DriftSK":14ym7vbc ha detto:
InterNik":14ym7vbc ha detto:
se si usano i file sparsi (emule, ad esempio), e non si è partizionato bene, si hanno decine di migliaia di frammenti per ogni file.
Vero ma irrilevante con un minimo accorgimento (vedi sotto)
Quando poi vengono spostati da temp ad incoming ci mettono delle mezz'ore :asd)
Se uno è poco furbo e tiene temp e incoming in due partizioni separate certamente si! Ma dato che non ha alcuna importanza pratica che la partizione di atterraggio di file emule sia deframmentata, basta configurare le cose in modo che temp ed incoming siano sulla stessa partizione.
Risultato (testato sul mio "potentissimo" Celeron 450, dotato di "velocissimo" Quantum Fireball LCT da... 18GB, un disco UDMA2 del 1998): tempo di spostamento di un file (3,5 GB) da incoming a temp ZERO. E' una operazione di
move e localmente è quasi istantanea (cambia un puntatore).
La partizione di emule è frammentata? Si, un sacco. E chi se ne frega? su quel disco non ha impatto: non è certo la partizione di sistema.
E invece no.
1) mai provato a masterizzare un DVD diviso in 200.000 frammenti? Il burnproof fa gli straordinari, il tempo di scrittura aumenta di 4 volte, il disco diventa difficilmente leggibile per i lettori divx (ed anche da quelli per PC)
2) prima o poi vorrai riprodurre quei filmati. O li tieni solo "per bellezza"? :asd)
A che servirebbe mai mantenere deframmentati i file che ospitano le puntate del mio show tv preferito o l'ennesima distro in prova?
A non impiegare tempi biblici se sono frammentati in decine di migliaia di parti (cosa che "ieri" non accadeva, ma oggi invece sì, e spesso)
il posizionamento dei file all'interno del disco ne determina la velocità (maggiore verso le tracce esterne).
Tecnicamente vero. Ma in ambito consumer la differenza è del tutto trascurabile, visto che in generale (salvo casi MOLTO particolari) non c'è veramente mai l'esigenza di spremere prestazioni estreme dal disco, che sia frammentato o meno è sempre abbondantemente veloce per tutto ciò che serve all'utenza domestica.
Per quanto mi riguardo il disco è
sempre costantemente TROPPO LENTO per qualsiasi uso, utenza domestica inclusa.
E' il collo di bottiglia
Fatta eccezione per la partizione di sistema (swap file; registry; hibernation, se presente; grandi file dati di Outlook o similari) un disco moderno anche se frammentato ha un throughput più che sufficiente a non far avvertire rallentamenti all'utente medio.
Al contrario l'utente medio che usa file giganteschi (centinaia di MB come ridere, decine di GB pure) se ne accorge, eccome.
Se l'utente usa file Word da 100K l'uno, o magari da 3MB frammentati in 10 parti ha ragione.
Ma, oggi, le bambine di 5a elementari vogliono un disco da 500GB per metterci "giulia passione stilista" ed altri giochini da qualche GB l'uno (lo so...perchè ne ho uno in auto da montare nel pomeriggio :asd) )
Temo tu sia rimasto all'era "pre-mulo" :culo)
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In sintesi: il disco
è la parte più lenta di un computer, organizzandolo bene (partizionandolo oculatamente) si può guadagnare 'aggratis un 10-20% (non è molto, ma visto che è gratis...).
Se si usano file grandi (GB) e molto frammentati (migliaia di pezzi), come tipicamente coi programmi P2P, i filmati, i giochi moderni, li si masterizza etc la deframmentazione riprende un suo "perchè".
Certo, non è che mettendo una sella ad un asino si ottiene un cavallo (si ha sempre un asino con la sella), e quindi non consiglio superprogrammi specialistici (e costosi), oppure deframmentazioni assidue ogni giorno etc.
Però sostenere che l'utilizzo "moderno" (che al 99% implica "emule ed i suoi fratelli") non frammenti considerevolmente il disco, riducendone le prestazioni complessive (ancor più se "mal" o "non" partizionato) non mi sembra coincidere con la realtà dei fatti :OK)