Windows Media Crasher: Gates e i fantasmi blu del CES
Succede anche ai grandi di sbagliare ma il ritorno dello "schermo blu della morte" pesa sulla sicurezza di Microsoft di poter offrire prodotti di largo consumo senza mostrare che sotto sotto c'e' sempre il caro vecchio "buggoso" Windows.
Ed è ancor più grave quando questo succede durante la presentazione top dell'anno.
di Settimio Perlini
( 7-01-2005 )
Las Vegas, 6 gennaio: l'Epifania digitale di Bill Gates che annuncia prodotti e sistemi a tutto campo nel mondo digitale è funestata ancora una volta da un crash e dal classico "schermo blu" di errore di Windows.
Mentre il patron di Microsoft si produceva sul palco di Chicago con Conan o'Brien in una sorta di Late Show in trasferta per presentare i suoi prodotti e i suoi progetti di colonizzazione di tutti gli aspetti della vita digitale, si è materializzato il peggior fantasma che disturba il perfetto piano di "Windowizzazione" dell'elettronica consumer: è bastato collegare una fotocamera digitale Nikon D2X ad un computer Windows Media Center e questo è andato in crash. Lo schermo blu è apparso più tardi con un poco simpatico "out of system memory" ad un product manager che mostrava la facilità d'uso dei giochi su piattaforma Microsoft...
Per mesi Microsoft insieme a tanti suoi convinti sostenitori si è affannata a ripetere che i Media Center non sono computer ma prodotti per la casa, facili da usare, esenti dai problemi che affliggono i computer e più simili al lettore DVD che avete in casa.
Sistemi da con prezzi da 1.200 a 5.000 Euro che riescono a fare tutto, ben organizzati, con una interfaccia coerente e che dovrebbero costituire il centro della vita digitale grazie alla progressiva riduzione dei costi delle memorie flash e degli hard disk.
Niente di errato, Windows Media Center è un notevole passo avanti in termini di configurabilità e l'immenso plotone di sviluppatori Microsoft ha fatto enormi sforzi per rendere compatibile la maggior parte delle periferiche in commercio e creare delle specifiche di compatibilità per i prodotti che arriveranno.
Ma il problema resta uno: sotto questo layer di driver, questa interfaccia "ripulita" c'e' sempre Windows, magari piu' efficiente e "certificato" ma è Windows: la conseguenza è che nel momento topico di una presentazione, con un sistema collaudato, di fronte a centinaia di milioni di consumatori che assisteranno in diretta o in differita, il sistema si blocca rivelando il suo cuore, quello che purtroppo molti utenti conoscono, funestato anche da virus, trojan, problemi di sicurezza e, come in questo caso, di instabilità.
Non sappiamo se questo evento funzionerà da deterrente anche per i più fiduciosi o per qualche major che sta per essere catturata nell'orbita del gigante di Redmond o diventerà, come nel caso della precedente gaffe (dovuta all'improvvido collegamento di uno scanner USB sul palco del Comdex di Chicago) un simpatico portafortuna per la compagnia di Bill Gates: ancora una volta però i derelitti utenti Mac o quelli di iPod che hanno il vento in poppa in questi mesi potranno andare in giro a gridare... "il re è nudo!" e forse su qualche peraltro autorevole rivista di elettronica consumer smetteremo di leggere che i Windows Media Center non sono computer.
Costano come e più di un PC Windows, quelli economici (relativamente economici - costano piu' di 1000-1200 Euro) fanno rumore come e più di un PC Windows, e purtroppo il fatto che abbiano un telecomando e una interfaccia semplificata per i media digitali non può salvarli da crash di sistema. Ora ne abbiamo avuta una dimostrazione ai massimi livelli.
(Macitynet.it)
:crepap) :crepap) :crepap) :crepap)
Succede anche ai grandi di sbagliare ma il ritorno dello "schermo blu della morte" pesa sulla sicurezza di Microsoft di poter offrire prodotti di largo consumo senza mostrare che sotto sotto c'e' sempre il caro vecchio "buggoso" Windows.
Ed è ancor più grave quando questo succede durante la presentazione top dell'anno.
di Settimio Perlini
( 7-01-2005 )
Las Vegas, 6 gennaio: l'Epifania digitale di Bill Gates che annuncia prodotti e sistemi a tutto campo nel mondo digitale è funestata ancora una volta da un crash e dal classico "schermo blu" di errore di Windows.
Mentre il patron di Microsoft si produceva sul palco di Chicago con Conan o'Brien in una sorta di Late Show in trasferta per presentare i suoi prodotti e i suoi progetti di colonizzazione di tutti gli aspetti della vita digitale, si è materializzato il peggior fantasma che disturba il perfetto piano di "Windowizzazione" dell'elettronica consumer: è bastato collegare una fotocamera digitale Nikon D2X ad un computer Windows Media Center e questo è andato in crash. Lo schermo blu è apparso più tardi con un poco simpatico "out of system memory" ad un product manager che mostrava la facilità d'uso dei giochi su piattaforma Microsoft...
Per mesi Microsoft insieme a tanti suoi convinti sostenitori si è affannata a ripetere che i Media Center non sono computer ma prodotti per la casa, facili da usare, esenti dai problemi che affliggono i computer e più simili al lettore DVD che avete in casa.
Sistemi da con prezzi da 1.200 a 5.000 Euro che riescono a fare tutto, ben organizzati, con una interfaccia coerente e che dovrebbero costituire il centro della vita digitale grazie alla progressiva riduzione dei costi delle memorie flash e degli hard disk.
Niente di errato, Windows Media Center è un notevole passo avanti in termini di configurabilità e l'immenso plotone di sviluppatori Microsoft ha fatto enormi sforzi per rendere compatibile la maggior parte delle periferiche in commercio e creare delle specifiche di compatibilità per i prodotti che arriveranno.
Ma il problema resta uno: sotto questo layer di driver, questa interfaccia "ripulita" c'e' sempre Windows, magari piu' efficiente e "certificato" ma è Windows: la conseguenza è che nel momento topico di una presentazione, con un sistema collaudato, di fronte a centinaia di milioni di consumatori che assisteranno in diretta o in differita, il sistema si blocca rivelando il suo cuore, quello che purtroppo molti utenti conoscono, funestato anche da virus, trojan, problemi di sicurezza e, come in questo caso, di instabilità.
Non sappiamo se questo evento funzionerà da deterrente anche per i più fiduciosi o per qualche major che sta per essere catturata nell'orbita del gigante di Redmond o diventerà, come nel caso della precedente gaffe (dovuta all'improvvido collegamento di uno scanner USB sul palco del Comdex di Chicago) un simpatico portafortuna per la compagnia di Bill Gates: ancora una volta però i derelitti utenti Mac o quelli di iPod che hanno il vento in poppa in questi mesi potranno andare in giro a gridare... "il re è nudo!" e forse su qualche peraltro autorevole rivista di elettronica consumer smetteremo di leggere che i Windows Media Center non sono computer.
Costano come e più di un PC Windows, quelli economici (relativamente economici - costano piu' di 1000-1200 Euro) fanno rumore come e più di un PC Windows, e purtroppo il fatto che abbiano un telecomando e una interfaccia semplificata per i media digitali non può salvarli da crash di sistema. Ora ne abbiamo avuta una dimostrazione ai massimi livelli.
(Macitynet.it)
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