Brevettabilità software

Io, francamente, temo e tremo che si farà il "solito" pateracchio.

In Italia la concezione tecnologica informatica, semplicemente, non esiste (Ministro Stanca, dove sei? Cosa fai? Sei la delusione peggiore !)

Basta solo guardare la firma certificata ed il supercasino che stanno facendo per il fascicolo giuridico digitale: per la serie "non sappiamo nulla ma vogliamo normare in materia".

Vedremo.

PS La vedo veramente durissima sulla brevettabilità di algoritmi (=equivalenza dell mdt), più facile per interfacce utente e formati di memorizzazione.

Come al solito si parte dalle "supercazzole" senza entrare nel merito, enumerando esattamente cosa e come si vuole procedere.

La classica norma giuridica che compendia "l'universo", poi da applicare nelle fattispecie, è assolutamente inadatta per l'informatica.

Mah... vedremo...
 
ROMA - Il Parlamento europeo chiude la porta in faccia alle grandi industrie sulla controversia dei brevetti dei software. Oggi la direttiva fortemente voluta dalle compagnie maggiori, frutto di un accordo tra Consiglio e Commissione europei, è stata bocciata con 648 voti contrari 14 a favore e 18 astenuti. Secondo le procedure Ue, trattandosi di una co-decisione in seconda lettura il no dei deputati fa ripartire da zero la procedura. Tuttavia la Commissione ha già annunciato che non farà una nuova proposta: "E' un esempio di democrazia a livello europeo", ha dichiarato il portavoce, spiegando che "la commissione rispetta la decisione del Parlamento".

La direttiva, sostenuta dalle grandi industrie, che hanno fatto un intenso lavoro di lobbyng, prevedeva un sistema di brevetti per proteggere l'invenzione che utilizza i programmi informatici e gli stessi programmi.
I sostenitori dei software così detti "open source", tra i quali figurano le piccole imprese, auspicano invece che i brevetti siano limitati alle invenzioni stesse, lasciando i software di base senza protezione e dunque a disposizione di altri utenti.

Le grandi industrie della tecnologia informatica, risultate oggi perdenti con il no dell'aula, sostengono da sempre i brevetti che,secondo le lobby industriali, agevolerebbero gli investimenti nella ricerca e metterebbero le invenzioni europee al riparo della concorrenza americana.

"Si è arrivati a questo voto con posizioni diverse, ma c'è una collera collettiva e unanime per l'attitudine della Commissione e del Consiglio, che hanno mostrato totale disprezzo e sarcasmo nei confronti delle scelte fatte dal Parlamento europeo in prima lettura", ha detto il deputato socialista francese relatore del progetto. E' questa la terza volta che il Parlamento europeo respinge in modo totale una direttiva del Consiglio e della Commissione.
 
InterNik":1x54n36s ha detto:
Basta solo guardare la firma certificata ed il supercasino che stanno facendo per il fascicolo giuridico digitale: per la serie "non sappiamo nulla ma vogliamo normare in materia".

Vedremo.

e che dire della normativa sulla privacy e il DPSS ??
stanno continuamente prorogando i termini ...
 
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