leggete l' articolo.... hanno tolto i prezzi dai tabelloni lungo le autostrade (in francia li segnalano km prima, con confronti fra il prossimo, il successivo e quello dopo ancora) e poi vogliono mandarci sms per informare ?? :sgrat) :sgrat) :sgrat)
http://www.repubblica.it/2005/c/sezioni ... vorec.html
Greggio, ancora un record. Il governo convoca i petrolieri
NEW YORK - Mentre il petrolio corre verso nuovi record, e i prezzi dei carburanti in Italia - dopo aver toccato il massimo storico - rischiano nuovi rincari, il ministero delle Attività produttive si appresta a convocare i petrolieri, la prossima settimana. Oggi è intervenuto il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Carlo Giovanardi, che ha ricordato come "il ministero delle Attività produttive sta intervenendo anche in questa occasione sulle compagnie petrolifere" per scongiurare ulteriori aumenti e raffreddare i prezzi al consumo. E ha annunciato che anche i prezzi dei carburanti saranno oggetto del nuovo sistema di monitoraggio - 'Maposserva' - che da domani permetterà ai consumatori di verificare i prezzi di 50 mila prodotti della grande distribuzione.
Record e mercati. Mentre l'oro nero segna oggi nuovi record sia a Londra, con il Brent che ha sfondato quota 54 dollari al barile, sia a New York dove lo stesso tipo di future continua a toccare nuovi massimi storici a 55,70 dollari al barile, sul mercato interno si registra una tregua. Dopo l'ondata di rincari dei giorni scorsi, che hanno portato un litro di verde al record di 1,2 euro, e uno di diesel ai massimi di 1,088 euro al litro, i listini sono rimasti fermi. Unica eccezione, una limatura per il gasolio della Shell, che ha aumentato di 0,003 euro al litro portando il carburante a 1,088 euro.
Sms per gli automobilisti. Di fronte alla nuova emergenza, il governo studia una serie di misure tra le quali spunta anche, nell'ambito di una più ampia operazione-trasparenza, l'ipotesi dell'invio di sms che forniscano informazioni sui prezzi e orientino gli automobilisti verso rifornimenti all'insegna della convenienza.
L'"accisa mobile". Da più parti si spinge per un intervento sulla parte fiscale, "l'unica leva che può usare il governo" come sostengono i benzinai della Fegica-Cisl, una delle tre organizzazioni di categoria dei gestori, che rilanciano l'ipotesi di "un'accisa mobile". Una imposta, cioè, in grado di ammortizzare gli aumenti della materia prima senza impatto per le casse dello Stato. Per quanto riguarda invece l'altra componente fiscale, l'Iva, non c'è possibilità di intervento, essendo regolata dalla normativa comunitaria. "Noi abbiamo fatto più della nostra parte: ci siamo impegnati - proseguono i benzinai - a non applicare sul prezzo di vendita consigliato dalle compagnie un margine superiore agli 0,0035-0,0080 euro al litro".
La Cisl chiede l'intervento dell'Antitrust. Secondo il segretario confederale della Cisl, Raffaele Bonanni, il governo "da una parte fa il liberista, e promette un'ulteriore riduzione delle tasse, dall'altra con un deteriore statalismo incamera le accise sui carburanti senza muovere un dito". Per questo, sostiene Bonanni, "deve restituire ai cittadini ciò che sta incassando per effetto del caro-petrolio", anche se "il vero problema riguarda l'aumento spropositato del prezzo del gasolio". A questo proposito "l'Antitrust dovrebbe valutare se ci troviamo di fronte ad un fenomeno di cartello, visto che il gasolio costa solo il 9% per cento in meno rispetto alla benzina ed è un'evidente speculazione".
http://www.repubblica.it/2005/c/sezioni ... vorec.html
Greggio, ancora un record. Il governo convoca i petrolieri
NEW YORK - Mentre il petrolio corre verso nuovi record, e i prezzi dei carburanti in Italia - dopo aver toccato il massimo storico - rischiano nuovi rincari, il ministero delle Attività produttive si appresta a convocare i petrolieri, la prossima settimana. Oggi è intervenuto il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Carlo Giovanardi, che ha ricordato come "il ministero delle Attività produttive sta intervenendo anche in questa occasione sulle compagnie petrolifere" per scongiurare ulteriori aumenti e raffreddare i prezzi al consumo. E ha annunciato che anche i prezzi dei carburanti saranno oggetto del nuovo sistema di monitoraggio - 'Maposserva' - che da domani permetterà ai consumatori di verificare i prezzi di 50 mila prodotti della grande distribuzione.
Record e mercati. Mentre l'oro nero segna oggi nuovi record sia a Londra, con il Brent che ha sfondato quota 54 dollari al barile, sia a New York dove lo stesso tipo di future continua a toccare nuovi massimi storici a 55,70 dollari al barile, sul mercato interno si registra una tregua. Dopo l'ondata di rincari dei giorni scorsi, che hanno portato un litro di verde al record di 1,2 euro, e uno di diesel ai massimi di 1,088 euro al litro, i listini sono rimasti fermi. Unica eccezione, una limatura per il gasolio della Shell, che ha aumentato di 0,003 euro al litro portando il carburante a 1,088 euro.
Sms per gli automobilisti. Di fronte alla nuova emergenza, il governo studia una serie di misure tra le quali spunta anche, nell'ambito di una più ampia operazione-trasparenza, l'ipotesi dell'invio di sms che forniscano informazioni sui prezzi e orientino gli automobilisti verso rifornimenti all'insegna della convenienza.
L'"accisa mobile". Da più parti si spinge per un intervento sulla parte fiscale, "l'unica leva che può usare il governo" come sostengono i benzinai della Fegica-Cisl, una delle tre organizzazioni di categoria dei gestori, che rilanciano l'ipotesi di "un'accisa mobile". Una imposta, cioè, in grado di ammortizzare gli aumenti della materia prima senza impatto per le casse dello Stato. Per quanto riguarda invece l'altra componente fiscale, l'Iva, non c'è possibilità di intervento, essendo regolata dalla normativa comunitaria. "Noi abbiamo fatto più della nostra parte: ci siamo impegnati - proseguono i benzinai - a non applicare sul prezzo di vendita consigliato dalle compagnie un margine superiore agli 0,0035-0,0080 euro al litro".
La Cisl chiede l'intervento dell'Antitrust. Secondo il segretario confederale della Cisl, Raffaele Bonanni, il governo "da una parte fa il liberista, e promette un'ulteriore riduzione delle tasse, dall'altra con un deteriore statalismo incamera le accise sui carburanti senza muovere un dito". Per questo, sostiene Bonanni, "deve restituire ai cittadini ciò che sta incassando per effetto del caro-petrolio", anche se "il vero problema riguarda l'aumento spropositato del prezzo del gasolio". A questo proposito "l'Antitrust dovrebbe valutare se ci troviamo di fronte ad un fenomeno di cartello, visto che il gasolio costa solo il 9% per cento in meno rispetto alla benzina ed è un'evidente speculazione".