domanda per qualcuno che fa il commercialista

mezzostordito

Nuovo Alfista
20 Ottobre 2004
12,502
0
36
Ivrea (TO)
mezzostordito.altervista.org
Vorrei aprire un attività come libero professionista solo che nn so bene come muovermi cosa fare e quali saranno le spese.
C'è qualcuno che fa il commercialista e sa darmi qualche info?
Piu che altro capire cosa devo fare e quanto spenderò coem tasse ecc..
grazie a tutti
 
mezzostordito":3axkx2da ha detto:
Vorrei aprire un attività come libero professionista solo che nn so bene come muovermi cosa fare e quali saranno le spese.
C'è qualcuno che fa il commercialista e sa darmi qualche info?
Piu che altro capire cosa devo fare e quanto spenderò coem tasse ecc..
grazie a tutti
Commercialista no, ma imprenditore sì.

Per "libero professionista" intendi "piccolo imprenditore"?

I professionisti sono SOLO quelli con relativo albo (es. architetti, geologi, geometri, ingegneri, commercialisti...), tutti gli altri sono "piccoli imprenditori".

Le spese saranno enormi, gli adempimenti devastanti, alla fin fine devi avere ricavi > 50.000 euro all'anno per avere delle differenze rispetto ad una segretaria (intendo "lavoro dipendente tipico").

Ad esempio se supponi di fatturare 20.000 euro alla fine te ne rimarranno in tasca poco più di una pensione sociale (500 euro al mese).

I costi sono principalmente legati al commercialista (1.500 euro\anno circa), iscrizioni varie a camere di commercio (un centinaio di euro), e SOPRATTUTTO i versamenti OBBLIGATORI INPS che ammontano a circa 2.500 euro\anno (MINIMO), più circa il 20% oltre (è un casino la nuova finanziaria ha cambiato le aliquote ed ancora non ci ho guardato).

Poi avrai addizionari regionali e comunali, dovrai versare le eventuali ritenute d'acconto con chi lavori etc, presentare i relativi 770 etc, non potrai dedurre praticamente nulla dalle tasse (niente auto, tanto per dirne una), inoltre sarai soggetto a studi di settore (ovvero "redditometro con minimum tax incorporato").

Spero per te, inoltre, che tu abbia pagamenti più solerti dei versamenti IVA: se ad esempio fatturi 100 euro oggi devi versare per il 16 del mese prossimo i 20 euro di IVA, indipendentemente dal fatto che tu abbia incassato la fattura o meno.
Se il cliente ti paga tra due mesi, intanto l'IVA l'anticipi TE. A seconda del tipo di contabilità e del giro di affari (ma ipotizzando una semplificata+trimestrale) l'IVA la versi 4 volte all'anno; in totale gli adempimenti sono circa 10-12, in pratica (in media) una volta al mese devi versare (adesso telematicamente) i $$$, che tu li abbia in cassa o no.

Cosa devi fare? Cerca un buon commercialista e vai a parlarci, ti spiegherà tutto in dettaglio, ma il "succo" è quello che ti ho già scritto.
 
grazie delle info cmq anche se guadagno poco nn sarebbe un problema perchè tanto lo farei mentre studio..vorei iniziare a lavorare nel riprogrammare centraline solo che devo capire bene come muovermi e cosa mi serve come partita iva quali spese avrò per le tasse ecc sui materiali per lavorare so gia cosa prendere e dove e quanto spedere
 
farsi assegnare la partita iva è il minore dei problemi, anche perchè è un adempimento che presuppone proprio tutta una serie di questioni già alencate da internik...in due porole: ti danno un numero per pagare imposte tasse ecc :asd)
 
mezzostordito":2k81lj8c ha detto:
grazie delle info cmq anche se guadagno poco nn sarebbe un problema perchè tanto lo farei mentre studio..vorei iniziare a lavorare nel riprogrammare centraline solo che devo capire bene come muovermi e cosa mi serve come partita iva quali spese avrò per le tasse ecc sui materiali per lavorare so gia cosa prendere e dove e quanto spedere
Scusa, ma forse non è chiaro che il discorso non è se guadagni poco o tanto, hai dei costi fissi che devi pagare anche se non guadagni una lira.

Minimominimisssimo puoi calcolare un 10 milioni di lirette all'anno, anche se fatturi 0.

Allo Stato non gliene fotte nulla se non hai lavoro, devi pagare ugualmente (soprattutto l'INPS)

Attenzione che per "ricavi" intendo ovviamente al netto dei costi della produzione.

Quindi le "tasse" (imposte) sono l'ultimo dei tuoi problemi, il primo è l'INPS ed il secondo è lo studio di settore.

Quest'ultimo è particolarmente perverso e funziona circa così (parlo per gli informatici, che conosco bene :asd) ):
tu fai una certa attività? Devi dichiarare almeno TOT.
I tuoi clienti sono fuori regione? Devi aumentare la dichiarazione.
Hai speso X per comprare del computer? Devi dichiarare ancora di più.
Hai comprato un'auto nuova? Devi dichiarare enormemente di più.
Gli affari vanno male e non lavori? Chi se ne frega, devi dichiarare lo stesso.

In pratica è una vera e propria minimum tax: se dichiari (sparo una cifra a caso) meno di 10.000 euro scatta l'accertamento presuntivo automatico: tu dovevi dichiarare almeno 13.000 (supponiamo), quindi hai evaso 3.000 euro di imponibile, devi pagare X mila euro.

Sta a te (onere della prova) provare perchè hai dichiarato 10.000 e non 13.000.
---
Questa è la congruenza, poi c'è la coerenza, ovvero
"se compri tot pezzi a 100 euro non puoi venderli a 101 euro, sennò non sei coerente e quindi risulta che ne vendi in nero".

Così, giusto per darti un'idea :asd)
 
Zeros":2oohbkde ha detto:
sono ragioniere e faccio economia e commercio ma nn so come aiutarti mi spiace :ka)

Quindi entrambi,io compreso,
abbiamo imparato qualcosi di nuovo,
grazie agli interventi Professionali e Puntuali di Internik e Secci :OK)

Facciamone esperienza di quanto appena letto.........
 
Hispaniko":26c7l2b7 ha detto:
Zeros":26c7l2b7 ha detto:
sono ragioniere e faccio economia e commercio ma nn so come aiutarti mi spiace :ka)

Quindi entrambi,io compreso,
abbiamo imparato qualcosi di nuovo,
grazie agli interventi Professionali e Puntuali di Internik e Secci :OK)

Facciamone esperienza di quanto appena letto.........

Ragazzuoili studio anke io Ec. e Commercio :ciao)
 
mezzostordito":36tkq2ia ha detto:
Vorrei aprire un attività come libero professionista solo che nn so bene come muovermi cosa fare e quali saranno le spese.
C'è qualcuno che fa il commercialista e sa darmi qualche info?
Piu che altro capire cosa devo fare e quanto spenderò coem tasse ecc..
grazie a tutti

Se apri una Ditta Individuale la situazione è meno tragica di quanto sembra:

- l'ottenimento della Partita IVA è senza costi e pressoché immediato
- poi ci sono, come ti hanno detto, i costi del commercialista, che variano tra i 1.000 e i 1.500 euro l'anno
- dopodiché devi pagare le tasse sull'imponibile. L'imponibile lo ottieni sottraendo dai tuoi ricavi i costi deducibili. Qui nasce la domanda: quali sono i costi deducibili?
Innanzitutto tutti quelli inerenti l'attività: costi del commercialista, prestazioni di terzi che sono necessarie alla tua produzione, ecc.. sono deducibili al 100%.
Poi puoi dedurre le spese di ristoranti con un limite massimo che è pari a una percentuale del fatturato, ecc.
Per quanto riguarda la vettura non è vero che non puoi dedurre nulla. Per i professionisti è previsto l'ammortamento del costo di acquisto della vettura fino a un valore max di 18.075 euro. Questo è deducibile per il 25% ma dovresti detrarre (se confermano i rumors) il 50% dell'IVA sull'acquisto (prima della finanziaria era del 50% e potevi detrarre solo il 15% dell'iva).
Esempio: compri una vettura che costa € 24.000 iva compresa (magari una nuova 147 :asd) ): potrai recuperare 2mila euro (il 50% dell'IVA) e mettere in ammortamento per 4 anni un importo di 18 mila, che però deduci solo per il 25%: quindi l'importo annuo che togli dall'imponibile è 18mila/4*0,25=€ 1.125. Alla fine hai risparmiato € 6.500 sul costo totale.
Anche sulle spese di manutenzione e gestione (assicurazioni, ecc) puoi recuperare il 50% dell'iva e dedurre il 25% del costo.

Altro piccolo vantaggio: puoi dedurre il 50% delle spese di luce, gas e condominio relative alla tua abitazione.

Una volta calcolato l'imponibile, devi applicare una aliquota di circa il 20% per i contributi INPS.
A quello che rimane, applichi l'IRAP (4,25%) e gli scaglioni IRE e ti trovi il tuo netto.

Es.
Fatturi 50.000
Hai costi deducibili per 20.000
Su 30.000 devi pagare circa il 20% di INPS, che fanno € 6.000
Restano € 24.000 a cui toglierai il 4,25% di IRAP ( € 1.020), e poi l'IRE: il 23% sui primi 15.000 e il 27% per la fascia da 15.000 a 24.000. Quindi fanno altri € 5.880.
Ti rimangono € 24.000 - € 1.020 - € 5.880 = € 17.100

Gli studi di settore ci sono, ma non sei obbligato a dichiarare di più. Se dichiari di meno e EFFETTIVAMENTE hai guadagnato di meno ti faranno l'accertamento ma, se tutto è in regola, nulla di spiacevole ti accade.

Questo per quanto riguarda gli aspetti economici

Come ti ha accennato InterNik, devi stare invece molto attento a quelli finanziari: infatti dovrai pagare l'iva fatturata, trimestralmente o mensilmente, anche se non hai incassato una cippa.
E poi il secondo anno ti chiederanno, oltre al pagamento delle tasse relative al primo, anche un modesto anticipo pari al 98% delle tasse del primo anno.

Quindi, occhio a non rimanere a secco di liquidità... ;)
 
stenmark":96kgs9po ha detto:
mezzostordito":96kgs9po ha detto:
Vorrei aprire un attività come libero professionista solo che nn so bene come muovermi cosa fare e quali saranno le spese.
C'è qualcuno che fa il commercialista e sa darmi qualche info?
Piu che altro capire cosa devo fare e quanto spenderò coem tasse ecc..
grazie a tutti

Se apri una Ditta Individuale la situazione è meno tragica di quanto sembra:

- l'ottenimento della Partita IVA è senza costi e pressoché immediato
- poi ci sono, come ti hanno detto, i costi del commercialista, che variano tra i 1.000 e i 1.500 euro l'anno
- dopodiché devi pagare le tasse sull'imponibile. L'imponibile lo ottieni sottraendo dai tuoi ricavi i costi deducibili. Qui nasce la domanda: quali sono i costi deducibili?
Innanzitutto tutti quelli inerenti l'attività: costi del commercialista, prestazioni di terzi che sono necessarie alla tua produzione, ecc.. sono deducibili al 100%.
Poi puoi dedurre le spese di ristoranti con un limite massimo che è pari a una percentuale del fatturato, ecc.
Per quanto riguarda la vettura non è vero che non puoi dedurre nulla. Per i professionisti è previsto l'ammortamento del costo di acquisto della vettura fino a un valore max di 18.075 euro. Questo è deducibile per il 25% ma dovresti detrarre (se confermano i rumors) il 50% dell'IVA sull'acquisto (prima della finanziaria era del 50% e potevi detrarre solo il 15% dell'iva).
Esempio: compri una vettura che costa € 24.000 iva compresa (magari una nuova 147 :asd) ): potrai recuperare 2mila euro (il 50% dell'IVA) e mettere in ammortamento per 4 anni un importo di 18 mila, che però deduci solo per il 25%: quindi l'importo annuo che togli dall'imponibile è 18mila/4*0,25=€ 1.125. Alla fine hai risparmiato € 6.500 sul costo totale.
Anche sulle spese di manutenzione e gestione (assicurazioni, ecc) puoi recuperare il 50% dell'iva e dedurre il 25% del costo.

Altro piccolo vantaggio: puoi dedurre il 50% delle spese di luce, gas e condominio relative alla tua abitazione.

Una volta calcolato l'imponibile, devi applicare una aliquota di circa il 20% per i contributi INPS.
A quello che rimane, applichi l'IRAP (4,25%) e gli scaglioni IRE e ti trovi il tuo netto.

Es.
Fatturi 50.000
Hai costi deducibili per 20.000
Su 30.000 devi pagare circa il 20% di INPS, che fanno € 6.000
Restano € 24.000 a cui toglierai il 4,25% di IRAP ( € 1.020), e poi l'IRE: il 23% sui primi 15.000 e il 27% per la fascia da 15.000 a 24.000. Quindi fanno altri € 5.880.
Ti rimangono € 24.000 - € 1.020 - € 5.880 = € 17.100

Gli studi di settore ci sono, ma non sei obbligato a dichiarare di più. Se dichiari di meno e EFFETTIVAMENTE hai guadagnato di meno ti faranno l'accertamento ma, se tutto è in regola, nulla di spiacevole ti accade.

Questo per quanto riguarda gli aspetti economici

Come ti ha accennato InterNik, devi stare invece molto attento a quelli finanziari: infatti dovrai pagare l'iva fatturata, trimestralmente o mensilmente, anche se non hai incassato una cippa.
E poi il secondo anno ti chiederanno, oltre al pagamento delle tasse relative al primo, anche un modesto anticipo pari al 98% delle tasse del primo anno.

Quindi, occhio a non rimanere a secco di liquidità... ;)
:handclap)
sei un commercialista?
 
Hispaniko":1d51dfmi ha detto:
Ma i costi d'esercizio dell'abitazione,quali luce gas e telefono,
sono deducibili solamente se usato come domicilio/sede dell'attività.... :scratch)

Se non hai un altro ufficio iper cui deduci costi (es. affitto) , si presume che tu usi la casa come sede di lavoro, quindi deduci il 50% di quei costi
 
Facciamo un po' di chiarezza...

stenmark":2yu2o41o ha detto:
Se apri una Ditta Individuale la situazione è meno tragica di quanto sembra:
Bhè per me è più tragica di quello che si possa immaginare...

- dopodiché devi pagare le tasse sull'imponibile. L'imponibile lo ottieni sottraendo dai tuoi ricavi i costi deducibili. Qui nasce la domanda: quali sono i costi deducibili?
Innanzitutto tutti quelli inerenti l'attività: costi del commercialista, prestazioni di terzi che sono necessarie alla tua produzione, ecc.. sono deducibili al 100%.
E qui detrai... nulla, in pratica...
Poi puoi dedurre le spese di ristoranti con un limite massimo che è pari a una percentuale del fatturato, ecc.
In contabilità semplificata è assolutamente sconsigliato farlo, poichè non hai prima nota e quindi in caso di accertamento, essendo a TUO carico l'onere della prova, sei fottuto al 99.9%
Per quanto riguarda la vettura non è vero che non puoi dedurre nulla.
Ehmm... Mi sa che non hai seguito le novità di oggi per la deducibilità.

Ad OGGI, in pratica, detrai un circa 300 euro di IVA, e basta (e probabilmente a breve neppure quello).

Per gli interessati c'è http://www.agenziaentrate.it/ilwwcm/con ... etraibile/
dove c'è perfino il software per gli anni VECCHI :asd)

Altro piccolo vantaggio: puoi dedurre il 50% delle spese di luce, gas e condominio relative alla tua abitazione.
Anche il 100% del telefono, se è per questo ;)
Una volta calcolato l'imponibile, devi applicare una aliquota di circa il 20% per i contributi INPS.
A quello che rimane, applichi l'IRAP (4,25%) e gli scaglioni IRE e ti trovi il tuo netto.
In realtà non è così semplice, soprattutto per l'INPS che ha il suo plafond minimo, ma credo che tu lo sappia bene.

Mancano poi le addizionali :p
Es.
Fatturi 50.000
Hai costi deducibili per 20.000
Su 30.000 devi pagare circa il 20% di INPS, che fanno € 6.000
Restano € 24.000 a cui toglierai il 4,25% di IRAP ( € 1.020), e poi l'IRE: il 23% sui primi 15.000 e il 27% per la fascia da 15.000 a 24.000. Quindi fanno altri € 5.880.
Ti rimangono € 24.000 - € 1.020 - € 5.880 = € 17.100
Posto che è un po' "impreciso" come esempio di massima, in generale è esattamente quanto ho già scritto.

Parti da 100 milioni di lire ed arrivi allo stipendio di una segretaria :p
Gli studi di settore ci sono, ma non sei obbligato a dichiarare di più. Se dichiari di meno e EFFETTIVAMENTE hai guadagnato di meno ti faranno l'accertamento ma, se tutto è in regola, nulla di spiacevole ti accade.
Ehmmm... NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO.

Sarà che mi occupo di scrivere software contabile ed ho parecchi commercialisti come clienti, e quindi conosco "benino" la situazione.

sei OBBLIGATO alla STRAGRANDE a dichiarare quanto prevede lo studio.

Se non lo dichiari SCATTA AUTOMATICAMENTE l'accertamento: ti arriva a casa una bella letterina con scritto "ciao bello devi versare altri 10.000 euro entro X giorni, altrimenti fai ricorso alla competente commissione provando TE perchè hai dichiarato meno" (l'ho un po' sintetizzata, ma è così :asd) )

Dal momento che le dichiarazioni sono telematiche (da qualche anno) e pure gli studi di settore (oggi), in pratica l'agenzia non fa altro che dire
"facciamo un bel report di tutte le dichiarazioni che non sono congrue, facciamo la letterina e gliela spediamo".

Nota per inciso: per mettere un'auto in contabilità devi dichiarare, in un singolo anno, circa l'80% del valore dell'auto (avevo fatto i conti a suo tempo per gli informatici, cambia per tutti).

Esempio: vuoi metterti in contabilità una 147 da 25.000 euro e normalmente ha ricavi netti per 30.000 euro? Bene, il primo anno devi dichiararne 45.000 di euro; il secondo 40.000 e così via.

Non c'entra se tu compri l'auto in 700 comode rate per i prissimi 50 anni, per il fisco SUBITO, dal PRIMO ANNO, devi dichiarare un'enormità in più.

Chiedi a qualsiasi commercialista e ti dirà che l'auto in contabilità fa aumentare spaventosamente qualsiasi studio di settore, ed in pratica bilanciando quanto devi dichiarare (e quindi pagare) rispetto a quanto puoi dedurre (oggi praticamente nulla) e quindi risparmiare nell'80% dei casi te la toglie dalla contabilità.

Provare... per piangere :mecry2)

Questo per quanto riguarda gli aspetti economici

Come ti ha accennato InterNik, devi stare invece molto attento a quelli finanziari: infatti dovrai pagare l'iva fatturata, trimestralmente o mensilmente, anche se non hai incassato una cippa.
E poi il secondo anno ti chiederanno, oltre al pagamento delle tasse relative al primo, anche un modesto anticipo pari al 98% delle tasse del primo anno.

Quindi, occhio a non rimanere a secco di liquidità... ;)
:nod)
Senza poi ricordare che se per caso vai in credito di imposte... ci vorranno un circa 12 anni prima che lo Stato te li ridia, mentre NON puoi andare a debito neppure per un giorno.

Unica cosa positiva: è possiible (da qualche anno) compensare i crediti IVA con altre poste, il che è piuttosto comune per l'acconto IVA di fine anno che si può calcolare o in % sul versamento precedente oppure "a saldo".

Tipicamente i commercialisti lo fanno a % su quello precedente (perchè è consentito dalla legge e nessuno può dirti niente), ma se l'ultima parte dell'anno è stata molto diversa da quella preecdente (es. hai incassato dei grossi lavori, oppure sei andato in ferie e non hai fatturato nulla) puoi trovarti a dover pagare a marzo delle stangate notevoli di IVA, oppure addirittura ad andare a credito.

---
Poi vorrei sottolineare che, ovviamente, NON hai alcun tipo di assicurazione, sia personale che professionale, quindi metti pure in conto un - 700 euro (circa) per una polizza infortuni che è praticamente indispensabile, e magari un -1000 di RC, e se proprio ti rimane qualcosa un -2000 per una malattia (io non sono ancora riuscito a farmela...)

---
In sintesi ribadisco quindi che considerati i costi FISSI che hai, semplicemente, non riesci a non "chiudere" se non hai ricavi decisamente consistenti.

Dimentica di poter pensare "fatturo 300 o 400 euro al mese, pazienza se me ne rimangono in tasca 100": ti tocca PAGARNE di tasca molte migliaia :asd)

Dimentica di poter dire "metto in contabilità cani e porci, computer, vestiti, auto e quant'altro".

Ti fanno tutti aumentare la presunzione di reddito->tocca lavorare fino ad ottobre (da gennaio) per pagare le tasse.

Non vale neppure il dire "io guadagno questo, non evado niente, che vuoi da me?" Perchè la prima cosa che fanno è mettere "le ganasce fiscali... ALL'AUTO ;) "

Purtroppo non posso fare "pubblicità occulta", ma proprio in questi giorni sto facendo il sito ad un avvocato che insegna all'università diritto tributario e mi sto facendo una cultura :asd)
 
Per farsi un'idea di cosa sono gli studi, e come vengono usati...

http://www.agenziaentrate.it/ilwwcm/con ... 20settore/

"Gli studi come procedura di accertamento"

In base alle risultanze degli studi di settore è possibile operare un accertamento di tipo analitico PRESUNTIVO (...) Si tratta di valutazioni presuntive in ordine alle quali è previsto un confronto con il contribuente attraverso l’istituto dell’accertamento con ADESIONE.

Che è esattamente la "letterina di babbo natale..."

Le novità in materia di accertamento introdotte daldecreto legge 4 luglio 2006, n. 223

(...)Tali modifiche rappresentano un significativo momento di svolta incidendo profondamente sulle norme di riferimento (...) il legislatore ha disposto l’applicazione generalizzata dell’accertamento sulla base degli studi di settore rimuovendo definitivamente, ai fini della predetta attività accertatrice, le distinzioni esistenti tra i soggetti esercenti attività di impresa in regime di contabilità semplificata e i soggetti in regime di contabilità ordinaria,

TUTTI sono soggetti ad accertamento, indistintamente... Anche i "micro"...

Con la nuova disciplina, TUTTI i soggetti con volume d’affari fino a 5.164.569 euro, per i quali siano stati approvati gli studi di settore e per i quali non ricorrano cause di esclusione o di inapplicabilità, sono direttamente accertabili, sulla base delle risultanze dell’applicazione degli studi di settore stessi, se hanno dichiarato, nel singolo periodo d’imposta oggetto di controllo, un ammontare di ricavi o compensi inferiore a quelli determinati attraverso Gerico.

Quindi basta che non sei congruo con Gerico (un programmino liberamente scaricabile) -> sei accertabile -> vieni accertato persuntivamente.

Gli uffici, pertanto, potranno emettere un atto di accertamento basato sugli studi di settore senza dover appurare che per il contribuente si siano verificate le condizioni dei due periodi di imposta su tre ovvero della contabilità inattendibile o, infine, se si palesi una significativa situazione di incoerenza sulla base degli indicatori riferiti alla previgente normativa.

Non so se vi basta... Basta UN anno che sei fuori->parte l'ambaradan.

Neppure puoi dire "è un anno andato male in una sequenza di anni andati bene"...

In sentesi POSSONO (e quindi FANNO) l'accertamento indipendentemente da tutto, disinteressantosi - ad esempio - se hai fatto un incidente e sei stato in coma 6 mesi.

Lo stile è "prima paghi, quanto ti dico io, poi provi a fare opposizione (pagando un 15.000 euro di avvocato tributarista, ovviamente), ed anche se non vieni condannato le spese di procedimento TE LE PAGHI TE"

Ecco perchè ha senso aprire un'attivita a RSM (attività intendo legale, non "sporcacciona")... perchè... non ci sono gli studi di settore :asd)
 
Scusate... ultima cosa... Scaricate dal sito entrate il software GERICO, ipotizzate quale sia la vostra attività (intendo il codice, che ne so informatico, pescivendolo, imbianchino etc...).

Immaginate un po' di dati (vendite presunte etc), provate a metterci dentro l'auto... e vedrete subito quanto dovete dichiarare.

Va tenuto presente che l'agenzia entrate usa ESATTAMENTE questo programma per verificare la congruità (meno importante la coerenza), quindi la cosa più furba è "sbocchinarci" per farsi un'idea di quale morte attenda il povero contribuente italiano... ;)
 
InterNik":2zbobl3q ha detto:
Ehmm... Mi sa che non hai seguito le novità di oggi per la deducibilità.

Ad OGGI, in pratica, detrai un circa 300 euro di IVA, e basta (e probabilmente a breve neppure quello).

Per gli interessati c'è http://www.agenziaentrate.it/ilwwcm/con ... etraibile/
dove c'è perfino il software per gli anni VECCHI

Ehm, mi sa che non le hai seguite tu.
questo è uno dei primi link che ho trovato tanto per non perder tempo
http://www.gestionale.toscana.it/node/67

La deducibilità è scesa dal 50% al 25% dell'importo massimo che ho indicato, provvedimento preso a seguito della sentenza europea sull'IVA.
Ora devono mettersi d'accordo sulla percentuale di detraibilità dell'iva.
Prima della sentenza la detraibilità era del 10%, poi passata al 15%. Adesso pare che definiscano o il 50% o il 40%.


InterNik":2zbobl3q ha detto:
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO.[/b]

Sarà che mi occupo di scrivere software contabile ed ho parecchi commercialisti come clienti, e quindi conosco "benino" la situazione.

sei OBBLIGATO alla STRAGRANDE a dichiarare quanto prevede lo studio.

Se non lo dichiari SCATTA AUTOMATICAMENTE l'accertamento: ti arriva a casa una bella letterina con scritto "ciao bello devi versare altri 10.000 euro entro X giorni, altrimenti fai ricorso alla competente commissione provando TE perchè hai dichiarato meno" (l'ho un po' sintetizzata, ma è così :asd) )

Dal momento che le dichiarazioni sono telematiche (da qualche anno) e pure gli studi di settore (oggi), in pratica l'agenzia non fa altro che dire
"facciamo un bel report di tutte le dichiarazioni che non sono congrue, facciamo la letterina e gliela spediamo".

Nota per inciso: per mettere un'auto in contabilità devi dichiarare, in un singolo anno, circa l'80% del valore dell'auto (avevo fatto i conti a suo tempo per gli informatici, cambia per tutti).

Esempio: vuoi metterti in contabilità una 147 da 25.000 euro e normalmente ha ricavi netti per 30.000 euro? Bene, il primo anno devi dichiararne 45.000 di euro; il secondo 40.000 e così via.

Non c'entra se tu compri l'auto in 700 comode rate per i prissimi 50 anni, per il fisco SUBITO, dal PRIMO ANNO, devi dichiarare un'enormità in più.

Chiedi a qualsiasi commercialista e ti dirà che l'auto in contabilità fa aumentare spaventosamente qualsiasi studio di settore, ed in pratica bilanciando quanto devi dichiarare (e quindi pagare) rispetto a quanto puoi dedurre (oggi praticamente nulla) e quindi risparmiare nell'80% dei casi te la toglie dalla contabilità.

Provare... per piangere :mecry2)

E cosa c'è di diverso da quello che ho detto? se dichiari di meno di quanto prevede lo studio di settore è automatico l'accertamento e devi dimostrare che hai effettivamente guadagnato meno.
 
stenmark":2mlfjrst ha detto:
Ehm, mi sa che non le hai seguite tu.
Ad oggi l'orientamento (emerso dall'ordine dei commercialisti, non da me) è che l'auto sarà DEL TUTTO INDEDUCIBILE come imponibile
Per l'IVA non si sa.
Avendo comprato l'auto nel settembre 2006 diciamo che seguo "da vicino" il discorso :asd)

E cosa c'è di diverso da quello che ho detto? se dichiari di meno di quanto prevede lo studio di settore è automatico l'accertamento e devi dimostrare che hai effettivamente guadagnato meno.

Ehm... Gli studi di settore ci sono, ma non sei obbligato a dichiarare di più. Se dichiari di meno e EFFETTIVAMENTE hai guadagnato di meno ti faranno l'accertamento ma, se tutto è in regola, nulla di spiacevole ti accade.

Non è che vengono da te e ti dicono "ciao, come mai hai dichiarato di meno? Vieni da me, che così ne parliamo".

Oggi (dal 2006) ti dicono" ciao bello, paga i 10.000 euro che non hai versato, POI vieni a discutere".

Perchè l'accertamento ANALITICO PRESUNTIVO, in buona sostanza, non lascia scampo.

Se sostieni "non ho avuto lavoro", l'agenzia ti risponde "è perchè hai venduto in nero".

Se sostieni "ma io sono onestissimo, non ho evaso una minchia", l'agenzia ti dice "cavoli tuoi, hai l'auto in contabilità? Significa che almeno X mila euro li hai guadagnati in nero".

Hai il computer in contabilità? Il telefono? L'acqua? Il gas? La luce?...->ecco qui il conto.

Qualsiasi commercialista ti dirà che conviene uccidere 12 persone piuttosto che non essere congrui :ka)



Edit: ecco qua come stanno le cose ORA (sito agenzia entrate)
Coerentemente a quanto affermato dalla Suprema Corte di Cassazione, con sentenza della sezione tributaria n. 2891 del 27 febbraio 2002, la piena legittimità della utilizzazione di ragionamenti presuntivi, nell’ambito degli accertamenti analitico-presuntivi (...) posta a sostegno della conclusione che NON vanno fornite altre dimostrazioni, trova conferma nella evoluzione legislativa (...) “ha confermato sempre di più la possibilità che l’Amministrazione utilizzi strumenti presuntivi legittimati dalla prassi e valutati già in sede preventiva a livello generale”. In tale contesto “può determinarsi una situazione probatoria che investe anche la quantità dei valori ottenuti sulla base delle presunzioni medesime” ed il CONTRIBUENTE ha “l’onere di attivarsi e di mostrare o l’impossibilità di utilizzare le presunzioni in quella fattispecie o l’inaffidabilità del risultato ottenuto attraverso le presunzioni”.

Vabbè provo a sintetizzare: in "teoria" l'Agenzia deve confrontarsi col contribuente per "negoziare" gli imponibili da dichiarare.

In "pratica" l'Agenzia può legittimamente utilizzare SEMPLICAMENTE i dati presuntivi (studio di settore), ed a questo punto sta al CONTRIBUENTE l'ONERE di provare il contrario.

Come ho già chiarito è un onere che, al di là di situazionie eccezionali tipo alluvioni, incidenti e quant'altro, semplicemente, non si sa come soddisfare.

PS non l'ho inventato io, lo studio di settore, ma funziona così :p
 
InterNik":2m8eg37p ha detto:
Es.
Fatturi 50.000
Hai costi deducibili per 20.000
Su 30.000 devi pagare circa il 20% di INPS, che fanno € 6.000
Restano € 24.000 a cui toglierai il 4,25% di IRAP ( € 1.020), e poi l'IRE: il 23% sui primi 15.000 e il 27% per la fascia da 15.000 a 24.000. Quindi fanno altri € 5.880.
Ti rimangono € 24.000 - € 1.020 - € 5.880 = € 17.100
Posto che è un po' "impreciso" come esempio di massima, in generale è esattamente quanto ho già scritto.

Trattasi infatti di un "exemplum"
Exemplum: Rende l'argomento più gradevole, dato che quello che è piuttosto oscuro lo rende più intellegibile; probabile, perché lo rende simile al vero

InterNik":2m8eg37p ha detto:
Parti da 100 milioni di lire ed arrivi allo stipendio di una segretaria :p

Non parti un bel niente da 100 milioni di lire. I 20 mila di costo della produzione non sono altro che un ribaltamento al cliente di costi (più un probabile mark up. Quindi il tuo guadagno è sempre stato di 30mila.

L'incidenza delle imposte si calcola sull'imponibile (quello che guadagni) non sul fatturato.

Potrei avere un'attività che mi fa fatturare 1 milione di euro l'anno con un EBIT del 20%, ma non mi sogno di dire che sono partito da 1 milione.
Ho guadagnato 200 mila e da quello devo partire per calcolare l'incidenza delle imposte.
 
InterNik":y5kt8jn6 ha detto:
stenmark":y5kt8jn6 ha detto:
Ehm, mi sa che non le hai seguite tu.
Ad oggi l'orientamento (emerso dall'ordine dei commercialisti, non da me) è che l'auto sarà DEL TUTTO INDEDUCIBILE come imponibile
Per l'IVA non si sa.
Avendo comprato l'auto nel settembre 2006 diciamo che seguo "da vicino" il discorso :asd)

Avendo comprato l'auto intestata a società nel dicembre 2006 l'ho seguita ancora da più vicino. :p

Attualmente per i professionisti c'è la deducibilità dei costi al 25%. Fine della storia
 
Top