Bmw M5 E34 Convertibile: progetto accantonato una settimana prima della presentazione
Bmw ha rilasciato le immagini della M5 E34 Convertibile, vettura riesumata dopo 20 anni di stallo. Sebbene fosse pronta, con i depliant di presentazione già inviati a Ginevra, dove avrebbe debuttato nell’edizione del 1989. Poi, giù il sipario: ad una settimana dal debutto, la dirigenza bavarese decise di sacrificarla per non intaccare le vendite della Serie 3 open-top, vettura con margini di profitto più elevati.
L’M5 dal passato, presentata durante le celebrazione per i 25 anni della Serie 5 Motorsport, è equipaggiata con il propulsore 6 cilindri 3,5 litri aspirato da 315 cavalli, poi modificato durante il restyling del 1992 – che lei, tuttavia, non vide – per raggiungere i 3795cc ed i 340 cavalli. Primo a beneficiarne il tempo d’accelerazione 0-100 km/h in calo dai precedenti 6.2 secondi ai 5.9.
Bmw M5 E39 Touring: dieci anni dopo è realtà
Bmw presenta la M5 E39 Touring, vettura mai nata sebbene fosse già stata partorita. Il costruttore bavarese termina così la settimana da “scheletri nell’armadio” svelando il secondo progetto accantonato poco prima del lancio sul mercato. Il motivo? A differenza della E34 Conevertibile, anch’essa tenuta sotto naftalina per ragioni di guadagno, non viene fornito nessun perché ufficiale.
La station wagon bavarese è equipaggiata con il primo propulsore V8 sviluppato dal suo braccio armato, già impiegato sulla berlina: il 4.9 da 400 cavalli spingeva i 1.826 chili della M5 tre volumi a cento chilometri orari in appena 4.8 secondi, fermando il proprio impeto solo perché limitato elettricamente a 250 km/h.
Mamma mia com'è cambiata la leva del cambio rispetto a queste foto...........come passa il tempo :asd) :asd) :asd) :asd)
BMW 6.7 V16: il progetto di un motore mai nato
BMW continua a riesumare i propri “scheletri nell’armadio”. Dopo le M5 E34 Cabrio e E39 Touring, ecco il progetto relativo al propulsore 6.7 V16. Si tratta di una unità motoristica a 16 cilindri, sviluppata verso la fine degli anni ‘80 dai tre progettisti Karlhienz Lange, Adolf Fischer e Hanns-Peter Weisbarth, destinata ad essere installata sotto il cofano dei modelli Serie 8 e Serie 7 E32.
Il motore 6.7 V16 derivava direttamente dall’M70 5.0 V12 che equipaggiava le BMW 750i e 850i, con cui condivideva le misure di alesaggio e corsa. Lo sviluppo del grande propulsore terminò nel dicembre del 1987. Il 16 cilindri della Casa bavarese era in grado di sviluppare una potenza di 408 CV ed una coppia massima di 625 Nm, vale a dire 100 CV e 135 Nm in più rispetto al 5.0 V12. All’interno del reparto motoristico di BMW, il motore V16 era soprannominato ‘Goldfish’, perché il prototipo scelto per lo sviluppo era una Serie 7 di colore oro.
La suddetta unità - abbinata ad un cambio meccanico a 6 rapporti - garantiva prestazioni importanti per l’epoca: 280 km/h di velocità massima e accelerazione da 0 a 100 km/h in 6 secondi netti. Inoltre, essendo caratterizzato da una lunghezza maggiore di 30 cm circa rispetto al V12, il 6.7 V16 creò più di un grattacapo agli ingegneri, alle prese con la sua collocazione nel vano motore, a cui però riuscirono ad ovviare spostando il sistema di raffreddamento. Nonostante tutto, il progetto del motore V16 fu bocciato dal management di BMW che considerava il 5.0 V12 già il top della produzione.
Bmw ha rilasciato le immagini della M5 E34 Convertibile, vettura riesumata dopo 20 anni di stallo. Sebbene fosse pronta, con i depliant di presentazione già inviati a Ginevra, dove avrebbe debuttato nell’edizione del 1989. Poi, giù il sipario: ad una settimana dal debutto, la dirigenza bavarese decise di sacrificarla per non intaccare le vendite della Serie 3 open-top, vettura con margini di profitto più elevati.
L’M5 dal passato, presentata durante le celebrazione per i 25 anni della Serie 5 Motorsport, è equipaggiata con il propulsore 6 cilindri 3,5 litri aspirato da 315 cavalli, poi modificato durante il restyling del 1992 – che lei, tuttavia, non vide – per raggiungere i 3795cc ed i 340 cavalli. Primo a beneficiarne il tempo d’accelerazione 0-100 km/h in calo dai precedenti 6.2 secondi ai 5.9.
Bmw M5 E39 Touring: dieci anni dopo è realtà
Bmw presenta la M5 E39 Touring, vettura mai nata sebbene fosse già stata partorita. Il costruttore bavarese termina così la settimana da “scheletri nell’armadio” svelando il secondo progetto accantonato poco prima del lancio sul mercato. Il motivo? A differenza della E34 Conevertibile, anch’essa tenuta sotto naftalina per ragioni di guadagno, non viene fornito nessun perché ufficiale.
La station wagon bavarese è equipaggiata con il primo propulsore V8 sviluppato dal suo braccio armato, già impiegato sulla berlina: il 4.9 da 400 cavalli spingeva i 1.826 chili della M5 tre volumi a cento chilometri orari in appena 4.8 secondi, fermando il proprio impeto solo perché limitato elettricamente a 250 km/h.
Mamma mia com'è cambiata la leva del cambio rispetto a queste foto...........come passa il tempo :asd) :asd) :asd) :asd)
BMW 6.7 V16: il progetto di un motore mai nato
BMW continua a riesumare i propri “scheletri nell’armadio”. Dopo le M5 E34 Cabrio e E39 Touring, ecco il progetto relativo al propulsore 6.7 V16. Si tratta di una unità motoristica a 16 cilindri, sviluppata verso la fine degli anni ‘80 dai tre progettisti Karlhienz Lange, Adolf Fischer e Hanns-Peter Weisbarth, destinata ad essere installata sotto il cofano dei modelli Serie 8 e Serie 7 E32.
Il motore 6.7 V16 derivava direttamente dall’M70 5.0 V12 che equipaggiava le BMW 750i e 850i, con cui condivideva le misure di alesaggio e corsa. Lo sviluppo del grande propulsore terminò nel dicembre del 1987. Il 16 cilindri della Casa bavarese era in grado di sviluppare una potenza di 408 CV ed una coppia massima di 625 Nm, vale a dire 100 CV e 135 Nm in più rispetto al 5.0 V12. All’interno del reparto motoristico di BMW, il motore V16 era soprannominato ‘Goldfish’, perché il prototipo scelto per lo sviluppo era una Serie 7 di colore oro.
La suddetta unità - abbinata ad un cambio meccanico a 6 rapporti - garantiva prestazioni importanti per l’epoca: 280 km/h di velocità massima e accelerazione da 0 a 100 km/h in 6 secondi netti. Inoltre, essendo caratterizzato da una lunghezza maggiore di 30 cm circa rispetto al V12, il 6.7 V16 creò più di un grattacapo agli ingegneri, alle prese con la sua collocazione nel vano motore, a cui però riuscirono ad ovviare spostando il sistema di raffreddamento. Nonostante tutto, il progetto del motore V16 fu bocciato dal management di BMW che considerava il 5.0 V12 già il top della produzione.