La clamorosa rivelazione di Pierluigi Collina durante un incontro organizzato dal corso di Laurea in Scienze Motorie della Facoltà di Medicina di Parma, ha fatto sobbalzare sulla sedia i tifosi della Juve.
L'ex fischietto di Viareggio ha infatto dichiarato la sua passione calcistica: "Nel basket la mia squadra è la Fortitudo, ma nel calcio la Lazio. Quando ero piccolo seguivo il Bologna, poi mi sono avvicinato ai biancocelesti per Wilson, mi faceva impazzire. Eppure la Lazio non ha vinto nelle prime dieci volte che l'ho diretta".
Ai tifosi bianconeri è subito venuto in mente quel 14 maggio del 2000. Ultima giornata di campionato: Juve 71 punti, Lazio 69. Una vittoria avrebbe consegnato ai bianconeri l'ennesimo scudetto, il pareggio invece avrebbe garantito lo spareggio.
Collina durante Perugia-Juve del 14 maggio 2000 Grazia Neri
A Perugia, dove era in corso la gara tra i padroni di casa e la Juve, nuvoloni neri si addensarono sul campo sino a scaricare litri e litri di pioggia. Collina decise di non sospendere la partita nonostante la pioggia torrenziale avesse reso il terreno di gioco ai limiti della praticabilità.
Chi era negli spogliatoi quel giorno ricorda come, anche il tunnel che portava al campo, fosse invaso dall'acqua. La Juve, terrorizzata di doversi giocare lo scudetto nel fango, spingeva per la ripetizione della gara.
Dopo una lunga sospensione, un Collina inflessibile decise di riprendere il gioco e il Perugia con gol di Calori riuscì nell'impresa di battere la Juve consegnando lo scudetto nella mani della Lazio, vittoriosa per 3-0 sulla Reggina. In quel giorno non si può proprio dire che la Vecchia Signora fu aiutata dagli arbitri.
L'ex fischietto di Viareggio ha infatto dichiarato la sua passione calcistica: "Nel basket la mia squadra è la Fortitudo, ma nel calcio la Lazio. Quando ero piccolo seguivo il Bologna, poi mi sono avvicinato ai biancocelesti per Wilson, mi faceva impazzire. Eppure la Lazio non ha vinto nelle prime dieci volte che l'ho diretta".
Ai tifosi bianconeri è subito venuto in mente quel 14 maggio del 2000. Ultima giornata di campionato: Juve 71 punti, Lazio 69. Una vittoria avrebbe consegnato ai bianconeri l'ennesimo scudetto, il pareggio invece avrebbe garantito lo spareggio.
Collina durante Perugia-Juve del 14 maggio 2000 Grazia Neri
A Perugia, dove era in corso la gara tra i padroni di casa e la Juve, nuvoloni neri si addensarono sul campo sino a scaricare litri e litri di pioggia. Collina decise di non sospendere la partita nonostante la pioggia torrenziale avesse reso il terreno di gioco ai limiti della praticabilità.
Chi era negli spogliatoi quel giorno ricorda come, anche il tunnel che portava al campo, fosse invaso dall'acqua. La Juve, terrorizzata di doversi giocare lo scudetto nel fango, spingeva per la ripetizione della gara.
Dopo una lunga sospensione, un Collina inflessibile decise di riprendere il gioco e il Perugia con gol di Calori riuscì nell'impresa di battere la Juve consegnando lo scudetto nella mani della Lazio, vittoriosa per 3-0 sulla Reggina. In quel giorno non si può proprio dire che la Vecchia Signora fu aiutata dagli arbitri.