colza.....ma siamo sicuri? ["La colza danneggia Siniscalco": è una bufala]

-Principe-

Nuovo Alfista
12 Ottobre 2004
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Principato di Monaco - Torino
Avevo già sollevato i miei dubbi, soprattutto conoscendo la caratteristica tipica degli oli vegetali di lasciare residui carboniosi se sottoposti ad alte temperature.

Oggi leggo questo tratto da ZEUSNEWS del 12/04/2005:

"La colza danneggia gravemente Siniscalco": inizia così, provocatoriamente, un e-mail che sta impazzando da un paio di settimane e istiga alla disubbidienza fiscale. Secondo l'e-mail, sarebbe possibile sostituire almeno in parte il carburante diesel con olio di colza da supermercato e risparmare un sacco di soldi. Ma ovviamente il governo non vuole che si sappia, perché se tutti usassero l'olio di colza alimentare, meno tassato del carburante diesel, il Fisco ci rimetterebbe.

Inoltre, secondo l'appello in circolazione: "bruciare olio di colza inquina zero" e "il vostro motore non solo durerà di più, ma avrà una resa migliore e brucerà meno combustibile". I giganti del petrolio ci tengono che questa nozione non si diffonda, ma l'impavido eco-comico Beppe Grillo l'avrebbe pubblicata e garantita con l'aiuto del Resto del Carlino, stando al messaggio.

Purtroppo è una bufala, e stupisce che ci sia gente disposta a schiaffare olio da cucina nella propria automobile soltanto perché l'ha sentito su Internet. Ma quest'appello scardina le normale difese del buon senso facendo leva sui classici meccanismi psicologici delle bufale: il complotto governativo; l'informazione tenuta segreta; l'occasione di vendicarsi di un "nemico" (in questo caso, il fisco avido personificato dal ministro Siniscalco); e magari anche l'antipatia politica. Ci si crede, insomma, perché ci si vuole credere.

Innanzi tutto, l'attribuzione a Beppe Grillo è falsa o frutto di un malinteso. Nel suo sito, infatti, l'unica traccia di questo messaggio è nel forum dedicato ai commenti dei lettori, in data 22 marzo. Probabilmente qualcuno degli incauti disseminatori della "notizia" ha letto questo commento e vi ha aggiunto la dicitura "www.beppegrillo.it" (o, in altri casi, il nome del comico), dando l'errata impressione che il messaggio sia stato scritto e "garantito" da Beppe Grillo in persona.

Non è chiaro, invece, cosa dica l'articolo del Resto del Carlino citato nel messaggio, la cui datazione è incerta (il messaggio dice che l'articolo è di "oggi", ma chissà a quando si riferisce). Potrebbe risalire al 14 marzo 2005, secondo alcuni accenni trovati nei forum in Rete, ma non è disponibile negli archivio del Carlino. Se qualcuno ne avesse una copia, sarebbe interessante leggerla.

Della teoria dell'olio di colza nei motori diesel hanno comunque parlato molti organi d'informazione tradizionali (radio, TV e giornali). Repubblica.it ha pubblicato un articolo secondo il quale ci sarebbe addirittura una mania collettiva nel nord Italia, ma non fornisce alcun dato che confermi quest'affermazione, basata a quanto pare esclusivamente sul fatto che se ne parla molto in Google.

E' vero che usare l'olio di colza al posto del carburante diesel configura una truffa ai danni dello stato per mancato pagamento delle accise che gravano su tutti i carburanti, ma l'idea di base dell'appello, ossia che si possa impunemente mescolare al diesel l'olio di colza venduto nei supermercati, è falsa a detta degli esperti del settore.

Infatti l'olio di colza è sì un ingrediente del cosiddetto biodiesel (ossia del carburante diesel ottenuto da fonti vegetali, che è valido, sperimentato e utilizzabile in molte automobili già appositamente predisposte), ma l'olio in commercio non ha subito i trattamenti chimici necessari, per cui produce residui che a lungo andare danneggiano il motore. Inoltre non è noto l'effetto inquinante del bruciare olio da cucina in un motore; la teoria esposta nell'appello ("il bilancio chimico di una pianta è nullo") non tiene conto di questo fatto e da un punto di vista scientifico fa acqua da tutte le parti.

Per esempio, l'olio di colza da supermercato contiene ancora glicerina, che invece nell'olio di colza per biodiesel è stato rimossa. Inoltre il biodiesel è una preparazione chimica dalle caratteristiche ben precise, definite dalla norma europea EN14214, non una miscela fatta a mano e a occhio di carburante diesel prelevato dalla pompa e di olio del supermercato. E i motori diesel compatibili sono calibrati e strutturati per usare quella miscela precisa e nient'altro: usare una miscela diversa, specialmente in motori particolarmente esasperati, è un'incognita.

Quattroruote ha pubblicato un articolo che riassume bene la situazione: "Chi pensa di essere furbo risparmiando poche centinaia di euro all'anno andando a comperare l'olio di semi alimentare al supermercato per fare il pieno all'auto diesel dell'ultima generazione rischia di spendere poi migliaia di euro in riparazioni". La ragione è semplice: "Se si usa l'olio di semi in un moderno diesel si provocano, presto o tardi, danni molto costosi da riparare all'impianto iniezione (pompa e iniettori) e al motore: per risparmiare un centinaio di euro si provocano danni per migliaia di euro".

Anche se Quattroruote è possibilista sull'uso "nei semplici, lenti e pesanti motori diesel di trent'anni o quarant'anni fa", ricorda che "L'olio di semi alimentare lascia dannosi depositi carboniosi, morchie e gomme negli iniettori e nella camera di combustione. Non è un olio pensato per resistere alle temperature che si trovano all'interno del motore."

In altre parole, ficcare l'olio da cucina in una macchina diesel moderna è un suicidio graduale praticamente garantito; ficcarlo in un'auto diesel vecchia è comunque un rischio. Ve la sentite di rischiare di rovinare la vostra auto per risparmiare qualche centinaio di euro? Oltretutto, secondo le testimonianze messe in Rete da alcuni sperimentatori dilettanti, "la macchina puzza di fritto da fare schifo".

Volete davvero risparmiare sul carburante? Imparate a usare meglio l'auto. Lasciatela a casa e fatevi una passeggiata, quando andate a comperare il giornale; usate i mezzi pubblici o mettetevi d'accordo con i colleghi per condividere l'auto a turno; guidate in modo meno aggressivo e più fluido; andate più piano (spesso basta uscire di casa dieci minuti prima per non dover correre); comprate un'auto più piccola e moderna, che consuma meno; e non lasciate acceso il motore inutilmente quando vi fermate. E' questione di buon senso.

Aggiornamento (12/4/2005):
Moltissimi lettori, come noterete nei commenti, hanno segnalato le esperienze di Jacopo Fo sull'argomento, per cui mi sembra doveroso chiarire che ne ero a conoscenza; non le ho citate perché più che altro giustamente incentrate sul biodiesel, cosa seria e ben diversa dall'olio di colza dell'hard discount aggiunto e dosato a mano.

Fo, comunque, sostiene che si può aggiungere una percentuale di olio di colza alimentare, ma anche che "sembra inoltre che a lungo andare l'olio di colza lasci dei depositi e quindi si rende necessaria una pulizia periodica del motore". E aggiunge: "Attenzione anche a un'altra cosa: non si deve utilizzare olio di colza puro, ma un olio raffinato, privato della glicerina". Ma, come dicevo, l'olio di colza del supermercato non è privato della glicerina.

Fo ha anche partecipato a un interessantissimo dibattito a Radio 24, ascoltabile in streaming (RealPlayer) e anche scaricabile, insieme con Mario Renna (vice presidente di Assobiodiesel), Mauro Tedeschini (direttore di Quattroruote) ed Enrico De Vita (responsabile del settore auto per il movimento dei consumatori), tutti contrari al cocktail fai-da-te. Il programma segnala l'esperienza tedesca con l'olio di colza (incentivata addirittura dal governo tedesco, ma fallita), nota che il diesel già ora in vendita contiene una percentuale di oli vegetali e sottolinea che questo tipo di esperimenti invalida la garanzia sull'auto e quindi può costare assai caro.

Secondo informazioni fornite da un chimico del settore, invece, l'additivazione (non la completa sostituzione) di olio di colza e/o di girasole funziona da anni e un motore diesel aspirato funziona persino meglio: l'olio ha maggiore potere lubrificante e persino detergente. Nei turbodiesel si possono invece avere problemi. Le percentuali di olio di semi da non superare sarebbero approssimativamente il 10% in inverno e il 30% in estate.

Sembra insomma che anche secondo i fautori dell'innocuità dell'olio di colza come carburante non si possa rimpiazzare completamente il gasolio della pompa, per cui il risparmio possibile finisce per essere modesto rispetto al rischio di danneggiare seriamente il motore.

Infine, un lettore segnala la probabile origine di questo appello: un blog di un utente che si fa chiamare Uriel e risale al 14 marzo 2005.
 
Sorprendente il potere dell'autosuggestione, vero? Basta suggerire che "i produttori di petrolio ci hanno taciuto la verità" e "il vero carburante si trova al supermercato", aggiungendo un pò di sano "il governo ne è a conoscenza e ci impedisce di usarlo legalmente" che subito viene la voglia di giocare al piccolo chimico :p

Ma tant'è... anni fa si sparse la voce che si poteva ottenere una favolosa abbronzatura usando come lozione per il corpo un decotto di foglie di fico, e i Pronto Soccorso di tutta Italia si riempirono di donne furbissime coperte di ustioni. Già, perchè le furocumarine contenute nelle foglie di fico avevano si un effetto sensibilizzante ai raggi solari ma nessun fattore protettivo... cosa ci possiamo aspettare quando la gente per la dabbenaggine non riesce nemmeno a evitare di fare del male a se stessa? Che non rischi il buon funzionamento della propria macchina? :ka)
 
KlausGT hai la mia massima ammirazione per la tua coerenza, davvero. :fluffle)

So che tu continui a usare l'olio di colza e il minimo che possa fare è tifare per te, spero sinceramente che le voci di malfunzionamenti si rivelino infondate del tutto o almeno in parte. Ci vogliono persone che a dispetto delle opinioni altrui, quali che siano, si pongano su una strada e la seguano in modo convinto: sono le persone come te che alla fine dimostrano quale è la verità.

La mia considerazione amara non era in alcun modo diretta nei tuoi confronti, ma piuttosto verso chi in modo facilone prende per buono quasi tutto quello che sente in giro perchè trova confortante pensare che ci siano "le cospirazioni" per tenere "nascoste le verità" che ci farebbero vivere tutti meglio in un mondo di pace, ammore e natura ecc. Non mi sto riferendo a nessuno in particolare, e certo non a qualcuno del forum: una delle cose positive che il Virtual ha sempre avuto è stata la presenza di persone dallo spirito critico disposte a chiedersi "perchè"...
 
DriftSK":333byh6l ha detto:
KlausGT hai la mia massima ammirazione per la tua coerenza, davvero. :fluffle)

So che tu continui a usare l'olio di colza e il minimo che possa fare è tifare per te, spero sinceramente che le voci di malfunzionamenti si rivelino infondate del tutto o almeno in parte. Ci vogliono persone che a dispetto delle opinioni altrui, quali che siano, si pongano su una strada e la seguano in modo convinto: sono le persone come te che alla fine dimostrano quale è la verità.

La mia considerazione amara non era in alcun modo diretta nei tuoi confronti, ma piuttosto verso chi in modo facilone prende per buono quasi tutto quello che sente in giro perchè trova confortante pensare che ci siano "le cospirazioni" per tenere "nascoste le verità" che ci farebbero vivere tutti meglio in un mondo di pace, ammore e natura ecc. Non mi sto riferendo a nessuno in particolare, e certo non a qualcuno del forum: una delle cose positive che il Virtual ha sempre avuto è stata la presenza di persone dallo spirito critico disposte a chiedersi "perchè"...

Sottoscrivo pienamente :OK) :OK) :OK) :OK) :OK)
 
Ke bello parlare con persone pakate......

Sai non sono solo io, c'è un gruppetto di ing del ___ insieme a me, le tesi di alcuni e le ricerke di altri 2 "sfigati" non sono sponsorizzate (a causa di una cosa ke sta succedendo); poi ci sono altri personaggini e si incontrano sia nei discount ke (quelli più seri) nei centri di vendita carburanti.

La cosa ke mi fa + rabbia è ke in italia è vietato l'uso di carburanti biologici mentre nel resto del mondo no. Mi kiedo come mai auto identike alle nostre possano andare ad alcol metilico (ricavato biologicamente) solo all'estero, mi kiedo come mai il biodiesel (ke san tutti ke non è olio di colza puro) all'estero va bene, addirittura in francia sono state varate delle riforme agricole in merito mentre in italia no....
Sono domande ke mi lasciano l'amaro in bocca....
 
Che cose strane che fanno i mezzi di informazione di massa....
sono circa 10 anni che conosco persone (in Italia, ma soprattutto all'estero) che usano olio vegetale nei diesel, o percentuali di alcool nella benzina, ma qualche tempo fa e' saltato su sto gran putiferio.

E adesso si legge quanto riportato da Principe (non ho capito quale sia la fonte perche' non conosco ZeusNews e bisogna vedere se e' farina del sacco di ZeusNews) e si da contro al fatto che la gente usi olio di colza (ma perche' poi solo di colza? magari al supermercato si trova a meno quello di semi di pungitopo) in seguito ad un fantomatico recente "blog".

E tutto questo su una questione se vogliamo poco importante (beh, dipende dal livello di fame di un popolo)...
pensate che lo stesso tipo di manovre disinformative vengono fatte per questioni molto piu' gravi: guerre, malattie, truffe, disastri ecologici...

basta, mi sta venendo schifo, mi son rovianto la giornata da solo....
 
come ogni cosa quando arriva ai "media" tradizionali diventa un casino, trattato in maniera casuale, giusto per fare un po' di notizia
chessò, nel tema auto possiamo tirare fuori il solito discorso tuning ad esempio :p


la cosa che mi attira, o incuriosisce, della questione colza è che molta gente spende un sacco in auto, anche 25.000 euro... anzi spendendo di più per avere il diesel.
poi esce il periodo delle paranoie sul miglior olio per il motore... prima ancora è uscito il diesel vpower (e la benzina ovvio) e allora paghi un sacco di più per una benzina di livello decente, quando in francia ad esempio la 98 ottani costava come la nostra verde e andava comunque di gran lunga meglio.... e via ti convincono e paghi il gasolio come la benzina

nel complesso discorso in pratica ci si trova con motori molto evoluti e sofisticati, che iniettano fino a 5 volte in pochi microsecondi usando 1600 bar di pressione.
da qui anche i terrori di un pieno di gasolio annacquato, che a qualche idano è costato i suoi 1000 euro di iniettori, o di un pieno di gasolio e benzina che rischia di grippare la pompa, o semplicemente gasolio sporco che ottura un iniettore e devi smontare mezza auto perchè il motore è talmente incastrato...

ecco, dopo tutto questo la gente infila olio da friggere nel motore senza pensarci?
insomma, qualcuno si informa e fa un suo personale esperimento... ma molti vanno proprio a caso!

qualcuno mi fa leggere che va bene su tutti i diesel, tranne qualche raro turbocompresso... ma come, sono TUTTI turbo adesso :lol: e non lo sanno


la gente in generale è proprio strana e manipolabile :nod)
 
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