Ha passato quasi 6 mesi dentro una concessionaria prima di allietare la mia vita e farmi scoprire anche voi del Virtual. E adesso dopo 60.000 Km di piacere è arrivato per la mia amata GT il momento della sua prima revisione.
Partiamo di buon’ora per recarci presso un’officina che non conosco e arriviamo 10 minuti prima dell’apertura. Per ingannare il tempo ho ammirato i raggi del sole ancora basso che donavano delle striature dorate veramente splendide alle curve della carrozzeria.
Ad un tratto arriva di gran carriera una Grande Punto rossa con una criniera da leone appena accennata sulle portiere, come dire stavo per fare una tamarrata ma per fortuna posso ancora spacciarla per una leggera personalizzazione. Era uno dei meccanici, un giovane sulla trentina molto gentile. Mi spalanca le porte dell’officina e appena scendo dall’auto avvolge subito il volante con della pellicola ed il sedile con un foglio di plastica. Bene penso, la partenza promette bene.
Si parte subito con i controlli ai fari, poi ai freni, per poi passare subito a quelli dello sterzo e delle sospensioni alzando la vettura su un ponte dotato di piastre oscillanti. Dopo il ponte, è il momento dell’ispezione dentro il cofano motore, per concludere con il controllo dei gas di scarico, effettuato tramite la solita sonda ed un palmare collegato alla centralina vicina allo sterzo.
Per precauzione lasciai la vettura con i finestrini aperti evitando così che venissero impropriamente usati come montanti. Ma devo ammettere che non ce sarebbe stato bisogno. Il meccanico ha mostrato un’attenzione nel manovrare vicino all’auto veramente encomiabile al punto che ogni volta che toccava la sua carrozzeria dava quasi l’idea di accarezzarla.
Io un po’ in ansia, si trattava pur sempre di un esame, cercavo di scrutare il suo sguardo mentre eseguiva i test, ma non riuscivo a vedere nient’altro sul suo volte che un’espressione di compiacimento.
Al termine delle operazioni faccio la domanda di rito per sapere l’esito e lui mi risponde sorridendomi: - “Perfetta” !
Considerando anche l’ordine e la pulizia che regnava in officina, credo proprio che la terrò in considerazione per il prossimo tagliando.
P.s. il bollino blu non si fa più (scusate la rima ma non ho resistito).
Partiamo di buon’ora per recarci presso un’officina che non conosco e arriviamo 10 minuti prima dell’apertura. Per ingannare il tempo ho ammirato i raggi del sole ancora basso che donavano delle striature dorate veramente splendide alle curve della carrozzeria.
Ad un tratto arriva di gran carriera una Grande Punto rossa con una criniera da leone appena accennata sulle portiere, come dire stavo per fare una tamarrata ma per fortuna posso ancora spacciarla per una leggera personalizzazione. Era uno dei meccanici, un giovane sulla trentina molto gentile. Mi spalanca le porte dell’officina e appena scendo dall’auto avvolge subito il volante con della pellicola ed il sedile con un foglio di plastica. Bene penso, la partenza promette bene.
Si parte subito con i controlli ai fari, poi ai freni, per poi passare subito a quelli dello sterzo e delle sospensioni alzando la vettura su un ponte dotato di piastre oscillanti. Dopo il ponte, è il momento dell’ispezione dentro il cofano motore, per concludere con il controllo dei gas di scarico, effettuato tramite la solita sonda ed un palmare collegato alla centralina vicina allo sterzo.
Per precauzione lasciai la vettura con i finestrini aperti evitando così che venissero impropriamente usati come montanti. Ma devo ammettere che non ce sarebbe stato bisogno. Il meccanico ha mostrato un’attenzione nel manovrare vicino all’auto veramente encomiabile al punto che ogni volta che toccava la sua carrozzeria dava quasi l’idea di accarezzarla.
Io un po’ in ansia, si trattava pur sempre di un esame, cercavo di scrutare il suo sguardo mentre eseguiva i test, ma non riuscivo a vedere nient’altro sul suo volte che un’espressione di compiacimento.
Al termine delle operazioni faccio la domanda di rito per sapere l’esito e lui mi risponde sorridendomi: - “Perfetta” !
Considerando anche l’ordine e la pulizia che regnava in officina, credo proprio che la terrò in considerazione per il prossimo tagliando.
P.s. il bollino blu non si fa più (scusate la rima ma non ho resistito).