http://www.hwfiles.it/news/microsoft-il ... 33218.html
Qualche settimana fa Microsoft aveva diffuso i dati relativi alle vendite di Windows 7, definendo senza mezzi termini il debutto di questa nuova edizione di Windows un successo. Nello specifico si era parlato di circa 150 milioni di licenze vendute, equivalenti ad una media di 7 licenze vendute al secondo.
Nonostante il considerevole risultato ottenuto da Microsoft, pare però che la situazione in ambito aziendale sia meno incoraggiante. Ad renderlo noto è stata Tammi Reller, Microsoft Corporate Vice President di Windows, la quale nel corso di una conferenza ha ammesso che circa il 74% dei computer aziendali continua ad utilizzare Windows XP nonostante Windows Vista sia in circolazione ormai da più di 3 anni.
Secondo quanto dichiarato da Reller, la principale causa del mancato aggiornamento ad una più recente versione di Windows è da imputare all'età del parco hardware aziendale: in media un PC da lavoro ha circa 4,4 anni ed è stato utilizzato più a lungo di quanto inizialmente preventivato.
Per venire incontro alle aziende, Microsoft ha quindi deciso di cambiare nuovamente strategia riguardo la possibilità di effettuare il downgrade a Windows XP. Inizialmente tale opzione avrebbe dovuto essere disponibile per un periodo limitato di 6 mesi a partire dal rilascio di Windows 7, ma ora il colosso di Redmond ha deciso di estenderlo a tutto il periodo di vita di Windows 7, vale a dire fino a gennaio 2020.
Ecco quanto riportato in un post pubblicato recentemente sul blog ufficiale di Windows: "Andando avanti, le aziende potranno continuare ad acquistare nuovi PC ed utilizzare l'opzione di downgrade a Windows XP o Vista finchè non saranno pronti ad usare Windows 7". La nuova strategia intrapresa da Microsoft punta quindi a lasciare alle aziende tutto il tempo di adeguare il proprio parco hardware, in modo tale che potrà passare a Windows 7 in maniera meno problematica.
Qualche settimana fa Microsoft aveva diffuso i dati relativi alle vendite di Windows 7, definendo senza mezzi termini il debutto di questa nuova edizione di Windows un successo. Nello specifico si era parlato di circa 150 milioni di licenze vendute, equivalenti ad una media di 7 licenze vendute al secondo.
Nonostante il considerevole risultato ottenuto da Microsoft, pare però che la situazione in ambito aziendale sia meno incoraggiante. Ad renderlo noto è stata Tammi Reller, Microsoft Corporate Vice President di Windows, la quale nel corso di una conferenza ha ammesso che circa il 74% dei computer aziendali continua ad utilizzare Windows XP nonostante Windows Vista sia in circolazione ormai da più di 3 anni.
Secondo quanto dichiarato da Reller, la principale causa del mancato aggiornamento ad una più recente versione di Windows è da imputare all'età del parco hardware aziendale: in media un PC da lavoro ha circa 4,4 anni ed è stato utilizzato più a lungo di quanto inizialmente preventivato.
Per venire incontro alle aziende, Microsoft ha quindi deciso di cambiare nuovamente strategia riguardo la possibilità di effettuare il downgrade a Windows XP. Inizialmente tale opzione avrebbe dovuto essere disponibile per un periodo limitato di 6 mesi a partire dal rilascio di Windows 7, ma ora il colosso di Redmond ha deciso di estenderlo a tutto il periodo di vita di Windows 7, vale a dire fino a gennaio 2020.
Ecco quanto riportato in un post pubblicato recentemente sul blog ufficiale di Windows: "Andando avanti, le aziende potranno continuare ad acquistare nuovi PC ed utilizzare l'opzione di downgrade a Windows XP o Vista finchè non saranno pronti ad usare Windows 7". La nuova strategia intrapresa da Microsoft punta quindi a lasciare alle aziende tutto il tempo di adeguare il proprio parco hardware, in modo tale che potrà passare a Windows 7 in maniera meno problematica.