13/10/05 MANETTE PULITE
Si aggrava la posizione di Luciano Moggi nell'ambito dell'inchiesta per il fallimento del Como. Secondo alcune anticipazioni del settimanale L'Espresso, in edicola venerdì, il direttore generale della Juventus sarebbe accusato di concorso in bancarotta fraudolenta per via di compravendite sospette, giocatori sopravvalutati ed altre operazioni particolari. La vicenda principale riguarda i giovani Alex Pederzoli e Felice Piccolo, passati dal Como alla Juventus nel 2003 con la formula della comproprietà. Un contratto ufficiale attribuiva ai due giocatori un valore irrisorio di 20 mila euro ciascuno. Con un'altra scrittura privata, tenuta nascosta agli organi di controllo, la Juve si impegnava a risolvere a suo favore le comproprietà entro un anno per una cifra fissata in 1 milione e 600 mila euro. Alla scadenza dell'accordo, nell'estate del 2004, Preziosi comprò il Genoa e chiese a Moggi di pagare il club ligure al posto del Como. Il dg bianconero avrebbe accettato anche perchè se il club lariano avesse riscosso il pagamento di Piccolo e Pederzoli, l'incasso sarebbe stato confiscato dalla Lega Calcio a parziale copertura degli ingenti debiti tributari del Como. Nel luglio del 2004 la Juve girò poi Piccolo, attualmente in forza alla Lazio, in comproprietà alla Reggina per 1 milione e 250 mila euro. (da Calciomercato.com)
Si aggrava la posizione di Luciano Moggi nell'ambito dell'inchiesta per il fallimento del Como. Secondo alcune anticipazioni del settimanale L'Espresso, in edicola venerdì, il direttore generale della Juventus sarebbe accusato di concorso in bancarotta fraudolenta per via di compravendite sospette, giocatori sopravvalutati ed altre operazioni particolari. La vicenda principale riguarda i giovani Alex Pederzoli e Felice Piccolo, passati dal Como alla Juventus nel 2003 con la formula della comproprietà. Un contratto ufficiale attribuiva ai due giocatori un valore irrisorio di 20 mila euro ciascuno. Con un'altra scrittura privata, tenuta nascosta agli organi di controllo, la Juve si impegnava a risolvere a suo favore le comproprietà entro un anno per una cifra fissata in 1 milione e 600 mila euro. Alla scadenza dell'accordo, nell'estate del 2004, Preziosi comprò il Genoa e chiese a Moggi di pagare il club ligure al posto del Como. Il dg bianconero avrebbe accettato anche perchè se il club lariano avesse riscosso il pagamento di Piccolo e Pederzoli, l'incasso sarebbe stato confiscato dalla Lega Calcio a parziale copertura degli ingenti debiti tributari del Como. Nel luglio del 2004 la Juve girò poi Piccolo, attualmente in forza alla Lazio, in comproprietà alla Reggina per 1 milione e 250 mila euro. (da Calciomercato.com)