlante. Poi se questo amplificatore arriva ad essere alimentato a 14,4 volt (tensione di alimentazione a motore acceso) fornirà più di 25 volt aumentando oviamente la potenza errogata!

Come è possibile che 25 volt forniti da un amplificatore non si sentono se si toccano i morsetti? Se mettiamo un trasformatore da casa trasforma la 220 volt in 25 volt, se si tocca un filo attraversato dai 25 volt si sente un leggero formicolio. Io credo che se un amplificatore fornisce 25 volt rms essendoci la frequenza che varia da 20 Hz a 20 KHz sicuramente i pizzicotti dei valori di picco si sentiranno, ed oviamente anche il formicolio del valore rms.
Se ho sbagliato qualcosa dimmi cosa e spiegami perchè! :grazie)
 
simone812005":thtcb2ho ha detto:
150 watt rms su una resistenza di 4 ohm (consideriamo l'impedenza di un'altoparlate per auto) danno precisamente 24,49 volt.
Comunque fidati che un amplificatore d'auto che erroga 156,25 watt rms su un altoparlante di 4 ohm alimentato a 12 volt fornisce una tensione reale di 25 volt sull'altoparlante.
L'ho detto anche io...
Prima di andare avanti, non mi piace lodarmi, ma mi pare doveroso premettere che l'elettronica mi da da mangiare, e gli ampli audio (e tante altre cose) me li progetto e me li faccio, cosi' sono sicuro di quello che fanno senza dovermi fidare di prove e recensioni.
Poi se questo amplificatore arriva ad essere alimentato a 14,4 volt (tensione di alimentazione a motore acceso) fornirà più di 25 volt aumentando oviamente la potenza errogata!
A parte che non e' detto, e dipende da cosa c'e' dentro all'ampli, qualche volt in piu' o in meno cambia poco per quello che ci interessa qui.
In ogni caso tieni sempre presente che i dati di targa degli amplificatori, anche i piu' famosi e blasonati, sono a dir poco ottimistici.
Ma lasciamo perdere, supponiamo che siano veritieri: hai in uscita il valore di tensione RMS che hai detto: 25V.
Come è possibile che 25 volt forniti da un amplificatore non si sentono se si toccano i morsetti?
Prova!
Se mettiamo un trasformatore da casa trasforma la 220 volt in 25 volt, se si tocca un filo attraversato dai 25 volt si sente un leggero formicolio.
Ricordo che da piccoli per sentire se le pile da 9V erano cariche ci si metteva la lingua sopra, e si sentiva il formicolio.
Con le mani NON CI CREDO che senti il formicolio (a meno che tu non sia particolarmente sensibile o non abbia le mani MOLTO sudate).
Di sicuro non senti un bel nulla se come hai detto tocchi UN filo (attraversato dai 25V non e' corretto, ma non facciamo i pignoli).
Come la mettiamo coi passerotti che se ne stanno tranquilli appollaiati sui fili dell'alta tensione? (non vale per i grandi uccelli preistorici, che infatti si sono estinti :crepap) :crepap) :crepap) )
Io credo che se un amplificatore fornisce 25 volt rms essendoci la frequenza che varia da 20 Hz a 20 KHz
Lascia perdere la frequenza, che e' ininfluente.
sicuramente i pizzicotti dei valori di picco si sentiranno, ed oviamente anche il formicolio del valore rms.
Ripeto: prova!
Anzi, prova col filo del telefono: li ne hai 48 di volts. Non senti un bel niente.
Se ho sbagliato qualcosa dimmi cosa e spiegami perchè! :grazie)
Hai scritto un paio di inesattezze nel discorso del trasformatore e su frequenze, picchi e RMS, ma non c'e' problema, mica tutti dobbiamo essere esperti di elettronica, a ognuno il suo!
Per il resto, prova!

Non ti fidi di me? Fidati delle normative: se non c'e' il simbolo del fulmine racchiuso nel triangolo ci puoi mettere tranquillamente le mani.

Anche con una saldatrice elettrica non prendi la scossa! (beh, io un pochino la prendevo l'ultima volta che ho saldato sotto la pioggia :lol: )
E quella ne da di corrente!
 
bigno72":20ghp1fy ha detto:
simone812005":20ghp1fy ha detto:
150 watt rms su una resistenza di 4 ohm (consideriamo l'impedenza di un'altoparlate per auto) danno precisamente 24,49 volt.
Comunque fidati che un amplificatore d'auto che erroga 156,25 watt rms su un altoparlante di 4 ohm alimentato a 12 volt fornisce una tensione reale di 25 volt sull'altoparlante.
L'ho detto anche io...
Prima di andare avanti, non mi piace lodarmi, ma mi pare doveroso premettere che l'elettronica mi da da mangiare, e gli ampli audio (e tante altre cose) me li progetto e me li faccio, cosi' sono sicuro di quello che fanno senza dovermi fidare di prove e recensioni.
Poi se questo amplificatore arriva ad essere alimentato a 14,4 volt (tensione di alimentazione a motore acceso) fornirà più di 25 volt aumentando oviamente la potenza errogata!
A parte che non e' detto, e dipende da cosa c'e' dentro all'ampli, qualche volt in piu' o in meno cambia poco per quello che ci interessa qui.
In ogni caso tieni sempre presente che i dati di targa degli amplificatori, anche i piu' famosi e blasonati, sono a dir poco ottimistici.
Ma lasciamo perdere, supponiamo che siano veritieri: hai in uscita il valore di tensione RMS che hai detto: 25V.
Come è possibile che 25 volt forniti da un amplificatore non si sentono se si toccano i morsetti?
Prova!
Se mettiamo un trasformatore da casa trasforma la 220 volt in 25 volt, se si tocca un filo attraversato dai 25 volt si sente un leggero formicolio.
Ricordo che da piccoli per sentire se le pile da 9V erano cariche ci si metteva la lingua sopra, e si sentiva il formicolio.
Con le mani NON CI CREDO che senti il formicolio (a meno che tu non sia particolarmente sensibile o non abbia le mani MOLTO sudate).
Di sicuro non senti un bel nulla se come hai detto tocchi UN filo (attraversato dai 25V non e' corretto, ma non facciamo i pignoli).
Come la mettiamo coi passerotti che se ne stanno tranquilli appollaiati sui fili dell'alta tensione? (non vale per i grandi uccelli preistorici, che infatti si sono estinti :crepap) :crepap) :crepap) )
Io credo che se un amplificatore fornisce 25 volt rms essendoci la frequenza che varia da 20 Hz a 20 KHz
Lascia perdere la frequenza, che e' ininfluente.
sicuramente i pizzicotti dei valori di picco si sentiranno, ed oviamente anche il formicolio del valore rms.
Ripeto: prova!
Anzi, prova col filo del telefono: li ne hai 48 di volts. Non senti un bel niente.
Se ho sbagliato qualcosa dimmi cosa e spiegami perchè! :grazie)
Hai scritto un paio di inesattezze nel discorso del trasformatore e su frequenze, picchi e RMS, ma non c'e' problema, mica tutti dobbiamo essere esperti di elettronica, a ognuno il suo!
Per il resto, prova!

Non ti fidi di me? Fidati delle normative: se non c'e' il simbolo del fulmine racchiuso nel triangolo ci puoi mettere tranquillamente le mani.

Anche con una saldatrice elettrica non prendi la scossa! (beh, io un pochino la prendevo l'ultima volta che ho saldato sotto la pioggia :lol: )
E quella ne da di corrente!

Mi sono qualificato in elettronica di base nel 1998, e specializato in elettronica industriale nel 1999. Ho fatto l'elettricista per 9 anni quindi credo di conoscere l'elettronica! :OK)

Ho studiato a scuola che una tensione alternata inizia a diventare "pericolosa" da 25 volt rms in su!

La pila da 9 volt fornisce tensione continua e lo sò anch'io che non si sente la scossa!

Per il fatto di fare le prove se ne avessi la possibilita le avrei fatte invece di chiedere qui sul forum. ;) Comunque avrò l'occasione di fare le prove, solo che volevo sapere prima queste cose.

I passerotti sui cavi dell'alta tensione non sentono la corrente perchè sono isolati da terra e dall'altro cavo tramite l'aria che è isolante. Anche tu se ti attacchi con le mani su un cavo solo dell'alta tensione e non tocchi a terra e nemeno l'altro conduttore non prendi la scossa!

Non è che non mi fido di te, non capisco come sia possibile non sentire niente. :sgrat) Infatti l'ho notato anch'io che non mettono il fulmine racchiuso dal triangolino, per questo faccio queste domande.

Per la saldatrice (intendiamo quella a elettrodo, a filo MIG, o quella a TIG) non si prende la scossa perchè lavorano in alta corrente (tanti ampere) e bassa tensione (pochi volt) Questo lo sò perchè è indicato da voltmetro e amperometro collegati all'uscita della saldatrice di mio padre, e dalla conferma di un tecnico riparatore di saldatrici.
 
simone812005":2ztfwhux ha detto:
Ho studiato a scuola che una tensione alternata inizia a diventare "pericolosa" da 25 volt rms in su!
Mi pare strano che abbiano scritto una roba del genere, ma sui libri ne ho lette di robe strane...
Per il fatto di fare le prove se ne avessi la possibilita le avrei fatte invece di chiedere qui sul forum.
Prendi due alimnetatori da 12V o 2 batterie da auto, attacca il - di uno col + dell'altro e poi attacca le dita agli estremi. :asd)
I passerotti sui cavi dell'alta tensione non sentono la corrente perchè sono isolati da terra e dall'altro cavo tramite l'aria che è isolante.
Si, era una battuta riferita al fatto che tu hai scritto di toccare UN filo. Immaginavo infatti che fosse solo una svista.[/quote]Per la saldatrice (intendiamo quella a elettrodo, a filo MIG, o quella a TIG) non si prende la scossa perchè lavorano in alta corrente (tanti ampere) e bassa tensione (pochi volt)[/quote]Esatto! Ma occhio: sono pur sempre qualche decina di volt! (intorno ai 40 mi pare).

Ripeto: tocco i 48 volt (continui) tutti i santi giorni, e sono ancora qui a scrivere :OK)
 
bigno72":2wkkg9hy ha detto:
simone812005":2wkkg9hy ha detto:
Ho studiato a scuola che una tensione alternata inizia a diventare "pericolosa" da 25 volt rms in su!
Mi pare strano che abbiano scritto una roba del genere, ma sui libri ne ho lette di robe strane...
Per il fatto di fare le prove se ne avessi la possibilita le avrei fatte invece di chiedere qui sul forum.
Prendi due alimnetatori da 12V o 2 batterie da auto, attacca il - di uno col + dell'altro e poi attacca le dita agli estremi. :asd)
I passerotti sui cavi dell'alta tensione non sentono la corrente perchè sono isolati da terra e dall'altro cavo tramite l'aria che è isolante.
Si, era una battuta riferita al fatto che tu hai scritto di toccare UN filo. Immaginavo infatti che fosse solo una svista.
Per la saldatrice (intendiamo quella a elettrodo, a filo MIG, o quella a TIG) non si prende la scossa perchè lavorano in alta corrente (tanti ampere) e bassa tensione (pochi volt)
Esatto! Ma occhio: sono pur sempre qualche decina di volt! (intorno ai 40 mi pare).
bigno72":2wkkg9hy ha detto:
Ripeto: tocco i 48 volt (continui) tutti i santi giorni, e sono ancora qui a scrivere :OK)

Comunque il prof di elettrotecnica ha detto che non è vero che sia effetivamente pericolosa perchè esistono trsformatori che fanno 220 o 380 nel primario e 24 nel secondario e non è quel volt che fa la differenza, perchè io ci ho messo le mani sul 24 e sinceramente non ho sentito niente. In effetti hai ragione! :OK)

Mio cognato che fa l'elettricista lavora su cavi in tensione a 220 volt e non prende la scossa. Tutto sta nell'avere le giuste precauzioni!

Ma se abbiamo un amplificatore che erroga più di 12 mila watt :D Che sia pericolosa la tensione che ha ai morsetti? :asd)
Comunque a parte gli scerzi, esistono amplificatori per fare spl in grado di errogare 6 o 8 mila watt su carichi di 1 o 2 ohm con un'alimentazione di 14,4 volt.
Però è vero anche che calando il valore del carico la corrente aumente e la tensione cala per mantenere la potenza, o sbaglio?

Qual'è la minima tensione alternata rms è effetivamente pericolosa?
 
simone812005":eta3bmnb ha detto:
Mio cognato che fa l'elettricista lavora su cavi in tensione a 220 volt e non prende la scossa.
Basta toccare un solo filo per volta ed essere isolati da terra. Ma e' meglio non farlo: l'imprevisto e' dietro l'angolo!
Metti che mentre hai il filo di fase in mano ti viene da starnutire e tocchi il muro... :dead)
Comunque a parte gli scerzi, esistono amplificatori per fare spl in grado di errogare 6 o 8 mila watt su carichi di 1 o 2 ohm con un'alimentazione di 14,4 volt.
Però è vero anche che calando il valore del carico la corrente aumente e la tensione cala per mantenere la potenza, o sbaglio?
A parte che 8 kilowatt non so con che batteria li alimenti.... il motorino di avviamento e' circa 1 kilowatt e lo usi per pochi secondi.
In ogni caso, va da se che per salire oltre a una certa potenza ci deve essere uno stadio di alimentazione che eleva la tensione di batteria alla tensione necessaria ad ottenere la potenza richiesta.

Al diminuire dell'impedenza del carico (si dice "all'aumentare del carico") la corrente aumenta e SE la tensione rimane uguale aumenta la potenza (P=VI).
Nella maggiorparte dei casi, a un certo punto la tensione scende e quindi la potenza non aumenta tanto quanto ci si aspetterebbe dai calcoli.
Ma non scende perche' qualcuno ha progettato la cosa in modo che scenda: scende perche' l'alimentazione NON CE LA FA.

Poi ci sono gli "amplificatori in corrente", che comandano la corrente invece della tensione.
In questo caso all'aumentare del carico la tensione (e quindi la potenza) diminuisce.
Qual'è la minima tensione alternata rms è effetivamente pericolosa?
Non ne ho la piu' pallida idea, sorry.

Per mia regola personale comincio a stare attento quando arrivo a 70 V (che non ti ammazzano ma pizzicano forte).
 
bigno72":rh3wr29p ha detto:
simone812005":rh3wr29p ha detto:
Mio cognato che fa l'elettricista lavora su cavi in tensione a 220 volt e non prende la scossa.
Basta toccare un solo filo per volta ed essere isolati da terra. Ma e' meglio non farlo: l'imprevisto e' dietro l'angolo!
Metti che mentre hai il filo di fase in mano ti viene da starnutire e tocchi il muro... :dead)
In questo caso basterà lasciare il filo che si ha in mano! Cavolo, credo te ne accorgi se devi starnutire!

bigno72":rh3wr29p ha detto:
simone812005":rh3wr29p ha detto:
Comunque a parte gli scerzi, esistono amplificatori per fare spl in grado di errogare 6 o 8 mila watt su carichi di 1 o 2 ohm con un'alimentazione di 14,4 volt.
A parte che 8 kilowatt non so con che batteria li alimenti.... il motorino di avviamento e' circa 1 kilowatt e lo usi per pochi secondi.
In ogni caso, va da se che per salire oltre a una certa potenza ci deve essere uno stadio di alimentazione che eleva la tensione di batteria alla tensione necessaria ad ottenere la potenza richiesta.
Sono amplificatori in classe D, e sono dotati di uno stadio di alimentazione che eleva la tensione di batteria alla tensione necessaria ad ottenere la potenza richiesta.

bigno72":rh3wr29p ha detto:
simone812005":rh3wr29p ha detto:
Però è vero anche che calando il valore del carico la corrente aumenta e la tensione cala per mantenere la potenza, o sbaglio?
Al diminuire dell'impedenza del carico (si dice "all'aumentare del carico") la corrente aumenta e SE la tensione rimane uguale aumenta la potenza (P=VxI).
Nella maggiorparte dei casi, a un certo punto la tensione scende e quindi la potenza non aumenta tanto quanto ci si aspetterebbe dai calcoli.
Ma non scende perche' qualcuno ha progettato la cosa in modo che scenda: scende perche' l'alimentazione NON CE LA FA.
Se io collego in parallelo 2 altoparlanti che hanno una impedenza di carico di 4 ohm l'impedenza totale cala arrivando al valore di 2 ohm. Io intendo che il carico di 4 ohm (un solo altoparlante) se collegato in parallelo con un altro altoparlante di 4 ohm, il carico che sente l'amplificatore sui morsetti di uscita degli altoparlanti cala a 2 ohm.
Quindi è al calare del carico (Nell'Hi-Fi car è possibile mettere in parallelo gli altoparlanti e collegarli in uscita agli amplificatori purchè gli amplificatori siano progettati per lavorare con carichi di 2 ohm, oppure 1 ohm, e persino a 0,5 ohm)

bigno72":rh3wr29p ha detto:
Poi ci sono gli "amplificatori in corrente", che comandano la corrente invece della tensione.
In questo caso all'aumentare del carico la tensione (e quindi la potenza) diminuisce.
Mi sa che gli amplificatori audio Hi-Fi car siano amplificatori di tensione. Infatti hanno il gain che regola la tensione di ingresso per poter raggiungere la potenza massima in uscita.
Perchè credo che un amplificatore di corrente abbia il gain che regola la corrente di ingresso per raggiungere la potenza massima in uscita.
In quale caso si userebbe un'amplificatore di corrente?

bigno72":rh3wr29p ha detto:
simone812005":rh3wr29p ha detto:
Qual'è la minima tensione alternata rms è effetivamente pericolosa?
Non ne ho la piu' pallida idea, sorry.
Per mia regola personale comincio a stare attento quando arrivo a 70 V (che non ti ammazzano ma pizzicano forte).
Su internet ho trovato che la tensione alternata rms è pericolosa a partire da 50 volt ma questo dipende dal tempo di contatto e dalla quantita di corrente (ampere) che scorre nel corpo umano. Si ha una corrente pericolosa a partire da 10 milli Ampere.
 
simone812005":snpm5a4w ha detto:
Sono amplificatori in classe D
Ovvio, altrimenti li devi raffreddare con l'azoto liquido :lol:
Se io collego in parallelo 2 altoparlanti che hanno una impedenza di carico di 4 ohm l'impedenza totale cala arrivando al valore di 2 ohm.
Giusto, ma non chiamarla impedenza di carico, e' impedenza, punto e basta.
Io intendo che il carico di 4 ohm (un solo altoparlante) se collegato in parallelo con un altro altoparlante di 4 ohm, il carico che sente l'amplificatore sui morsetti di uscita degli altoparlanti cala a 2 ohm.
Avevo capito benissimo cosa intendevi, e ti ho detto che e' sbagliato: un altoparlante (o una resistenza) da 4 ohm rappresenta un carico MINORE per l'amplificatore (o per un alimentatore che in fondo e' la stessa cosa) rispetto a una resistenza da 2 ohm.
Piu' la resistenza e' bassa e piu' si dice che il carico e' alto, perche' l'alimentatore/amplificatore deve "faticare" di piu'.
Nell'Hi-Fi car è possibile mettere in parallelo gli altoparlanti e collegarli in uscita agli amplificatori purchè gli amplificatori siano progettati per lavorare con carichi di 2 ohm, oppure 1 ohm, e persino a 0,5 ohm
Questo e' sempre possibile, e di solito in ambito casallingo si ha molta piu' flessibilita', anche se difficilmente si ha necessita' di fare collegamenti particolari come in auto.
Mi sa che gli amplificatori audio Hi-Fi car siano amplificatori di tensione.
Credo anche io, gli ampli in corrente sono roba raffinata. :p :p :p
Infatti hanno il gain che regola la tensione di ingresso per poter raggiungere la potenza massima in uscita.
Non e' quello il motivo, e comunque la regolazione del gain e' una mezza balla: non regoli il guadagno dell'ampli ma (come hai detto tu) regoli la tensione in ingresso. E' una regolazione del "volume" identica a quella di qualsiasi radiolina della nonna.
Perchè credo che un amplificatore di corrente abbia il gain che regola la corrente di ingresso per raggiungere la potenza massima in uscita.
Assolutamente no, la regolazione sul segnale in ingresso e' sempre sulla tensione perche' il segnale non amplificato e' sempre un segnale in tensione, non in corrente.
Per dirla brutale: non esistono "preamplificatori in corrente".
Non e' vero, ma per noi va bene che sia vero (azz, mi sento assomigliare a un'altra persona che scrive in questi sul forum :lol: ).
In quale caso si userebbe un'amplificatore di corrente?
E' una soluzione circuitale come un'altra.
C'e' chi dice che le valvole suonano meglio dei transistor, chi dice che i transistor che "escono di emettitore" suonano meglio di quelli che "escono di collettore", e chi dice che gli ampli in corrente suonino meglio di quelli in tensione.

In realta' cambia ben poco:
Il carico e' fisso.
Se aumenti la tensione aumenta la corrente. (ampli in tensione)
Se aumenti la corrente aumenta la tensione. (ampli in corrente)
Se attacchi un oscilloscopio alle uscite dei 2 ampli non rilevi differenze.

Tutto semplificato all'estremo, perche' quando si tratta di altoparlanti non c'e' proprio un bel niente di semplice.
Spesso si ragiona (come stiamo facendo qui) con le resistenze al posto degli altoparlanti, ma la cosa piu' simile a un altoparlante dal punto di vista del pilotaggio e' il motore elettrico.
 
bigno72":jxuxn55d ha detto:
simone812005":jxuxn55d ha detto:
Infatti hanno il gain che regola la tensione di ingresso per poter raggiungere la potenza massima in uscita.
Non e' quello il motivo, e comunque la regolazione del gain e' una mezza balla: non regoli il guadagno dell'ampli ma (come hai detto tu) regoli la tensione in ingresso. E' una regolazione del "volume" identica a quella di qualsiasi radiolina della nonna.
Non è corretto dire che è una regolazione del volume. Alla fin fine è la regolazione del guadagno veramente, perchè se il guadagno è dato dal rapporto tra la tensione di ingresso e la tensione di uscita dell'amplificatore ed io vario la tensione di ingresso vario anche il guadagno dell'amplificatore.

bigno72":jxuxn55d ha detto:
simone812005":jxuxn55d ha detto:
Perchè credo che un amplificatore di corrente abbia il gain che regola la corrente di ingresso per raggiungere la potenza massima in uscita.
Assolutamente no, la regolazione sul segnale in ingresso e' sempre sulla tensione perche' il segnale non amplificato e' sempre un segnale in tensione, non in corrente.
Per dirla brutale: non esistono "preamplificatori in corrente".
Non e' vero, ma per noi va bene che sia vero (azz, mi sento assomigliare a un'altra persona che scrive in questi sul forum :lol: ).
Qua ho detto veramente una boiata! :ignore)

bigno72":jxuxn55d ha detto:
simone812005":jxuxn55d ha detto:
In quale caso si userebbe un'amplificatore di corrente?
E' una soluzione circuitale come un'altra.
C'e' chi dice che le valvole suonano meglio dei transistor, chi dice che i transistor che "escono di emettitore" suonano meglio di quelli che "escono di collettore", e chi dice che gli ampli in corrente suonino meglio di quelli in tensione.
In realta' cambia ben poco:
Il carico e' fisso.
Se aumenti la tensione aumenta la corrente. (ampli in tensione)
Se aumenti la corrente aumenta la tensione. (ampli in corrente)
Se attacchi un oscilloscopio alle uscite dei 2 ampli non rilevi differenze.

Tutto semplificato all'estremo, perche' quando si tratta di altoparlanti non c'e' proprio un bel niente di semplice.
Spesso si ragiona (come stiamo facendo qui) con le resistenze al posto degli altoparlanti, ma la cosa piu' simile a un altoparlante dal punto di vista del pilotaggio e' il motore elettrico.
Mmmm... :scratch) mi sa che sia più simile al comportamento di un induttore vero e proprio più che un motore elettrico.
Un motore elettrico non mi sembra che aumenti l'impedenza all'aumentare della frequenza.
Comunque ammetto di non esserne sicuro...
ho provato un motore trifase a vuoto con un inverter per variare la velocita variando la frequenza, e non mi sembrava che calasse di giri alzando esageratamente la frequenza. Vabbè che sono arrivato intorno ai 150 Hz, più in su l'inverter non andava! :asd)
 
simone812005":24w41juj ha detto:
Non è corretto dire che è una regolazione del volume. Alla fin fine è la regolazione del guadagno veramente, perchè se il guadagno è dato dal rapporto tra la tensione di ingresso e la tensione di uscita dell'amplificatore ed io vario la tensione di ingresso vario anche il guadagno dell'amplificatore.
Vero se intendi l'ampli come scatola chiusa, ma allora dovrebbe chiamarsi gain su qualsiasi amplificatore, anche da casa!
Dentro all'ampli ci sono diverse cose, tra cui uno stadio amplificatore, con un suo guadagno, che non si regola.
E' solo una questione di nomenclature e di abitudini.
Certo che in ambito car-audio dove si mettono insieme pezi dall'aspetto molto tecnico, chiamarlo gain fa piu' fico!
bigno72":24w41juj ha detto:
Spesso si ragiona (come stiamo facendo qui) con le resistenze al posto degli altoparlanti, ma la cosa piu' simile a un altoparlante dal punto di vista del pilotaggio e' il motore elettrico.
Mmmm... :scratch) mi sa che sia più simile al comportamento di un induttore vero e proprio più che un motore elettrico.
Assolutamente no: cosa si muove in un induttore?
Dai l'impulso all'altoparlante per farlo muovere avanti, questo inzia a muoversi, ma con una certa inerzia, e smorzato da sospensione, carico acustico... Poi cerchi di farlo tornare indietro, ma lui vuole andare ancora un po' in avanti....
Oppure non lo vuoi far muovere piu' di tanto perche' e' terminato l'impulso, ma lui si vuole muovere ancora un po', e tramite la bobina ti manda corrente verso l'ampli...

Far vibrare avanti e indietro un cono e un po' come far andare avanti e indietro un motore attaccato a una molla, e' la similitudine migliore che si trovi in letteratura.
 
bigno72":m6vbhnds ha detto:
simone812005":m6vbhnds ha detto:
Non è corretto dire che è una regolazione del volume. Alla fin fine è la regolazione del guadagno veramente, perchè se il guadagno è dato dal rapporto tra la tensione di ingresso e la tensione di uscita dell'amplificatore ed io vario la tensione di ingresso vario anche il guadagno dell'amplificatore.
Vero se intendi l'ampli come scatola chiusa, ma allora dovrebbe chiamarsi gain su qualsiasi amplificatore, anche da casa!
Dentro all'ampli ci sono diverse cose, tra cui uno stadio amplificatore, con un suo guadagno, che non si regola.
E' solo una questione di nomenclature e di abitudini.
Certo che in ambito car-audio dove si mettono insieme pezi dall'aspetto molto tecnico, chiamarlo gain fa piu' fico!
In un impianto Hi-Fi car, in confronto ad un impianto Hi-Fi home si incontrano molti problemi.
Primo fra tutti la dislocazione degli altoparlanti, l'ambiente di ascolto, il punto di ascolto, ma non solo. Si trovano problemi anche nel trasportare il segnale audio dalla sorgente (autoradio) agli amplificatori ed elettroniche varie, questi problemi sono le interferenze di varia natura presenti in tutte le auto.
Per superare il problema interferenze si fanno sorgenti che hanno le uscite preamplificate a diversi livelli di uscita, (ci sono autoradio che hanno il livello di uscita preamplificata a 2 volt, altre a 4volt, altre a 5 volt, ecc) quindi gli amplificatori che si montano devono per forza avere una regolazione del guadagno per adattarsi alle varie sorgenti agibile senza dover aprire l'amplificatore stesso.
Nell'Hi-Fi home non ci sono questi problemi di superare le interferenze e quindi i segnali non vengono disturbati, e la regolazione del guadagno degli amplificatori si può fare in fase di collaudo e poi andrà bene quando verrà collegato allevarie sorgenti audio (lettori cd, uscite audio di televisori, videoregistratori, dvd, ecc)
La regolazione del guadagno (gain) c'è anche negli amplificatori da casa, altrimenti come si fa a regolare l'ampli senza farlo andare in clipping?
 
Guarda, ci sarebbe da scrivere un libro per ogni riga che hai scritto.

Solo un paio di risposte:

1) Molti problemi in auto se li creano quelli che mettono gli impianti in auto. Ad esempio in casa le interferenze ci sono eccome, e sono di piu' e anche piu' fastidiose (50Hz), solo che non si fanno enormi cappelle di installazione come si vede di solito in auto (cavi di segnale che passano uno a catania e l'altro a bergamo, masse attaccate da tutte le parti...)

2) Per evitare il clipping basta abbassare il volume, in casa come in auto.

2bis) Se ti piace ascoltare e basta, ed acquisti oggetti "comuni", al clipping non ci arriverai mai; se ti piace spingerti nella ricerca del suono migliore (che non esiste) magari ci potrai anche arrivare (a volumi relativamente bassi e per motivi ben diversi dalla ricerca della massima pressione), ma te ne accorgerai subito e deciderai se accontentarti e abbassare il volume, oppure usare un finale piu' potente (o modificare il guadagno del tuo, se lo sai fare, munito di saldatore), o casse piu' sensibili, oppure in alcuni casi potresti anche decidere che godi come un riccio ad ascoltare il clipping (di solito succede con valvole e FET che al clipping generano solo le piacevoli armoniche pari).


Bon, mi fermo qui perche' il car audio mi fa solo venire il mal di fegato :asd)
 
bigno72":26x6z3du ha detto:
Guarda, ci sarebbe da scrivere un libro per ogni riga che hai scritto.

Solo un paio di risposte:

1) Molti problemi in auto se li creano quelli che mettono gli impianti in auto. Ad esempio in casa le interferenze ci sono eccome, e sono di piu' e anche piu' fastidiose (50Hz), solo che non si fanno enormi cappelle di installazione come si vede di solito in auto (cavi di segnale che passano uno a catania e l'altro a bergamo, masse attaccate da tutte le parti...)

2) Per evitare il clipping basta abbassare il volume, in casa come in auto.

2bis) Se ti piace ascoltare e basta, ed acquisti oggetti "comuni", al clipping non ci arriverai mai; se ti piace spingerti nella ricerca del suono migliore (che non esiste) magari ci potrai anche arrivare (a volumi relativamente bassi e per motivi ben diversi dalla ricerca della massima pressione), ma te ne accorgerai subito e deciderai se accontentarti e abbassare il volume, oppure usare un finale piu' potente (o modificare il guadagno del tuo, se lo sai fare, munito di saldatore), o casse piu' sensibili, oppure in alcuni casi potresti anche decidere che godi come un riccio ad ascoltare il clipping (di solito succede con valvole e FET che al clipping generano solo le piacevoli armoniche pari).


Bon, mi fermo qui perche' il car audio mi fa solo venire il mal di fegato :asd)
Guarda, lasciamo stare il discorso Hi-Fi car che mi sa che sia meglio. Io ho la mia passione per l'Hi-Fi car e tu a quanto pare no :sic) Ma non fa niente dai, io mi tengo la mia passione e vado avanti per la mia strada. :)
 
bigno72":2avsykjv ha detto:
E' una soluzione circuitale come un'altra.
C'e' chi dice che le valvole suonano meglio dei transistor, chi dice che i transistor che "escono di emettitore" suonano meglio di quelli che "escono di collettore", e chi dice che gli ampli in corrente suonino meglio di quelli in tensione.

In realta' cambia ben poco:
Il carico e' fisso.
Se aumenti la tensione aumenta la corrente. (ampli in tensione)
Se aumenti la corrente aumenta la tensione. (ampli in corrente)
Se attacchi un oscilloscopio alle uscite dei 2 ampli non rilevi differenze.

Tutto semplificato all'estremo, perche' quando si tratta di altoparlanti non c'e' proprio un bel niente di semplice.
Spesso si ragiona (come stiamo facendo qui) con le resistenze al posto degli altoparlanti, ma la cosa piu' simile a un altoparlante dal punto di vista del pilotaggio e' il motore elettrico.

insomma.. per te che sei elettronico cambia poco.. ma la differenza tra valvole e transistor è immensa :D
comunque è sbagliato dire che il gain dell'amplificatore è un volume, è il guadagno dello stadio di pre amplificazione
come quello che trovi su un qualsiasi mixer vicino agli ingressi
 
nitrous":3n9wn1gb ha detto:
insomma.. per te che sei elettronico cambia poco.. ma la differenza tra valvole e transistor è immensa
La differenza tra un ampli a valvole e un ampli a transistor e' immensa.
Ne ho fatti sia di un tipo che dell'altro, vuoi che non lo sappia? ;)

Bisognerebbe scrivere per mesi per chiarire tutto per bene, e molti aspetti resterebbero comunque controversi.

Nello specifico, si chiedeva quali fossero le differenze tra ampli in tensione e in corrente.
La mia risposta si potrebbe anche riscrivere cosi':
Nessuna differenza nell'applicazione/uso dell'ampli e nessuna (grossolana) differenza rilevabile strumentalmente.
Devi provare (soprattutto insieme alle tue casse) e vedere quale ti piace di piu'.
comunque è sbagliato dire che il gain dell'amplificatore è un volume, è il guadagno dello stadio di pre amplificazione
Sinceramente non ho mai fatto/disfatto un mixer, quindi non so se abbia o meno uno stadio a guadagno variabile.
Di sicuro il gain che c'e' negli ampli da macchina e' un "volume", nel senso che e' un potenziometro che "fa vedere" all'ampli solo una porzione del segnale di ingresso.

Se poi guardi l'ampli "ai morsetti", ovvero entra un segnale X e esce un segnale Y, allora si, il gain e' una regolazione del guadagno, ma allora qualsiasi "manopola del volume" puo' essere vista come regolazione del guadagno.

In realta' il guadagno di uno stadio di amplificazione e' implicito nel progetto dell'ampli stesso, ed e' spesso (non ho detto sempre) impossibile modificarlo senza compromettere il corretto funzionamento dello stesso stadio.


Detto tutto questo, non preoccupatevi: visto che gli ampli da macchina sono degli scatolotti con solo ingresso e uscita, e visto che quella e' una regolazione che si mette a punto una volta e non si tocca piu', va benissimo chiamarla "gain" :p
 
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