Saran stati 3 anni fa,
Monza, tribuna Ascari, week-end di prove libere organizzato da un motoclub sffizzero, mi apro una Beck's godendomi lo spettacolo degli amici coi loro bombardoni in pista.
Il cellulare mi vibra nella tasca… « Pronto ? »… è Paolo, ho la sua moto.
“Dove ****Edit da STAFF: alla prossima account sospeso! sei ?”
“All’Ascari”.
“Vieni qua al box subito !”
“****Edit da STAFF: alla prossima account sospeso! è success… ?”… mette giù.
“Muoviti che si gira in pista, prendi la tua carretta…”
Nel nostro caso si tratta di una Buell X1 White Lightning, la sua, quella coi collettori blu e con tutta una serie di cacate che ci fanno quelli che hanno un accrocchio del genere a finire col Supertrapp e della mia Ducati dove tal Dott. Voronoff ci aveva ben messo del suo per renderla un missile terra-terra. Da non trasformare, possibilmente, in terra-aria…
Gli faccio: “No, ****Edit da STAFF: alla prossima account sospeso!, ma sei fuori ? Non me la sento di entrare in pista con sta specie di mostro che mi fa paura solo a sentirlo in moto, poi qui a Monza, dove si stacca a manetta… non esiste!"
La nostra è una rivalità lunga anni di val Trebbia dove con meno motore e parecchio manico mi ha sempre aspettato sul Penice. Mi son sempre riservato che su un misto più largo l'avrei bastonato di santissima ragione ma lui rideva e andava ad aspettarmi a Genova..
Ora s'infila il casco e prima di uscire tuonando dal box, mi dice “sei un cacasotto ”..
Fine del discorso.
E’questione di sangue, non mi posso rifiutare.
Problema: di mio ho solo il casco…e chi se l’aspettava di girare in pista… indi comincia la questua dell’abbigliamento da pilotino modello. Dai vari amici smanettoni rimedio una tuta di una taglia superiore alla mia, un paio di stivali del mio numero ma che mi fanno un male dellamadonna, guanti e paraschiena.
L’ingresso in pista riservato agli sfigati e’ dalle 16:30 alle 17:00 e sono già le 16.35. Mi devo sbrigare. Già intutato e stivalato vado a piedi (grave errore) a registrarmi per la mezz’ora del dilettante.
Mi avvicino titubante al desk. Con professionalità svizzera una virago bionda mi sorride al di la’ del bancone.
“Buongiorno, vorrei registrarmi per il turno dei principianti…”
Mi squadra da cima a fondo in silenzio, facendomi sentire un clandestino beccato alla dogana di Chiasso…
Mi indica gli slider completamente consumati e mi raglia un “ Tu…no entrare…tu… no essere principiante! ”
“ Ehm… la tuta non e’ mia… me l’hanno prestata adesso…ste robe qui non le so fare io..”
Torno al box in un bagno di sudore, coi piedi doloranti e in preda all’ansia, ma col permesso di soggiorno temporaneo saldamente allacciato al polso destro…
La mia moto non è ancora pronta, le stanno effettuando un controllo al volo. "roba seria" penso. Sticazzi!
Mi inginocchio davanti a quello che sembra troppo il mio telemetrista personale, supplicandolo di tovare un guasto o di danneggiarla liberamente a suo piacimento… ma desolato mi congeda con un sorriso…
Ho solo il tempo di infilare casco e cercare i guanti. Mi portano fuori la moto.
E’ già accesa. Aspetta solo me.
Ho la gola secca, col cuore dentro, non capisco piu’ un ****Edit da STAFF: alla prossima account sospeso! e ho paura di morire.
Parto.
Gia nel breve slalom tra furgoni, carrelli, moto e camper, da come il motore mi vibra tra le ginocchia mi accorgo di essere a cavallo di un’arma totale…
Stop. Controllo braccialetto. 5, 4, 3, 2, 1…Go.
Il 2 pompato di Borgo Panigale mi spara fuori dalla corsia box con l'anteriore a tre dita da terra proiettandomi con violenza in una dimensione nuova, dove lo spazio e il tempo prendono forme strane, sconosciute…
Sono nel regno della velocità...
Mi assicuro che nessuno arrivi a cannone dal rettilineo, acquisto una certa velocità e imposto la prima variante cercando almeno di non cadere alla prima curva. Esco. Tutto bene. Curva grande. Non c’è nessuno.
Spalanco timidamente il gas di terza fino ai 7000… Un latrato bastardo prodotto da aspirazione e cinematismi bolognesi vari, sale prepotente da sotto il culo.
Arrivo alla Roggia. Freno. Minchia come frena. Imposto. Esco.Tutto bene.
Lesmo.
Imposto la Prima. Esco. Tutto bene.
Imposto la Seconda.
“****Edit da STAFF: alla prossima account sospeso! come chiude…me ne devo ricordare”
Ora c’è la curva del Serraglio… facile, è praticamente un rettilineo.
Pista deserta.
Mi tuffo nella leggera sinistra che porta alla discesa verso l’Ascari, stando stretto per sicurezza.
Mi becco un paio di ondulazioni dell’asfalto in piena traiettoria. La moto innesca uno sbacchettamento improvviso…esponenziale…mortale.
Lotto per la mia vita contro una moto che si scuote come un serpente assassino e figlio di puttana.
L’istinto mi fa chiudere il gas.
Ritorna tutto normale. Ma chellèèè???? Non ci volevo venire io!!!!
Arrivo all’Ascari ancora in preda a uno stupore misto a terrore, cercando di capire cosa ****Edit da STAFF: alla prossima account sospeso! sia mai successo. Boh. Saranno state le ondulazioni, la discesa…****Edit da STAFF: alla prossima account sospeso! ne so. Ma minchia, che paura…
M’infilano in tre.
Parabolica.
Esco di seconda in sicurezza .
Rettilineo. Lungo.
Vediamo quanto ce n’ha ‘sto motore.
Ne ha.
Tanto.
Passo la linea dello start oltre 210 di quinta, ululando in una progressione furibonda. Ho ancora una marcia. Mi pregusto il salto nell’iperspazio.
Improvvisamente, inspiegabilmente, la moto innesca lo stesso sbacchettamento mortale di prima.
****Edit da STAFF: alla prossima account sospeso!, adesso pero’ sono dritto. Non ci sono ondulazioni. Niente di niente, solo banale rettilineo, perchè fai così… maledetta… che t’ho fatto?
Chiudo.
Ammaestro i semimanubri che sembrano le corna un toro meccanico impazzito.
Tutto ritorna normale.
Fino al Serraglio.
Tutto qua?
Basta saperlo.
Nella vita terrena esiste ben di peggio!
Alzo il braccio sinistro per segnalare il mio ingresso in via di fuga alla Roggia, mi fermo a dare un paio di click all’ammortizzatore di sterzo, intuendo, da “fine e consumato collaudatore” , che li e’ la cura per tutti i mali del mondo…mentendo spudoratamente a me stesso, ma qualcosa devo pur fare.
Mentre ravano l’Ohlins mi passano alcune moto, fra cui intravedo Paolo sulla Zanna Bianca. Sono furibondo. Giusto te… aspettami che ti faccio vedere io…
Riparto a cannone, Lesmo 1, Lesmo 2, verso il fottuto Serraglio, verso il mio triangolo maledetto.
Forza… devo solo rimanere vivo ancora per dieci, forse quindici minuti. Col passare di un paio di giri, sul rettifilo dei box provo a cercare dippiù una carena che non c'è, le cose migliorano un po’, ma non posso ugualmente tenere spalancato come vorrei.
Passo 2 Buell che mi si parano davanti, compresa una terza di un tizio con la tuta a stelle e strisce. E’ inchiodato come un paracarro. Lo svernicio in entrata alla Roggia, porgendo mentalmente il mio affetto sincero. Mo va ben a cagher'!!!!
E’ bastato un’attimo. E' tornato il re del pavè! della curva cieca! mi ritrovo a guidare come su strada, improvvisando traiettorie improbabili, puro istinto, niente riferimenti, tutta carogna e stile libero.
Mi basta vedere un codone all’orizzonte per sbavare dalla sacra ancestrale voglia di sorpasso, animale predatore in un terreno di caccia sconosciuto.
La pista.
Contagiri, asfalto, rumore, pressione, paura, coraggio, poesia, fatica, follia… volo a mezzo metro da terra accucciato su una cassa di tritolo a due ruote.
Eros e Thanatos…
Venti minuti scarsi volano in fretta… faccio il conto di quanto potrebbe mancare, fra poco si scende dalla giostra. Ma le sorprese non sono ancora finite.
In prima variante mi bussa Zanna Bianca. Lo sapevo. Non poteva finire così.. Quella moto con lui sopra sono la mia croce. La sua, tra le curve, è una danza velocissima. Lo lascio sfilare.
Piega con stile, ginocchio a terra e tutto quanto. Tu sei un pilota mancato ma cribbio io ho un Motore. Lo marco a debita distanza, c’è da imparare. Non è velocissimo negli allunghi ma ha un bello stile, danza e frena col culo fuori scendendo in piega fluido, accarezzando l’asfalto col ginocchio. Mi viene in mente il film Billy Elliot.
Lo seguo fino alla Parabolica, dove però stacca in un punto che è troppo da Billy Elliot. Lo fa apposta..
Lo affianco all’interno, lui mi lascia fare.
Rettilineo. 230… solito tentato omicidio.
Chiudo per non volare sulla Tribuna Centrale.
Mi passa.
Staccata Prima Variante.
Solito bello stile. Ma più secco. Questo è "IL GIRO" Culo in fuori e tutto il resto. E' una molla ma il 916 è una fionda e lo trafiggo con un sorriso assassino in piena Curva Grande, all’esterno, finendo quasi sulla riga bianca.. il buco del culo è sempre assolutamente strettissimo!…
Arrivo alla Roggia come un’orda di Barbari inferociti… aggrappato ai freni, col motore che urla in scalata, il posteriore che non lo sento più… “Lo sapevo…sono lungo.. stavolta sono lungo e morto…”
Grazie all'ormai famoso S.Brembo e a Mr. Ohlins e ad un freno motore che è un ancora riesco comunque a girare stando dentro.
Perdo tempo.
Lesmo 1 e Lesmo 2… sento il suo fiato sul collo, Meda e Reggiani ora sono in piedi sulla sedia… e fra poco c’e’ il maledetto Serraglio.
Resto esterno per evitare almeno gli avvallamenti, aspettando l’innesco, il ballo del serpente impazzito, sperando di non perdere troppo tempo.
La moto diventa un frullatore da 160 chili. Chiudo per non finire tritato.
Mi passa e riesce a infilare un doppiato all’ingresso dell’Ascari, io purtroppo no.
Ma i commissari dormono???
Dove ****Edit da STAFF: alla prossima account sospeso! sono le bandiere blu???
Mi becco il doppiato su Moto Guzzi, guantato in una tuta nera tipo Aberto Sordi ne "Il vigile", che guida in evidente stato confusionale per quasi tutta la variante, fino alla sinistra in uscita, dove lo passo esterno con una manovra da mafioso…di cattiveria… frustando la nobile cavalleria dell'essequattro che risponde sparandomi verso la Parabolica, avvolto dall' esplosiva rabbia metallica della velocita’, dentro una bolla spazio-temporale dove non esiste piu’ niente, solo un codino in alluminio… a trenta metri da me… in avvicinamento…inchiodato dentro il mio sguardo da giaguaro.
Schiacciato sul serbatoio, gli recupero dieci metri di motore, sia lodata la protettrice del Ducati Performance, le sue camme spinte, la testa, la centralina e cazzi e mazzi.
Adesso siamo solo noi due e la Parabolica.
Come il giovine Bayliss col Tornado Texano.. spalla a spalla. Quel pezzo l’ho consumato con gli occhi. Ora ci sono dentro. E' troppo devastante per cagarti sotto. Ci sei dentro e basta.
Zanna non ha i Brembo e in ingresso gli sono già all'interno. Entro per primo ma lungo, ****Edit da STAFF: alla prossima account sospeso!!!! inizio a piegare e mi accorgo di essere ancora pinzato… devo essere diventato ***** di colpo, o forse lo sono sempre stato. O forse e’ solo istinto.
Mollo i freni, fuori traiettoria, la moto sta li, gas chiuso, la ghiaia che si avvicina, ho il cuore nel respiro, schiaccio la pedana interna, spingo sul semimanubrio interno, mi butto dentro col ginocchio, col culo, col fegato, coi reni, con la spalla, con tutta la mia testa di ****Edit da STAFF: alla prossima account sospeso!, al limite del terrore…stai li’!… ti prego stai li’!…
Zanna comincia a mordemi. All'interno!
Ma Intravedo la luce. Il raggio della curva si addolcisce. Come i primi caldi raggi del sole di Marzo ti fanno capire che l’inverno si trasforma in primavera, cosi’ la Parabolica si apre in un preludio di meraviglioso rettilineo…e ti stringi l'ultima volta più forte alla fusoliera del bombardiere.
La bandiera a scacchi mi salva anche dall’ultimo sbacchettamento omicida dei 240 e finisce cosi’…
Primo, fottuto primo… moto intera, io intero… pura vita, pura bellezza…
La folla e’ impazzita… Ancora una volta e’ stata la Parabolica a decidere il vincitore…
Che goduria!!!
La guerra dei pezzenti.
Trotterello nel giro d’onore immaginario, sono in debito di ossigeno, tiro su la visiera per prendere un po’ d’aria fresca, guardandomi mentalmente gli highlits.
Meda e Reggiani devono essere impazziti davanti ai monitor…
Desmo c'è Desmo c'è!!!!!
Monza, tribuna Ascari, week-end di prove libere organizzato da un motoclub sffizzero, mi apro una Beck's godendomi lo spettacolo degli amici coi loro bombardoni in pista.
Il cellulare mi vibra nella tasca… « Pronto ? »… è Paolo, ho la sua moto.
“Dove ****Edit da STAFF: alla prossima account sospeso! sei ?”
“All’Ascari”.
“Vieni qua al box subito !”
“****Edit da STAFF: alla prossima account sospeso! è success… ?”… mette giù.
“Muoviti che si gira in pista, prendi la tua carretta…”
Nel nostro caso si tratta di una Buell X1 White Lightning, la sua, quella coi collettori blu e con tutta una serie di cacate che ci fanno quelli che hanno un accrocchio del genere a finire col Supertrapp e della mia Ducati dove tal Dott. Voronoff ci aveva ben messo del suo per renderla un missile terra-terra. Da non trasformare, possibilmente, in terra-aria…
Gli faccio: “No, ****Edit da STAFF: alla prossima account sospeso!, ma sei fuori ? Non me la sento di entrare in pista con sta specie di mostro che mi fa paura solo a sentirlo in moto, poi qui a Monza, dove si stacca a manetta… non esiste!"
La nostra è una rivalità lunga anni di val Trebbia dove con meno motore e parecchio manico mi ha sempre aspettato sul Penice. Mi son sempre riservato che su un misto più largo l'avrei bastonato di santissima ragione ma lui rideva e andava ad aspettarmi a Genova..
Ora s'infila il casco e prima di uscire tuonando dal box, mi dice “sei un cacasotto ”..
Fine del discorso.
E’questione di sangue, non mi posso rifiutare.
Problema: di mio ho solo il casco…e chi se l’aspettava di girare in pista… indi comincia la questua dell’abbigliamento da pilotino modello. Dai vari amici smanettoni rimedio una tuta di una taglia superiore alla mia, un paio di stivali del mio numero ma che mi fanno un male dellamadonna, guanti e paraschiena.
L’ingresso in pista riservato agli sfigati e’ dalle 16:30 alle 17:00 e sono già le 16.35. Mi devo sbrigare. Già intutato e stivalato vado a piedi (grave errore) a registrarmi per la mezz’ora del dilettante.
Mi avvicino titubante al desk. Con professionalità svizzera una virago bionda mi sorride al di la’ del bancone.
“Buongiorno, vorrei registrarmi per il turno dei principianti…”
Mi squadra da cima a fondo in silenzio, facendomi sentire un clandestino beccato alla dogana di Chiasso…
Mi indica gli slider completamente consumati e mi raglia un “ Tu…no entrare…tu… no essere principiante! ”
“ Ehm… la tuta non e’ mia… me l’hanno prestata adesso…ste robe qui non le so fare io..”
Torno al box in un bagno di sudore, coi piedi doloranti e in preda all’ansia, ma col permesso di soggiorno temporaneo saldamente allacciato al polso destro…
La mia moto non è ancora pronta, le stanno effettuando un controllo al volo. "roba seria" penso. Sticazzi!
Mi inginocchio davanti a quello che sembra troppo il mio telemetrista personale, supplicandolo di tovare un guasto o di danneggiarla liberamente a suo piacimento… ma desolato mi congeda con un sorriso…
Ho solo il tempo di infilare casco e cercare i guanti. Mi portano fuori la moto.
E’ già accesa. Aspetta solo me.
Ho la gola secca, col cuore dentro, non capisco piu’ un ****Edit da STAFF: alla prossima account sospeso! e ho paura di morire.
Parto.
Gia nel breve slalom tra furgoni, carrelli, moto e camper, da come il motore mi vibra tra le ginocchia mi accorgo di essere a cavallo di un’arma totale…
Stop. Controllo braccialetto. 5, 4, 3, 2, 1…Go.
Il 2 pompato di Borgo Panigale mi spara fuori dalla corsia box con l'anteriore a tre dita da terra proiettandomi con violenza in una dimensione nuova, dove lo spazio e il tempo prendono forme strane, sconosciute…
Sono nel regno della velocità...
Mi assicuro che nessuno arrivi a cannone dal rettilineo, acquisto una certa velocità e imposto la prima variante cercando almeno di non cadere alla prima curva. Esco. Tutto bene. Curva grande. Non c’è nessuno.
Spalanco timidamente il gas di terza fino ai 7000… Un latrato bastardo prodotto da aspirazione e cinematismi bolognesi vari, sale prepotente da sotto il culo.
Arrivo alla Roggia. Freno. Minchia come frena. Imposto. Esco.Tutto bene.
Lesmo.
Imposto la Prima. Esco. Tutto bene.
Imposto la Seconda.
“****Edit da STAFF: alla prossima account sospeso! come chiude…me ne devo ricordare”
Ora c’è la curva del Serraglio… facile, è praticamente un rettilineo.
Pista deserta.
Mi tuffo nella leggera sinistra che porta alla discesa verso l’Ascari, stando stretto per sicurezza.
Mi becco un paio di ondulazioni dell’asfalto in piena traiettoria. La moto innesca uno sbacchettamento improvviso…esponenziale…mortale.
Lotto per la mia vita contro una moto che si scuote come un serpente assassino e figlio di puttana.
L’istinto mi fa chiudere il gas.
Ritorna tutto normale. Ma chellèèè???? Non ci volevo venire io!!!!
Arrivo all’Ascari ancora in preda a uno stupore misto a terrore, cercando di capire cosa ****Edit da STAFF: alla prossima account sospeso! sia mai successo. Boh. Saranno state le ondulazioni, la discesa…****Edit da STAFF: alla prossima account sospeso! ne so. Ma minchia, che paura…
M’infilano in tre.
Parabolica.
Esco di seconda in sicurezza .
Rettilineo. Lungo.
Vediamo quanto ce n’ha ‘sto motore.
Ne ha.
Tanto.
Passo la linea dello start oltre 210 di quinta, ululando in una progressione furibonda. Ho ancora una marcia. Mi pregusto il salto nell’iperspazio.
Improvvisamente, inspiegabilmente, la moto innesca lo stesso sbacchettamento mortale di prima.
****Edit da STAFF: alla prossima account sospeso!, adesso pero’ sono dritto. Non ci sono ondulazioni. Niente di niente, solo banale rettilineo, perchè fai così… maledetta… che t’ho fatto?
Chiudo.
Ammaestro i semimanubri che sembrano le corna un toro meccanico impazzito.
Tutto ritorna normale.
Fino al Serraglio.
Tutto qua?
Basta saperlo.
Nella vita terrena esiste ben di peggio!
Alzo il braccio sinistro per segnalare il mio ingresso in via di fuga alla Roggia, mi fermo a dare un paio di click all’ammortizzatore di sterzo, intuendo, da “fine e consumato collaudatore” , che li e’ la cura per tutti i mali del mondo…mentendo spudoratamente a me stesso, ma qualcosa devo pur fare.
Mentre ravano l’Ohlins mi passano alcune moto, fra cui intravedo Paolo sulla Zanna Bianca. Sono furibondo. Giusto te… aspettami che ti faccio vedere io…
Riparto a cannone, Lesmo 1, Lesmo 2, verso il fottuto Serraglio, verso il mio triangolo maledetto.
Forza… devo solo rimanere vivo ancora per dieci, forse quindici minuti. Col passare di un paio di giri, sul rettifilo dei box provo a cercare dippiù una carena che non c'è, le cose migliorano un po’, ma non posso ugualmente tenere spalancato come vorrei.
Passo 2 Buell che mi si parano davanti, compresa una terza di un tizio con la tuta a stelle e strisce. E’ inchiodato come un paracarro. Lo svernicio in entrata alla Roggia, porgendo mentalmente il mio affetto sincero. Mo va ben a cagher'!!!!
E’ bastato un’attimo. E' tornato il re del pavè! della curva cieca! mi ritrovo a guidare come su strada, improvvisando traiettorie improbabili, puro istinto, niente riferimenti, tutta carogna e stile libero.
Mi basta vedere un codone all’orizzonte per sbavare dalla sacra ancestrale voglia di sorpasso, animale predatore in un terreno di caccia sconosciuto.
La pista.
Contagiri, asfalto, rumore, pressione, paura, coraggio, poesia, fatica, follia… volo a mezzo metro da terra accucciato su una cassa di tritolo a due ruote.
Eros e Thanatos…
Venti minuti scarsi volano in fretta… faccio il conto di quanto potrebbe mancare, fra poco si scende dalla giostra. Ma le sorprese non sono ancora finite.
In prima variante mi bussa Zanna Bianca. Lo sapevo. Non poteva finire così.. Quella moto con lui sopra sono la mia croce. La sua, tra le curve, è una danza velocissima. Lo lascio sfilare.
Piega con stile, ginocchio a terra e tutto quanto. Tu sei un pilota mancato ma cribbio io ho un Motore. Lo marco a debita distanza, c’è da imparare. Non è velocissimo negli allunghi ma ha un bello stile, danza e frena col culo fuori scendendo in piega fluido, accarezzando l’asfalto col ginocchio. Mi viene in mente il film Billy Elliot.
Lo seguo fino alla Parabolica, dove però stacca in un punto che è troppo da Billy Elliot. Lo fa apposta..
Lo affianco all’interno, lui mi lascia fare.
Rettilineo. 230… solito tentato omicidio.
Chiudo per non volare sulla Tribuna Centrale.
Mi passa.
Staccata Prima Variante.
Solito bello stile. Ma più secco. Questo è "IL GIRO" Culo in fuori e tutto il resto. E' una molla ma il 916 è una fionda e lo trafiggo con un sorriso assassino in piena Curva Grande, all’esterno, finendo quasi sulla riga bianca.. il buco del culo è sempre assolutamente strettissimo!…
Arrivo alla Roggia come un’orda di Barbari inferociti… aggrappato ai freni, col motore che urla in scalata, il posteriore che non lo sento più… “Lo sapevo…sono lungo.. stavolta sono lungo e morto…”
Grazie all'ormai famoso S.Brembo e a Mr. Ohlins e ad un freno motore che è un ancora riesco comunque a girare stando dentro.
Perdo tempo.
Lesmo 1 e Lesmo 2… sento il suo fiato sul collo, Meda e Reggiani ora sono in piedi sulla sedia… e fra poco c’e’ il maledetto Serraglio.
Resto esterno per evitare almeno gli avvallamenti, aspettando l’innesco, il ballo del serpente impazzito, sperando di non perdere troppo tempo.
La moto diventa un frullatore da 160 chili. Chiudo per non finire tritato.
Mi passa e riesce a infilare un doppiato all’ingresso dell’Ascari, io purtroppo no.
Ma i commissari dormono???
Dove ****Edit da STAFF: alla prossima account sospeso! sono le bandiere blu???
Mi becco il doppiato su Moto Guzzi, guantato in una tuta nera tipo Aberto Sordi ne "Il vigile", che guida in evidente stato confusionale per quasi tutta la variante, fino alla sinistra in uscita, dove lo passo esterno con una manovra da mafioso…di cattiveria… frustando la nobile cavalleria dell'essequattro che risponde sparandomi verso la Parabolica, avvolto dall' esplosiva rabbia metallica della velocita’, dentro una bolla spazio-temporale dove non esiste piu’ niente, solo un codino in alluminio… a trenta metri da me… in avvicinamento…inchiodato dentro il mio sguardo da giaguaro.
Schiacciato sul serbatoio, gli recupero dieci metri di motore, sia lodata la protettrice del Ducati Performance, le sue camme spinte, la testa, la centralina e cazzi e mazzi.
Adesso siamo solo noi due e la Parabolica.
Come il giovine Bayliss col Tornado Texano.. spalla a spalla. Quel pezzo l’ho consumato con gli occhi. Ora ci sono dentro. E' troppo devastante per cagarti sotto. Ci sei dentro e basta.
Zanna non ha i Brembo e in ingresso gli sono già all'interno. Entro per primo ma lungo, ****Edit da STAFF: alla prossima account sospeso!!!! inizio a piegare e mi accorgo di essere ancora pinzato… devo essere diventato ***** di colpo, o forse lo sono sempre stato. O forse e’ solo istinto.
Mollo i freni, fuori traiettoria, la moto sta li, gas chiuso, la ghiaia che si avvicina, ho il cuore nel respiro, schiaccio la pedana interna, spingo sul semimanubrio interno, mi butto dentro col ginocchio, col culo, col fegato, coi reni, con la spalla, con tutta la mia testa di ****Edit da STAFF: alla prossima account sospeso!, al limite del terrore…stai li’!… ti prego stai li’!…
Zanna comincia a mordemi. All'interno!
Ma Intravedo la luce. Il raggio della curva si addolcisce. Come i primi caldi raggi del sole di Marzo ti fanno capire che l’inverno si trasforma in primavera, cosi’ la Parabolica si apre in un preludio di meraviglioso rettilineo…e ti stringi l'ultima volta più forte alla fusoliera del bombardiere.
La bandiera a scacchi mi salva anche dall’ultimo sbacchettamento omicida dei 240 e finisce cosi’…
Primo, fottuto primo… moto intera, io intero… pura vita, pura bellezza…
La folla e’ impazzita… Ancora una volta e’ stata la Parabolica a decidere il vincitore…
Che goduria!!!
La guerra dei pezzenti.
Trotterello nel giro d’onore immaginario, sono in debito di ossigeno, tiro su la visiera per prendere un po’ d’aria fresca, guardandomi mentalmente gli highlits.
Meda e Reggiani devono essere impazziti davanti ai monitor…
Desmo c'è Desmo c'è!!!!!